Vuoi avere successo? Riscopri il bambino che è in te
“Senza il lato bimbo non si va da nessuna parte. Non c’è master, curriculum, carriera, lifting che tenga…”. È l’affermazione provocatoria di Roberto d’Incau, cacciatore di teste, coach, fondatore di Lang&Partners e autore del recentissimo “Il lato bimbo. Come ritrovare l’entusiasmo nella vita e nel lavoro” (Franco Angeli ed.). Si parte da un presupposto fondamentale: chi ha successo nella vita e nel lavoro è stato capace di conservare aspetti tipici dell’essere bambini, cioè l’entusiasmo, il divertimento, la voglia di giocare e di mettersi in gioco. Ecco allora le istruzioni per l’uso per ritrovare quella parte di se stessi che può rendere la nostra vita migliore, con benefiche ripercussioni anche in ufficio
DI PAOLA SCACCABAROZZI
1. Sgombera il campo da inutili clichè sul tempo che passa. Non serve a nulla piangersi addosso e borbottare di continuo, dicendo a se stessi che certe cose non le possiamo più fare perché abbiamo superato i quaranta. Interiorizzare questo clichè significa inevitabilmente dare luogo a una profezia che si avvera: pensare in negativo crea un circolo vizioso che non porterà a nulla di buono. L’unico risultato certo è rendersi insopportabili a familiari, amici e colleghi di lavoro, compreso il capo
2. Ricordati che ne uccide più la noia che l’infarto. Annoiarsi significa morire dentro. Per ritrovare un po‘ di energia, non devi sconvolgerti l’esistenza, è sufficiente introdurre un piccolo cambiamento nel proprio tran tran quotidiano. Prendi la tua agenda e segnati un momento da dedicare a un’attività ludica che ti diverte. Ciò significa nuova linfa, con ovvi benefici anche in ambito lavorativo
3. Ascoltati e recupera le cose che ti piacevano da ragazzo. Pensa a quello che ti sarebbe piaciuto fare quando avevi diciotto anni. Fare il bilancio dei propri desideri e di quello che, invece, siamo diventati, può essere impietoso, è vero, ma anche stimolante per recuperare una parte di noi stessi. Ti sarebbe piaciuto suonare, cantare, scrivere? Sei ancora in tempo per coltivare, almeno nel tempo libero, le tue passioni. Ti farà sentire meglio e, magari, ti darà anche qualche spunto da utilizzare al lavoro
4. Non sopire la tua passione. È il motore della vita. È la spinta che ti dà energia, piacere, ti fa sorridere. È l’elisir chimico in grado di farti vivere meglio e più a lungo. La passione trascina e trasporta, in ufficio e fuori dal lavoro
5. Sorridi, ridi, più che puoi e tutti i giorni. Un sorriso, un po‘ di ironia e un po’ di sano distacco ci aiutano a superare difficoltà che ci sembrano insormontabili. Sdrammatizzare aiuta a semplificare i problemi e a rimpicciolirli
6. Se un problema ti sembra enorme, taglialo a pezzi. Se l’obiettivo è scalare l’Everest, non puoi farlo tutto d’un fiato. Devi affrontare la salita un pezzo per volta. Quindi, di fronte a un problema che ti sembra enorme, dividilo in piccole parti, fallo a pezzi. Affronta cioè una alla volta le diverse problematiche che, sommate, rendono l’impresa titanica. Pensa poi che un percorso alternativo esiste sempre, basta cercarlo
7. Pratica l’ozio “creativo” tutti i giorni. Dedica, cioè, cinque minuti al giorno a te stesso. Serve per sgomberare la mente ed essere più lucido. Aiuta, inoltre, a ridurre gli errori e ti permette di guardare la realtà da altri punti di vista
8. Ascolta gli altri, soprattutto i giovani, e astieniti dal giudicarli. Chi è più giovane è in genere in contatto con il proprio “lato bimbo” e quindi può aiutarci a recuperare il giusto entusiasmo e la voglia di fare
9. Non avere paura della leggerezza. Prendere la vita alla leggera non significa essere superficiali, affatto. Vuol dire usare la propria intelligenza per sdrammatizzare e osservare il mondo con uno sguardo ottimista e cosciente
10. Scopri l’incanto del bambino che è in te. Era quello che ti faceva luccicare gli occhi di fronte al negozio di giocattoli quando eri piccolo. Ritrova il “tuo” negozio di giocattoli anche a cinquant’anni
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