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Scrivendo un articolo sugli Occhi di Maria ho pensato di preparare una scheda anche per le margheritine che colorano, con la loro bella semplicità, prati e praterie delle nostre valli. Qui all’Eremo ve ne sono praticamente ovunque e ormai fioriscono tutto l’anno.


👁‍🗨 CHECK 03-2024: 🟢


Bellis perennis

La pratolina comune (nome scientifico: Bellis perennis L., 1753) nota come margheritina comune o pratolina, è una specie di pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, molto comune in Europa.

Etimologia

Il Binomio scientifico attualmente accettato (Bellis perennis) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753.

Per le infiorescenze così comuni come questa, l’etimologia del nome è sempre un problema in quanto si deve risalire parecchio indietro nel tempo. Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie (chiamate Danaidi) di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (= guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Più facilmente, secondo i filologi moderni, il suo nome deriva dall’aggettivo (sempre latino) bellus (= bello, grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino. Mentre L’epiteto specifico (perennis) fa riferimento al ciclo biologico di questa specie (perenne).

Il nome inglese, daisy, deriverebbe da day’s eye, occhio del giorno, per la peculiarità del suo riaprirsi ogni giorno al sorgere del sole.

Biologia

Impollinazione: l’impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).

Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l’impollinazione dei fiori (vedi sopra); è possibile anche una propagazione di tipo clonale favorita ad esempio nei prati falciati di frequente.

Dispersione: i semi cadendo a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Europeo/Caucasico – Circumboreale.

Distribuzione: è una pianta diffusissima nei prati ed è originaria dell’Europa occidentale, centrale e settentrionale, largamente distribuita in Italia. Oltre all’Europa si trova in Asia occidentale, nell’isola di Madera, in Africa settentrionale (Libia) e nell’America Settentrionale (qui però è considerata specie naturalizzata).

Habitat: l’habitat tipico sono gli incolti, i prati, i giardini e parchi; è considerata una pianta sinantropica. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, terreno ad alti valori nutrizionali e mediamente umido.

Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 2000 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano (oltre a quello planiziale – a livello del mare).

Usi

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

Farmacia

In queste piante sono presenti alcuni composti chimici tra i quali: tannino, resina vegetale, oli essenziali e saponina.

I fiori e le foglie vengono utilizzati in infusione come medicamento contro l’ipertensione o come astringente e diaforetico. Facendola macerare, se ne ricava un liquido efficace come antiparassitario. Un infuso delle foglie (tipo tè) può essere utile nell’insonnia. Anticamente le foglie erano usate per la rimarginazione delle ferite.

Altre proprietà medicamentose (secondo la medicina popolare):

oftalmica (cura le patologie dell’occhio);

emolliente (risolve uno stato infiammatorio);

bechica (azione calmante della tosse);

antiecchimotica (rallenta la diffusione del sangue nei tessuti adiacenti ad una contusione);

battericida (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi);

antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso);

lassativa (ha proprietà purgative).

Cucina

In alcune zone le giovani foglie vengono mangiate in insalata insieme ad altre verdure primaverili, i boccioli possono essere preparati sott’aceto. I capolini si possono utilizzare per risotti.

Giardinaggio

A volte è considerata una pianta infestante a causa del suo sviluppo tappezzante (vedi la propagazione clonale nel paragrafo “Riproduzione”), ma è anche usata come pianta ornamentale grazie all’aspetto delicato dei suoi fiori. Specialmente per l’impegno dei giardinieri tedeschi sono state selezionate alcune varietà (cultivar) con capolini di diametro di 5–6 cm e colori come il rosa o il violaceo o capolini con più serie di fiori ligulati esterni. Queste piante crescono bene in un terreno “sciolto”, piuttosto arenoso, e concimato; vanno messe in zone soleggiate.

FONTE