L’immagine artistica o sessista (dipende da come volete vederla 🙄) è ottima per attirare l’attenzione e per far leggere questa mia riflessione… il cui sunto è: “ma ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo e di dove finiremo?”
Antefatto: da ieri sono attivi sul mio nuovo sito www.bronelgram.ovh il protocollo di sicurezza htpps e due livelli di protezione da attacchi DDOS. Risultato: il traffico si è ridimensionato da punte di 175mila visite al giorno a 3.000. Un dato verosimile, che fa il paio con i ritorni di commenti ai miei articoli, con il numero dei miei contatti (reali) e con la media dei report di 3 sistemi di monitoraggio indipendenti.
Ma ci rendiamo conto, quindi, che un signor nessuno come me, che scribacchia e disegnucola sue fantasie per passione, spendendo un euro al giorno per il mantenimento della sua piccola piattaforma digitale e non generando alcun introito, fa muovere bot, spider e script di hacker per un flusso di dati cui solo l’1,7% consiste in visite effettive di essere umani?
Farm house alimentate, illuminate e refrigerate che girano h24 consumando elettricità prodotta da centrali spesso fortemente inquinanti. Cavi la cui posa e manutenzione costa e deturpa l’ambiente. Radiofrequenze occupate che emettono radiazioni (forse) cancerogene e/o sterilizzanti e/o altro…
Parallelamente, periodicamente, mail-spam mi chiedono se voglio acquistare pagando in cripto-valute pacchetti di migliaia di follower… logicamente non persone fisiche, ma utenti creati da script.
Le macchine, come in una “Matrix” reale, stanno creando, mantenendo e ampliando un mercato che non produce alcun bene materiale ma che consuma una massa immensa di risorse per un flusso di dati praticamente inutile (a noi umani, non alle macchine per ampliare l’I.A.). Probabilmente l’80% delle mail, dei follower, dei like nel web sono fuffa auto-prodotta da script che si auto-alimentano: cento persone fisiche seguono quel VIP con 1 milione di follower. Il suo staff tecnico e/o altri script di livello superiore gli creeranno 10 milioni di follower per convincere a seguirlo quei dieci soggetti fisici che non lo seguivano perché aveva troppi pochi follower. Ma in realtà i follower fisici sono 110 -centodieci-, non 10 milioni!
Certo, tutto questo crea qualche posto di lavoro. E aiuta il mantenimento di rapporti umani, di “amicizie immaginarie” che compensano marginalmente le carenze sociali che ha comportato l’individualismo dei nostri tempi e la distruzione della famiglia allargata. Perché, diciamocelo, la famiglia di un tempo non era un paradiso (pater familias, violenze domestiche, scelta imposte dal lavoro al coniuge, boicottaggio di diversità, etc.) ma nell’inconscio collettivo forgiato in millenni, rappresenta ancora una certa forma di protezione cui Stato e consumismo capitalista non sono riusciti ancora totalmente a compensare.
Così inviare periodicamente il bel sedere, la barzelletta, la vignetta simpatica o il video emozionante agli amici immaginari, in base alle loro preferenze, permette di mantenere e consolidare il flusso di informazioni tra soggetti e a farci sentire meno soli. Ma a che prezzo?
Stavano così peggio le nostre nonne, che chiacchieravano mentre lavavano i panni al lavatoio in pietra, o i nostri nonni, mentre vendemmiavano insieme con la gerla sulle spalle?
Fortunatamente indietro non si torna. Non sono un nostalgico che nel mito del passato dimentica i suoi aspetti negativi e sminuisce le conquiste che godiamo nel presente… ma dobbiamo rapidamente iniziare a pensare come vogliamo il futuro. Perché il futuro non aspetta 😉
(articolo scritto il 17.06.2020)