Qualcosa mi dice che il mio sogno di diventare falconiere… rimarrà tale! 😥😥😥
Il legame con i rapaci è una delle principali caratteristiche che mi contraddistinguono: i km percorsi da bambino e adolescente nei miei boschi in valle alla ricerca dei nidi di nibbi, gheppi e poiane… la richiesta di entrare in Folgore… le giornate trascorse a Castel Tirolo in una clinica veterinaria per riabilitare rapaci feriti… lo stesso brevetto di volo VDS… gran parte delle mie scelte esistenziali sono state fatte intorno al concetto di “rapace” e a quel che rappresenta nella mia immaginazione.
Tre anni fa ho deciso di attrezzare un’area della casa a voliera proprio per prendere maggiore confidenza con l’avifauna e avvicinarmi così progressivamente al giorno in cui avrei allevato e istruito un falchiforme.
Sino alla settimana scorsa gli unici elementi ostativi che ravvisavo alla realizzazione del sogno erano di carattere logistico/operativo: mi dicevo… PRIMO qui a Pianezza non posso far volare un falco, dovrei spostare la residenza almeno a Val della Torre per aver ampi spazi liberi e un ecosistema più appropriato. SECONDO già siamo schiavi della casa e dello zoo… prendere un falco significherebbe garantirsi per i prossimi 20 anni l’impossibilità di fare lunghi viaggi o assentarmi da casa per lunghi periodi.
E invece il chiacchierare con un collega che ha coltivato lo stesso sogno ha portato alla mia attenzione un terzo fattore ostativo ben più grave dei precedenti, perché incoerente con i principi esistenziali maturati con maggior vigore nell’ultimo decennio e che sento di dover applicare quotidianamente senza compromessi.
Si tratta dell’alimentazione.
Nelle mie (brevi e occasionali) esperienze precedenti i rapaci erano nutriti con carne scongelata… ho invece appreso che per tutto un insieme di fattori è necessario sia quando sono piccoli, sia quando sono adulti, alimentarli con cibo vivo o appena ucciso.
Parliamo di pulcini di sesso maschile, di quaglie, di topi… che vengono allevati (o acquistati) e dati quotidianamente in pasto ai rapaci vivi o appena uccisi.
ORA SIA CHIARO CHE LA COSA NON MI TURBA ASSOLUTAMENTE: sono rapaci, devono mangiare proteine animali fresche ogni giorno e se sono allevati in cattività è scontato che queste proteine da qualche parte debbano arrivare.
MA LA QUESTIONE E’: VOGLIO SINCERAMENTE SPORCARMI LE MANI DI SANGUE OGNI GIORNO PER IL RESTO DELLA MIA VITA PER ALIMENTARE QUESTI ANIMALI MERAVIGLIOSI… O E’ MEGLIO CHE CONTINUI A SEGUIRE LA PASSIONE COME OSSERVATORE ESTERNO, MAGARI COME BIRDWATCHER?
La risposta è nell’aver scritto questo testo.
Giovedì prossimo saranno 5 anni che siamo diventati vegetariani e a cavallo non ci interessa la disciplina del salto a ostacoli ma preferiamo le passeggiate. Comprendo perfettamente le dinamiche alimentari animali, ma -semplicemente- non voglio sporcarmi le mani si sangue ogni giorno per una passione antica, nobile, interessante, entusiasmante… ma non necessaria al mio sviluppo personale.

 


L’alimentazione dei rapaci in cattività

I rapaci sono carnivori, si nutrono cioè solo di carne cruda e fresca. Anche in cattività la loro alimentazione dunque si basa su questa tipologia di cibo. Poichè si tratta di cibo fresco, necessario mantenere il massimo igiene nella gestione alimentare dei rapaci, ed evitare di usare carne putrida o non fresca. I cibi più comunemente utilizzati per i rapaci in cattività sono:
a) Pollo (di varie età): del pollo viene usato quasi tutto, dalle interiora al collo, ma anche le ali e le carcasse dei polletti di 1-2 settimane di età.
b) Pulcini di pollo (DOCs): i pulcini di pollo di un giorno di età (appena nati) sono forse il principale tipo di alimento usato oggi per i rapaci in cattività: sono ricchi di nutrienti, il piumino che hanno è utile per la borra e sono molto comodi in quanto si “staccano” anche quando vengono congelati tutti insieme.
quaglia_pc) Quaglia: le quaglie intere sono un altro tipico cibo molto usato per tutte le specie di rapaci; se vengono somministrate appena uccise, quindi con tutto il piumaggio, forniscono anche ottimo materiale per la borra al rapace.
d) Piccione: La carne di piccione può fornire un alimento completo e piuttosto facile da reperire, il piccione infatti è il cibo più ricco che si possa somministrare ai rapaci in cattività. Purtroppo ha una grave controindicazione in quanto i piccioni sono portatori di una notevolissima quantità di patologie sia virali sia batteriche oltre che sostanze tossiche di vario genere. Il miglior consiglio, a livello igienico sanitario, è di assicurarsi sempre di reperire i piccioni da una fonte sicura e controllata, controllare sempre gli animali da somministrare (il loro stato di salute) e congelarli sempre per almeno una settimana. Non somministrare mai piccioni uccisi con il fucile.
e) Coniglio: Il coniglio possiede delle carni con basso valore nutritivo, come si può facilmente dedurre dalle sue carni chiare; è dunque una carne molto magra, che quindi deve essere somministrata sempre mischiata ad altri tipi di carne. Mai utilizzare la carne di coniglio da sola senza integrarla con altri alimenti a meno che non si voglia mantenere il rapace molto leggero per il giorno successivo durante le fasi di addestramento o durante il periodo di volo.
f) Carne di manzo: E’ un genere di alimento che possiede diversi vantaggi: economicità, facilità di reperimento, pulizia ed igiene. Purtroppo come aspetti negativi la carne di manzo non ha sufficiente calcio (in quanto netta e senza ossa) e non possiede materiale per la produzione della borra, ma entrambe queste componenti possono essere aggiunte artificialmente. Nella preparazione è bene tagliare via tutti le parti di grasso e lasciare solo la carne quanto più netta possibile.
g) Topi e ratti: I roditori contengono un’alta proporzione di proteine. Essi possono essere facilmente ottenuti dagli appositi fornitori, oggi molto comuni in quanto topi e ratti sono molto utilizzati anche nell’alimentazione dei rettili in cattività; altra fonte di ratti e topi sono i laboratori veterinari, medici e biologici che li usano per la ricerca scientifica e ne produconno sempre un surplus. I roditori sono molto utili soprattutto nell’alimentazione di piccoli rapaci che hanno un’alta rata metabolica e necessitano di cibo molto energetico e nutrizionalmente ricco.
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