Lara Croft rappresenta uno dei principali simboli della mia generazione. Dal 1996 al 2000 una perfetta alchimia di innovazioni ha sviluppato oltre il pensabile gli strumenti tecnologici del periodo creando un genere e un’icona che ancora oggi non finisce di stupire e affascinare.

Presentato su PlayStation e sui primi PC MS-DOS con schede grafiche performanti, i giocatori si sono trovati per la prima volta ad esplorare un mondo tridimensionale combattendo e risolvendo enigmi nei panni di un sex symbol dal carisma ad oggi ineguagliato. Ai tempi dicevo che si trattava di una sorta di “Prince of Persia 3d incrociato con sparatutto come Doom/Hexen, ma in terza persona, dove giochi nei panni di una Red Sonia laureatasi con Indiana Jones”.

Trascorse notti intere sulla prima serie, la passione si è un po’ affievolita con la seconda (un po’ per la delusione del flop “The Angel of Darkness”, un po’ come conseguenza del periodo esistenziale “2006-2009”, che mi ha visto molto impegnato negli studi, nel lavoro e nella ristrutturazione della casa) ma le braci che ardevano sotto la cenere hanno rapidamente riacceso il fuoco con la terza serie, che ha rinnovato con successo il brand e gli ha permesso di essere apprezzato anche dalle nuove generazioni di giocatori.


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Tomb Raider è una serie di videogiochi appartenente alla categoria avventura dinamica, pubblicata a partire dal 1996 da Eidos Interactive e sviluppata da Core Design. Il personaggio principale del gioco è Lara Croft, un’archeologa in cerca di antichi manufatti, alle prese con pericoli. Il titolo significa letteralmente “razziatrice di tombe” in inglese.


Prima serie

Tomb Raider

Nel primo capitolo della saga Lara Croft, famosa avventuriera e archeologa viene contattata da Jaqueline Natla, ricca imprenditrice, per mettersi alla ricerca di un pezzo dello Scion, antico artefatto di grande potere. Lei accetta e si reca in Perù, ma una volta trovatolo nella tomba di Qualopec, Lara viene attaccata da Larson, il quale è stato mandato dalla stessa Natla. Quindi cerca gli altri due pezzi dello Scion in Grecia e in Egitto, ma poi il talismano le viene sottratto dagli sgherri di Natla, che scopriremo non essere altro che una dei tre signori di Atlantide, rinchiusa in ibernazione da Qualopec e Tihocan a causa dei suoi folli sogni di distruzione, poi liberatasi. Seguirà una caccia per fermare la spietata criminale all’interno di un’antica piramide sotterranea situata in un’isola del Pacifico e una fuga rocambolesca, dalla quale Lara tornerà solo con pochi frammenti dello Scion, da lei distrutto per salvare il mondo. Pubblicato nel Natale del 1996 e campione di vendite, è il primo titolo della serie. È stato reso disponibile per le piattaforme PlayStation, Sega Saturn, PC, Nokia N-Gage, Mac OS (2003).

PRO: La Storia videoludica. No other words.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: Non esistevano!


Tomb Raider II: Starring Lara Croft

Il gioco si svolge in diverse ambientazioni: Cina, Italia (Venezia), Oceano, Tibet. Tra antiche rovine, canali veneziani, immersioni subacquee e monasteri, Lara si trova sulle tracce di un mitico pugnale cinese, appartenuto ad un potente imperatore e che la leggenda narra sia in grado di donare l’immortalità. Lara sarà fronteggiata da uno spietato boss mafioso che vuole trovare il pugnale prima di lei.Tomb Raider II: Il Pugnale di Xian (Tomb Raider II – Starring Lara Croft) è un videogioco pubblicato nel 1997 per PlayStation, PC Windows e Mac OS, secondo capitolo della saga.

PRO: Se il primo titolo sconvolse il mondo con le sue innovazioni, il secondo ripropose lo stesso mix con una grafica migliore. E Rhona Mitra come testimonial (che oltretutto abbiamo visto alla Virgin e a Le Galeries Lafayette di Paris nel 1998-9!!! 😍😍😍)

CONTRO: Nessuno

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

       


Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft

Lara Croft si trova sulle tracce di quattro misteriosi manufatti, ingaggiata dal dottor Mark Willard.Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft è un videogioco di avventura pubblicato nel 1998 dalla Eidos Interactive e sviluppato dalla Core Design, pubblicato per PlayStation, PC e Mac OS. È l’ultimo titolo della saga ad avere un numero dopo la sigla “Tomb Raider”.

Milioni di anni fa, un meteorite sopravvissuto al contatto con l’atmosfera terrestre, si schiantò nelle allora verdeggianti terre dell’Antartide. Le prime popolazioni che scoprirono il luogo dell’impatto vi trovarono terre fertili e vi si stabilirono organizzandosi in una fiorente civiltà. Con la roccia del meteorite fabbricarono quattro manufatti che divennero oggetto di venerazione a causa delle loro anormali proprietà. Ma eventi catastrofici costrinsero il popolo a trasferirsi altrove, nelle isole della Polinesia. Nel 1998, la compagnia di ricerca “RX-Tech” sta operando delle analisi sul suolo antartico, i membri sono impegnati nella ricerca del meteorite. Casualmente rinvengono il corpo e il diario di un marinaio appartenuto all’equipaggio della nave Beagle, la stessa di Charles Darwin. Lara Croft è impegnata in India nella ricerca di uno dei quattro mitici artefatti, la Pietra Infada, ma inizialmente ignora l’esistenza degli altri tre e sa solamente che ciò che sta cercando detiene potenti proprietà sconosciute all’uomo.

PRO: Giocabilità ad altissimi livelli, trama molto coinvolgente. Forse l’episodio tecnicamente più maturo.

CONTRO: Nessuna innovazione.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +


Tomb Raider: The Last Revelation

Si divide in due parti, di lunghezza disomogenea. La prima parte ha per lo più la funzione di impratichire il giocatore, sostituendo i livelli di addestramento a casa di Lara dei primi tre episodi, e mostra la protagonista nel passato, quando era ancora una ragazzina, insieme al suo scorretto e venale maestro, Werner Von Croy. L’ambientazione è il suggestivo complesso di templi di Angkor Wat, in Cambogia, che fornisce una nota di variazione rispetto allo scenario degli altri livelli.Tomb Raider: The Last Revelation è un videogioco del 1999 appartenente alla categoria avventura in 3D. È stato distribuito per PlayStation, Sega Dreamcast, PC e Mac OS.

Infatti, nella seconda parte, quella più corposa e in cui inizia il gioco vero e proprio, Lara Croft, nel presente, si trova in Egitto dove ha a che fare con millenarie leggende, maledizioni, sortilegi, passaggi segreti, rocambolesche fughe da creature demoniache. Il suo obiettivo è quello di recuperare l’Armatura di Horus, artefatto in grado di evocare il dio benigno per scongiurare la fine del mondo con l’avvento del nuovo millennio e di far sì che il potere del dio malvagio Seth non prevalga. Durante i suoi viaggi, Lara sarà ostacolata dalle azioni di Werner, tornato in cerca di vendetta, dopo che è stato abbandonato controvoglia dalla giovane ad Angkor Wat, in seguito ad una trappola che lui stesso ha provocato tentando di recuperare l’artefatto “Iride”. Datagli la colpa, sarà posseduto da Seth e tenterà in tutti i modi di fermarla. La fine si svolge nel Tempio di Horus, dove Lara, nel tentativo di fuggire dalla piramide che sta crollando, incontra Werner, che inutilmente cerca di aiutarla. Indietreggiando, rimane imprigionata sotto le macerie ed apparentemente sembra essere morta.

PRO: Ottima giocabilità, pochissimi bug.

CONTRO: Trama non così coinvolgente. Inizia la disaffezione al titolo per mancanza di innovazioni adottate da titoli concorrenti.

VOTO GLOBALE: 3 su 5


Tomb Raider: Chronicles – La leggenda di Lara Croft

Pubblicato assieme al Tomb Raider Level Editor è costituito da quattro avventure dalla trama differente. Questo perché queste avventure non sono altro che “Le Cronache”, raccontate da alcuni amici di Lara riunitisi dopo una cerimonia commemorativa in suo onore, ormai senza più speranze di rivederla viva, mentre l’anziano mentore Werner Von Croy si trova in Egitto alla ricerca dell’avventuriera, di cui troverà solo lo zainetto e non il cadavere.Tomb Raider: Chronicles è il quinto episodio della saga, pubblicato nel 2000 per PlayStation, Sega Dreamcast, PC e macOS.

PRO: ?

CONTRO: Iniziato ma mai finito. Ricordo che non mi piacque l’impostazione della trama e trovai ormai superata la grafica (ho visto la conclusione su YouTube!). 

VOTO GLOBALE: 3 su 5


Tomb Raider: The Angel of Darkness

In The Angel of Darkness Lara Croft si trova ad essere accusata ingiustamente dell’omicidio del suo vecchio mentore Werner Von Croy, dopo averlo minacciato dell’abbandono in Egitto. Ricercata dalla polizia parigina, in quanto unica sospettata dell’omicidio e di cui lei non ricorda nulla, le sue ricerche la porteranno a confrontarsi con una setta segreta che minaccia di riportare alla vita l’ultimo esemplare di un’antica razza di malvagi semidei biblici, i Nephilim. In suo aiuto si affiancherà Kurtis, figlio di un’antica stirpe che da generazioni lotta contro i Nephilim.Tomb Raider – The Angel of Darkness è un videogioco della serie Tomb Raider, unico episodio di una trilogia progettata da Core Design, che non è stata completata. È stato pubblicato nel 2003 per PlayStation 2, PC e macOS. Ultimo videogioco di Core Design.

Pubblicato nel 2003, The Angel of Darkness ha portato una notevole caduta di immagine alla serie, trattandosi di un gioco pubblicato nonostante fosse ancora in via di sviluppo. Faceva infatti parte del progetto Next Generation che la Core Design voleva introdurre nella saga di Tomb Raider. A causa delle critiche subite, il progetto Next Generation della Core Design è stato annullato. L’incarico di continuare la saga con un nuovo episodio, è quindi stato assegnato alla Crystal Dynamics con Tomb Raider: Legend. Nel 2006 è stato pubblicato il DVD interattivo Lara Croft Tomb Raider: The Action Adventure, giocabile come una versione semplificata di Angel of Darkness, in cui vengono distribuite informazioni inedite.

PRO: ?

CONTRO: Iniziato ma mai finito. Sin dai primi minuti di gioco si comprende che, nonostante il nuovo motore grafico, i moltissimi bug impediscono un’esperienza di gioco all’altezza del brand.

VOTO GLOBALE: 2 su 5


Seconda serie

Tomb Raider: Legend

Da questo titolo il marchio di Tomb Raider si è trasferito nelle mani di casa di sviluppo diversa dalla precedente, la californiana Crystal Dynamics. Tomb Raider: Legend è stato pubblicato nell’aprile del 2006 per PlayStation 2, PlayStation Portable, PC, Xbox e Xbox 360 e nell’autunno dello stesso anno, anche per Gamecube, Nintendo DS, Game Boy Advance e Telefono cellulare Java. È il primo titolo di una trilogia, corrispondente agli episodi 7 (Legend), Anniversary e 8 (Underworld), della saga Tomb Raider.

Con Tomb Raider: Legend inizia una nuova serie per Tomb Raider, la Next Generation, che già in precedenza Core Design (il precedente sviluppatore) aveva tentato di lanciare con il debutto di The Angel of Darkness, un titolo che come detto provocò gravi perdite di immagine al franchise; così la Eidos, produttrice e detentrice dei diritti, assegnò per la prima volta la serie ad un’altra software house fidata. Il progetto di Core Design è stato totalmente eliminato da Crystal Dynamics, la prescelta per la “rinascita” che ha preferito ricominciare da zero con un progetto proprio, nel tentativo di ridare lustro ad un importante e famoso (nonché fruttuoso) brand. La storia narra per la prima volta le origini di Lara. In questo gioco la nostra eroina sarà impegnata nel cercare i vari pezzi della spada Excalibur che causò la scomparsa di sua madre: a complicare le cose saranno Amanda, vecchia amica di Lara data per mort, ed altri nemici pronti a privare Lara dei pezzi dell’artefatto necessari per ricomporlo interamente.

PRO: Il titolo riconquista i fan della prima serie. La grafica e il gameplay tornano a livelli alti e gradevoli.

CONTRO: Enigmi molto semplici e ambienti spogli danno l’impressione che il titolo sia commercializzato molto in fretta senza curare i particolari.

VOTO GLOBALE: 4 su 5


Tomb Raider: Anniversary

La storia vede Lara alla ricerca di un mistico artefatto, lo Scion. Ingaggiata da una potente donna d’affari, attraversa le Ande peruviane, per passare dalla Grecia all’Egitto e raggiungere infine un’isola nascosta nel pacifico sede di antiche tecnologie di Atlantide dove il mistero dello Scion sarà rivelato.Uscito in Europa il 1º giugno 2007, si tratta di un remake liberamente ispirato al primo episodio della saga, ed è inoltre la seconda parte della trilogia iniziata con Tomb Raider: Legend.

PRO: Torniamo ai livelli dei primi tre titoli con una grafica in linea con gli standard degli anni.

CONTRO: Non ne ricordo.

VOTO GLOBALE: 5 su 5


Tomb Raider: Underworld

Tomb Raider: Underworld pubblicato il 21 novembre 2008 è la terza parte della trilogia composta anche da Tomb Raider: Legend e da Tomb Raider: Anniversary. Il videogioco è stato distribuito per tutte le console annunciate, anche su PlayStation 2, la quale versione è stata pubblicata il 23 gennaio 2009. La trama comincia nel punto in cui volgevano al termine le vicende narrate in Tomb Raider: Legend, essendone il seguito effettivo. Lo scopo di Lara sarà quello di brandire il martello di Thor, dio norreno del fulmine e del tuono, in grado di radere al suolo montagne e perfino di uccidere un dio (Dio Marco). Riappare Jacqueline Natla, alleata con Amanda per ritrovare il Martello. Il gioco utilizza un gameplay esclusivo creato apposta per Underworld. Il look di Lara è completamente rinnovato e indossa un top sbracciato insieme a dei pantaloncini abbinati. La Crystal inoltre ha commercializzato due videogiochi che seguono Underworld: “Sotto le ceneri” e “L’ombra di Lara”

PRO: Trama coinvolgente, scenari innovativi, buona giocabilità, grafica eccezionale.

CONTRO: Qualche bug e sempre la solita “Lara” che, forse, non regge più il confronto con il coinvolgente approccio al gioco di Uncharted.

VOTO GLOBALE: 4 su 5


Terza serie

«Cosa spinge una persona a superare i limiti dell’esperienza umana e affrontare l’ignoto? Da bambini, ci facciamo domande sul mondo, impariamo, accettiamo e perdiamo la capacità di meravigliarci. Ma alcuni no. Gli esploratori, chi ricerca la verità. Sono questi i pionieri che definiscono il futuro dell’umanità» (Lord Richard James Croft). (Ascoltate qui da 0.35′ a 1.10′)

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Tomb Raider (videogioco 2013)

La trama è ancora una volta incentrata sul passato di Lara: non ci sarà una Lara matura e forte, poiché dovrà ancora maturare la sua esperienza di spericolata archeologa-avventuriera. Lara, ormai ventunenne e laureata, decide di imbarcarsi sulla nave Endurance, capitanata dal cacciatore di tesori freelance Conrad Roth, per portare a termine una scoperta archeologica che potrebbe rivelarsi sensazionale. Sulle tracce del mitico impero perduto di Yamatai, la nave ed il suo equipaggio vengono colti nottetempo da una terribile tempesta. La Endurance si spezza letteralmente in due e Lara finisce in preda alle onde che la porteranno sull’inospitale e sconosciuta isola.Dopo l’acquisizione della Eidos da Square Enix, è stato ufficializzato il nono capitolo della serie. La serie sta per essere rinnovata ancora una volta, come con Tomb Raider Legend. Il nono capitolo della serie è stato sviluppato dalla software house Crystal Dynamics. Il videogioco è stato pubblicato il 5 marzo 2013 per le console PlayStation 3, Xbox 360 e Pc. Nel luglio 2010 in un’intervista al sito Eurogamer.net Karl Stewart, uno sviluppatore della software, intervistato sullo spin-off Il guardiano della luce afferma che i concept art trapelati nell’estate 2009 sono appartenenti al Tomb Raider 9, che è in sviluppo, ma per il suo annuncio bisognerà ancora attendere un po’ di tempo. Nel dicembre 2010, Square Enix registra il marchio “A Survivor Is Born” di cui apre anche un sito. La rivista Games Master nel numero dello stesso mese, annuncia che Tomb Raider 9 sarà rivelato sul numero di gennaio 2011. Sempre a dicembre, sulle pagine di GameInformer, viene annunciato ufficialmente il nono capitolo, chiamato semplicemente Tomb Raider e come spiegato dagli stessi sviluppatori, è un reboot, ovvero la serie di Tomb Raider ripartirà da questo nono capitolo che mostra una giovane Lara Croft sperduta all’interno del Triangolo del Drago. Il 28 gennaio 2014 è uscita una versione rimasterizzata del gioco per le console PlayStation 4 e Xbox One, contenente tutti i DLC finora usciti.

PRO: Gli sviluppatori hanno lavorato tanto… e i risultati si vedono. Il personaggio rinnovato con un profilo psicologico più profondo. Ambientazioni, musiche, grafica e giocabilità a livelli eccezionali.

CONTRO: Nessuno

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: 64%


Rise of the Tomb Raider

Titolo annunciato per la prima volta il 9 giugno 2014 alla conferenza Microsoft dell’E3 2014, è stato pubblicato alla fine del 2015, dapprima in esclusiva temporanea per Xbox 360 e Xbox One e successivamente anche per PC e PlayStation 4 (con una ben più corposa e completa versione denominata 20 Year Celebration). La trama riprende quella iniziata con il reboot.

PRO: Seguito del titolo precedente. Grafica e giocabilità ancora migliorata.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: 41% (20 Year Celebration)


Shadow of the Tomb Raider

Questo capitolo, pubblicato nell’ottobre 2018 per PlayStation 4, Xbox One e PC, è il seguito dei due precedenti. Parla della giovane Lara che ha cominciato a dare la caccia alle cellule della trinità, ma che così facendo scopre dell’esistenza di uno scrigno per poter ricreare l’universo a piacimento.

PRO: Eccezionale.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: 78%


Episodi “Gold” (ufficiali aggiuntivi)


Cronologia

Cronologia era Eidos-Core (Universo Originale):

1968: Nascita di Lara Croft
1984: Spedizione in Cambogia
1984: Avventura sull’isola nera (3º flashback in Tomb Raider: Chronicles – La leggenda di Lara Croft)
1989: Incidente aereo in Nepal
1995: Ritrovamento della pietra filosofale (1º flashback in Tomb Raider: Chronicles – La leggenda di Lara Croft)
1996: Tomb Raider
1996: Tomb Raider Gold: Unfinished Business
1997: Tomb Raider II
1997: Tomb Raider II Gold
1997: Incursione alle industrie Von Croy (4º flashback in Tomb Raider: Chronicles – La leggenda di Lara Croft)
1998: Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft
1998: Tomb Raider III: The Lost Artifact
1998: Ritrovamento della lancia del destino (2º flashback in Tomb Raider: Chronicles – La leggenda di Lara Croft)
1999: Tomb Raider: The Times Exclusive Level
1999: Tomb Raider: The Last Revelation
2003: Tomb Raider: The Angel of Darkness

Cronologia era Eidos-Crystal Dynamics (Universo Legend):

1974: Nascita di Lara Croft
1983: Incidente aereo in Nepal
1992: Spedizione in Perù, a Paraìso (flashback in Tomb Raider: Legend)
1996: Lara Croft Tomb Raider: Anniversary
2006: Tomb Raider: Legend
2008: Tomb Raider: Underworld
2010: Lara Croft and the Guardian of Light
2014: Lara Croft and the Temple of Osiris
2015: Lara Croft: Relic Run

Cronologia era Square Enix-Crystal Dynamics (Universo Survivor):

1992: Nascita di Lara Croft
2013: Tomb Raider: A Survivor is Born
2015: Rise of the Tomb Raider
2018: Shadow of the Tomb Raider


Spin-off

Download digitale

Il 4 marzo 2010 Square Enix ufficializza un nuovo gioco di Tomb Raider, che sarà chiamato Lara Croft and the Guardian of Light (Lara Croft e il guardiano della Luce); è stato presentato alla GDC 2010 il 9 marzo a porte chiuse. Una demo del gioco è stata giocabile all’Electronic Entertainment Expo 2010 il 14 giugno. È stato pubblicato esclusivamente in download digitale a partire dal 18 agosto 2010, disponibile solo su PSN ed XboX Live Arcade. Questo videogioco non farà parte della serie principale, ma sarà uno spin-off. Inoltre, questo è il primo episodio in multiplayer, dove oltre a Lara, si potrà scegliere Totec, un altro personaggio totalmente giocabile.

In questo episodio, Lara sarà impegnata nel cercare il mitico Specchio del fumo, solo che questa volta non sarà sola, ma ci sarà Totec, un antico guerriero protettore dell’artefatto, che aiuterà e seguirà Lara nella sua avventura.

PRO: Un bel salto nel passato… pare di giocare a Never Winter Nights con Lara!

CONTRO: Un bel salto nel passato… pare di giocare a Never Winter Nights con Lara!

VOTO GLOBALE: 3 su 5

Seguito di Lara Croft and the Guardian of Light, è stato annunciato durante la conferenza dell’E3 2014 e pubblicato su PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows.

PRO: Bella grafica, ottima colonna sonora, interessanti enigmi da risolvere. Una sorta di Diablo 3 in gonnella, ma molto meno RPG.

CONTRO: Troppo fuori tempo rispetto agli standard grafici di questi anni.

VOTO GLOBALE: 3 su 5

Altri episodi

  • Lara Croft Tomb Raider: The Action Adventure (2006); gioco in DVD-Game basato sull’avventura di “Lara Croft Tomb Raider: Angel of Darkness”, ma opportunamente semplificato per poter manovrare Lara e le sue azioni con il telecomando.
  • Tomb Raider: Apocalypse (2002-2004); versione del gioco ideata dalla Sky Active (la versione interattiva dei canali Sky) con cui poter giocare con Lara via TV su Sky Gamestar (in Gran Bretagna e Irlanda); il videogame è un platform 2D organizzato in diversi livelli; gli episodi finora realizzati sono quattro: Ep1: “The Eye of Osiris” (Dic 2002); Ep2: “The Shadow of Falls” (Giu 2003); Ep3: The Last Midnight” (Dic 2003); Ep4: The Temple of Anubis” (Giu 2004).

Advanced Tomb Raider Installer

Advanced Tomb Raider Installer è un programma che permette di installare il primo Tomb Raider su PC aggiornandolo. L’Advanced Installer inoltre rende il gioco compatibile per Windows 2000 e Windows XP. Non è infatti possibile installare il gioco con la normale procedura prevista dai programmatori, visto che funziona in ambiente DOS e non è stato quindi progettato per i sistemi NT. Per l’aggiornamento dell’audio è necessario prima installare il VDM Sound. Per quanto riguarda la grafica l’Advanced Installer la migliora utilizzando la tecnologia dgVoodoo e applicando al gioco un ampio e dettagliato setup.


APPROFONDIMENTI

1) IL FILM

Cinema

La serie Tomb Raider è stata ripresa sul grande schermo, con Angelina Jolie e Alicia Vikander come interpreti di Lara Croft.

Serie originale

Reboot

Fumetti

Tomb Raider ha avuto un adattamento a fumetti grazie alla Top Cow Productions, che dal 1999 al 2005 ha pubblicato alcuni albi con Lara Croft protagonista, talvolta affiancata dall’archeologo avventuriero Chase Carver o da Sara Pezzini, quest’ultima protagonista di Witchblade. Il primo sceneggiatore dei fumetti fu Dan Jurgens, che poté sviluppare la personalità di Lara Croft, all’epoca ancora poco definita nei videogiochi, ma doveva sottoporre ogni pagina alla Eidos per l’approvazione. Il numero 1 fu il fumetto americano più venduto del 1999. L’edizione in italiano è della Panini Comics. Nuovi fumetti di Tomb Raider sono stati pubblicati dalla Dark Horse Comics a partire dal 2014.

Libri

Ballantine Books, con Eidos, ha iniziato a pubblicare nel 2004 una serie di storie originali ispirate al videogioco, a cominciare da The Amulet of Power di Mike Resnick, seguito da The Lost Cult di E. E. Knight e il più violento The Man of Bronze di James Alan Gardner nel 2005. I libri non seguono la trama dei due film, e il terzo è narrato in prima persona da Lara Croft.

Testimonial

Varie modelle si sono susseguite come volti ufficiali di Lara Croft, tra cui l’attrice Rhona Mitra.

FONTE


L’icona Lara Croft, tutte le curiosità dell’eroina più “pop” dei videogiochi

È difficile immaginare un personaggio femminile legato ai videogiochi più “pop” di Lara Croft. Sin dai suoi esordi, avvenuti nel 1996, l’archeologa britannica protagonista della serie “Tomb Raider” ha intessuto un legame molto stretto con la cultura popolare, diventandone presto un’icona che resiste fino ai giorni nostri. L’innovazione che Lara Croft porta con sé è, ovviamente, quella di essere tra le prime protagoniste femminili del mondo dei videogiochi – un universo, soprattutto quello attivo negli anni Novanta, ancora ad appannaggio maschile – ma non solo: insieme a Super Mario, è uno dei pochi personaggi ad aver attraversato la quarta parete videoludica per mutare forma e diventare prodotto transmediale a 360°. Proprio in questi giorni è stato pubblicato “Tomb Raider I-III Remastered” per console e pc, una raccolta contenente i tre primi giochi di Lara Croft con una grafica decisamente più moderna rispetto alla seconda metà degli anni Novanta. Non ci soffermeremo tanto sui videogiochi, ma questa ricorrenza si è rivelata interessante per provare a ripercorrere tutte le curiosità che hanno permesso all’intrepida archeologa di diventare un fenomeno massmediale unico nel suo genere.

Per prima cosa, partiamo dalla fonte di ispirazione: come è nata Lara Croft e perché è stata così amata dai fan sin dal primo gioco? In realtà, la sua forte caratterizzazione è stata una delle chiavi del suo successo: Croft, infatti, si ispira ad una serie di personaggi immaginari osannati dal grande pubblico, come Indiana Jones, Tank Girl e James Bond. Ognuno di questi personaggi ha contribuito a forgiare le diverse sfaccettature della sua personalità, della sua vocazione e del suo stile di vita. Il riferimento più evidente è quello ad Indiana Jones, che ha ispirato la sua carriera di archeologa ed esploratrice, mentre il suo savoir faire così britannico è un riferimento allo stile di vita elegante di James Bond, senza dimenticare l’uso di bolidi velocissimi e di fantastici gadget con cui Lara si getta in azione; infine, non meno importante è il riferimento a Tank Girl, la protagonista dell’omonima serie a fumetti britannica, da cui recupera sicurezza e intraprendenza.

Dopo il suo debutto nel 1996, Lara Croft è finita presto sulla bocca di tutti: tutti parlavano del fenomeno “Tomb Raider”, anche al di fuori delle riviste specializzate dedicate ai videogiochi. La sua popolarità era diventata così significativa al punto che appena, l’anno successivo, l’eroina digitale conquista la copertina di un celebre magazine di moda e lifestyle del Regno Unito, “ The Face”, diventando il primo personaggio non umano a finire sulla cover del giornale. Da quel momento in poi, la protagonista di “ Tomb Raider” è diventata una vera e propria cover girl, accumulando un totale di oltre 1.400 copertine – anzi, nel 2016 è persino entrata nel Guinness dei Primati come il “Personaggio videoludico con più copertine di riviste in assoluto”. A proposito di Primati, Lady Croft ne detiene un altro, ossia di essere il personaggio femminile più venduto di tutti i tempi, con oltre 80 milioni di copie di gioco vendute in tutto il mondo. L’ascesa di Lara Croft come personaggio iconico – e non solo del mondo dei videogiochi, ma anche all’interno della cultura popolare di massa – viene suggellata nel momento in cui anche il cinema comprende il grande potenziale racchiuso nell’eroina di “Tomb Raider” e decide di farne un film. Alla fine, se ne gireranno ben tre, due dei quali agli inizi degli anni Duemila con protagonista l’attrice Angelina Jolie.

Non tutti sanno, però, che ancor prima di andare a Jolie, per il ruolo di Lara Croft era stata presa in considerazione Catherine Zeta-Jones, la quale stava vivendo un periodo all’insegna di grande popolarità grazie al successo di pellicole come “Entrapment” e “La maschera di Zorro”. Oltre alle possibili somiglianze fisiche, un altro punto a favore di Zeta-Jones era il fatto che l’attrice avesse origini gallesi, permettendo così una performance più autentica dell’elegante accento britannico di Lara; eppure, nonostante Zeta-Jones avesse dalla sua molte qualità che le avrebbero permesso di offrire un’interpretazione fedele del personaggio, alla fine venne scelta Angelina Jolie, che proprio a quel ruolo deve la sua ascesa nel mondo del cinema action. E che dire della Lara Croft popstar? Già, perché la protagonista di “ Tomb Raider” è stata anche una cantante. Durante le campagne di marketing per i primi giochi di “Tomb Raider”, sono stati pubblicati, infatti, due album musicali con l’idea di spingere le vendite dei videogiochi. I due dischi sono stati incisi in inglese, ma sono stati pubblicati solo in Francia – anche se è possibile recuperare ancora qualche brano da Youtube, se siete curiosi. Protagonista di una saga videoludica che esiste da quasi trent’anni; importante simbolo di empowerment femminile dentro e fuori il videogioco; personaggio fortemente criticato per la sua rappresentazione iper-sessualizzata; ragazza copertina; protagonista di una serie cinematografica di successo e persino cantante: c’è ancora da chiedersi per quale ragione Lara Croft sia diventata uno degli emblemi della cultura pop contemporanea?

di Fabrizia Malgieri

FONTE