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Ho letto di questa erba tappezzante dai bei fiori color “pervinca”, appunto, sull’Almanacco di Barbanera come di ottima essenza per aree ombrose e relativamente aride… così quando l’ho vista al vivaio ne ho acquistate una ventina di piante per colorare l’area sotto il cedro e la siepe di tuje e alloro. Vedremo se prendono…


👁‍🗨 CHECK 02-2024: 🟢


 


Vinca

Etimologia

«So perché ad un pensier di cielo
misterïoso il tuo pensier s’avvinca,
sì come stelo tu confondi a stelo,
vinca pervinca.»
(Giovanni Pascoli, Myricae – Il cuore del cipressoPervinca)

L’origine del nome scientifico è incerta. Secondo alcune fonti deriva dal latino vincire (= legare), per la capacità della pianta di ancorarsi al terreno con le numerosi radici, o da vincus (=flessibile), con riferimento ai fusti sottili e flessibili.

Tassonomia

Vinca major

Il genere comprende le seguenti specie:

  • Vinca difformis Pourr.
  • Vinca erecta Regel & Schmalh.
  • Vinca herbacea Waldst. & Kit.
  • Vinca major L.
  • Vinca minor L.

La vinca del Madagascar, un tempo inclusa in questo genere come Vinca rosea, è oggi attribuita al genere Catharanthus (C. roseus).

Proprietà

La pervinca è considerata una pianta tossica per il suo contenuto in vincristina. In caso di assunzione di parti della pianta i sintomi precoci compaiono entro le 24 ore e sono a carico dell’apparato digerente, con nausea, vomito e febbre; quelli tardivi, nella prima settimana, consistono in cefalea, insonnia, delirio, allucinazioni, neuropatie, convulsioni e coma. Nel medioevo la pervinca veniva usata anche come preparato per filtri d’amore.

Utilizzo

Come piante ornamentali, per aiuole in zone ombreggiate, per decorare freschi sottobosco, oppure coltivate in vaso e per usi erboristici. Da questo genere è possibile estrarre anche una sostanza chiamata vincristina, la cui attività antitumorale è riconosciuta: è in grado di interferire nella formazione del fuso mitotico delle cellule cancerogene. La sua sintesi risulta essere un po’ difficile.

Coltivazione

Le specie rustiche perenni gradiscono posizioni fresche e ombreggiate, suoli ricchi, acidi, soffici. Si moltiplicano con la semina, per divisione dei cespi o per talea dei fusti che radicano con facilità.