Ci sono tantissimi fiori commestibili che possono insaporire i piatti di tutti i giorni: eccone 10 con qualche spunto per cucinarli
Il fiore è l’elemento bello per antonomasia, ma raramente si considera che è anche buono. Sì, esistono decine e decine di fiori commestibili, ma raramente vengono utilizzati nelle preparazioni quotidiane, ad eccezione del mitico fiore di zucca o di qualche marmellata con il fiore di sambuco. Eppure ce ne sono tanti, tanti altri: visto che la primavera è alle porte, perché non variare la propria dieta con i petali profumati dei fiori? Ecco 10 fiori da mangiare.
Robinia: i fiori bianchi che crescono a grappoli dall’albero della robinia (o pseudoacacia) sono puro nettare. Si possono consumare crudi aggiungendoli ad insalate per una nota dolce, o alle macedonie di frutta, ma si possono anche friggere in pastella nel loro grappolo creando delle frittelle dolci incredibilmente buone.
Violetta: i profumatissimi fiorellini sono ideali per decorare torte e pasticcini, ma anche da aggiungere ai muesli col latte, alla macedonia o alle insalate da crudi. In alternativa, si possono candire, usare per confetture o, udite udite, per arricchire un piatto di pesce leggero come la sogliola al burro.
Tulipano: ebbene sì, i petali dei tulipani sono commestibili. Sorprendete gli ospiti con petali di tulipano fritto da servire come antipasto, magari alternati alle foglie di salvia: basterà creare una pastella da frittura con farina e birra, immergere i petali con molta delicatezza, friggere e salare.
Calendula: i petali arancioni della calendula possono essere l’ingrediente base di un originale risotto, ma anche condire la pasta (con un semplice aglio e olio), avendo cura di aggiungere i fiori a fine cottura perché si scottino appena. In alternativa, una frittatina alla calendula è un modo particolare di servire le uova.
Bocca di leone: la forma si presta a preparazioni fantasiose. Potete per esempio riempirle con una crema di formaggio spalmabile o ricotta, aromatizzato con erbette, e servirle adagiate su crostoni di pane caldo. Oppure utilizzatele come ingrediente per una torta salata, magari assieme allo stracchino.
Camomilla: non suona strano perché ci si fanno gli infusi, ma il fiore di camomilla si può usare anche in altre preparazioni, come ad esempio le insalate, nel pesce cotto in modo semplice come alla griglia o al vapore, o anche aggiungendone una manciata al brodo per dare un tocco dolciastro e delicato (e rilassante).
Rosa: anche questo fiore è risaputamente commestibile, ma oltre al classico risotto alle rose, stupite gli ospiti con una padella di gamberetti saltati a cui aggiungere petali di rose sul finale: rimarranno a bocca aperta.
Garofano: come altri fiori si presta bene al risotto, ma se ne tritate i petali e li aggiungete ad un semplice soffritto di olio, aglio e peperoncino potete condire una originale spaghettata, velocissima e colorata.
Primula: la frittata con le primule è davvero una chicca, e anche con questo fiore il risotto promette molto bene. Ma i petali di primula si prestano benissimo anche ad essere aggiunti alle verdure cotte come la bietola, la cicoria, gli spinaci.
Geranio: profumatissimo, il geranio si presta alla preparazione di una bellissima frittata colorata, oppure può andare a creare un particolare aperitivo, mescolando della ricotta, un trito di prezzemolo e petali di geranio, sale e pepe, da servire su barchette di foglie di indivia.
Robinia: i fiori bianchi che crescono a grappoli dall’albero della robinia (o pseudoacacia) sono puro nettare. Si possono consumare crudi aggiungendoli ad insalate per una nota dolce, o alle macedonie di frutta, ma si possono anche friggere in pastella nel loro grappolo creando delle frittelle dolci incredibilmente buone.
Violetta: i profumatissimi fiorellini sono ideali per decorare torte e pasticcini, ma anche da aggiungere ai muesli col latte, alla macedonia o alle insalate da crudi. In alternativa, si possono candire, usare per confetture o, udite udite, per arricchire un piatto di pesce leggero come la sogliola al burro.
Tulipano: ebbene sì, i petali dei tulipani sono commestibili. Sorprendete gli ospiti con petali di tulipano fritto da servire come antipasto, magari alternati alle foglie di salvia: basterà creare una pastella da frittura con farina e birra, immergere i petali con molta delicatezza, friggere e salare.
Calendula: i petali arancioni della calendula possono essere l’ingrediente base di un originale risotto, ma anche condire la pasta (con un semplice aglio e olio), avendo cura di aggiungere i fiori a fine cottura perché si scottino appena. In alternativa, una frittatina alla calendula è un modo particolare di servire le uova.
Bocca di leone: la forma si presta a preparazioni fantasiose. Potete per esempio riempirle con una crema di formaggio spalmabile o ricotta, aromatizzato con erbette, e servirle adagiate su crostoni di pane caldo. Oppure utilizzatele come ingrediente per una torta salata, magari assieme allo stracchino.
Camomilla: non suona strano perché ci si fanno gli infusi, ma il fiore di camomilla si può usare anche in altre preparazioni, come ad esempio le insalate, nel pesce cotto in modo semplice come alla griglia o al vapore, o anche aggiungendone una manciata al brodo per dare un tocco dolciastro e delicato (e rilassante).
Rosa: anche questo fiore è risaputamente commestibile, ma oltre al classico risotto alle rose, stupite gli ospiti con una padella di gamberetti saltati a cui aggiungere petali di rose sul finale: rimarranno a bocca aperta.
Garofano: come altri fiori si presta bene al risotto, ma se ne tritate i petali e li aggiungete ad un semplice soffritto di olio, aglio e peperoncino potete condire una originale spaghettata, velocissima e colorata.
Primula: la frittata con le primule è davvero una chicca, e anche con questo fiore il risotto promette molto bene. Ma i petali di primula si prestano benissimo anche ad essere aggiunti alle verdure cotte come la bietola, la cicoria, gli spinaci.
Geranio: profumatissimo, il geranio si presta alla preparazione di una bellissima frittata colorata, oppure può andare a creare un particolare aperitivo, mescolando della ricotta, un trito di prezzemolo e petali di geranio, sale e pepe, da servire su barchette di foglie di indivia.