Come ogni volta… immancabile foto sotto la #ruotapanoramica (prima o poi bisogna salirci!)
Nuova gita! Dopo tanti anni siamo tornati a uno degli eventi che più amiamo: la #fêtedeslumières #festadelleluci di #lyon ! Tanta (per i miei gusti sempre troppa) gente, tanta sicurezza, evento più commerciale di un tempo, ma sempre bellissima e imperdibile! Con due novità rispetto alle nostre gite passate: due ore aggregati a una gentilissima e preparatissima guida che ci ha svelato tanti segreti della città che ignoravamo e cena di sabato gustando veri #ramen in un ristorante giapponese che sembra uscito da un manga! Unico aspetto negativo dell’esperienza l’ora e 40 minuti di coda al #traforodelfrejus : prossima volta andiamo in treno! #far_exodus
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Lione
Lione (AFI: /liˈone/; in francese Lyon, AFI: /ljɔ̃/; in francoprovenzale Liyon, AFI: /ʎɔ̃/; in occitano Lion, AFI: /lju/) è una città della Francia sud-orientale, capoluogo della metropoli di Lione e della regione Alvernia-Rodano-Alpi.
È la terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia, con 516 092 abitanti nel piccolo territorio comunale, ma, considerando l’area metropolitana (agglomerato urbano e suburbano metropolitano), è seconda dopo la capitale, con una popolazione di 2 323 221 abitanti. La città sorge alla confluenza del Rodano e della Saona ed è composta da un centro storico (Vieux Lyon, Fourvière, Saint Jean) e da un centro più moderno con la Place des terreaux, la Place Bellecour e la Rue de la République sulla Penisola, quartiere tra Rodano e Saona.
I suoi abitanti si chiamano lionesi (in francese Lyonnais /ljɔˈnɛ/). Il motto della città è Avant, Avant, Lion le melhor, in lingua lionese “Avanti, avanti, Lione la migliore”.

Geografia
Territorio
Lione è situata alla confluenza della Saona con il Rodano. È circondata ad una serie di altopiani: ad ovest l’altopiano cristallino, propaggini orientali del Massiccio Centrale, a nord delle propaggini meridionali dell’altopiano di Dombes e ad est dagli altipiani del Basso Delfinato. Lione e la sua regione si trovano in uno snodo cruciale dell’Europa occidentale, dove s’intersecano l’asse che unisce il mare del Nord al mar Mediterraneo con quello che connette l’Europa orientale con l’oceano Atlantico.
La città si trova in linea d’aria a 26 chilometri da Vienne a sud, su strada 54 km da Saint-Étienne, 106 km da Grenoble, 151 km da Ginevra, 306 km da Torino, 313 km da Marsiglia, 441 km da Milano, 463 km da Parigi, 333 km da Basilea, 495 km da Strasburgo, 537 km da Tolosa, 637 km da Barcellona, 684 km da Nantes, 698 km da Francoforte sul Meno, 737 km da Monaco di Baviera e 972 km da Brest.
Clima
Lione ha un clima semi-continentale con influenze mediterranee. L’inverno è freddo con possibili nevicate. L’estate è molto calda.
| Lione | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
| T. max. media (°C) | 7,2 | 7,6 | 13,3 | 16,7 | 20,8 | 25,6 | 28,3 | 28,6 | 23,3 | 18,3 | 12,7 | 7,5 | 7,4 | 16,9 | 27,5 | 18,1 | 17,5 |
| T. min. media (°C) | 1,2 | 1,6 | 3,8 | 6,5 | 10,6 | 15,2 | 17,3 | 17,7 | 13,5 | 8,6 | 4,2 | 1,6 | 1,5 | 7,0 | 16,7 | 8,8 | 8,5 |
Storia
L’antichità di Lione
Secondo la leggenda, Lione fu fondata dal re Atepomaro e dal druido Momoro. Gli scavi realizzati nel quartiere di Vaise hanno dimostrato che il sito era occupato ben prima della fondazione della città romana: nel VI secolo a.C. un insediamento gallico si trovava sulle colline ad ovest del fiume Saona, e commerciava con il mondo mediterraneo.
La città romana fu fondata nel 43 a.C., dal luogotenente di Giulio Cesare, Lucio Munazio Planco, incaricato dal Senato romano su proposta di Cicerone. Egli ne tracciò i confini con un aratro, sulla collina di Fourvière (Forum Vetus) e le diede il nome di Lugdunum, ossia “fortezza del dio Lugus“, la suprema divinità dei Galli, probabilmente sul luogo di un precedente accampamento militare che era servito di base alla spedizione gallica di Cesare. L’evento fu commemorato con il conio di una moneta.
Lo sviluppo della città fu favorito dalla sua posizione, sulla via di accesso dall’Italia, alla confluenza della Saona (Arar) e del Rodano e dal suo statuto di colonia romana. In occasione della divisione del territorio gallico in tre province in aggiunta alla già esistente Gallia Narbonense, nel 27 a.C., Lione divenne capitale della “Gallia Lugdunense“. Sulle pendici della collina di Croix-Rousse si innalzò il santuario federale delle tre province galliche, dove ogni anno si radunavano i delegati delle tribù galliche per celebrare il culto di Roma e dell’imperatore regnante.
Nacquero a Lugdunum gli imperatori Claudio, nel 10 a.C., e Caracalla, nel 188. Lione, in epoca romana, era una delle due destinazioni della via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Nel 65 Lugdunum, in un solo giorno, venne pressoché distrutta dalle fiamme. L’imperatore Nerone decretò l’immediato invio di soccorsi e di cospicui sussidi. Probabilmente a causa dei mancati effetti di tali sussidi, e sospettando che fossero finiti nelle borse di avidi potentati, Nerone decise di effettuare un censimento della provincia per migliorare l’imposizione fiscale e riequilibrare le sorti della popolazione.
Lione dimostrò sempre una grande devozione nei confronti di Nerone, inviando un contributo di quattro milioni di sesterzi in occasione del grande incendio di Roma del 64 e rifiutandosi nel 68 di unirsi alla rivolta aristocratica contro l’imperatore.
La cristianizzazione avvenne precocemente: san Potino, primo vescovo della diocesi di Lione, e santa Blandina, martirizzati nel 177 sotto Marco Aurelio, figurano tra i primi martiri della città. Sant’Ireneo successe a san Potino e fu uno dei primi teologi cristiani[12]. Lione era un importante centro culturale cristiano e nel VI secolo vi nacque Sidonio Apollinare.
Medioevo
Dei Burgundi, scampati alla distruzione di Worms da parte degli Unni, nel 437 si installarono nella città per concessione di Flavio Ezio e nel 461 ne fecero la loro capitale.
Occupata da Carlo Martello nel 732, dopo la morte di Carlo Magno passò a Lotario insieme al territorio ad est della Saona. Appartenne alla Lotaringia e al Sacro Romano Impero fino al XIV secolo, quando fu inserita nel regno di Francia e i re francesi ne fecero il centro delle loro attività rivolte verso l’Italia.
La città restava di dimensioni modeste, ma si distinse in campo religioso, tanto che il suo vescovo fu elevato al rango di primate di Gallia da papa Gregorio VII nel 1078. Nel XIII secolo vi si tennero due concili. Dal 1244 al 1251 spostò la sua residenza nella città papa Innocenzo IV, per stare alla larga dal suo nemico Federico II. Si è spesso fatto riferimento a Vaulx-en-Velin come il luogo di nascita di Valdo di Lione. Oggi, esiste una via a Lione che porta il suo nome, nel 5ème arrondissement (rue Pierre-Valdo).
Rinascimento ed epoca moderna
Lo sviluppo economico maggiore si ebbe a partire dal XVI secolo, con l’arrivo dei banchieri fiorentini e di mercanti, attirati dalle franchigie regie e dalle fiere che vi si tenevano quattro volte l’anno. Vi si sviluppò in particolare il commercio della seta. Di quest’epoca restano numerosi immobili di stile rinascimentale, che testimoniano la ricchezza della città.
Il periodo di maggiore prosperità terminò con le guerre di religione: Lione risentì in modo particolare dei massacri della notte di san Bartolomeo nel 1572 e della spedizione del barone des Adrets. La città riuscì a riprendersi, ma senza raggiungere più il prestigio del periodo precedente.
Il XVII secolo fu comunque un’epoca tranquilla e di grande fasto: regnava la tolleranza e la città si abbellì con la costruzione del nuovo municipio (Hôtel de Ville). La sua fedeltà alla Corona durante la Fronda le valse le elargizioni reali. Alla fine del secolo l’industria della seta ne aveva assorbito gran parte delle forze economiche, mentre commercio ed attività bancarie erano state lasciate ai ginevrini e agli svizzeri.
Nel XVIII secolo proseguì il periodo di tranquillità e si videro altre importanti costruzioni, come quelle di Soufflot (Hôtel Dieu e Loggia del Cambio).
La Rivoluzione francese
Durante la Rivoluzione francese, nel 1793 Lione prese posizione a favore dei realisti e dei girondini, e si sollevò contro la Convenzione: subì prima di arrendersi un assedio di più di due mesi e una feroce repressione: la città prese il titolo di “Città liberata” e circa 2 000 persone furono fucilate o ghigliottinate, mentre diverse residenze private furono distrutte, soprattutto presso piazza Bellecour.
La presa di potere da parte di Napoleone Bonaparte fu salutata con favore, come fine del periodo oscuro e ritorno alla pace civile, ma sotto l’impero napoleonico si accentuò ancor più il centralismo. Nel 1815 Lione fu occupata dall’armata austro-sarda al termine della campagna per la città.
La rivoluzione industriale

Grazie alle competenze ereditate dall’industria della seta, la città partecipò alla rivoluzione industriale con le sue manifatture tessili e nel XIX secolo era un importante centro industriale. La meccanizzazione comportò grandi lotte sociali, con insurrezioni come la “rivolta dei canut” (operai setaioli), nel 1831. Nel 1832 fu collegata per mezzo di una delle più antiche ferrovie alla vicina città di Saint-Étienne.
La seconda guerra mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, essendo situata nel territorio della Repubblica di Vichy, che non venne occupata dai nazisti fino al novembre del 1942, accolse inizialmente molti rifugiati.
Dopo l’occupazione nazista, divenne un centro della Resistenza francese, favorita in questo dai molti passaggi coperti interni agli edifici (traboules), che permettevano di sfuggire più facilmente agli occupanti tedeschi. La città venne bombardata dall’aviazione alleata il 26 maggio del 1944, poco prima della sua liberazione.
Il Centro per la Storia della Resistenza e della Deportazione (Centre d’histoire de la résistance et de la déportation) è un museo a Lione. Situato sull’ex sito di una scuola sanitaria militare francese (École de Santé Militaire) e inaugurato nel 1992, racconta la Resistenza francese e la deportazione degli ebrei nella seconda guerra mondiale, il museo mostra anche le storie dei combattenti della Resistenza (Maquis) contro i tedeschi, il regime di Vichy sotto il maresciallo Philippe Pétain e di importanti leader della resistenza, in particolare Charles de Gaulle.[15]
Centro per la Storia della Resistenza e della Deportazione
Evoluzione recente
Negli anni 1960 come nel resto della Francia, crebbe grandemente il numero degli abitanti e furono costruiti nuovi quartieri di abitazione in periferia: La Duchère per accogliere i rimpatriati dall’Algeria (Pieds-Noirs), Mermoz, Rillieux.
La modernizzazione venne attuata con grandi lavori urbanistici, come la costruzione di un quartiere affaristico a La Part-Dieu (oggi secondo CBD della Francia, dietro a Parigi La Defense), il tunnel che oltrepassa la collina di Fourvière e la costruzione della metropolitana (inaugurata nel 1978).
Per canalizzare l’espansione urbana fu decisa nel 1970 la creazione di una nuova città a L’Isle-d’Abeau, che attualmente raggiunge più di 40 000 abitanti e raggruppa cinque comuni. Nel 1975 fu costruito l’aeroporto di Lione Saint Exupéry a Satolas.
Monumenti e luoghi d’interesse
| Città storica di Lione | |
|---|---|
|
|
|
| Tipo | Architettonico, artistico |
| Criterio | (ii) (iv) |
| Pericolo | Nessuna indicazione |
| Riconosciuto dal | 1998 |
| Scheda UNESCO | (EN) Historic Site of Lyons (FR) Scheda |




500 ettari di Lione sono stati classificati dall’UNESCO nel 1998 patrimonio mondiale dell’umanità.[16] La città è membro dell’organizzazione delle città del patrimonio mondiale (OWHC).
Edifici civili e luoghi particolari
- Il Rodano e la Saona, attraversati da numerosi ponti e passerelle; alla loro confluenza sorge il quartiere della Presqu’île.
- Il teatro antico di Fourvière e l’anfiteatro gallo-romano, dove si svolgono regolarmente concerti.
- Il quartiere della Croix-Rousse.
- Quartiere storico rinascimentale della vecchia Lione.
- La Part-Dieu secondo quartiere affaristico della Francia (e il suo grattacielo del Crédit Lyonnais).
- L’Hôtel de Bullioud o Casa d’Henri IV con la galleria Philibert Delorme.
- Il municipio di Lione sulla place des Terreaux.
- La place Bellecour, quarta piazza più grande di Francia, con una statua equestre di Luigi XIV.
- L’Hôtel-Dieu, ospedale che si estende per 400 metri sulle rive del Rodano.
- Le Traboule, passaggi all’interno di edifici.
- L’Opéra National, restaurata da Jean Nouvel.
- Il più grande parco della città: il Parc de la Tête d’Or.
- La Torre metallica di Fourvière, punto più alto della città.
- Lo Stadio di Gerland, dove ha giocato l’Olympique Lyonnais, squadra di calcio, costruito da Tony Garnier.
- La Halle Tony Garnier, parte dello stadio Gerland trasformata in sala multiuso.
Patrimonio religioso
- Basilica di Saint-Martin d’Ainay
- La cattedrale primaziale di Saint-Jean-et-Saint-Étienne nella Vecchia Lione, dove tuttora a volte si segue il rito gallicano. L’arcivescovo di Lione è il vescovo dei Galli, primo vescovo di Francia.
- Chiesa di San Giorgio nel quartiere St Georges, vicino alla Place Benoît-Crépu
- Chiesa di Saint-Bonaventure, chiesa dei Cordeliers (Francescani)
- Chiesa di Saint-Nizier
- Chiesa di San Bruno della Certosa nel quartiere de La Croix-Rousse
- La Basilica di Notre-Dame de Fourvière dedicata all’Immacolata Concezione. La sua costruzione è cominciata circa un secolo fa.
- Chiesa di San Paolo
Architettura del XX secolo
- Il mercato di Tony Garnier, vecchio luogo di parcheggio degli animali destinati ai mattatoi de la Mouche, riconvertita in sala di spettacoli.
- La Tour Part-Dieu, chiamata “la matita” dai lionesi e sede del Crédit Lyonnais.
Urbanesimo contemporaneo
- La casa del libro, dell’immagine e del suono – progettata e costruita da Mario Botta (Villeurbanne).
- La Cité Internationale (1983-2006), che fiancheggia il Parco della Tête d’Or, vecchia sede della fiera di Lione, che è un polo terziario, culturale e turistico che raccoglie uffici, sale di conferenze, hotel, casinò, musei e cinema. Quest’insieme è opera dell’architetto italiano Renzo Piano e del paesaggista Michel Corajoud.
- L’École normale supérieure lettres et sciences humaines (ENS-LSH), costruita e progettata da Henri Gaudin.
- Stazione ferroviaria dell’aeroporto, (1997), progetto dell’architetto Santiago Calatrava.
- Progetti urbani della confluenza del Rodano e del Saona, al sud delle penisole. (Zona Confluence)
Arte contemporanea in pubblico spazio
- Daniel Buren – «Sens dessus dessous» – Installazione parcheggio Célestins, 1991.
- Jeong Hwa Choi – «Flower Tree», bacino del Rodano, 2003.
- Guillaume Bottazzi – «senza titolo», Vaise, 2006.
- Tadashi Kawamata – «La Double Rampe», bacino della Saona, 2013.
