Tipicamente autunnale, la castagna prende il suo nome da quello di un’antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva al centro di estesi castagneti. In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno come albero del pane. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., e poi Virgilio descrissero il consumo e la coltivazione delle castagne.
In passato le castagne erano considerate un dono preziosissimo della natura perché potevano sfamare negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane.
Oggi abbiamo perso questa tradizione e con essa il vero valore di questo frutto che dal punto di vista nutrizionale può essere paragonato ad un cereale per la quantità di carboidrati che contiene. Un errore infatti comune è quello di consumare le castagne nei momenti di pausa, ad esempio a merenda sotto forma di caldarroste, dimenticandosi che un etto di castagne è l’equivalente di un piatto di pastasciutta.
Le loro proprietà nutrizionali sono eccezionali: sono ricche di sali minerali, oligoelementi e vitamine; i loro zuccheri complessi (i carboidrati) sono più digeribili di quelli dei cereali; sono energetiche, combattono le affezioni epatobiliari e intestinali, le malattie renali, le affezioni alle ossa, le alterazioni nervose e muscolari, sono lassative, antisettiche e aiutano il sistema circolatorio.
Il modo migliore per consumarle è come portata principale del pasto. Sono ottime sia bollite con l’aggiunta di cannella e zenzero, oppure di qualche erba aromatica, sia saltate sulla fiamma (le caldarroste). Possono essere accompagnate da verdure crude e cotte di stagione, mentre è meglio evitare altri carboidrati nello stesso pasto, come il pane o un cereale cotto.
Diverse persone sostengono di non poterle mangiare perché gonfiano la pancia e irritano l’intestino. Questo è vero perché vengono sempre consumate nei momenti sbagliati, a merenda oppure a fine pasto. Così facendo, le castagne facilmente fermenteranno nello stomaco dando origine a gas e gonfiori.
Con le castagne secche si può ottenere una farina particolare – che può anche essere acquistata nei negozi alimentari – con cui preparare un dolce molto conosciuto: il castagnaccio. La stessa farina può essere usata la mattina da colazione, come crema cuocendola una ventina di minuti in acqua, un po’ come nella preparazione del semolino, aggiungendo alla fine del miele o del malto per dolcificare a piacere. Infine, anche la preparazione dei dolci beneficerà dell’aggiunta di questa farina. Innumerevoli sono quindi le ricette disponibili, dai gnocchi alla polenta, dalle frittelle alle torte.
Le castagne sono buonissime nelle minestre di verdure, al posto del pane o della pasta, e accompagnano bene ogni tipo di pietanza, purché si abbia l’accortezza di non consumare insieme cibi molto proteici, come carne, pesce, formaggi e uova, perché questi impediscono la corretta digestione dei carboidrati contenuti nelle castagne, con la conseguente fermentazione degli zuccheri.
Infine, le castagne vanno benissimo per i bambini piccoli perché sono più digeribili dei carboidrati dei cereali, purché si facciano cuocere a lungo.
Dove trovare le castagne?
Verrebbe ovviamente da rispondere nei negozi, ma attenzione! Prima di tutto, è facile che troverete castagne provenienti dal Piemonte, dalla Toscana o peggio dall’estero, e non quelle friulane, per il principio economico secondo il quale più la merce viaggia, più persone guadagnano. Difatti, facilmente le castagne friulane saranno vendute in qualche regione lontana…
In secondo luogo, per evitare che queste facciamo i vermi vengono spruzzate con prodotti chimici antivermifughi che ovviamente finiscono nei nostri piatti!
Infine, il costo elevato non corrisponde al valore del bene che state acquistando, perché la coltivazione e la raccolta di questi frutti è relativamente economica.
Da diversi anni con la mia famiglia ho preso l’abitudine di andare per castagne nei nostri boschi; ormai non c’è quasi più nessuno che vada a raccoglierle, per cui non si rischia sovraffollamento… semmai, si passa una meravigliosa giornata nel silenzio della natura e nella bellezza di questi boschi che si preparano per l’autunno. Tanto per dare un’idea, in una mezza giornata abbiamo raccolto circa 35Kg. di castagne buonissime!
Come conservarle? Esiste un metodo semplice ed economico. Ci si attrezza con dei secchi grandi e si immergono subito le castagne raccolte. Quelle che immediatamente galleggiano hanno il verme e vanno buttate via.
Le altre si lasciano per 7 giorni, cambiando l’acqua una volta al giorno, ed eliminando quelle che potrebbero emergere (che sono comunque pochissime).
Alla fine, si asciugano all’aperto e si mettono in cassette in un luogo ben aerato.
In questo modo, dureranno per mesi, diventando progressivamente più secche, ma anche più gustose.
Un metodo alternativo, però più complesso, consiste nel costruirsi un essiccatoio in modo da essiccarle velocemente e conservarle così.
In conclusione, ancora una volta madre natura ci offre un dono di grande valore facilmente disponibile, e soprattutto un’occasione per passare una piacevole giornata a contatto con le forze della vita.
FONTE


Le castagne: dall’intestino al cervello, un grande alleato per la nostra salute

Scopriamo caratteristiche e proprietà benefiche del frutto dell’autunno

li amanti dell’autunno le amano moltissimo. Stiamo parlando delle castagne. Il profumo delle caldarroste invade le vie del centro, per la felicità dei venditori ambulanti e la gioia dei loro clienti. Ma sono tantissime le ricette, sia dolci che salate. con cui le castagne possono deliziare il nostro palato. Si possono anche mangiare fredde nella versione secca. La buccia marrone, grande e resistente, contiene la polpa. Questa ha proprietà nutrizionali che la rendono un ottimo alleato per la nostra salute.

Le castagne: caratteristiche e proprietà

Scopriamo insieme alcune delle proprietà di questo frutto molto prezioso, che appartiene alla famiglia delle fagaceae. Le castagne sono molto diffuse nell’Europa meridionale ed in particolare in Italia.
Non vanno confuse con i semi dell’ippocastano, le cosìdette castagne matte e non commestibili.
Le castagne si differenziano da queste ultime per la loro forma rotondeggiante e per le dimensioni più ridotte, la buccia più spessa ed il colore più chiaro.

Castagne: le proprietà nutrizionali ed i benefici

In particolare, le castagne sono ricche di:

  •  carboidrati complessi (amido)
  •  proteine
  • sali minerali
  • vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, B6, B12,C e D)
  •  aminoacidi
  •  potassio
  •  fosforo
  •  zolfo
  •  sodio
  •  magnesio
  •  calcio
  •  cloro

Proprio per questo, le castagne sono utili contro la stanchezza psicofisica. Sono ricche di fibre e minerali, hanno un elevato apporto calorico (circa 287 calorie in 100 grammi).  Prevengono le malformazioni fetali e per questo sono consigliate anche in gravidanza, dato che contengono l’acido folico.
Le proprietà nutrizionali sopraelencate, inoltre, garantiscono molteplici benefici per la salute. Le castagne rinforzano i muscoli, contribuiscono all’ossificazione, favoriscono la digestione e l’assimilazione dei cibi, rigenerano i nervi. Hanno effetti benefici su ossa, denti e tendini.
Se cercate un buon alleato anche per ridurre il colesterolo e per riequilibrare la flora batterica fanno al caso vostro. Grazie all’apporto di fibre, inoltre, sono particolarmente adatte a combattere la stitichezza, diventando un valido alleato per il nostro intestino. Le ‘virtù’ delle castagne non sono ancora finite: mangiarle potenzia la memoria e migliora la nostra attenzione.

FONTE


Castagne bollite: la ricetta originale facile da preparare

INGREDIENTI
  • CASTAGNE 1 kg
  • ALLORO 2 foglie
  • SALE MARINO q.b. • 286 kcal

Le calorie si riferiscono a 100 gr di prodotto

Le castagne bollite sono semplici da preparare e davvero saporite, una specialità autunnale da realizzare a ottobre e novembre, ultimi mesi in cui potete trovarle al mercato. Per la preparazione vi occorrono le castagne, da aromatizzare con alloro, semi di finocchietto o con le erbe che più vi piacciono, lasciando bollire il tutto in acqua per almeno 40 minuti: in base alla grandezza delle castagne, in modo che siano facili da sbucciare.  Il risultato finale saranno dei bocconcini squisiti da mangiare al naturale o da utilizzare per la preparazione di pietanze dolci o salate. Ma ecco come prepararle morbide e buonissime!

Come preparare le castagne bollite

1
2
3

Lavate bene le castagne (1) e versatele in una pentola piena di acqua fredda: per 1 kg di castagne ci vorranno circa 3 litri di acqua. Le castagne dovranno essere coperte per almeno 3 cm.(2) Aggiungete l’alloro, o l’aroma che preferite, un po’ di sale e fate cuocere. Appena l’acqua comincerà a bollire iniziate a prendere il tempo di cottura che sarà di circa 40 minuti per le castagne medie e di un’ora per quelle grandi. Una volta cotte, scolatele e avvolgetele in un panno asciutto e pulito. Sbucciatele quando sono ancora ben calde per eliminare la buccia in modo agevole. Le vostre castagne bollite sono pronte.(3) Potete gustarle così, da mangiare come teneri bocconcini per uno spuntino o dopo cena, oppure per le vostre ricette.

Consigli

Per preparare le castagne bollite, sceglietele della stessa grandezza: in questo modo garantirete una cottura uniforme. Il consiglio è bollirle partendo però sempre dall’acqua fredda.
I tempi di cottura dipendono dalla grandezza delle castagne ma, per cuocerne 1 kg, il tempo può variare dai 40 ai 60 minuti.

Eliminate la buccia quando le castagne sono ancora calde. Attente però a non scottarvi: il segreto è scolarle tutte, lasciando però un po’ di acqua calda nella pentola, in questo modo non si asciugheranno. Per sbucciarle in modo ancora pià facile e veloce, versate un cucchiaio di olio nell’acqua di cottura.
Per una cottura ancora più veloce, potete preparare le castagne bollite nella pentola a pressione: una volta lavate, mettetele nella pentola in abbondante acqua fredda, chiudete il coperchio e le valvole. Fate cuocere fino a che la pentola non emette il fischio, da quel momento calcolate altri 20 minuti. Trascorso il tempo necessario, spegnete la fiamma, fate uscire il vapore, aprite la pentola e procedete come da ricetta.
Potete preparare le castagne bollite anche nel microonde: lavatele, fate l’incisione centrale e mettetele nel forno a microonde per 2 minuti, non più di 5 alla volta. Potrebbe essere il metodo di cottura ideale quando si preparano piccole quantità.
Con le castagne bollite potete anche preparare delle squisite ricette. Se preferite le pietanze salate potete realizzare dei gustosissimi rigatoni zucca e castagne con pancetta croccante, un primo piatto autunnale davvero squisito. Tra i dolci invece potete preparare un goloso montblanc, delizioso dolce al cucchiaio a base di castagne e panna a cui aggiungere rum e cacao. Un dolce scenografico ottimo anche come dopocena.

Come conservare le castagne bollite

Potete conservare le castagne bollite sottovuoto, negli appositi sacchetti, oppure congelarle in sacchetti per alimenti.

FONTE