La pianta emblematica del mio aver lascito Valle e famiglia: la prima coltivata nel 1995 nella mansarda di via Carlo Alberto a Torino (non ricordo più se me la donarono al supermercato o se ne portai un pezzo da Lusernetta), poi cresciuta rigogliosa in via Morghen, in C.so Vittorio, in Hoikos a Pianezza… e poi morta miseramente dopo tanti anni lo scorso inverno (2022) nella serra fredda che ho attrezzato nell’Eremo ElGram.

Ora attendo di inaugurare il giardino d’inverno riscaldato e poi ricomincerò con un nuovo rametto…


Philodendron

Philodendron Schott è un genere di piante della famiglia delle Aracee originario delle zone tropicali del Nuovo Mondo.

Etimologia

Il nome del genere è di origine greca e deriva da filos, amico, e dendron, albero, che significa “che ama l’albero”, e sta ad indicare il portamento rampicante di molte specie del genere.

Descrizione

Comprende moltissime specie dal fusto ascendente, alte da 50 cm a 3 m ed oltre, talvolta rampicanti, con radici avventizie, foglie persistenti, cuoriformi più o meno acuminate, di grandi dimensioni, simili a quelle del genere Monstera con cui vengono a volte confuse. La particolarità di queste piante sono i fiori che sono costituiti da una spata biancastra con al centro uno spadice giallo/biancastro. In natura questa pianta produce un frutto di sapore simile all’ananas ma coltivata in appartamento è molto raro che fruttifichi.

Usi

Come pianta ornamentale per l’eleganza del fogliame e il portamento rampicante o ricadente, viene coltivata in vaso per decorare gli appartamenti, o in serra temperata o calda per le specie più delicate.
Tra le specie più coltivate come piante ornamentali ci sono:

  • P. bipinnatifidum noto col nome comune di filodendro eretto, pianta non rampicante, a portamento raccolto, con il fusto centrale alto 1,5 m, da cui si dipartono lunghi steli che portano foglie quasi cuoriformi profondamente lobate;
  • P. burgundy, con fusti rampicanti alti oltre 2 m, a lenta crescita, che richiedono un tutore; ha gli steli e la pagina inferiore delle grandi foglie colorate di rosso vivo;
  • P. hederaceum, noto col nome comune di filodendro con foglie a forma di cuore (heart-leaf philodendron), pianta rampicante o a portamento strisciante ricadente, di rapida crescita; se sostenuta da un tutore adeguato supera rapidamente i 2 m di altezza; si caratterizza per le piccole foglie cuoriformi, appuntite e carnose, di un bel colore ramato da giovani che diventano verdi e di consistenza coriacea nel tempo;
  • P. erubescens, con le foglie allungate, rossastre sulla pagina inferiore.

Metodi di coltivazione

Le specie rampicanti semiepifite, necessitano di un tutore ricoperto di sfagno e mantenuto sempre umido; richiede ambienti caldi e ombreggiati, atmosfera caldo-umida, terriccio sciolto ricco di humus e miscelato a terra di foglie, ben drenato; nella bella stagione concimare 2 volte al mese con fertilizzante minerale liquido od organico in polvere, d’inverno con cadenza mensile; annaffiature regolari, mantenendo elevata l’umidità ambientale.

Se le radici invadono completamente il vaso, rinterrare o rinvasare in primavera, utilizzando una miscela in parti uguali di torba o terra di foglie e terriccio universale.

La moltiplicazione avviene per talea o per margotta

Avversità

  • Le cocciniglie sono i nemici più temibili per i Philodendron e vanno eliminate tempestivamente.
  • Il ristagno favorisce gli attacchi fungini che provocano marciumi, ingiallimento e seccume delle foglie.
  • La luce solare diretta, ambienti secchi e le basse temperature, possono danneggiare gravemente le foglie che disseccano e cadono.

FONTE