Il nome di questo bruco peloso non è stato scelto a caso ma ha un suo perché ben preciso, questo animaletto all’apparenza innocuo, ha l’abitudine di muoversi dietro ad un compagno, tutti in fila, lentamente, proprio come in una processione.
La processionaria è un bruco pericolosissimo che si trasforma poi in falena una volta adulta. I suoi nidi si trovano principalmente su pini, abeti o altre conifere ma non disdegna anche altri tipi di piante, delle quali si nutre fino a distruggerle. Sulle querce è possibile osservare questo gruppo di bruchi che invece di procedere in fila indiana si dispone a ventaglio con due bruchi in testa seguiti da tre e poi da 4 fino ad arrivare ad avere una apertura di ben 15 esemplari che marciano insieme.
I loro nidi sono biancastri, situati solitamente sull’apice dei pini, sembrano nidi di ragno visto che all’apparenza può sembrare ragnatela quella che li ricopre.
I peli di questi lepidotteri sono altamente urticanti. I danni provocati dalla penetrazione dei peli nella pelle umana sono modesti, il fastidio dell’eritema papuloso, fortemente pruriginoso, scompare solo dopo qualche giorno, ma se per caso questi peli o anche solo dei frammenti di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora, se penetrano nelle vie respiratorie e digestive, i danno possono essere davvero gravi. Da ricordare che anche eliminando il lepidottero col fuoco (c’è infatti chi decide di bruciare i nidi o le colonie), il fumo prodotto è urticante e altamente pericoloso.
Inoltre è da ricordare che, in Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria nelle aree ritenute a rischio infestazione (cfr. Decreto Ministeriale 17.04.1998, poi abrogato e sostituito con D.M. 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40.), è uno degli insetti più distruttivi per le foreste, capace di privare di ogni foglia vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale.
Cosa succede se l’uomo tocca o viene in contatto con la processionaria?
In caso di contatto con la pelle
Subito appare una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. Attenzione perchè anche se i peli del bruco li avete sui vestiti, lo sfregamento potrebbe farli arrivare nelle zone scoperte, e il sudore peggiora la condizione.
In caso di contatto con gli occhi
Subito una forte congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi) e se un pelo si conficca in profondità nell’occhio ci saranno gravi reazioni infiammatorie e nel caso peggiore, la progressione a cecità.
I primi sintomi sono starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
In caso di ingestione
Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.
Cosa fare?
In caso di dermatite
Spogliarsi cercando di muovere il meno possibile gli abiti e se possibile utilizzare dei guanti, lavare ad alte temperature i vestiti e lavarsi abbondantemente la pelle con acqua e sapone non calda. Se i peli fossero conficcati nella pelle si possono usare delle strisce adesive per la rimozione (ceretta). Per i capelli spazzolarli molto bene, facendo attenzione a non disperdere troppo i peli nell’aria. In caso di dolore forte e/o eruzione cutanea grave consultare un medico, a volte basta un antistaminico e della crema al cortisone.
In caso di congiuntivite
Se i peli vengono in contatto con gli occhi lavare subito abbondantemente con acqua fredda corrente e recarsi il prima possibile da un oculista per verificare che non vi siano residui di peli urticanti. Nel caso di peli conficcati nell’occhio andranno rimossi chirurgicamente.
In caso di dispnea (difficoltà respiratoria)
Recarsi al più presto da un medico, senza aspettare.
Questi animali non sono pericolosi solo per l’uomo, ma lo sono molto di più per gli animali e il mese più pericoloso è proprio Marzo, quando la trasformazione da uovo a bruco è completa e le processionarie iniziano la loro processione verso terra lungo il tronco della pianta colonizzata. A farne le conseguenze peggiori sono i nostri amici pelosi che annusando i fiori, l’erba e le piante vengono a contatto con i peli di questo fastidioso bruco.
Particolare attenzione è da fare con i cuccioli che potrebbero addirittura leccare o mordere uno o più di questi animali.
Il primo sintomo è la salivazione eccessiva, l’ingrossamento della lingua, l’irritazione delle mucose per poi sfociare nella distruzione delle cellule che vanno in necrosi con relativa caduta di parti di lingua.
Si può presentare febbre, vomito e diarrea di tipo emorragico. Importante eliminare il più velocemente possibile i peli dalla bocca del cane, lo si può fare con dei lavaggi con acqua e bicarbonato, ma la cosa non è affatto semplice, il cane è spaventato e dolorante. Dopo il primo soccorso va ASSOLUTAMENTE portato da un veterinario che saprà come curarlo.
[Fonte- processionaria.it]