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Dopo tanti anni il Pothos nel mio ufficio è morto. Sono così andato dal fioraio cercando un sostituto gradevole alla vista e molto resistente… e lui mi ha suggerito questa pianta che non conoscevo. Ottimo consiglio: è stupenda!

NOTA MARZO 2022: Non ha superato l’inverno nella serra fredda che ho montato nel cortile interno dell’Eremo ElGram. Probabilmente troppa umidità. Quando avrò costruito il “Giardino d’Inverno” ne acquisterò una nuova.

NOTA DICEMBRE 2023: Per il compleanno di Ary, le ho regalato una nuova pianta. Ora è nel giardino d’inverno (non ancora riscaldato, ma ad oggi non è ancora sceso sotto i 13°C).


👁‍🗨 CHECK 12-2023: 🟢



Pianta delle monete cinesi

La Pilea peperomioides conosciuta comunemente come pianta delle monete cinesi è una pianta ornamentale apprezzata per la forma particolare delle sue foglie e perché molto facile da coltivare e da riprodurre.
La Pilea peperomioides è una pianta sempreverde succulenta perenne della famiglia delle Urticaceae originaria della Cina, coltivata a scopo ornamentale un po’ ovunque e normalmente raggiunge suo massimo vigore dopo il quinto anni di vita. La coltivazione della Pilea nelle regioni caratterizzate da un clima invernale molto rigido va fatta in appartamento mentre nelle regioni con clima mite può essere fatta anche all’esterno nei giardini ghiaiosi, nel giardino mediterraneo, in quello costiero e anche vaso su terrazzi o balconi.
La pianta, a portamento cespuglioso, è provvista di una robusta radice fittonante – fascicolata che, in in condizioni ottimali di coltivazione, dà origine a dei folti cespugli formati da fusti carnosi alti circa 50 – 60 cm e di colore marrone chiaro.
Direttamente dai fusti dipartono piccioli lunghi circa 15 centimetri,  portanti grandi foglie molto decorative, simili a monete, motivo per cui la pianta viene chiamata pianta delle monete cinesi.
Le foglie sono rotonde con margini netti e lisci; la pagina superiore è coriacea, lucida e di colore verde scuro brillante mentre quella inferiore è opaca e di colore verde chiaro. Le foglie della Pilea peperomiodes presentano evidenti macchie sferiche di colore giallo carico.
Le foglie  basali con il passare del tempo cadono lasciando spazio a quelle nuove che in poco tempo si ingrandiscono raggiungendo un diametro di circa 5 cm.
fiori, poco appariscenti e simili a quelli della begonia sono bianchi e sono portati da lunghe ramificazioni dei fusti principali.
semi sono piccoli e scuri.
Fioritura: la pianta delle monete cinesi fiorisce in primavera.
Esposizione: è una pianta che predilige luoghi luminosi ma non  a contatto diretto con i raggi solari. In appartamento va posizionata in luoghi riparati dalle correnti d’aria fredda e lontano da fonti di calore come termosifoni e canino. In estate la pianta può essere portata all’aperto, in posizione ombreggiata e riparata all’interno non appena le temperature scendono al disotto dei 10° C.
Terreno: anche se la pianta cresce forte e rigogliosa in qualunque tipo di terreno, predilige un substrato di coltivazione sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato con qualsiasi valore di pH.
Annaffiature: anche se si tratta di una pianta resistente alla siccità, dalla primavera e per tutta l’estate la Pilea va annaffiata abbondantemente ed il terreno deve essere sempre costantemente e leggermente umido. Per assicurare il giusto grado di umidità basta lasciare un po’ di acqua nel sottovaso e di tanto in tanto nebulizzare le foglie con acqua non calcarea a temperatura ambiente.  Per scongiurare il marciume delle radici si consiglia di mettere sul fondo del sottovaso del pietrisco grossolano. In inverno le annaffiature vanno ridotte al minimo indispensabile e le irrigazioni si effettuano solo se il terreno è asciutto da più giorni.
Concimazione: dalla ripresa vegetativa  e fino alla fine dell’estate la pianta di Pilea si concima ogni 2 settimane con un concime liquido specifico per piante verdi opportunamente diluito nell’acqua di irrigazione. Per una crescita armoniosa della pianta e per la produzione di nuovi tessuti vegetali, il concime deve avere il giusto apporto di macroelementi come azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) e di una minima quantità di microelementi quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn) ecc.
Riproduzione: la Pilea peperomioides si riproduce spontaneamente per seme  (autosemina) ma può essere propagata facilmente mediante talea di ramo apicale o per divisione dei polloni basali.
Con un attrezzo ben affilato e disinfettato si stracca una rametto sano e vigoroso e lo si mette a radicare in un miscuglio di sabbia e torba in  pariti uguali.
Per una propagazione ancora più rapida, si può far radicare la talea di ramo, come si fa per il Potos  il Cissus, facendo ricorso all’idrocoltura o coltura idroponica.
Il rametto si mette a radicare in un vaso contente acqua. In pochi giorni spunteranno le radici e a quel punto con molta delicatezza si trasferisce la nuova pianta in un piccola vaso contenente terriccio soffice ben drenato.

Moltiplicazione per divisione dei polloni

Si tratta di un metodo di moltiplicazione agamica molto semplice che consente di ottenere nuovi piante di Pilea peperomiodes giù cresciute e geneticamente identiche alla pianta madre. I polloni che compaiono alla base della pianta madre si staccano dalla pianta madre e si interrano al momento stesso in un piccolo vaso di terracotta contenente sempre del terriccio fertile e soffice.

Rinvaso

La Pilea si rinvasa ogni anno, in primavera tra a marzo o aprile,  utilizzando un vaso di poco più grande del precedente, terriccio fertile misto a un po’ di sabbia in modo da favore il drenaggio dell’acqua di irrigazione. Per evitare il marciume delle radici si consiglia sistemare sul fondo del vaso del pietrisco grossolano o dei pezzi di coccio.

Parassiti e malattie Pilea peperomioides – Pianta delle monete cinesi

Si tratta di una pianta rustica resistente all’attacco dei comuni parassiti animali come afidi e cocciniglie. Tra le malattie di origine fungina teme il marciume delle radici se il substrato di coltivazione non è sufficientemente drenato.  Talvolta le foglie possono essere attaccate dalla muffa grigia o dalla ruggine.

Curiosità

La Pilea peperomioides è conosciuta comunemente come Pianta del missionario in quanto fu proprio un missionario norvegese che nel 1946 la introdusse in Europa soprattutto in Norvegia e Scandinavia.
La pianta scoperta nei primi anni del ‘900 in Cina nella provincia montuosa dello Yunnan, è ampiamente diffusa come pianta ornamentale ed è conosciuta nei paesi anglosassoni anche come Chinese money plant, pancake plant, pannenkoenplan, lefse plant,  missionary plant.
FONTE