06/09/2014
Mi ero ripromesso di acquistare la voliera a gennaio/febbraio e i diamanti mandarini a marzo… ma oggi, passati a fare scorte di viveri per i nostri pelosi dalla nostra Chantal di AnimalMarket abbiamo trovato un’offerta cui non sono riuscito a resistere: una (credo) Fortesan-Ferplast Duetto blu e verde (i nostri colori! ) utilizzabile sia come gabbia doppia che come gabbia unica… a un prezzo eccezionale!  Era l’ultimo pezzo in esposizione di una serie che non sarà più trattata da Fortesan!
E così…ho finito di montarla or ora! Domani vi posto qualche scatto… è stupenda!

Voliera per canarini, esotici e altri piccoli uccelli
Dimensioni: 119,5 x 75 x h 169,5 cm
Duetto, un residence per uccelli domestici! Questa voliera per canarini, esotici e piccoli uccelli è ideale per ospitare assieme anche più specie diverse grazie alla possibilità di dividerla in più settori. Avrete così una voliera a due piani corredati di tutti i comfort; all’interno, troverete infatti posatoi in plastica, beverini per uccelli e mangiatoie girevoli. Molto spaziosa, Duetto è fornita con ruote per spostarla agevolmente. I pratici cassetti estraibili si puliscono con facilità.
Caratteristiche:
Ideale per canarini, esotici e piccoli uccelli
Realizzata in metallo verniciato con tetto in lamiera
Due piani per ospitare varie specie di uccelli
Cassetti estraibili per la pulizia
Fornita completa di accessori e ruote
Sistema Save Space, completamente smontabile
MANUALE

 


13/09/2014
Prima riorganizzazione arredo della voliera.
Ho fatto due riflessioni in questi primi 3 giorni con i diamanti considerando come si muovono, dove si fermano e dove fanno i loro bisogni… quindi ho risistemato i posatori e gli accessori… non prima di aver pulito tutto bene a fondo.
1) I posatoi sono stati messi a V così chi sta sopra… non fa la cacca su chi sta sotto!
2) Al piano alto le coccole: sali minerali, biscotti sui lati e panico;
3) Al piano medio le mangiatoie (di fronte per conservare la territorialità) e l’acqua;
4) Al piano basso le vasche per il bagno e i porta verdura-frutta così se schizzi o pezzi cadono… sono subito sulla sabbietta grit.
Ho preso le misure per il policarbonato e il nylon da mettere quando farà più freddo e, appena riesco, mi devo documentare su quanta sabbia e semi è giusto mettere sul fondo e nelle mangiatoie.
Però mi sembra di andare bene: sono tutti belli e canterini!
Oggi ho anche preparato il rotolo di nyoln frontale x l’inverno, in settimana arriva il policarbonato da 1 cm x gli altri 3 lati


29/09/2014
Nei due ultimi fine settimana ha anche concluso la realizzazione delle coibentazioni per proteggere i nostri nuovi amici dal freddo invernale.
Ho fatto tagliare dei pannelli di policarbonato trasparente spessi 1 cm per i tre lati e ho riciclato dei pannelli di coibente avanzato dai lavori in mansarda da mettere sul tetto. Prima però l’ho riverniciato con spray metal argento così da evitare che perda polveri magari tossiche nella gabbia.


16/08/2015
Tre settimane e sarà un anno che mi sono immerso nel fantastico mondo degli uccelli esotici. Rispetto al poco/nulla che sapevo… ho imparato moltissimo sulla gestione di una piccola voliera sia come struttura che come occupanti.
Purtroppo il maturare esperienza è costata la vita ai due Gould (morti verosimilmente di freddo quando la temperatura è iniziata a scende lo scorso inverno) e a tre diamanti mandarini (uno mi è volato via passandomi tra le mani mentre pulivo la gabbia e due piccoli piumati da 2-3 settimane li ho trovati sul fondo senza apparente motivo). Ma sono anche nati 11 piccoli sanissimi da 5 nidiate… ne malattia o problema diffuso ha ancora toccato la voliera, quindi sono soddisfattissimo!
Superato l’inverno 2014/15 coibentando la voliera con del polistirolo da 4 cm sul tetto, del policarbonato da 1 cm su tre lati e un doppio nylon spesso davanti, oltre a lampada a infrarosso per scaldare, mi ero ripromesso che avrei affrontato il secondo inverno molto meglio e a giugno ho iniziato con il realizzare 3 lati dei 5 necessari per costruire una specie di “armadio” invernale di 2 x 1,2 m alto 2,5 m.
Oggi però, riprendendo lo studio del progetto, ho iniziato a chiedermi perchè non tagliare la testa al toro e non chiudere direttamente un quarto di terrazzo creando una specie di “serra” in policarbonato di 3 x 2 m alta 2,5 m, da lasciare chiusa d’inverno e con porta aperta e senza tetto (tanto c’è la copertura della pergola 50 cm sopra) d’estate.
Alla fin fine avrebbero una zona dedicata che potrei anche scaldare in qualche modo e potrei poi realizzare delle gabbie alte 60/80 cm e lunghe 3 m dove gli uccelli svilupperebbero il volo in orizzontale come natura vuole.
Ci devo pensare… ma tanto per farlo il prossimo anno… e poi così potrei prendere anche gli inseparabili e riprendere i gould. Mmm…


23/08/2015
Con questo week end ho iniziato la realizzazione della MegaVoliera che occuperà un quarto del terrazzo del mio studio (m 3×2 h 3 contro il muro e 2,7 verso il giardino).
Per prima cosa ho dovuto smontare la siepe di gelsominio che arreda l’angolo, con rete di sostegno e rete ombreggiate. Quindi ho completato la struttura in legno.
Di massima la voliera sarà composta da due aree: invernale protetta da 3 lati (muro in muratura e muro in legno) e estiva sino a 120 cm con muro e plexiglass, oltre rete.
Nella parte “invernale”, cui si accederà con una doppia porta (una in legno e una in rete) lascerò il gabbione metallico che ho utilizzato in quest’anno e che coibenterò contro il freddo. L’idea è che gli uccelli volino liberi e quando fa freddo rientrino nel gabbione (con l’ingresso grande sempre aperto) per scaldarsi. Per raggiungere questo obiettivo continuerò per quest’inverno a lasciare cibo e nidi solo nel gabbione.
Fuori ho messo un piano sul quale appoggiare cibo in estate e il bagnetto. Oltre penso che metterò un vaso con una pianta dove gli uccelli potranno appoggiarsi e nascondersi e dei rami o posatoi.
Purtroppo dalle 11 di stamane qui piove e così non ho potuto verniciare il legno… speriamo in settimana si aggiusti. Poi rete, pezzi in plexglass e via!


30/08/2015
Questo fine settimana ci abbiamo proprio dato giù secco!  Fatti venerdì pome acquisti a Le Roi Merlin (vernice, ferramenta, legno mancante), ieri mattina ho creato la “bussola” ovvero la doppia porta per poter accedere alla voliera senza temere che gli uccellini scappino, e poi mi sono messo a dipingere tutto il legno con l’impregnante noce mentre Ary (che aiutandomi mi ha risparmiato almeno un week di lavoro, oltre al divertimento di giocare ai costruttori insieme!  ) ha dato sui muri il fondo bianco in cementite.
Stamane invece lei si è messa a dare lo smalto all’acqua VERDE BRILLANTE ai muri mentre io mi sono messo a fare un lavoro certosino: 9 profili in policarbonato fumè tutti ritagliati su misura per “sigillare” i piccoli spazi intorno ai travi portanti (che si riempirebbero di sporcizia e divenendo un ricettacolo di malattie) e due plance removibili per difendere dall’aria invernale la parte più esposta.
Alla fine, giro di vernice smalto trasparente da barca sulle superfici piane interne così da agevolare la pulizia con l’idro-pulitrice.
Sta venendo benissimo! Sono soddisfattissimo!


06/09/2015
E così ci siamo! Dopo 6 giornate di duro lavoro in 3 week end consecutivi, poco meno di € 300 di materiale acquistato (ma se state pensando di farvela, preventivate tra € 1.500 e € 2.000 poichè io ho riciclato un sacco di scarti di quando abbiamo finito di ristrutturare la mansarda) e tante, troppe, martellate sulle dita, graffi, tagli e lividi vari… l’Opera è conclusa! Ecco a voi la nostra nuova MegaVoliera di cm 320×210 h300 ovvero 20 mc dove potranno svolazzare e riprodursi “+/-liberi e felici” i nostri Diamanti Mandarini e magari anche qualche altro esotico rustico compatibile.
Per favore un occhio di riguardo alla “bussola” ovvero alla doppia porta realizzata per poter accedere senza che gli uccelli scappino (finendo poi cibo per gatti, corvi o morendo di fame e di freddo).
Creare la voliera ci ha poi obbligati a spostare e rinvasare i gelsomini che da un decennio decoravano i perimetri del terrazzo… e mentre c’ero ho anche preparato una bella Tuja per l’interno, così i “cippidi” si sentiranno ancora più in natura. In settimana finisco l’arredo interno e riconfiguro la voliera metallica come “casetta per l’inverno” tutta coibentata e con la lampadina riscaldante e poi li apro… sarà un’emozione incredibile, già lo so!


14/09/2015
Ancora qualche ora di lavoro per apportare le ultime migliore e poi abbiamo aperto la voliera e liberato la ventina di Diamanti Mandarini nella Mega-Voliera. Ma andiamo con ordine:
Prima mi sono occupato delle bacchette posatoi, studiando di metterle in modo che facciano un po’ scala e facendo attenzione che gli uccelli in alto non sporchino quelli sotto. Poi ho sistemato bagnetto, contenitore insalata e due mega distributori per acqua e semi presi da Kostola.
Quindi mi sono messo a lavorare sulla voliera di metallo per trasformarla nella casetta calda per l’inverno: smontata e pulita tutta, dimezzata (la parte sotto per ora rimarrà vuota), gettato tutti i nidi e messo quelli nuovi a 25-30 cm di distanza e tutti alla stessa altezza per limitare lotte di dominanza (e con già un po’ di paglia dentro per facilitargli il lavoro!), rifatto la coibentazione del tetto con polistirolo e pluriball (così da evitare condensa) e sui lati ho rimesso il policarbonato dello scorso anno, rivestito però da un unico foglio di pluriball, così da evitare gli spifferi d’aria. Più avanti mi occuperò anche della parte frontale (policarbonato con buco in centro). Ho già anche predisposto l’attacco per la lampada ad infrarossi che lascerò col timer come lo scorso inverno.
Fatto tutto ciò… abbiamo acceso la telecamera sul cavalletto e abbiamo aperto la voliera. Ci credete che per 30′ hanno fatto finta di non vedere la porta aperta? Non si avvicinavano nemmeno… sembrava di leggere un testo sull’Horror Vacui!
Poi ho pensato di mettere una spiga di panico sul posatoio che ho lasciato all’ingresso… e piano piano, dopo altri 15′ i primi impavidi hanno iniziato ad avvicinarsi.
A 50′ è successo l’inaspettato… l’ultimo nato, che da oggi è battezzato “Strike” si è buttato sul mucchio per mangiare il panico ma, atterrando malamente, ha letteralmente buttato fuori l’anello bianco maschio (da oggi Wallace) e un anello azzurro femmina (da oggi Jeanne d’arc). A seguire poi, nell’arco di un’oretta, sono usciti tutti.
Col fatto che ho lasciato nella voliera di metallo i cibi più buoni e i nidi, gli uccelli entrano ed escono tutti senza problemi. E’ belle poi vedere come osservano estasiati dai posatoi più alti l’orizzonte con il panorama a 360° dalla collina di Torino all’intero arco alpino… è la prima volta che hanno una visuale simile!
E a riprova che stanno benissimo, ieri pomeriggio hanno già fatto il bagno!
Che soddisfazione… animali nati e cresciuti in cattività, che se fossero liberati nel nostro habitat non vivrebbero che poche ore, ma che liberi in 20 metri cubi avranno sicuramente una qualità di vita eccezionale! Sono proprio soddisfatto.