PRESENTAZIONE

La farinata di ceci è una torta salata molto bassa a base di acqua e farina di ceci, cotta in forno a legna fino a formare una deliziosa crosticina dorata. Oggi però vi proponiamo la ricetta per realizzarla nel vostro forno di casa! La farinata di ceci è una specialità ligure, tipica in particolar modo della città di Genova, ma con origini molto antiche che risalgono con tutta probabilità all’antichità greca e latina. Tuttavia la leggenda che la riguarda risale al periodo delle Repubbliche Marinare, e narra che la farinata così come la conosciamo oggi sia nata nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia di Meloria. Al ritorno dalla battaglia, le navi genovesi si trovarono coinvolte in una tempesta ed alcuni barili d’olio e farina di ceci si rovesciarono bagnandosi d’acqua salata. A causa della scarsità di provviste, fu recuperato tutto il possibile e ai marinai fu servito quel miscuglio di ceci ed olio che questi, nel tentativo di rendere meno sgradevole, misero ad asciugare al sole fino ad ottenere una sorta di frittella. A terra i genovesi perfezionarono la ricetta di fortuna rendendola la specialità che gustiamo ancora oggi, e che, per scherno agli sconfitti, chiamarono l’oro di Pisa. La farinata di ceci, però, è una ricetta povera fatta con ingredienti semplici e molto comuni in tutto lo stivale, e infatti la sua diffusione non riguarda solo la Liguria, ma se ne conoscono numerose versioni che prendono un nome diverso a seconda della zona di cui sono tipiche. Famosa ad esempio la cecina pisana, la torta livornese del 5 e 5, la socca piemontese, la fainè sassarese… basta spostarsi di poco che cambia il suo nome, ma il gusto autentico e squisito di questo street food italiano rimane sempre buonissimo: non vi resta che provarlo!

INGREDIENTI

187 CALORIE PER PORZIONE
INGREDIENTI PER 3 TEGLIE DA 32 CM DI DIAMETRO
Acqua 900 ml
Farina di ceci 300 g
Olio extravergine d’oliva 50 g
Sale fino 10 g
PER UNGERE LE TEGLIE
Olio extravergine d’oliva 70 g

COME PREPARARE LA FARINATA DI CECI

Per preparare la farinata, ponete in una terrina la farina di ceci 1 e create la classica forma a fontana; quindi versate al centro, un po’ alla volta, l’acqua a temperatura ambiente 2. Mescolate il tutto per bene facendo attenzione a non formare grumi, fino ad ottenere un composto liquido e omogeneo 3.
Coprite con della pellicola 4 e lasciate riposare il composto fuori dal frigo dalle 4-5 ore fino alle 10 ore, mescolandolo di tanto in tanto. Trascorso il tempo necessario, noterete della schiuma in superficie: rimuovetela con una schiumarola 5 e mescolate 6.
Aggiungete al composto 50 g di olio 7 e il sale 8 e amalgamate nuovamente 9;
Ungete 3 teglie di 32 cm di diametro con la restante quantità di olio (la tradizione prevederebbe teglie di rame o alluminio, ma potete utilizzare anche una semplice teglia antiaderente), e con un mestolo distribuitevi il composto di ceci 10. Uniformate lo spessore con l’aiuto di una forchetta 11 per garantire una cottura uniforme, quindi infornate in forno statico preriscaldato a 250° e fate cuocere nella parte bassa del forno, a contatto con il fondo, per i primi 10 minuti -se utilizzate il forno ventilato tenetela solo 7-8 minuti alla temperatura di 220° e poi proseguite normalmente. Trascorso questo tempo spostate la teglia nella parte alta del forno e lasciate cuocere per ancora 10-15 minuti a seconda del vostro forno, finché la farinata non risulti di un bel color nocciola dorato. Sfornate la farinata 12 e gustatela ben calda, spolverandola con pepe a piacere.

CONSERVAZIONE

La farinata di ceci va gustata preferibilmente appena sfornata, ma si può conservare in frigo coperta fino a 3-4 giorni. Vi raccomandiamo di scaldarla prima di tornare a servirla.
Il composto si può preparare in precedenza e conservare fino ad un massimo di 24 ore.

CONSIGLIO

La farinata è buonissima da sola, ma diventa addirittura irresistibile racchiusa in una fragrante focaccina appena sfornata: provatela …e ci saprete dire!

CURIOSITÀ

In giro per i vari paesi della Liguria, non è difficile trovare delle versioni modificate dell’originale farinata con l’aggiunta di nuovi ingredienti: verso Ponente troviamo la farinata con le borragini, il rosmarino o l’origano, tipica di Voltri la farinata coi gianchetti, ovvero i bianchetti, tipica di Albissola quella coi carciofi, con la salsiccia o con lo stracchino.
Per la farinata con la zucca bisogna invece spostarsi a Sestri Ponente, per quella col prezzemolo tritato ad Albenga ed ad Imperia per quella con la cipollina fresca.
FONTE