L’ideale è svolgere esercizio aerobico leggero per circa 30 minuti. Ma la durata delle sessioni non è importante: ad esempio, 15 intervalli da due minuti o 6 intervalli da cinque minuti apportano gli stessi benefici
L’IMPORTANTE è muoversi. Non serve necessariamente correre per un’ora di seguito: per ottenere benefici sostanziali per la salute basta anche camminare ogni giorno per due minuti, ripetendo quest’azione per 15 volte, oppure fare le scale per cinque minuti e rifarlo per sei volte. Quello che conta, invece, è svolgere attività fisica, anche leggera, possibilmente almeno mezz’ora al giorno, ma si può scegliere di “spezzettare” questo intervallo di tempo come si vuole senza perderne i vantaggi. A mostrare questo risultato, è un gruppo di cardiologi americani che hanno appena pubblicato lo studio sul Journal of The American Heart Association. Finora, invece, si pensava che fosse necessario suddividere l’esercizio fisico in sessioni di almeno 10 minuti, per avere questi benefici. Ecco cosa hanno rilevato gli esperti.
• LE RACCOMANDAZIONI
Dalla camminata al nuoto, dalla bicicletta alla ginnastica. Che praticare un’attività fisica per circa mezz’ora ogni giorno allunghi letteralmente la vita è un dato ormai noto alla comunità scientifica e al pubblico generale. Le linee guida americane del 2008, ma anche quele internazionali, raccomandano di svolgere un’attività fisica di intensità moderata per almeno 150 minuti a settimana (circa 30 minuti al giorno, quasi tutti i giorni) di attività oppure 75 minuti a settimana di attività vigorosa (ma senza esagerare), per ottenere un vantaggio rilevante per la salute, da suddividere in intervalli non inferiori a 10 minuti consecutivi.
VIDEO – Fitness, i 10 videotutorial di RSalute
A parità di durata giornaliera, gli autori si sono chiesti se nel caso di sessioni sportive molto brevi, anche di pochissimi minuti, l’attività fisica apporti gli stessi benefici. Per capirlo, hanno analizzato i dati raccolti nell’indagine National Health and Nutrition Examination Survey, a partire da un campione di quasi 5000 persone di età a partire dai 40 anni, dal 2003 al 2006, con informazioni sulla mortalità dei partecipanti fino al 2011. Attraverso particolari strumenti, chiamati accelerometri, sono state misurate la durata e l’intensità dell’esercizio, nonché il numero di interruzioni e riprese. L’intensità moderata è rappresentata, ad esempio, da una camminata a passo svelto, mentre l’intensità vigorosa può essere una corsa.
Questi dati sono stati messi in relazione con la mortalità. I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi, chi svolgeva attività fisica sporadica, dunque per meno di 5 minuti, ripetendo più volte l’azione, e chi la praticava lungo periodi di tempo prolungati, di 5 o 10 minuti di seguito, con meno intervalli e riprese.
LEGGI – Mai esagerare con lo sport, più di 7 ore e mezza di allenamento a settimana fanno male
• I RISULTATI
I risultati hanno mostrato che la riduzione della mortalità (dunque il rischio di morire considerando tutte le cause di decesso) è molto simile in tutti i gruppi di partecipanti, cioè sia che lo sport sia stato praticato in maniera consecutiva sia nel caso in cui si scelga di effettuare molte sessioni diverse. In altre parole, fare sport, camminare, correre, nuotare, fare ginnastica, faceva bene in entrambi i casi.
Le raccomandazioni, dunque, rimangono simili: per mantenersi in salute è bene muoversi circa mezz’ora al giorno o 150 minuti a settimana, anche se, secondo questo nuovo studio, l’attività può essere interrotta senza perdere la sua efficacia. Insomma, l’importante è muoversi mezz’ora al giorno, senza preoccuparsi di tirare la corda per raggiungere obiettivi temporali ambiziosi. E così l’esercizio fisico, in tutte le sue declinazioni, allungare la vita, riducendo il rischio di morire: basti pensare che, secondo i dati dell’Oms, in Europa ogni anno un milione di decessi, circa il 10% del totale, sono dovuti alla mancanza di attività fisica.
FONTE