Con un bosco tutto mio vicino casa posso finalmente comodo, nel pulito e in sicurezza tornare a ricordare quanto mi hanno insegnato mia madrina e i vecchi della mia valle. Per esempio conoscete quest’erba ? La chiamano l’aglio dei poveri (“l’ai ‘d povr’om”), il nome comune è alliaria petiolata : nel medioevo si usava per contenere l’odore e il sapore rancido della carne non conservata in frigo, in UK la usano per condire gli hamburger (li rende più digeribili), oggi si può usare per insalate, frittate, etc. Se schiacci le foglie ha odore di aglio.

 

 

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Alliaria petiolata

L’alliaria (Alliaria petiolata (M.Bieb.) Cavara & Grande) è una pianta perenne (biennale), ermafrodita, della famiglia delle Brassicaceae, alta oltre un metro, quasi glabra con odore di aglio molto persistente. Si dice che tale odore permanga anche nel latte delle mucche che se ne cibano.

Etimologia

Il nome del genere deriva dall’odore di aglio che si sprigiona strofinando le foglie, l’epiteto specifico si deve al lungo picciolo, in latino petiolus.

Usi

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

Farmacia

L’Alliaria contiene principi attivi utili in fitoterapia (olii essenziali, glucosidi ed enzimi) per le sue proprietà vulnerarie, espettoranti, diuretiche.
I semi, dal vago sapore e profumo di senape, possono essere usati per stimolare l’appetito, ma anche come vermifughi e revulsivi. Mentre i fiori si impiegano contro l’asma, le foglie come depurative diaforetiche.
Si può preparare come infuso, succo, cataplasma e lozione. L’olio essenziale (simile a quello dell’aglio) si ricava dalle radici.

Industria

È utilizzata per produrre diversi coloranti.

Cucina

Le foglie della pianta possono essere usate in cucina nelle insalate. In Inghilterra è abbastanza comune utilizzarla per insaporire i sandwich. Sembra che siano più digeribili di quelle dell’aglio.
I giovani getti primaverili, assieme ad altre verdure, possono essere usati per preparare minestre. Arrostiti vengono usati anche in torte salate o nelle piadine.
Altre parti usate: fiori, frutti e semi (simili alla senape).
Nel Medioevo si usava nella carne salmistrata (per coprire l’odore sgradevole dopo qualche settimana di conservazione senza frigorifero!).

FONTE