Questo invece è un passeriforme che ho adorato nella mia infanzia (mio padre li chiamava “canarini selvatici), che non ho più visto per tanti anni e che ora ho rincontrato all’Eremo ElGram dove uno stormo di almeno cinquanta soggetti volteggia tutte le sere sulla vigna tra il noce e il cedro.
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Serinus serinus
Il verzellino (Serinus serinus Linnaeus, 1766) è un uccello passeriforme della famiglia Fringillidae.
Etimologia
Il nome scientifico della specie, serinus, è un tautonimo, in quanto ripetizione di quello del genere.
Descrizione
Dimensioni
Lunghezza 11,4-12,2 cm; ala 6,7-7,5 cm; apertura alare 20–23 cm; coda 4,7-5,1 cm; tarso 13–14 mm; becco 6–7 mm; peso 8,5-14 g. Rappresenta uno dei Fringillidi di minori dimensioni, ed è sicuramente uno dei nostrani più piccoli.
Aspetto
Si tratta di uccellini dall’aspetto paffuto e arrotondato, muniti di testa rotonda, corto becco conico, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta.
Il piumaggio è dominato dai toni del giallo-verdastro: di colore giallo carico sono fronte, sopracciglio, bordi della faccia, guance, gola, petto, codione e fianchi, mentre faccia, calotta e nuca sono verdastre, il dorso è di colore bruno e il sottocoda è bianco, mentre il ventre è bianco e (così come i fianchi e la parte inferiore del petto) presenta penne dalle punte di colore bruno scuro, a dare un effetto screziato. Ali e coda sono di colore bruno scuro, le prime con copritrici orlate di biancastro e giallo-verdastro.
Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente, coi maschi dalla colorazione gialla molto più carica ed estesa, la quale nelle femmine si limita alla testa ed alla parte superiore del petto, che per il resto è grigio-biancastro.
In ambedue i sessi, le zampe sono di colore carnicino, il becco è di colore carnicino-nerastro e gli occhi sono di colore bruno scuro.
Biologia
Si tratta di uccelletti molto vispi e vivaci, che all’infuori della stagione riproduttiva si muovono in stormi anche piuttosto consistenti, che passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i cespugli, facendo poi ritorno sul far della sera su posatoi fra gli alberi dove cercare riparo per la notte.
Il canto è verio e gorgheggiato, piuttosto simile a quello dei canarini selvatici. Il volo è ondulato e danzante, più rapido in primavera.
Alimentazione
Riproduzione
La stagione degli amori va da febbraio ad agosto, con le coppie che si formano già durante l’inverno: si tratta di uccelli monogami, coi maschi che attraggono le femmine cantando a squarciagola da posatoi in evidenza (alberi solitari, rocce, antenne TV), per poi corteggiare le eventuali interessate sopraggiunte dondolando il corpo ed arruffando le penne, fino a che esse non acconsentono all’accoppiamento.
All’interno del nido, la femmina depone 3-7 uova di colore azzurrino molto chiaro, con presenza di screziature brune in particolar modo sul polo ottuso: le uova vengono covate esclusivamente dalla femmina per circa due settimane, col maschio che staziona di guardia nei pressi del nido e si occupa di reperire il cibo per sé e per nutrire la compagna.
I pulli sono ciechi ed implumi alla schiusa: essi vengono imbeccati ed accuditi da ambedue i genitori, che si alternano nel cercare il cibo e stazionare presso il nido. In tal modo, i nidiacei sono pronti per l’involo attorno alla terza settimana di vita: tuttavia, difficilmente essi si allontanano in maniera definitiva dal nido prima del mese e mezzo dalla schiusa, stazionando nei pressi di esso, seguendo i genitori nei loro spostamenti e chiedendo sempre più sporadicamente l’imbeccata, soprattutto al padre.
In generale, i verzellini sono soliti portare avanti una singola covata l’anno, tuttavia, soprattutto in Europa centrale, non sono infrequenti le coppie che svezzano due nidiate.
Distribuzione e habitat
L’habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di pianura e collina con presenza di aree boschive non eccessivamente fitte, sia decidue che sempreverdi, ed intervallate con macchia mediterranea, aree erbose e cespugliose. Questi uccelli tollerano molto bene la presenza dell’uomo, pur essendo piuttosto timidi, colonizzando senza problemi le piantagioni, le campagne, i parchi e i giardini, ma evitando le aree troppo antropizzate.
Sistematica
In passato ne venivano riconosciute due sottospecie (Serinus serinus serinus e Serinus serinus flaviserinus), tuttavia attualmente si tende a considerare il verzellino una specie monotipica.
Rapporti con l’uomo
Può e viene allevato e riprodotto con successo come uccello ornamentale e per essere reintrodotto. In cattività non è un volatile estremamente frequente negli allevamenti, anche per effetto delle norme che ne limitano la detenzione e l’allevamento. Solo di recente è stata introdotte la mutazione bruna non attraverso il meticciamento con il canarino di cui è comunque geneticamente affine, bensì attraverso la riproduzione di un soggetto mutato rinvenuto in natura.
Risente della minaccia dell’intossicazione da parte di semi trattati con veleni agricoli.