“LAGOM”. SEGNATEVI QUESTA PAROLA SVEDESE, PERCHÉ DIVENTERÀ POPOLARISSIMA. È UNA FILOSOFIA DI VITA, MOLTO VICINA ALLA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA, CHE SIGNIFICA “NIENTE DI ECCESSIVO”. NÉ TROPPO, NÉ TROPPO POCO: “IL GIUSTO”, “ABBASTANZA” – IL “LAGOMER” COMPRA IKEA, RISPARMIA ENERGIA (LUCI A LED), NON SPRECA L’ACQUA, PRODUCE MENO RIFIUTI, NON MANGIA IL GAMBERO GIGANTE (LA PESCA NON È ECOSOSTENIBILE)
«Lagom». Segnatevi questa parola svedese, perché, giurano gli esperti, diventerà popolarissima nell’ autunno 2017. è una filosofia di vita che letteralmente significa «niente di eccessivo». Né troppo, né troppo poco: «il giusto», «abbastanza». Un concetto tra l’ etico e l’ estetico che indica una predilezione per la famosa, introvabile «terza via».
Andrea Morales Polanco su El País ne è entusiasta, Sara Young sull’ Independent invita tutti a introdurre un po’ di lagom nella vita quotidiana. Può essere un look fashionista senza eccessi, una scrivania ordinata, una festa con gli amici più stretti, un buffet ricco, non esagerato. L’ attitudine può essere dimostrata simbolicamente dal criterio con cui gli svedesi scelgono il latte: né intero né senza grassi, ma parzialmente scremato.
Questo è equilibrio.
Per il Financial Times gli imprenditori potrebbero imparare dal modello svedese: la collettività batte l’ individualismo, il gruppo vale più del singolo, il capo incoraggia i colleghi a lavorare meno ma in modo più efficace. Bronte Aurell, chef e scrittrice (ha fondato a Londra The Scandinavian Kitchen) spiega che «Lagom può infondere un senso di contentezza e pace», mentre per l’ attore Danny Robins è sinonimo di «uguaglianza sociale». Incuriositi? Lagom, la ricetta svedese per vivere con meno ed essere felici , di Lola Akerström (Rizzoli) arriva in libreria il 31 agosto sulla scia di una tendenza ormai virale.
«Live Lagom» è il catalogo Ikea con le foto dei lagomers, gente comune che interpreta l’ idea in chiave green: risparmia energia (con le luci a led) non spreca l’ acqua (più doccia meno bagno in vasca), produce meno rifiuti, non mangia il gambero gigante indopacifico (la pesca non è ecosostenibile).
Lagom è (già) un brand coreano diventato cult con prodotti semplici dal packaging essenziale, come il gel, amatissimo dalle star, che applicato sul viso diventa acqua (il giusto equilibrio nell’ idratazione). Lagom Fashion è una boutique londinese online che propone abiti di buona qualità, confortevoli, fatti per durare.
Nel tempo dell’ originalità a tutti i costi, la filosofia Lagom può essere considerata un tantino marziana ma, a pensarci bene, qualcosa l’ abbiamo già introdotta. Il vintage è Lagom, perché permette di recuperare abiti di buona qualità scartati da altri o «fuori moda». Il foraging (la raccolta di erbe e frutti selvatici) è lagom.
Da noi è considerato un piccolo snobismo, in Svezia è praticato regolarmente. Il design minimalista è Lagom: si mantiene quello che serve, o dà gioia, come sostiene Joshua Fields Milburn, fondatore con Ryan Nicodemus del progetto The Minimalist. La designer Monica Forster ha creato «Lei», una linea di poltrone da ufficio pensata per il corpo femminile (le donne siedono in modo diverso dagli uomini): meglio qualcosa di utile che di stupefacente o avveniristico.
Fuori dal coro, Richard Orange, giornalista del Guardian che vive in Svezia, smorza gli entusiasmi: «Vi prego, non trasformate Lagom, la soffocante dottrina luterana di autoprivazione, in un trend di lifestyle. Tanto vale celebrare le basse aspettative e il conformismo».
Ma per la Akerström, laureata in sistemi informatici all’ Università del Maryland, programmatrice prima di diventare fotografa di viaggi, si tratta di armonia, non di mediocrità. Racconta che il Lagom l’ ha cambiata: «Sono diventata un’ ascoltatrice migliore, parlando meno e per dire cose importanti. Ho abbandonato le diete lampo a favore di un rapporto più equilibrato e sano con il cibo. Ho ridotto la quantità di vestiti (avevo davvero bisogno di quattro abiti neri?). Compro meno cose ma di qualità migliore, ho addirittura imparato a risparmiare».
Lagomers non ci s’ improvvisa, e ciascuno deve trovare la sua misura. Però, per cominciare, alcuni suggerimenti sono facili, come scoprire il valore della pausa (gli svedesi ne fanno cinque durante il lavoro), rispettare lo spazio altrui, non vantarsi dei propri successi (già più difficile), rinunciare al make up un giorno la settimana (per le signore) prendersi un’ ora di tecno detox (per tutti). Alla ricerca dell’ equilibrio, buon Lagom a tutti.
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