Un libro della psicologa Cristina Milani spiega come innescare la rivoluzione che può cambiare le persone e il mondo. A partire da un sorriso
La gentilezza? Può cambiare il mondo. Parola di Cristina Milani che nel suo libro “La forza nascosta della gentilezza” (Sperling & Kupfer) racconta il potere dei piccoli gesti che fanno star bene noi e gli altri. La vicepresidente del World Kindness Movement, ci invita a riscoprire questa virtù dimenticata utilizzandola con se stessi e con gli altri, sul lavoro, e verso l’ambiente. Piccoli esercizi di civiltà, semplici e spontanei, in grado però di propagarsi e innescare una rivoluzione gentile capace di contagiare tutti. Basta solo iniziare. Già ma da dove?
Secondo Gary Douglas, fondatore di Access Consciousness: “individualmente tu puoi essere l’effetto domino. Puoi essere la pietra che cade nello stagno e provoca increspature che si propagano all’infinito”. Secondo Cristina Milani, che ha due master in Psicologia cognitiva comportamentale e in comunicazione sono due le opzioni possibili: abbandonarsi al fatalismo accettando tutto senza spirito critico, oppure “iniziare a impegnarci per migliorare le cose partendo dal nostro piccolo in modo consapevole, generando quella boule de neige capace di provocare una valanga di gentilezza che travolge tutto e tutti. Il buon esempio può rivelarsi indispensabile per innescare il cambiamento positivo”. Le regole della psicologa svizzera? Ascoltare ed essere pazienti, essere aperti verso tutti: salutare, ringraziare, lasciare scivolare via le sgarberie e abbandonare l’aggressività. E poi sorridere. Diversi studi, come quello della neuroscienziata statunitense Candace Beebe Pert, hanno dimostrato che quando si sorride si attiva il rilascio di neuropeptidi che contribuiscono a combattere lo stress e liberano dopamina, endorfine e serotonina che procurano euforia e felicità. Anche al lavoro, la gentilezza, oltre a migliorare la qualità del tempo passato in azienda, rende le interazioni più efficaci, facilita i contatti sociali e aumenta la collaborazione. Cominciamo con un sorriso? La rivoluzione inizia da qui.
FONTE – di SILVIA LUPERINI