L’occhio umano percepisce più zone contemporaneamente, ma non con la stessa nitidezza.
In particolare, il campo è costituito da un campo centrale o nitido (in cui tutto è visto con massima precisione) e da un campo periferico (ovvero ciò che l’occhio percepisce anche senza nitidezza, sotto un angolo di circa 120°.
Il campo visivo è diversamente percepito a seconda dell’organizzazione spaziale in cui ci si trova: p.e.s, in una stanza di cui si può percepire il limite superiore (soffitto), l’immagine abbracciata produce un’impressione di sicurezza; invece una stanza lunga produce un’impressione di oppressione.
L’occhio è sensibile alle illusioni ottiche: valuta meglio le larghezza rispetto alle profondità o alle altezze; queste ultime sembrano esser maggiori di quanto lo sono in realtà. Le linee verticali danno l’impressione di sovrastare, mentre le linee orizzontali sembrano incurvate nel centro….
Sfruttando le illusioni ottiche, è possibile “correggere otticamente” spazi, volumi ed ambienti interni. Riportiamo qualche esempio di seguito.
– Due angoli di stanze identiche, non solo sembrano di dimensione diversa, ma producono un effetto differente (dinamico o statico) a seconda della suddivisione.
– I rettangoli qui a lato sembrano diversi solo per il modo in cui sono riempiti
A: Il nero riduce perchè assorbe la luce
B: Il bianco ingrandisce perchè diffonde la luce
C: Le righe verticali allungano
D: Le righe orizzontali allargano
E: Le quadrettature allungano ed allargano
– Le superfici dei corpi neri sembrano più piccole delle superfici dei corpi bianchi di circa 1/5, sebbene siano perfettamente identici. Quando si vuol darae una sensazione di uniformità, le superfici bianche vanno ridotte adeguatamente o viceversa.
– L’uso dello specchio, opportunamente collocato e dimensionato, ha l’effetto di aumentare la luminosità ed il volume di una stanza. Eccone qualche esempio.
In fig. A abbiamo una cameretta illuminata da una grande vetrata. Collocando uno specchio perpendicolarmente alla vetrata (fig. B), questo aumenterà, visualmente, le dimensioni dell’ambiente.
Caso identico al precedente. Qui si ha una vetrata che si sdoppia ottimamente, ed il risultato è un guadagno di luce. L’effetto dinamico delle righe orizzontali (ottenibili, p.es., usando un perlinato ligneo) ne risulta anch’esso estremamente ampliato
In quest’altro esempio, l’armadio a muro viene sostituito da una porta scorrevole con specchio, che ingrandisce, visualmente, la stanza.
Nei vecchi fabbricati, le pareti sono sovente molto spesse e diminuiscono l’entrata della luce del giorno.
E’ possibile disporre specchi sullo spessore delle pareti degli stipiti: ciò fa scomparire, visualmente, tale spessore, prolunga la prospettiva del telaio e del paesaggio ed aumenta la luminosità dell’ambiente, riflettendo la luce del sole nella stanza, anche dove non era mai riuscita ad entrare in precedenza.
La superficie dello specchio deve formare un angolo di 90° con la parete che si riflette, al fin di evitare che le linee di fuga della prospettiva siano spezzate.
Se lo specchio da mettere in opera presenta grandi dimensioni, è necessario suddividerne la superficie in più parti. A tal uopo, bisognerà fare in modo che i giunti non risultino mai ad altezza degli occhi (tra 1,40 e 1,70 mt.) per non interferire con l’effetto d’ampiezza.
Naturalmente, le lastre andranno montate con estrema precisione e planarità.
– L’effetto di rialzo. Negli appartamenti moderni, le stanze sono, talvolta, piuttosto basse. Anche in questo caso si può dar luogo ad effetti ottici che attenuano la sensazione d’oppressione.
Un corridoio o una stanza piccola possono produrre una sensazione di schiacciamento per via della limitata altezza del soffitto.
Per ovviare, si può tinteggiare il soffitto con una vernice laccata molto lucida, di tinta media: le pareti di tinta chiara di rifletteranno sulla superficie lucida del soffitto come in uno specchio fumè.
I mobili, e in particolare gli armadi a muro che vanno dal pavimento al soffitto, riducono lo spazio di una stanza e fanno sembrare i soffitti più bassi.
Per rimediare a quest’effetto, bisogna dividere le superfici e dare loro tonalità piuttosto sostenute che ne sottolineano la verticalità.
Quando un soffitto sembra troppo basso, è possibile alzarne visualmente l’aspetto guarnendo le pareti con elementi verticali quali perlinato ligneo o tappezzeria.
E’ possibile ottenere un risultato simile anche adottando lampade od altri elementi decorativi verticalizzanti.
– L’effetto di allargamento. Quando una stanza sembra piccola o alquanto opprimente, vi sono trucchi semplici che permettono di eliminare almeno in parte questa spiacevole sensazione. I corridoi, per esempio, sembrano spesso troppo stretti: per rimediare, usare colori, righe e specchi.
– Parimenti importanza ha la modifica ottica delle proporzioni.
P.es.: nei vecchi appartamenti, l’altezza del soffitto può essere abbassata con una cornice (per nascondere il bastone delle tende) posta sull’intera lunghezza della parete in corrispondenza della fine della finestra o del balcone, unitamente ad un tendaggio sospeso.
La parte superiore sarà dipinta in una tinta richiamante il colore del pavimento.
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