In inglese, “maze” e “labyrinth” sono entrambi usati per descrivere un labirinto, ma hanno significati leggermente diversi. “Labyrinth” si riferisce a un percorso intricato con un’unica via che porta al centro, mentre “maze” indica una struttura con più percorsi e bivi, dove ci si può perdere. In italiano, “labirinto” e “dedalo” sono spesso usati in modo intercambiabile, ma per distinguere i due concetti, si potrebbe usare “labirinto unicursale” (o univario) per “labyrinth” e “labirinto multicursale” (o multivario) per “maze”. 

In dettaglio: 

  • Labyrinth (Labirinto Unicursale):
    Questo tipo di labirinto ha un unico percorso che porta al centro, senza possibilità di scelta o di perdersi. È una struttura lineare con un percorso tortuoso che guida verso la destinazione finale.
  • Maze (Labirinto Multicursale):
    Questo tipo di labirinto presenta bivi, percorsi ciechi e scelte multiple, rendendo facile perdersi. L’obiettivo è trovare la via d’uscita o raggiungere il centro, ma il percorso non è scontato.
Quindi, mentre in italiano “labirinto” può essere usato per entrambi, è utile utilizzare i termini “labirinto unicursale” e “labirinto multicursale” per una maggiore chiarezza, specialmente in contesti specifici dove la distinzione è importante. 

 

Oggi, ho terminato la prima lettura di un libro stupendo (LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO QUI) dedicato ai labirinti, una mia grande passione sin da piccolo (altrimenti perchè avrei sposato Arianna?! 😜) e la cosa ha rinnovato il mio desiderio di crearne uno. Già provai a convincere mia madrina Grazia a trasformare in un labirinto il bellissimo roseto di nonno Natale agli Inversini di Lusernetta da adolescente… e poi provai a convincere mio padre a crearne uno di bosso (“martel” in piemontese) lungo i perimetri e il giardino della casa di famigli. Ma lui preferì dedicare più spazio all’orto e scelse il biancospino (o crataegus) come siepe perimetrale. (NdA per poi pentirsene e sostituirlo con le tuje). In Hoikos a Pianezza nemmeno pensarci, mio suocero era solo interessato ai prati verdi all’inglese… ma qui, appena sono arrivato all’Eremo ElGram ho pensato che qualcosa si potrebbe fare.

Ho in mente tre idee… chissà se riuscirò a concretizzarne almeno una… o, perchè no, tutte e tre?

IDEA 1: nella vigna (oppure se decidessi di impiantare una piccola vigna innestando le piante originali che stanno nascendo nel bosco bonificato) potrei organizzare i filari come in un labirinto. E il vino prodotto sarebbe dedicato ad ARIADNE.

IDEA 2: nel bosco potrei fare estendere l’area dei BAMBU’ e poi legarli e tagliarli creando un boschetto-labirinto.

IDEA 3: impiantando il FRUTTETO con nuove piante, dato che vorrei farlo con una struttura a spalliera, potrei impostare i filari come se fosse un labirinto. E le marmellate prodotte dai frutti sarebbero dedicate al MINOTAURO.

A TESEO non dedico nulla, perchè non mi è mai piaciuto granchè! 😜


 

#workinprogress