Ninfea Nymphaea ‘Rosennymphe’

La Ninfea Rosennymphe è una ninfea con fiori che cambiano colore nei tre giorni dal rosa al bianco

– Dimensione: Media
– Fiori: La Ninfea Rosennymphe è una ninfea con fiori che cambiano colore nei tre giorni dal rosa al bianco
– Periodo di fioritura: La fioritura avviene tra maggio e settembre
– Foglie: Foglie allungate con apertura a V di colore verde e porpora
– Profondità di impianto: Da -30 a -80 cm dal rizoma
– Vaso consigliato: Cesto quadro microforato 23×23 o 28×28 o 35×35 cm in base allo spazio disponibile
– Terra da utilizzare: Terra di campo con 3/5 compresse di concime Osmocote vicino al rizoma
– Esposizione: Pieno sole diretto per almeno 6 ore tra le ore centrali della giornata
– PH tollerato: Le ninfee tollerano un pH acido, neutro o basico (alcalino): da 6 a 8
– Resistenza al gelo: Sì, è una ninfea rustica
– Ibridatore: Jungle
– Anno di ibridazione: 1911


Ninfea Nymphaea ‘Moorei’

La Ninfea Moorei è una ninfea molto robusta dai fiori di color giallo

– Dimensione: Media
– Fiori: Fiori di colore giallo
– Periodo di fioritura: La fioritura avviene tra maggio e settembre
– Foglie: Foglie arrotondate di colore verde, con molte macchie irregolari di color porpora
– Profondità di impianto: Da -30 a -80 cm dal rizoma
– Vaso consigliato: Cesto quadro microforato 23×23 o 28×28 o 35×35 cm in base allo spazio disponibile
– Terra da utilizzare: Terra di campo con 3/5 compresse di concime Osmocote vicino al rizoma
– Esposizione: Pieno sole diretto per almeno 6 ore tra le ore centrali della giornata
– PH tollerato: Le ninfee tollerano un pH acido, neutro o basico (alcalino): da 6 a 8
– Resistenza al gelo: Sì, è una ninfea rustica
– Ibridatore: Adelaide Botanic Garden
– Anno di ibridazione: 1900


Ninfea Nymphaea ‘Peaches And Cream’

La Ninfea Peaches And Cream è una ninfea dal fiore emergente di color pesca e crema

– Dimensione: Grande
– Fiori: Fiori stellati emergenti di colore pesca verso l’esterno e crema verso il centro. Ha un’abbondante fioritura e inoltre continua a fiorire anche in autunno inoltrato
– Periodo di fioritura: La fioritura avviene tra maggio e ottobre
– Foglie: Foglie arrotondate di colore verde, con molte macchie irregolari di color porpora
– Profondità di impianto: Da -30 a -80 cm dal rizoma
– Vaso consigliato: Cesto quadro microforato 28×28 o 35×35 cm in base allo spazio disponibile
– Terra da utilizzare: Terra di campo con 3/5 compresse di concime Osmocote vicino al rizoma
– Esposizione: Pieno sole diretto per almeno 6 ore tra le ore centrali della giornata
– PH tollerato: Le ninfee tollerano un pH acido, neutro o basico (alcalino): da 6 a 8
– Resistenza al gelo: Sì, è una ninfea rustica
– Ibridatore: Slocum
– Anno di ibridazione: 1992


Bletilla Striata

La Bletilla striata ‘viola’ è la più famosa della Bletilla, il suo colore rosa-viola non lascia indifferente nessuno.

Facile da coltivare, è ideale per i principianti. Molto proliferante, si formerà dopo alcuni anni di bei grumi. La fioritura è estate (giugno-luglio).

Il genere Bletilla comprende circa 10 specie, anche se sulla loro classificazione persistono diversi dubbi e si pensa che in realtà il loro numero sia molto inferiore.

Tutte provenienti dal sud-est asiatico (Cina, Taiwan, Vietnam, Giappone), e fortunatamente per noi sono piante che si possono adattare molto bene al nostro clima. Soprattutto al centro-sud queste orchidee crescono senza particolari problemi all’aperto per tutto l’anno, senza alcuna protezione. Richiedono solo annaffiature abbondanti nel periodo estivo, essendo piante che provengono da zone soggette ai monsoni o, come nel caso della B. striata, che crescono in aree umide e/o paludose.

Partiamo dunque proprio dalla specie più diffusa e coltivata da tempi remoti nei paesi di origine come pianta ornamentale da giardino: la B. striata è una specie che in natura vive in aree con suolo organico, umido e spesso paludoso. Dimostra tuttavia di essere particolarmente adattabile a quasi ogni tipo di terreno, ma preferisce di gran lunga un terreno soffice, organico (si può aggiungere letame maturo o torba), e costantemente molto umido nei mesi caldi. Come tutte le altre specie del genere, anche questa ha un ciclo vegetativo stagionale e durante i mesi freddi perde completamente la parte aerea, andando in riposo vegetativo fino alla primavera.
Durante questa fase di dormienza i particolari organi di riserva, simili a tuberi appiattiti e carnosi, richiedono solo una discreta umidità del substrato e, in zone molto fredde in cui sono frequenti le gelate, è bene coprire il cespo con della paglia o altro materiale da pacciamatura soprattutto se (in base al tipo di terreno) gli pseudobulbi risultano essere molto superficiali. In primavera spunteranno i nuovi germogli che produrranno dal loro centro una spiga portante numerosi fiori, che sbocceranno in successione per alcune settimane. Il completo sviluppo della vegetazione avviene subito dopo la fioritura, le foglie si dispiegano acquisendo la loro dimensione finale e la pianta risulterà essere composta da germogli portanti ognuno da due a sei foglie plicate, lunghe circa 50 cm.
Questa è la specie maggiore del genere, toccando i 60-80 cm di altezza compreso lo stelo fiorale. Comincerà quindi ad accumulare riserve per l’anno successivo e durante questa fase è bene concimare i cespi con un concime bilanciato a basso tenore in cloro o letame maturo, specialmente se la pianta si trova in vaso da diversi anni e pensiamo che il substrato si sia impoverito. Durante tutta l’estate dobbiamo avere cura di annaffiare abbondantemente la B.striata, se si trova in vaso è molto utilepoggiarlo su un sottovaso sempre pieno d’acqua. Attenzione al sole diretto nelle ore calde, che qui al sud è troppo intenso e anche se difficilmente può danneggiare seriamente la pianta, certamente ne rallenta il suo sviluppo e la costringe ad assumere dimensioni ridotte, anche se i fiori assumono colorazioni più intense. L’ideale è sistemarla in una posizione molto luminosa ma che sia in ombra durante le ore calde in estate, ad esempio sotto l’ombra di un albero deciduo. Se ben coltivata, questa specie dimostrerà di essere molto rustica e di crescita rapida, sarà quindi possibile dividere il cespo in primavera, prima dell’emissione dei nuovi germogli, per ottenere nuove piante. A tal proposito è utile prelevare i vecchi pseudobulbi ormai inattivi, che se separati dal cespo produrranno nuovi germogli, come avviene per i Cymbidium.Solitamente si trova in commercio con estrema facilità anche nei mercatini primaverili o a tutte le mostre di orchidee, se acquistate una pianta in vaso già sviluppata potete coltivarla nel suo vasetto fino a quando non perderà le foglie nel tardo autunno: è meglio non disturbare la pianta durante la fase vegetativa.
Prima che i nuovi germogli spuntino dal substrato la si può rinvasare in un vaso più grande oppure in piena terra, avendo cura di scavare una bella buca non molto profonda ma molto ampia, da riempire con terreno soffice arricchito con torba o letame maturo e, eventualmente, un po’ di pomice, sabbia o perlite se dovesse risultare troppo compatto (ma l’aggiunta di torba è solitamente sufficiente). Gli pseudobulbi non vanno interrati troppo, basta coprirli con un paio di centimetri di substrato e volendo si possono poi aggiungere altri due centimetri di materiale pacciamante (foglie secche, pomice, bark o altro), specialmente se si prevede di non poter fornire moltissima acqua in estate. Le altre specie note in coltivazione sono B.ochracea, B. formosana e B.szetschuanica.

 


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