Un mese ai miei primi 50anni e inizio il 2023 con una scoperta entusiasmante: oggi in pausa pranzo ho “ascoltato” le prime 40 pagine de “il monaco che amava i gatti” di Corrado Debiasi dall’audiolibro gratuito presente in YouTube (e suggeritovi qui).
Che esperienza grandiosa! Dopo migliaia di testi letti nella mia vita, riscopro il gusto dell’ascolto!
E’ accaduto tutto per caso: mentre rifletto ancora se acquistare il Kindle abbandonando (o limitando notevolmente) l’acquisto delle edizioni cartacee, volevo rileggere questo bel libro, concluso la scorsa settimana, per evidenziarne i periodi “memorabili”… e, avendo l’audiolibro, mi sono detto “proviamo”!
Questa sola prima sessione di “ascolto” mi ha reso consapevole delle diverse distorsioni che comporta il mio tradizionale “leggere nella mente”: in effetti leggo a una velocità doppia o tripla del ritmo rispettato dall’attore che interpreta il testo.
Una “deformazione professionale” che mi porta, inoltre, a saltare periodi che non considero utili/funzionali/interessanti o a completare mentalmente periodi nei quali leggo consciamente solo le prime e le ultime parole (1), analogamente a quanto devo obbligatoriamente fare nella mia quotidiana attività lavorativa. Ciò è funzionale nel lavoro ma depaupera di molti contenuti la lettura di un romanzo o di un saggio.
Altro fattore utile che ho scoperto è il sottofondo musicale alla voce dell’attore, che annulla i rumori esterni e migliora la concentrazione. Quando posso leggo sempre con musiche d’ambiente di sottofondo, ma spesso ciò non è possibile, con la conseguente perdita di concentrazione e quindi di altri contenuti.
Considerato poi che gli audiolibri permettono l’ascolto mentre si è occupati in altre attività (mentre si guida, si cammina, si viaggia in ambienti affollati e rumorosi come treni e bus) e riducono l’affaticamento della vista, credo che mi si sia appena aperto un nuovo mondo!
NOTE:
(1) Interactive Activation model
Preché reisci a lggeere quetso tetso?
“Non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l’uinca csoa imnorptate è che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare mloto cnofuso e noonstatne ttuto si può legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi letetra una ad una, ma la paolra nel suo isineme. cuorsio, no?”
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