Da non confondere con il Nuovo Confucianesimo, un movimento nato nel XX secolo.
Il neo-confucianesimo (理學T, LǐxuéP/道學T, DàoxuéP) è una forma di confucianesimo che si sviluppò principalmente durante la dinastia Song, ma che può essere fatta risalire fino ad Han Yu e Li Ao (772-841) nella dinastia Tang. Formò le basi della ortodossia confuciana nella dinastia Qing. Il neo-confucianesimo era una filosofia che cercò di unire certi elementi base del pensiero confuciano, taoista e buddista. Il più importante dei pensatori del neo-confucianesimo fu Zhu Xi (1130-1200).
Origini
I confuciani della dinastia Song (960-1279) studiarono i classici del loro credo, ma erano anche familiari con i maestri Buddisti e i Taoisti. Il pensiero Buddista offrì loro molti spunti, che considerarono degni di ammirazione, tra cui l’idea della natura dell’anima e la relazione dell’individuo con il cosmo, cosa che non era ancora stata pienamente esplorata dal Confucianesimo. I Confuciani della dinastia Song presero largamente dal pensiero Buddista, oltre che dalle proprie tradizioni, per dare vita a quello che chiamiamo “neo-confucianesimo”. Al neo-confucianesimo s’oppose Wang Anshi.
Uno dei più importanti esponenti del neo-confucianesimo fu Zhu Xi (1130–1200). Egli fu un fecondo scrittore, sostenitore e difensore del credo confuciano dell’armonia sociale e della prospera condotta personale. Uno dei suoi più famosi libri fu Rituali di famiglia, dove forniva consigli dettagliati su come condurre matrimoni, funerali, cerimonie famigliari, e venerazione degli avi. Il pensiero Buddista lo attrasse ben presto, ed iniziò quindi ad argomentare nello stile confuciano, a favore dell’osservanza buddista dagli standard di alta moralità. Egli credeva che fosse importante per gli affari pratici, che ognuno coltivasse sia interessi accademici che filosofici, sebbene i suoi scritti fossero concentrati soprattutto sulla teoria (come opposto della pratica). Si pensa che abbia scritto molti saggi, nel tentativo di spiegare come le sue idee non fossero buddiste o taoiste, e vi incluse alcune animate critiche di entrambe.
C’erano molte visioni concorrenti all’interno della comunità neo-confuciana, ma nell’insieme, emerse un sistema che raccoglieva sia il pensiero buddista che quello taoista del tempo, e alcune delle idee espresse nell’I Ching (Il Libro dei Mutamenti) come anche altre teorie dello yin e yang associate con il simbolo (Taijitu) del Taiji. Un tema noto del neo-confucianesimo è l’immagine di Confucio, Buddha, e Lao Tzu, tutti nell’atto di bere dalla stessa botte di aceto, quadro associato allo slogan “I tre maestri sono uno!”.
Nonostante il neo-confucianesimo includa idee buddiste e taoiste, molti neo-confuciani si oppongono fortemente alle due dottrine. Anzi, rifiutano le religioni buddista e taoista. Uno dei più famosi saggi di Han Yu scredita il culto delle reliquie buddiste. Non di meno, gli scritti neo-confuciani adattarono i pensieri e credenze buddisti agli interessi confuciani. In Cina il neo-confucianesimo fu una dottrine ufficialmente riconosciuta a partire dal suo sviluppo durante la dinastia Song fino all’inizio del ventesimo secolo, e le terre nel raggio della Cina dell’epoca Song (Vietnam, Corea e Giappone) sono state profondamente influenzate dal neo-confucianesimo per più di mezzo millennio.
Discepoli neo-confuciani di rilievo
Cina
Cheng Yi (filosofo) e Cheng Hao
Lu Xiangshan alias Lu Jiuyuan (1139–1193)
Ouyang Xiu (1007–1072)
Shao Yong (1011–1077)
Su Shi, alias Su Dongpo (1037–1101)
Wang Yangming alias Wang Shouren
Ye Shi (1150–1223)
Zhang Sanfeng
Zhang Shi (1133–1180)
Zhang Zai
Zhou Dunyi (1017–1073)
Zhu Xi (1130–1200)
Corea
An Hyang (1243–1306)
Yi Saek (1328–1396)
Jeong Mong-ju (1337–1392)
Jeong Dojeon (1342–1398)
Gil Jae (1353–1419)
Jeong Inji (1396–1478)
Kim Jong-jik (1431–1492)
Jo Gwang-jo (1482–1519)
Yi Hwang (Toegye) (1501–1570)
Jo Sik (1501–1572)
Yi I (Yulgok) (1536–1584)
Seong Hon (1535–1598)
Song Si-yeol (1607–1689)
Giappone
Fujiwara Seika (1561–1619)
Hayashi Razan (1583–1657)
Toju Nakae|Nakae Tōju (1608–1648)
Yamazaki Ansai (1619–1682)
Kumazawa Banzan (1619–1691)
Yamaga Sokō (1622–1685)
Itō Jinsai (1627–1705)
Ekken Kaibara (aka Ekiken) (1630–1714)
Arai Hakuseki (1657–1725)
Ogyū Sorai (1666–1728)
Nakai Chikuzan (1730–1804)
Ōshio Heihachirō (1793–1837)
Vietnam
Nguyễn Khuyến
Phan Dinh Phung
Tự Đức
FONTE