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In occasione di una delle ultime visite a Torre Pellice, ascoltato il racconto del fioraio Cullino sull’albero di Mirto Crespo piantato da mio nonno nel giardino della vicina RSA, ho acquistato a ricordo del momento particolare questa bella sempreverde di origini australiane. Per il momento l’ho conservata nel giardino d’inverno in vaso.
NOTA FEBBRAIO 2024: Ho interrato la pianta vicino alle eriche e l’ho pacciamata bene. Speriamo attecchisca.
👁🗨 CHECK 02-2024: 🟢
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Caratteristiche generali della Veronica Hebe
In estate produce lunghe spighe di fiorellini di colore vario, dal bianco al viola, che si innalzano dal fogliame; la maggior parte delle specie produce una seconda fioritura durante i mesi autunnali ed invernali; alcune specie di hebe hanno fioritura incospicua, e si coltivano per i compatti cuscini di foglie sempreverdi che producono. Per una crescita migliore si consiglia di potare leggermente la pianta subito dopo la fioritura.
Queste piante gradiscono le posizioni soleggiate, o anche semiombreggiate se coltivate all’ombra completa la crescita può essere scarsa e la fioritura spesso inesistente. La gran parte delle specie è rustica e non teme il freddo; alcune specie invece temono leggermente il freddo, e quindi vanno protette con agritessuto nei periodi di gelate prolungate. Può capitare che il caldo siccitoso dell’estate causi bruciature delle foglie, si consiglia quindi, nelle regioni con clima estivo molto caldo, di provvedere alle piante alcune ore di ombra durante le giornate estive.
Le hebe sono degli arbusti sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Scropulaceae provenienti per la maggior parte dalla Nuova Zelanda. Fino a qualche decennio fa questo genere non esisteva perché le hebe erano considerate una sottospecie delle Veroniche, caratterizzate in particolare dalle foglie persistenti e soprattutto dall’avere un aspetto più cespuglioso e steli legnosi o semi-legnosi.
Il genere è comunque piuttosto vasto. Comprende infatti più di 100 specie e tutta una serie di incroci, ibridi e cultivar. Possono assumere le più svariate forme: da nane a ricadenti, a erette, a cespugliose e arborescenti.
Si adattano a molte tipologie di giardino. In particolare sono ottime per le aree verdi in prossimità del mare (visto che tollerano bene sia il sale sia il forte vento) e, quelle più piccole, trovano ottima collocazione nel giardino roccioso.
Storia e a distribuzione geografica
Recenti studi hanno stabilito che gli antenati dell’odierno genere arrivarono in Nuova Zelanda in tempi recenti, circa 5 milioni di anni fa. I luoghi di origine erano con tutta probabilità l’Australia e l’Asia. In N.Z. però hanno trovato il loro ambiente ideale e si sono sviluppate creando moltissime nuove specie. In particolare si è visto che il primo sviluppo si ebbe sulle montagne e solo in seguito furono colonizzate anche le valli e le zone vicino alle coste.
Possiamo dire che in quel paese è il genere di piante fiorite in assoluto più diffuso e si possono trovare più di 100 specie con caratteristiche particolari adattate a diverse aree climatiche: montagnose, semi-tropicali o anche semi-desertiche. Sono diffuse in tutto il paese, dalle isole maggiori fino a quelle piccolissime.
Alcune tipologie particolari sono però anche state identificate sull’isola di Rapa (nella Polinesia Francese) a metà strada tra la Nuova Zelanda e il Sud America. Le specie Hebe elliptica e hebe salicifolia sono state rinvenute anche in America Latina.
Veronica o Hebe? Scopri il suo segreto ed i nostri consigli per una coltivazione rigogliosa
Se sentiamo parlare di una pianta colorata e perenne che proviene dall’altro capo del mondo molto probabilmente avremo come oggetto di discussione l’Hebe. Questa pianta, originaria dell’Oceania e in particolare di Australia e Nuova Zelanda, ha un portamento arbustivo ed è conosciuta nel mondo florovivaistico per le sue foglie decorative, per i fiori vivaci e duraturi e per la sua facilità di coltivazione.
DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE
Sebbene Hebe, o più semplicemente Ebe, sia ben nota ai più, essa viene spesso confusa con un altro arbusto sempre facente parte della famiglia delle Scrophulariaceae, anch’esso perenne e sempreverde: la Veronica. Non è difficile, infatti, imbattersi in situazioni in cui si senta parlare di “Veronica Hebe”, in particolare quando si osserva la specie di Hebe più comune: Speciosa Variegata. Chiamata anche Veronica Variegata, è caratterizzata da striature grigioverdi al centro delle foglie e bianche ai margini. Questi arbusti sempreverdi di altezza variabile fra i 30 cm ed il metro d’altezza si suddividono in molteplici cultivar, suddivise fra quelle più compatte, adatte alla vita in vaso e quelle più grandi, ideali ad esempio per comporre una bordura esposta al sole; così facendo, quest’ultimo permetterà ai fiori di colore viola, rosa o bianchi di apparire ancora più vibranti non solo in primavera ed in estate, ma talvolta addirittura in autunno. Sebbene il fiore catturi con più facilità l’occhio dell’osservatore, anche le foglie possono essere considerate ornamentali, viste le loro screziature spesso tinte di rosa o variegate. Ma ci sono altre spiegazioni del successo di questa peculiare pianta: innanzitutto è molto semplice da coltivare e poche cure mirate saranno sufficienti per garantire uno sviluppo sano e rigoglioso.
ESPOSIZIONE E TEMPERATURE
In natura, Hebe trova il suo habitat naturale in praterie, pascoli e perfino in boschi aperti, in ghiaioni montani e colline rocciose; è di conseguenza una pianta rustica, adatta a vivere in situazioni imprevedibili e ad adattarsi a condizioni meteo anche molto avverse. Non deve quindi sorprendere il fatto che preferisca luoghi soleggiati, anche se le cultivar da vaso preferirebbero essere allontanate dalla luce diretta durante le ore più calde della giornata: infatti, oltre a shock fogliari e radicali, l’esposizione a temperature troppo elevate non permetterebbe loro di generare una fioritura estesa e duratura. Data la sua provenienza montana, Hebe ha la capacità di resistere all’inverno: se mite, la vita vegetativa continuerà senza particolari problematiche; se invece l’inverno si dimostrerà particolarmente intenso, Hebe risponderà essiccandosi completamente. Tuttavia, non sottovalutate mai le basse temperature invernali; a questo riguardo, si consiglia di utilizzare prodotti isolanti come ad esempio foglie feltrose per riparare l’apparato radicale dall’umidità dell’inverno.
TERRENO ED ANNAFFIATURE
Per quanto riguarda il terreno ideale, nonostante alcune specie trovino il loro habitat naturale sulle rive di corsi d’acqua e di laghi di montagna, l’umidità in eccesso del suolo può provocare seri danni alla salute della pianta. Per questa ragione, il terreno ideale presenta tre caratteristiche: deve essere ricco di nutrienti, deve rimanere moderatamente umido, ma soprattutto deve garantire un corretto drenaggio: evitiamo quindi, di impiegare terreni particolarmente pesanti e cerchiamo di alleggerirli inserendo nel substrato sabbia di fiume o ghiaia e mantenendo un pH tendenzialmente subacido. Così facendo, nel periodo di vegetazione più intenso, ossia da marzo a settembre, permetteremo alla nostra Hebe di svilupparsi nella maniera migliore; inoltre, un terreno di questo tipo ci permette di identificare con maggiore precisione il momento giusto per annaffiare, visto che la perdita di umidità avverrà in maniera più uniforme. Tuttavia, non lasciamo mai che la terra si asciughi del tutto e manteniamo sempre un tasso di umidità costante.
CONCIMAZIONE
Ricordiamoci, inoltre, di concimare regolarmente la nostra Hebe, vista la sua predilezione per i terreni ricchi di sostanze nutritive; per questo motivo, a scadenze regolari di venti giorni circa sarebbe ideale fornire concime specifico per piante da fiore sotto forma liquida o anche granulare.