Testo “Giugno 2014”:
Tutto ebbe inizio il 7 luglio di vent’anni fa quando, per caso (o per destino), scampai quasi incolume a un grave incidente: la mia vespa fu travolta da un autobus di linea e nel seguente periodo di degenza in ospedale e a casa dei miei genitori ebbi tempo di osservare, meditare e prendere le decisioni che hanno caratterizzato tutti gli anni a venire.
Uno dei pensieri fissi che si radicò nella mia mente fu la presa di coscienza della fugacità dell’esistenza e delle relazioni umane.
Ne conclusi che una condotta “equa e giusta” per affrontare gli anni che mi sarebbero stati ancora concessi sarebbe stata concretizzare opere e diffondere pensieri capaci di migliorare di almeno un poco l’esistenza altrui. Partendo logicamente dalle questioni a me più vicine.
Ecco il perché delle passioni per la giurisprudenza, la criminologia, l’architettura, l’apicoltura e l’informatica, la partecipazione a diverse associazioni di volontariato e l’impegno verso bambini che vivono situazioni di disagio. Impegno quest’ultimo che ha visto, dopo l’esperienza di adozioni a distanza con Intervita Onlus di Milano, una F@R-esposizione totale -in termini di tempo e patrimonio- nel tentativo di creare una “Casa Famiglia”.
Nel 2003, approfittando delle classiche grane ereditarie che toccano la maggior parte delle famiglie, abbiamo potuto acquistare una casa enorme, investendoci tutti i nostri risparmi e contraendo un mutuo importante… certi che con la collaborazione dei nostri amici il progetto sarebbe divenuto presto realtà: ai piani superiori la nostra abitazione e a quelli inferiori l’area per i bambini da ospitare e gli spazi per l’associazione che avrebbe gestito l’attività.
Oggettivamente il “paracadute” era rappresentato dal fatto che, mantenendo la proprietà degli immobili, se l’iniziativa non avesse avuto esito felice avremmo potuto lasciare gli appartamenti ai nostri eventuali figli invecchiando vicini o, comunque, si sarebbe sempre potuto vendere tutto.
Dopo un decennio trascorso lavorando e studiando 14/16 ore al giorno, ristrutturando immobili e pagando mutuo e tasse sempre più alti, disimpegnatisi la maggior parte degli amici -occupati a dipanare le proprie matasse esistenziali- e invitati a desistere da persone autorevoli in materia -per evitare di cacciarci in un ginepraio politico/burocratico indescrivibile-… dobbiamo arrenderci all’evidenza che, allo stato dei fatti, il progetto non è concretizzabile.
Rimangono una casa enorme per due persone e ancora tanta voglia di fare e di non arrendersi mai: “gutta cavat lapidem”, la goccia fora la roccia!
Abbiamo così ideato negli ultimi anni un piano alternativo, che non esclude necessariamente il precedente: nei prossimi mesi/anni cercheremo un luogo “scenograficamente ed energeticamente” particolare dove edificare/ristrutturare l’immobile che diverrà l’EREMO della Gilda Esploratori Erranti.
In questo luogo ci dedicheremo alla cura dei nostri amici animali e ai nostri studi, allo scrivere/disegnare i Racconti di Bron ElGram, allo sviluppare programmi informatici e il nostro videogioco. Da qui collaboreremo, per quanto possibile, con associazioni territoriali e sovranazionali e qui, occasionalmente, potremo riunire amici per organizzare gruppi di studio e/o allegre giornate in serena compagnia.
L’idea di fondo è quella di evitare qualsiasi forma di “apertura al pubblico” -così da non doversi relazionare con una “clientela”- e, contemporaneamente, evitare una qualsiasi forma di “chiusura al pubblico”, così da non dare adito a voci che possano far supporre ad un luogo in odor di zolfo: sarà semplicemente la casa/studio/laboratorio/officina di Bron e Arihanna ElGram, aperta a tutti gli amici rispettosi delle nostre scelte e dei nostri valori che, quando non saremo più, sarà trasformata in Fondazione a beneficio di tutti quei bambini e animali che, come noi, non hanno chiesto di nascere e cercano un po’ di serenità per potersi dedicare, a loro volta, allo sviluppo di una cultura umanistica e scientifica capace di conservare, e magari migliorare un po’, il mondo che abbiamo ricevuto in prestito dalle generazioni future.
Punto sulla situazione “Agosto 2015”:
Un anno! Tanto è trascorso da quando abbiamo iniziato a girovagare alla ricerca di una location ideale per fondare l’Eremo degli Esploratori Erranti.
Di luoghi ne abbiamo visti e rivisti tanti… e di riflessioni su posizione, servizi, potenzialità, costi, manutenzione, etc. ne abbiamo fatte a bizzeffe. 😲
Il cerchio però inizia lentamente a chiudersi.
A oggi le location che ci paiono più idonee al progetto -in ordine tendenzialmente decrescente- sono:
– Monginevro (confine Francia)
– Langa (zona di La Morra e zona di Bossolasco)
– Varisella (zona Moncolombone)
– Colle Braida (zona Sacra San Michele)
– Val della Torre
– Giaveno (zona Aquila)
– Novalesa
– Bra (zona Roero tra le frazioni di San Michele/San Matteo e Pocapaglia).
Tenuto conto del fatto che un taglio netto tra la nostra quotidianità e la realtà del nuovo progetto è pressoché impossibile, per questioni economiche, lavorative e familiari, Monginevro e Langa non saranno verosimilmente attuabili per problemi di logistica.
Varisella, Colle Braida, Val della Torre e Giaveno sono molto interessanti ma -di contro- sono troppo vicine alla nostra attuale residenza e non siamo conviti possano offrire quel salto qualitativo (ambiente, panorama, potenzialità) che giustifichi la scelta rispetto a Pianezza, borgo senza boschi, colline, cascate, panorami ma impareggiabile dal punto di vista dei servizi, della logistica e della qualità della vita.
Rimane aperta la riflessione su un eventuale Eremo in val Cenischia nei pressi dell’Abbazia di Novalesa (che rimane in luogo selvaggio ma facilmente collegato a Susa e ai suoi servizi) e -novità dell’ultima settimana- sulla collina di Bra, nell’area del Roero vista Monviso compresa tra le frazioni di San Michele/San Matteo e il comune di Pocapaglia. Anche in questo caso autostrada, servizi, treno ogni ora per Torino, potenzialità di sviluppo del progetto con le realtà locali e reale possibilità di un “downgrading” progressivo e ragionato.
Vedremo… 😄
Punto sulla situazione “Agosto 2016”:
Secondo anno da quando abbiamo deciso la Cerca.
Abbiamo visto alcune case in Francia (Savoia), in Val di Lanzo, nell’Astigiano, nelle Langhe intorno a Bra e ad Alba. Abbiamo anche vissuto due settimane sulla collina di Alba come prova.
Risultato:
Stoppo la ricerca dell’Eremo. Nel senso che teniamo sempre gli occhi aperti… ma bisogna essere realisti: comprassimo oggi un “angolo di pace”, tra lavoro con una sede ancora non definita, parenti sempre più vecchi e malati e una residenza enorme da gestire quotidianamente, rischiamo tra due anni di non trovare più il tempo e i soldi per gestire tutto, e l’Eremo si trasformerà in una grana, un lavoro sgradito, un altro peso sulle spalle. Ogni cosa a suo tempo quindi.
Se nel frattempo la situazione non si sbloccasse, comunque, sono più quotate le sedi di Pianezza e Rivoli per i servizi, qualità della vita, la comodità al lavoro, etc.
Vedremo.
Punto sulla situazione “Agosto 2017”:
Senza troppa enfasi continuiamo la Cerca. Valutiamo le zone di Bruere e Giaveno (frazioni Mollar dei Franchi/Provonda). Poi analizziamo possibilità sulla collina di Rivoli versante Villarbasse e nella valle di Val della Torre. Troviamo anche due bei chalet a Monginevro e Novalesa ma consideriamo che sono troppo lontani per fruirne puntualmente.
Ci innamoriamo di una tenuta agricola a San Cunis – Fiano ma, oggettivamente, è una proprietà troppo grande (ha anche un piccolo lago!) che non riusciremmo a gestire in due e non abbiamo intenzione di cambiare la nostra attività lavorativa per votarci completamente all’agricoltura o all’agriturismo.
Punto sulla situazione “Agosto 2018”:
Anche quest’anno continuiamo molto tranquillamente la Cerca dell’Eremo. La differenza dagli anni passati è che abbiamo iniziato realmente a interagire con agenzie immobiliari e proprietari invece di analizzare solo la fattibilità via web e con veloci visite dall’esterno degli immobili. Prendiamo visione di casette a:
– Val Sangone zona Maddalena/Aquila
– Val Grande sopra Lanzo
– Prato Botrile/ bassa Val Susa sinistra orografica
– Cumiana
– Ciriè
– Corio
– Colle Braida
Maturiamo la convinzione che, per il momento, dobbiamo solo trovare una seconda casa dove “spostare” tutta una serie di passioni (uccelli, pesci, tartarughe, api, laboratorio alimentare e artigianale, arco, etc.) da dove risiediamo per svilupparle ulteriormente senza vincoli vicinali (per esempio dove abitiamo non potremmo tenere arnie o scavare un laghetto) e dove “staccare la spina” dalle beghe lavorative e familiari. Sarebbe inoltre auspicabile una zona verde prossima a boschi, torrenti e montagne così da poter fare camminate, giri in bici e moto, cercare funghi e minerali, etc. Quanto all’Eremo definitivo… quando capitalizzeremo i nostri investimenti e potremo svincolare proprietà indivise decideremo dove erigerlo, anche tenuto conto che il mercato del lavoro è fluido e magari (anche se lo penso improbabile) tra qualche anno ci ritroveremo a vivere in un’altra città. Rimanessimo a Torino, comunque, la zona di elezione dell’Eremo rimarrebbe tra Pianezza, Bruere, Rivoli e il lago grande di Avigliana per una questione di servizi e viabilità.
Punto sulla situazione “Agosto 2019”:
Riprende la Cerca con maggior impegno. Le riflessioni maturate nel 2018 trovano maggior conferma preso atto di comportamenti tenuti dalle famiglie d’origine e dai sempre maggiori carichi di lavoro in ufficio. Diventa sempre più importante eleggere un “angolo di pace” dove “ricaricare le batterie”. Ary seleziona diverse possibili abitazioni e ne andiamo a vedere almeno trenta, ma per il momento non abbiamo ancora trovato quella giusta: solitamente i fattori ostativi rientrano nella categoria “logistica” o “prezzo sproporzionato rispetto al reale valore dell’immobile”.
Ma siamo ottimisti. Ecco una mappa delle location visionate:
(NEI PREFERITI DEL MIO BROWSER AL 31.12.2019 HO SALVATO 87 CASE!!!)
Ultime case visionate Natale 2019/Befana 2020:
Punto sulla situazione “Gennaio 2020”
GRAZIA 3
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CASTELNUOVO DB
Punto sulla situazione “Aprile 2020”:
L’emergenza Covid19 ha bloccato il mercato immobiliare e a aggiunto nuove riflessioni da compiere prima di firmare un rogito per l’acquisto di un Eremo.
Se prima si ragionava sulla distanza da casa/ufficio per ottimizzarne la fruizione e per poter lì trasferire parte degli animali, vegetali, laboratorio e officina… considerando le problematiche “furti e atti vandalici”, “presenza internet a banda larga”, “garage e laboratorio grandi”, “incendi”, “alluvioni”, “frane e smottamenti”, “qualità del vicinato”, etc. ora si deve anche tenere conto che i provvedimenti restrittivi la circolazione del Governo comporterebbe ulteriori oneri gestionali. Calcolando inoltre che, se in futuro decidessimo di trasferirci definitivamente in una valle, perderemmo tutti quei benefit che il welfare sociale della cintura di Torino garantisce (dagli aiuti agli anziani, la consegna della spesa a domicilio, diversi ospedali vicini con centinaia di posti letto, telemedicina, etc.). Sono fattori da non sottovalutare.
Credo quindi che le prossime ricerche si focalizzeranno su qualcosa di molto più contenuto dove andare proprio solo per staccare. Una piccola baita dove rilassarsi dalla routine, far correre il cane, fare escursioni in montagna e nei boschi, leggersi un libro o fare qualche piccolo esperimento. Poi, valutati “a bocce ferme” gli impatti futuri della pandemia sull’economia, il mercato immobiliare, il lavoro, la famiglia, etc. si decideranno le prossime mosse.
Peccato non aver preso la baita col tetto triangolare poco sotto il Col del Lys. Ma si sa, “ogni lasciata è persa”… troveremo di meglio! 😉😜💪
Punto sulla situazione “Giugno 2020”:
L’emergenza Covid19 ha allentato un po’ la presa e noi si ricomincia a cercare l’Eremo. Oggi giro intorno a Susa per vedere due chalet. Non sono ancora quello che cerchiamo ma siamo sempre più vicini alla meta. Spero.
Punto sulla situazione “Luglio 2020”:
Il mercato inizia a muoversi: probabilmente per la crisi, sono messe in vendita sempre più seconde case (che sino a poco tempo fa “giravano” solo nelle cerchie familiari senza arrivare alle Agenzie Immobiliari) e i prezzi iniziano a scendere. Sono certo che tra non molto riusciremo a realizzare il nostro progetto! Bisogna però fare attenzione a tanti fattori. Per esempio i primi giorni del mese ne abbiamo visionata una che pareva perfetta… salvo il piccolo problema che a breve, nei pressi, costruiranno uno stabilimento di 200.000 mq per lo smarino del materiale proveniente dal tunnel TAV e per la costruzione dei conci per la galleria! 😥 A fine mese, invece, troviamo quella che potrebbe essere la casa perfetta alle spalle del lago di Avigliana… stato, dimensioni, terreno e prezzo perfetti… e infatti il primo che ha preso visione dell’immobile l’ha acquistato. Abbiamo chiamato tre giorni dopo la pubblicazione, ma erano già in trattativa! 😥 Tempo al tempo…
Punto sulla situazione “Agosto 2020”:
Nel mese di luglio abbiamo coinvolto 11 agenzie immobiliari nella “Cerca”, ognuna per il suo territori di competenza. Le proposte iniziano ad aumentare e ad essere sempre più interessanti… anche se devo dire che ho osservato un’anomala impennata dei prezzi nelle ultime settimane. E’ come se chi vende volesse approfittare dell’effetto “post clausura COVID-19” e, prima della crisi che si prospetta per l’autunno-inverno, volesse tentare il colpaccio. Business are business. Attenderemo e nel mentre continueremo a cercare 😉 Ormai abbiamo superato le 200 abitazioni valiate in 5 anni.
Ma siamo ottimisti. Ecco una mappa delle location visionate nel 2020:
Forse ci siamo. Forse. 20.8.20