Ho acquistato i compostatori per l’Eremo ElGram due anni fa. Ho imparato pian piano a gestirli sino a ottenere dell’ottimo compost a costo zero (ottimo perchè nutriente e so cosa c’è dentro! 😉). Pochi mesi dopo ho notificato la struttura all’ufficio tecnico comunale per la determinazione della TARI (c’è un piccolo sconto, mi pare il 10% se fai il compost) e oggi, dopo circa 2 anni, è venuto il tecnico CIDIU ha verificare e registrare l’attività. Da oggi sono quindi anche iscritto all’Albo dei Compostatori (mi pare sia regionale… e sino a poco tempo fa non sapevo che esistese!).

 

 

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Compostiera: Ecco come fare un compost perfetto

Cosa serve per fare compostaggio

Frazione umida: Se avete un orto o un giardino, allora avete la maggior parte di quel che serve per fare compostaggio. Foglie, piantine annuali sfiorite, scarti di cucina, erba tagliata. Vi sarà utile
Composter: Si tratta di un bidone dove raccogliere gli scarti vegetali da compostare. Le dimensioni dipendono dalle vostre esigenze e dalle quantità di frazione umida che avete a disposizione. I composter possono essere sia di plastica che di legno.

4 modi per fare compostaggio

Compostiera a bidoni fisso: Ideale nei giardini di grandi dimensioni, dove viene prodotta una grande quantità di materiale compostabile. Questi permettono di produrre compost di continuo. Il compost viene prodotto a strati, e inserito dall’alto. Lo strato inserito per primo sarà il primo compost ad essere pronto, tramite l’utilizzo di uno sportellino posto nella parte bassa del composter. Le dimensioni ideali per un composter a bidone fisso sono 90 cm cubi. Con questa dimensione, si riesce a mantenere la temperatura necessaria ai microrganismi decompositori.

La compostiera (dall’inglese composter) o è un contenitore adatto ad accogliere la frazione organica durante la sua decomposizione aerobica. La compostiera può essere fatta di plastica, ma ne esistono diversi modelli artigianali anche autocostruiti in legno e metallo. La conformazione della compostiera ideale dovrebbe essere studiata per favorire l’ossigenazione del materiale organico.

Le 5 regole del compostaggio

1. Scegliere il luogo adatto: Metti la compostiera all’ombra di alberi che in inverno perdono le foglie, in modo che in estate il sole non possa essiccare il materiale, mentre in inverno i tiepidi raggi solari accelerino le reazioni biologiche. Posizionare la compostiera in un posto facilmente accessibile, incoraggerà te stesso e la tua famiglia ad usarla.
2. La miscela ideale: I rifiuti organici devono essere misti per fornire in modo equilibrato gli elementi necessari all’attività microbica. Miscela sempre gli scarti più umidi con quelli meno umidi.
3. Assicurare l’ossigeno necessario: Per garantire una corretta ossigenazione, non comprimere il materiale, ma sfruttare la sua porosità. Rivoltare periodicamente il materiale in modo da facilitare tale ricambio.
4. Controllare l’equilibrio tra porosità ed umidità: La porosità permette di avere un ricambio d’aria all’interno del materiale da compostare.
5. Il rapporto carbonio e l’azoto: Il rapporto carbonio/azoto è un elemento importante per il processo di compostaggio. I materiali ricchi di carbonio sono fonte di energia per la vita dei microrganismi, mentre l’azoto è indispensabile per la crescita e la moltiplicazione degli stessi.
Se nel cumulo prevalgono i rifiuti ricchi di carbonio come foglie, ramaglie, segatura, ecc., il processo ha un decorso molto lento a causa della scarsità di azoto disponibile; questo si risolve con l’aggiunta di scarti alimentari.
Se nel cumulo prevalgono rifiuti della cucina ricchi di azoto, questo libera un eccesso di ammoniaca provocando cattivi odori; in questo caso è sufficiente aggiungere rametti sminuzzati, foglie, pezzi di cartone, ecc., rimescolando il tutto per favorire l’ossigenazione.

Come usare la compostiera

Fase 1: Riempi la compostiera con una mescolanza bilanciata di ingredienti

Compost starter: Per facilitare l’attivazione dei batteri, metti sul fondo della compostiera del compost già pronto
Materie verdi: Erbacce giovani (prima che vadano in semenza); foglie di Consolida maggiore; Achillea millefoglie; escrementi di pollo, coniglio o piccione; erbacce ecc.
Materie marroni: Foglie autunnali; piante ed erbacce morte; segatura; fogli e tubi di cartone, fiori vecchi, paglia vecchia e fieno; lettiera di piccoli animali.
Lombrichi: Se usi una compostiera a fondo chiuso, per aiutare la decomposizione, puoi mettere nel compost dei lombrichi.
Aria: La corretta ossigenazione è molto importante per un buon processo di compostaggio. Fare compostaggio senza aria è possibile, ma crea un odore forte piuttosto acre. Se il tuo compost inizia ad avere un odore acido, rivoltalo per arieggiarlo ed inserisci più materiale secco.
Umidità: Il tuo mucchio dovrebbe essere umido più o meno come una spugna strizzata. Regola l’umidità bagnando con acqua o asciuga mettendo un coperchio.
Temperatura: La temperatura del mucchio è un indicatore dell’attività microbica del processo di decomposizione. Se è tiepido o caldo, tutto si sta decomponendo a dovere, ma se è la stessa dell’aria circostante, allora l’attività microbica ha subito un rallentamento ed è necessario aggiungere altro materiale ricco di azoto nella compostiera.

Fase 2: Stratifica o mischia i differenti materiali nella tua compostiera

Ma mano che riempi la tua compostiera, cerca di mescolarli affinchè vengano a contatto l’uno con l’altro e si evitino grossi agglomerati che non decompongono bene. Evita in particolar modo di creare grossi blocchi di materie verdi. Cerca di ottenere una mescolanza con un rapporto compreso tra 3 parti di materia marrone contro 1 parte di verde e 1 parte di marrone contro 1 di verde, a seconda di quali materiali hai a disposizione.

Fase 3: Rivolta la compostiera 1 volta a settimana

Operazione più semplice se si tratta di una compostiera a cumulo. Rigirare il mucchio in questa maniera aiuta a mantenere l’afflusso di aria all’interno del mucchio.

Fase 4: Trascorsi 2 mesi, valuta il tuo compost

Valuta la situazione del tuo compost. Decidi se opportuno continuare ad aggiungere materiali a decomposizione lenta piuttosto che a decomposizione rapida. Valuta se sarà meglio cominciare un nuovo mucchio di compost e smettere di aggiungere materiale a quello vecchio per lasciare che ques’ultimo completi il processo di decomposizione.
Il compost fresco (dai 2 ai 4 mesi nel caso di compostaggio con il cumulo) è ancora in corso di trasformazione. Essendo ancora ricco di sostanze nutritive è ottimo come fertilizzante e per la crescita delle piante.
Il compost pronto (dai 5 agli 8 mesi) è quando il processo di decomposizione non produce più calore. Meno adatto ad essere utilizzato come concime. Utilizzatelo in orti o giardini come fertilizzante prima della semina o del trapianto.
Il compost maturo (12/18 o 24 mesi) è quello in assoluto più stabile. Il meno adatto come concime. Perfetto a contatto diretto con le radici o i semi e come terriccio per le piante in vaso o anche in caso di risemine e rinfittamenti di prati

Fase 5: Raccogli il tuo compost finito

Se tutto va come previsto, alla fine dovresti ritrovarti con uno strato di buon compost sul fondo della compostiera o del mucchio. Se pensi che il processo non sia del tutto completo, aspetta ad utilizzarlo. Lascia il compost nella compostiera ancora un po’ o spargilo nel giardino e lascialo lì per qualche settimana prima di piantarci piante o verdura. Raccoglilo e spargilo sul prato o sul campo, oppure scava e mettilo a concimare il tuo orto. Elimina i grumi del compost con un forcone o un setaccio. Puoi approfondire leggendo la guida al compostaggio sul sito dell’AMSA.

Compostiera domestica: quali sono i vantaggi?

Quali sono i vantaggi che una compostiera domestica può offrire a coloro che decideranno di utilizzarla? Questa è una delle domande che vengono poste più di frequente sul tema del compostaggio domestico ed abbiamo deciso di riassumere i benefici principali di questa scelta.
Con l’utilizzo di una compostiera domestica si potranno innanzitutto evitare le emissioni nocive, riducendo quindi il proprio impatto sull’ambiente. L’utilizzo della compostiera aiuta anche ad ottenere un recupero parziale dei rifiuti: nonostante in Italia il sistema di gestione dei rifiuti sia soddisfacente – tranne casi specifici ed in aree del paese limitate – ridurre la produzione di scarti da inserire nel sistema è consigliabile.
Con il compostaggio inoltre, attraverso specifici procedimenti chimici, si avrà anche l’eliminazione dei batteri. Questo è dunque un altro punto a favore della compostiera domestica, che negli ultimi anni è diventata parte di un numero sempre maggiore di famiglie italiane.
Per sfruttare al massimo questi vantaggi del compostaggio è fondamentale però costruire correttamente la propria compostiera ed utilizzarla nella maniera appropriata. Un utilizzo non corretto potrebbe causare la dispersione nell’ambiente di compost con sostanze tossiche per gli animali, nel caso in cui questi dovessero ingerire il compost.

FONTE 1FONTE 2