A quanto pare uno degli aspetti positivi di questa pandemia sul mio cammino esistenziale, è che tutto il tempo e lo stress risparmiati con lo smart-working mi hanno finalmente permesso di evadere una mole incredibile di lavoretti e impellenza varie in ritardo cronico… e così ora i tempi sono finalmente maturi per iniziare a rifinire e probabilmente pubblicare qualche “AlboLibro” (una via di mezzo tra racconto testuale e fumetto) che elaboro nel (sempre troppo poco) tempo libero da una vita intera.
“MondOltre” è l’universo ucronico nel quale si sviluppano le avventure dell’Esploratore Errante Bron ElGram. E’ ambientato in un ipotetico (nostro) 1850 – 1930 nella cui realtà si incontrano/scontrano due macro-culture rappresentate in modo eterogeneo sulla base della territorialità nella quale si sono evolute. I racconti sono inizialmente localizzati nella regione delle (nostre) “Alpi-Mediterraneo” per poi svilupparsi progressivamente nel “Vecchio Continente” e in tutto il pianeta.
La cultura delle “Terre Alte” concentra e rielabora il sapere sviluppato dai Sapiens con la “rivoluzione agricola”. E’ una cultura localizzata provinciale medievale che riassume aspetti maturati nella storia ufficiale tra la caduta dell’Impero Romano e il Rinascimento. Forti i collegamenti con i miti delle “Culture Antiche” che hanno preceduto il periodo nel bacino del Mediterraneo e del Mar del Nord, sviluppando un’ambientazione “medieval-fantasy occidentale”.
La cultura delle “Terre Piane” concentra invece il sapere maturato con la “rivoluzione industriale”. E’ una cultura urbana che sintetizza aspetti Vittoriani e Liberty e che riassume l’evoluzione dei Sapiens nella storia ufficiale tra il Rinascimento e la Belle Epoque. Qui gli orizzonti, con l’età degli imperialismi, si sono ampliati sino ad abbracciare l’intero pianeta (MondOltre per l’appunto, termine che ho coniato oltre vent’anni fa traducendo sommariamente in italiano il titolo del romanzo “Landover” di Terry Brooks e il nome del ranch di Michael Jackson, “Overland”) e la cultura si collega a miti di terre lontane sviluppando un’ambientazione tendenzialmente “steampunk” (ma molto meno cupa di quella tradizionale).
I racconti non seguono una linea temporale progressiva ma spaziano nel periodo indicato collegati solo da un simbolo totemico che evidenzia un periodo della vita di Bron che, ormai vecchio Custode della Gilda degli Esploratori Erranti, riporta sugli annali della corporazione episodi della propria esistenza a memoria per i posteri.
La struttura così organizzata permette una lettura su più livelli dei racconti: i bambini saranno coinvolti nelle avventure meravigliose dei personaggi, i ragazzi saranno avvicinati gradualmente a riflessioni scientifiche-etiche-spirituali di ampio respiro e gli adulti trarranno ispirazione per approfondimenti individuali di concetti più complessi.
Uno dei principali scopi dell’opera è infatti quello di focalizzare l’attenzione del lettore su problematiche attuali che avranno gran peso sul futuro della comunità umana, presentandole in una cornice conosciuta e confortevole che però trascende il mito fantastico e presenta le più recenti scoperte scientifiche, il loro impatto sul quotidiano e tutte le incognite che riserveranno per il futuro prossimo concretizzando una sorta di divulgazione scientifica cultural-pop!
Al fine di evitare contenziosi legali (deformazione professionale 😜) o inutili eterni confronti online con troll vari (anni e anni di esperienza 😜😜), evidenzio che MondOltre è completamente un frutto della mia fantasia ottenuto rielaborando sincreticamente la storia ufficiale con miti/fiabe/favole tradizionali e rinominando ogni luogo/soggetto reale cui potrei essermi ispirato con anagrammi e/o lemmi etimologici.


In questo articolo appunterò progressivamente in ordine sparso temi che saranno sviluppati nei racconti:

    1. INCONSCIO E DNA. Inconscio collettivo junghiano, ricordi traumatici e collegamenti con il DNA;
    2. IL CANE. Canidi compagni dei Sapiens da oltre 15.000 anni;
    3. NICCHIE DI IMBECILLITA’. Progressiva riduzione delle dimensioni medie del cervello dei Sapiens dall’epoca dei cacciatori-raccoglitori (che possedevano conoscenze più ampie, profonde e variegate di tutto ciò che li circondava) ai discendenti moderni (che si illudono solo di sapere per l’accesso più facile e rapido alle informazioni). Mito della razionalità (decisioni emotive e fallaci scorciatoie euristiche). Mito dell’individualità (pensiamo a gruppi). Illusione della conoscenza (una cacciatrice-raccoglitrice del neolitico sapeva molte più cose di noi). La gente fatica a rendersi conto della propria ignoranza, poiché si confina in ambienti di amici con idee simili alle sue dove ci si scambia informazioni che si auto-confermano, e la propria presunzione di sapere viene costantemente rafforzata e raramente verificata. La maggior parte delle idee è plasmata dal comune pensiero di gruppo piuttosto che dalla nostra razionalità individuale, e ci atteniamo a queste concezioni per lealtà di gruppo. Bombardare la gente di fatti ed evidenziare la loro ignoranza individuale è attività controproducente: la maggior parte della gente non gradisce troppi fatti né sentirsi stupida. Il sistema è strutturato in modo tale che coloro che non si danno da fare per sapere possono rimanere nella più beata ignoranza, e coloro che fanno uno sforzo si renderanno conto che è molto difficile scoprire la verità.
      Anche se siamo mossi dalle migliori intenzioni, la maggior parte di noi non è più capace di comprendere i principali problemi etici del mondo. La gente può capire le relazioni tra due cacciatori dell’età della pietra, al massimo tra due tribù confinanti, ma non ha gli strumenti conoscitivi per capire le relazioni tra sette miliardi di umani sul pianeta. Allora utilizza uno dei seguenti metodi: a) sminuire l’importanza del problema, b) concentra l’attenzione su un commovente caso umano, simbolo emblematico dell’intero conflitto, c) tratta i dilemmi morali su larga scala come manovre di un complotto globale, d) crea un dogma (teoria, istituzione, capo) che si presume onnisciente, e obbedire ciecamente. Tutte le tribù del pianeta sono oggi interamente impegnate a portare avanti i loro particolari interessi e non si occupano affatto della ricerca della verità globale
    4. IL BUCO NERO DEL POTERE. Per analizzare a fondo un argomento bisogna avere tempo, bisogna avere il privilegio di poter perdere tempo. Sperimentare percorsi improduttivi, esplorare vicoli ciechi, lasciare spazio ai dubbi e alla noia, e permettere che piccoli semi di intuizione crescano e fioriscano lentamente. Se non potete permettervi il lusso di sprecare tempo, non troverete mai la verità. E i potenti non hanno tempo. Così si affidano alla consulenza di soggetti che hanno interessi personali e non sociali.
    5. ANSIE E PAURE DEI PARVENU. Crudeltà, sadismo e pericolosità sociale conseguenti delle schiappe della savana divenuti semidei e per questo ansiosi e paurosi. Nessun dio e nessuna legge della natura ci proteggerà dalla natura umana. Numanzia e Roma: a noi piacere veder vincere gli sfavoriti, ma non c’è alcuna giustizia nella storia. Un potenziale rimedio alla stupidità degli uomini è l’umiltà. Le tensioni nazionali, religiose e culturali sono esasperate dalla forte convinzione che la mia nazione, religione, cultura siano le più importanti del mondo. Si possono limitare ridimensionandole attribuendone il giusto peso reale nel mondo;
    6. LA FINE DELL’HOMO SAPIENS. Biotecnologia, ingegneria biomedica (cyborg) e ingegnerizzazione degli esseri non organici. La profezia di Frankenstein: il dottor Frankenstein viaggia sulle spalle di Gilgamesh. Può esserci qualcosa di più pericoloso di una massa di dei insoddisfatti e irresponsabili che non sanno neppure ciò che vogliono?
    7. KILLER ECOLOGICI DELL’ASTRONAVE TERRA. Sapiens killer ecologico: ovunque è arrivato ha distrutto l’ecosistema ed estinto buona parte degli esseri viventi locali;
    8. ALLEVAMENTI ANIMALI. Il dramma dell’allevamento di pecore, maiali, bovini e polli conseguente la rivoluzione industriale. Violenza su persone e animali. Necessità energetica, ambientale, sanitaria ed etica del “vegetarianismo reduciano alimentare”. Rispettare e curare gli animali come fratelli minori. Riflettere seriamente sull’impegno e i doveri (cura, eventuale sterilizzazione, custodia, frequenza dei momenti insieme, etc.) che comporta la vita condivisa con questi esseri prima di adottarne, evitando danni gratuiti per un capriccio temporaneo. Se possibile non acquistare mai in allevamento, ma preferire stalli e adozioni dalle strutture certificate preposte.;
    9. AUTARCHIA ALIMENTARE, TECNOLOGICA ED ECONOMIA CIRCOLARE. Produrre il più possibile il proprio cibo autonomamente: dalle materie prime, coltivandole se possibile nel proprio orto/giardino, all’elaborazione dei piatti e delle bevande, riscoprendo manualità e ricette tradizionali contadine della propria terra. Preferire, per questioni etiche e mediche, la cucina vegetariana (non vegana!). Se proprio non si può altrimenti, ridurre il consumo di carne/pesce e attenzionarsi su come/dove sono stati allevati e come sono stati soppressi gli animali di cui ci si ciba. Preferire il latte caprino/ovino e i suoi derivati a quello vaccino. Mangiare il più possibile cibi di stagione. Fruire della tecnologia in un’ottica costruttiva e creativa. Comprendere il funzionamento dei processi così, se possibile, da migliorarli o ottimizzarne ciclo produttivo, costo e diffusione. Adoperarsi per sviluppare tecnologia analogica e digitale con tecniche artigianali, così da migliorare la qualità della vita del proprio ecosistema sempre con una particolare attenzione per il consumo di risorse e per gli aspetti problematici legati alla sicurezza e all’inquinamento;
    10. DOWNGRADIG. Dal punto di vista economico-politico, concentrarsi sulla risoluzione dei problemi sociali del proprio territorio, pro-attivamente sui casi singoli e collaborando con le associazioni presenti per quelli più complessi, consapevoli che nel “villaggio globale” ormai il proprio territorio è praticamente il mondo intero. Evitare l’inserimento della propria persona nel “tritacarne politico o lavorativo”, preferendo posizioni marginali che permettono di realizzare progetti e concretizzare soluzioni sul medio/lungo periodo evitando l’esposizione mediatica. Nel mondo del lavoro professionale, adoperarsi per limitare le ore lavorative trascorse in ufficio e nel traffico così da aumentare le ore da dedicare alle proprie passioni e attività private. Aderire, se possibile, a sistemi lavorativi part-time o, ancor meglio, di co-working dove si alternano giorni di lavoro in ufficio al lavoro da casa. Favorire un certo ritorno al baratto (sia in forma tradizionale che in quella digitale delle “wish-list” sulle piattaforme “e-commerce”) e all’utilizzo condiviso di certi servizi.
    11. DANNI POSTURALI DA POSIZIONI INNATURALI. Conseguenze agricoltura (zappare e portare secchi acqua) e lavoro operaio/impiegatizio moderno (macchinari/PC) su corpi fatti per correre e arrampicarsi: ginocchia, arcate piedi, spina dorsale, collo. Necessità di attività sportiva rigenerante (es. yoga, tai-chi, stretching). Fare costantemente attività fisica aerobica/anaerobica. Preferire sport che ci pongano in rapporto con noi stessi piuttosto che in agonismo sfrenato con altri. Preferire attività leggere e costanti nel tempo piuttosto che performance eccezionali;
    12. RIPRODUZIONE A QUALSIASI PREZZO. L’evoluzione non bada né alla fame né alla sofferenza ma solo a quante copie di eliche di DNA riesce a replicare. Proprio come il successo economico di un’azienda si misura nella quantità di denaro nel suo conto corrente e non sulla felicità dei dipendenti. Non c’è una selezione naturale per la felicità in quanto tale: la linea genetica di un eremita felice si estinguerà, mentre i geni di due genitori ansiosi verranno trasmessi ai figli. Felicità come “stato di benessere soggettivo”: ricchezza, salute, relazioni sociali. Curva delle aspettative: quando le cose migliorano, aumentano anche le nostre aspettative, e di conseguenza persino miglioramenti notevoli delle nostre condizioni potrebbero lasciarci insoddisfatti. Felicità chimica: serotonina, dopamina, ossitocina. Teoria del gene egoista: come Satana, il DNA usa piaceri effimeri per tentare gli individui e ridurli in suo potere;
    13. LA TRAPPOLA DEL LUSSO. Il perseguimento di una vita più facile porta a difficoltà maggiori. Una delle poche ferree leggi della storia è che i lussi tendono a diventare necessità e a produrre nuovi obblighi. La società contemporanea ci fa sentire alienati, depressi e sotto pressione, pur se abbiamo più risorse materiali e aspettative di vita uniche nella storia. Maggiore violenza nelle società agricole. L’economia di sussistenza dei raccoglitori aveva un limite pratico alla programmazione del futuro e ciò limitava l’ansia;
    14. COMUNITÀ E INDIVIDUI. Milioni di anni di evoluzione ci hanno modellato a vivere e pensare come membri di una comunità. Nel giro di due secoli siamo diventati individui alienati. Nulla testimonia meglio il potere della cultura. Comunità immaginate, che contengono milioni di estranei uniformati alle esigenze nazionali e commerciali (i consumatori). Non sono un’invenzione nuova: lo erano regni, imperi e chiese. Ma non sono mai stati cosi pervasive. Social-network: non siamo i loro clienti, siamo i loro prodotti;
    15. ORDINE COSTITUITO IMMAGINARIO. Credere nel mito ci permette di cooperare efficacemente e di formare una società migliore. Mito che gli umani sono tutti uguali. Mito della libertà. Ecco perché i cinici non costruiscono imperi e un ordine costituito immaginario può reggersi soltanto se ampli stati di popolazione, élite e forze dell’ordine credono veramente in esso. I desideri più coltivati dagli occidentali sono modellati su miti romantici, nazionalisti, capitalisti e umanisti. Il binomio romanticismo (che incoraggia la varietà) – consumismo. Non c’e’ modo di uscire dall’ordine costituito immaginario: quando abbattiamo le mura della nostra prigione e corriamo verso la libertà, di fatto corriamo verso il cortile di ricreazione più ampio di una prigione più grande;
    16. COERENZA E CONTRADDIZIONI. Diversamente dalle leggi della fisica, che sono prive di ogni contraddizione interna, ogni ordine costruito dall’uomo è zeppo di contraddizioni interne. Le culture cercano costantemente di conciliare tali contraddizioni e questo processo alimenta il cambiamento. Proprio come due note discordanti suonate insieme fanno progredire un pezzo musicale, così il contrasto tra le nostre idee, i ragionamenti, i valori ci costringe a riconsiderare le cose, a soppesare, a criticare. La coerenza è il terreno di gioco delle menti ottuse. La dissonanza cognitiva è spesso considerata come una defaillance della psiche umana: in realtà è un punto di forza, ed è vitale. Ciò rende possibile istituire e mantenere qualsiasi cultura umana;
    17. IMPERI E DENARO. Per migliaia di anni, filosofi, pensatori e profeti hanno vituperato il denaro e l’hanno definito l’origine di tutti i mali. Sia come sia, il denaro è anche l’apogeo della tolleranza umana. Il denaro ha la mentalità più aperta rispetto alla lingua, alle leggi, ai codici culturali, alle fedi religiose, ai costumi sociali. Il denaro è il solo sistema di fiducia creato dagli umani che sia stato capace di scavalcare quasi ogni divario culturale e che non faccia discriminazioni in termini di religione, genere, razza, età e orientamento sessuale. Gli imperi, ampliando i territori soggetti a regole omogenee hanno consolidato il ruolo del denaro. Il concetto di “loro e noi”: la problematica del tempo necessario per assorbire e integrare le culture dei vinti. Frustrazione di chi, pur impegnandosi e valendo, si vede negato di accedere alla classe dirigente;
    18. OLIGARCHIA CORROTTA E INDIVIDUI INUTILI. Producendo un flusso infinito di crisi, un’oligarchia corrotta può prolungare il suo dominio all’infinito. La rivoluzione tecnologica potrebbe in breve tempo estromettere miliardi di esseri umani dal mercato del lavoro, e creare una nuova, enorme classe di individui inutili, provocando sovvertimenti sociali e politici per i quali non esiste ideologia capace di controllarne le conseguenze. Potrebbe trattarsi di una battaglia persa in partenza. Infatti è molto più difficile lottare contro l’irrilevanza che contro lo sfruttamento. E’ oggetto di dibattito se sia meglio fornire un reddito minimo universale (il paradiso capitalista) o servizi minimi universali (il paradiso comunista). Le due opzioni hanno vantaggi e svantaggi. Ma il vero problema è la definizione di “universale” e “minimo”.
    19. NAZIONALISMO. Il nazionalismo svolge due ruoli nel processo aggregativo: uno facile e uno difficile. Quello facile è preferire le persone come noi agli stranieri. La xenofobia fa parte del nostro DNA. Il difficile è preferire talvolta gli stranieri agli amici o ai parenti. E’ un errore pericoloso credere che senza nazionalismo vivremmo in un paradiso liberale. Più probabilmente vivremmo in un caos tribale. In particolar modo, la democrazia non può funzionare senza il nazionalismo. Il problema nasce quando il patriottismo benevolo si trasforma in sciovinistico ultra-nazionalismo. Invece di credere che la mia nazione sia unica, potrei scivolare nella presunzione che la mia nazione sia superiore.
    20. RELIGIONE UNIVERSALE E MISSIONARIA. Animismo, politeismo (di rado perseguitano eretici e infedeli), monoteismo (molto più inclini al fanatismo e al proselitismo). Monoteismo e dualismo (es. gnosticismo/manicheismo). Problemi logici in entrambe le costruzioni (“Perché c’è il male?” per i monoteisti, “Chi decreta le leggi che regolano la lotta tra bene e male?” per i dualisti). Unica soluzione logica sarebbe sostenere che esiste un singolo Dio onnipotente creatore dell’intero universo – e che esso è un Dio malvagio. Però nessuno, nella storia, ha avuto abbastanza coraggio da accettare questo dogma. La neurologia sostituisce la demonologia e il Prozac soppianta l’esorcismo. Nei secoli l’autorità religiosa è andata diminuendo in tutti i settori della scienza. Ed è anche il motivo per cui il mondo intero è diventato un’unica civiltà. Quando una cosa funziona, tutti la adottano. Nel XXI secolo le religioni non guariscono malattie e non costruiscono bombe. Ma determinano chi siamo “noi” e “loro”, chi dovremmo curare e chi bombardare. Religione ancella del nazionalismo.
    21. DIO E LAICISMO. Il “mistero cosmico” e il “saggio legislatore”: un grandioso e affascinante enigma di cui non sappiamo assolutamente nulla (il dio dei filosofi) o il legislatore severo e saggio del quale sappiamo fin troppo (il dio dei crociati, dei jihadisti, degli inquisitori, dei misogini, degli omofobi). Moralità non significa “seguire i precetti divini” ma “ridurre la sofferenza”. Emozioni come avidità, invidia, rabbia e ostilità sono molto spiacevoli. Non potete provare gioia e armonia quando state bruciando di rabbia o di invidia. E’ dunque per il vostro naturale interesse di autoconservazione che dovreste fare qualcosa per la vostra rabbia e non per il precetto di qualche divinità. Se riuscite a essere liberi dalla rabbia vi sentirete molto meglio di come vi sentireste uccidendo un nemico odioso. E se covate rancore senza uccidere l’oggetto del vostro odio, non ferirete nessuno, ma avrete comunque ferito voi stessi. Una vita laica può gratificarci con tutti i valori di cui abbiamo bisogno. Il laicismo viene talora definito come una negazione della religione. I laici non credono, non frequentano chiese o templi, non partecipano a riti e rituali, non fanno. Inteso in questo modo, il mondo laico appare vacuo, nichilistico e amorale. Una scatola vuota che attende di essere riempita con qualcosa. Chi si professa laico concepisce il laicismo con una valenza positiva e attiva, che è definita da un preciso sistema di valori piuttosto che dall’opposizione a questa o quella religione. In effetti molti valori laici sono condivisi da varie tradizioni religiose. La differenza è che i laici non ne rivendicano alcun monopolio. Moralità e saggezza sono insite nella natura stessa di tutti gli uomini. I laici si trovano a loro agio con identità multiple.
      Il codice etico laico – che in effetti è accettato da milioni di musulmani, cristiani, indù e atei- custodisce i valori di verità, compassione, uguaglianza, libertà, coraggio e responsabilità: ossia le basi delle moderne istituzioni scientifiche e democratiche. Come tutti i codici etici, il sistema di valori laico è un ideale a cui tendere piuttosto che una realtà sociale. Ciò significa soltanto che non è facile vivere all’altezza di un ideale. Ideale laico: VERITÀ – UGUAGLIANZA – COMPASSIONE – LIBERTÀ – CORAGGIO – RESPONSABILITÀ;
    22. CULTURALISMO. Immigrazione. I relativisti culturali sostengono che la differenza non implica gerarchia, e non dovremmo mai qualificare una cultura come superiore a un’altra. Sfortunatamente questo atteggiamento di larghe vedute non regge alla verifica della realtà. La diversità umana può essere splendida quando si ragiona di cucina, musica e poesia, ma è tutt’altra faccenda ritenere la pratica di bruciare al rogo le streghe, l’infanticidio o la schiavitù affascinanti idiosincrasie umane da proteggere dell’invasione del capitalismo globale e dal colonialismo delle multinazionali. La gente continua a condurre uno sforzo eroico contro il razzismo tradizionale senza rendersi conto che il fronte della battaglia è cambiato. Il razzismo tradizionale sta venendo meno, il mondo adesso è pieno di “culturalisti”. Le affermazioni culturaliste, malgrado la loro base statistica, troppo spesso sono utilizzate per discriminare individui. Non dovremmo ignorare le nostre responsabilità etiche verso il prossimo solo perché abita lontano;
    23. TERRORISMO. Una piccola moneta che cade in un vaso vuoto produce un gran rumore. I terroristi sono molto abili nell’arte del controllo mentale. Uccidono un numero limitato di soggetti, ma riescono a terrorizzarne miliardi e a sconvolgere potenti strutture politiche come UE o USA. Il terrorismo è una strategia militare che spera di sovvertire la situazione politica diffondendo paura invece che procurando danni materiali. Una strategia in genere adottata da fazioni molto deboli che non possono infliggere gravi danni materiali ai loro nemici. Ogni azione militare crea paura. Ma in una guerra convenzionale la paura è soltanto un sottoprodotto delle perdite materiali;
    24. STORIA RELATIVISTICA E DETERMINISTICA. In realtà storia caotica (la cieca Clio). O meglio “sistema caotico di livello 2” (livello 1 non reagisce alle previsioni che lo riguardano, es. le previsioni meteo. Livello 2 reagisce alle previsioni che lo riguardano, es. mercato). Un numero sempre maggiore di studiosi considera le culture come infezioni o parassiti della mente, che gli umani ospiterebbero inconsapevolmente. Come i virus, i parassiti organici vivono all’interno del corpo ospite. Memetica;
    25. COLONIALISMO. La scienza è incapace di stabilire le proprie priorità. Ed è anche incapace di determinare cosa fare delle proprie scoperte. Il matrimonio tra scienza e impero ha portato il colonialismo;
    26. CAPITALISMO E CONSUMISMO. L’etica capitalistico-consumistica è rivoluzionaria: quasi tutti i sistemi etici precedenti proponevano agli uomini un patto piuttosto oneroso. Il paradiso solo se si fosse coltivato compassione, tolleranza, si fosse vinta bramosia e ira e se si fosse contenuto i propri interessi egoistici. Per i più questo era troppo difficile. La maggioranza dei fedeli non ha imitato Cristo, Buddha o Confucio. Per contrasto, quasi tutti oggi seguono l’ideale capitalistico-consumistico. E’ la prima religione della storia i cui seguaci fanno effettivamente quello che viene chiesto loro di fare: i ricchi restino avidi e facciano sempre più soldi. Le masse diano libero sfogo alle loro voglie e passioni, e comprino sempre di più. Il premio? Il paradiso. Chi l’ha detto? L’abbiamo sentito alla televisione;
    27. ERRORI NEW AGE. La posizione del buddhismo. L’errore della New Age nell’interpretazione del messaggio buddhista: “partire da dentro” è esattamente quello che dicono i biologi ma l’opposto di quanto diceva Buddha (accettazione e rinuncia ricerche esteriori e interiori);
    28. IL MITO DEL LIBERO ARBITRIO. Ogni nostra scelta non dipende da un misterioso libero arbitrio bensì da miliardi di neuroni che calcolano probabilità in una frazione di secondo. La tanto decantata intuizione umana consiste in realtà nel riconoscimento di modelli. Si è anche scoperto che gli algoritmi biochimici del cervello umano sono molto lontani dall’essere perfetti. Essi si affidano all’euristica, a scorciatoie e circuiti obsoleti, frutto dell’adattamento alle esigenze della savana africana invece che a quelle della giungla urbana. Gli artisti, pensiamo, sono in grado di incanalare certe tensioni psicologiche. E lo scopo generale dell’arte è connetterci con le nostre emozioni o ispirarci nuove sensazioni. I processi biochimici si sono formati in milioni di anni di evoluzione: se i sentimenti di qualche antenato hanno sbagliato, i geni che li avevano plasmati non sono passati alle generazioni successive. Il nostro intimo sentire, quindi, non è l’opposto della razionalità – rappresenta l’evoluzione della razionalità;
    29. IL MITO DELLA LIBERTÀ’ E DELL’UGUAGLIANZA. Chi possiede i dati possiede il futuro. L’ascesa dell’i.a. potrebbe annullare il valore economico e il potere politico della maggior parte degli esseri umani. Allo stesso tempo i progressi nella biotecnologia potrebbero far si che la diseguaglianza economica si traduca in diseguaglianza biologica. I super ricchi alla fine avranno qualcosa che valga la pena fare con la loro enorme ricchezza oltre che comprare qualche status symbol. Entro il 2100, l’1% più ricco potrebbe possedere non solo la maggior parte della ricchezza del mondo, ma anche la maggior parte della bellezza, della creatività e della salute del mondo. Per la prima volta nella storia umana. Forse ci sarà buona volontà per alcuni decenni, ma in un momento di crisi sarà facile essere tentati di scaricare le persone superflue. Forse non c’è un noi. Credere nel mito dell’Ordine Costituito Immaginario, che gli umani sono tutti uguali e della libertà ci permette di cooperare efficacemente e di formare effettivamente una società migliore;
    30. HACKING SAPIENS. [b x c x d= ahh!]  Conoscenza biologica moltiplicato per potenza informatica moltiplicato per i dati uguale capacità di hackerare gli esseri umani. La maggior parte degli esseri umani non conosce se stessa molto bene e spesso commette errori terribili nelle decisioni strategiche della vita. Più degli algoritmi, le persone vivono in una condizione caratterizzata da insufficienza di dati, programmazione difettosa (genetica e culturale), definizioni confuse dell’obiettivo e caos della vita. Agli algoritmi non sarà necessario essere perfetti per influenzarci. Gli basterà essere in media superiori a noi umani.
      Gli esseri umani sono abituati a pensare alla vita come a un dramma decisionale. Delegare soluzioni a i.a. Dittatura digitale, discriminazione individuale.
      Hackerare gli umani: la tecnologia può aiutarvi moltissimo, ma se la tecnologia guadagna troppo potere sulla vostra vita potreste diventare un ostaggio dei suoi programmi. Migliaia di anni fa gli umani inventarono l’agricoltura, ma questa tecnologia arricchì solo una minuscola élite, e ridusse in schiavitù la maggioranza degli uomini. Le masse furono costrette a lavorare dall’alba al tramonto strappando erbacce, portando secchi d’acqua e raccogliendo pannocchie sotto il sole cocente. Può accadere anche a voi. La voce che sentiamo dentro le nostre teste non è mai affidabile, poiché è sempre influenzata dalla propaganda di stato, dal lavaggio del cervello ideologico e dalle pubblicità commerciali, per non parlare dei malfunzionamenti biochimici. Quando Coca Cola, Amazon, Baidu o il governo sapranno come dominare i vostri sentimenti e affetti e premere i pulsanti del vostro cervello, potrete ancora distinguere la differenza tra il vostro io e i loro esperti di marketing? Per riuscire in un compito così difficile, dovrete impegnarvi seriamente per conoscere il vostro sistema operativo. Per saper chi siete e cosa volete dalla vita. Questo è il consiglio più antico contenuto nel libro: conosci te stesso. Ma questo consiglio non è mai diventato così pressante come nel XXI sec., poiché a differenza dei tempi di Lao-Tze o Socrate, adesso la concorrenza è dura. Coca Cola, Amazon, Baidu o il governo si stanno dando da fare per controllarvi abusivamente. Non il vostro smartphone, pc, conto in banca… essi sono in gare per hackerare voi e il vostro sistema operativo organico. E quando gli algoritmi vi conosceranno meglio di voi stessi, vivrete in Matrix o nel Truman Show. Si può essere felici di lasciare tutta l’autorità agli algoritmi e affidarsi loro per tutto. Se è così, rilassatevi e godetevi il viaggio. Se invece volete avere un minimo di controllo sulla vostra esistenza individuale e sul futuro della vita, dovrete correre più velocemente degli algoritmi, più velocemente di Amazon e del governo, e cercare di conoscervi voi stessi prima di loro. Per correre veloci, non caricatevi di bagagli. Lasciate perdere tutte le illusioni. Sono pesantissime;
    31. VERITÀ. Alcune notizie false durano per sempre. Nel bene e nel male, il narrare storie rappresenta uno dei più efficaci strumenti della cassetta degli attrezzi dell’umanità. Riuscendo a far convivere gli uomini, i credi religiosi rendono possibile la loro cooperazione su larga scala. Adamo ed Eva non sono mai esistiti ma la cattedrale di Chartres è tuttora stupenda. Detta una volta è una bugia, detta mille volte è verità. Joseph Goebbels. La verità è che la verità non è mai stata prioritaria nel programma dell’Homo Sapiens. Il potere di cooperazione umana dipende da un delicato equilibrio tra verità e finzione. Come specie, gli umani preferiscono il potere alla verità. Spendiamo molto più tempo e ci impegniamo molto di più per controllare il mondo piuttosto che per comprenderlo. E quando cerchiamo di comprenderlo lo facciamo nella speranza che la comprensione acquisita ci consenta di controllare il mondo con minor sforzo. Liberarsi dagli strumenti per il lavaggio del cervallo (fake-news, se volete informazioni affidabili, pagate il giusto prezzo per averle). Gli scienziati dovrebbero darsi alla fantascienza come metodo divulgativo: arte e narrazione coinvolgono maggiormente di trattati scientifici. Il cambiamento è la sola costante. L’umanità sta vivendo rivoluzioni senza precedenti, tutte le nostre vecchie storie stanno andando in frantumi, e nessuna nuova narrazione è finora emersa per prenderne il posto. Come possiamo preparare noi stessi e i nostri figli per un mondo scosso da tali inediti sconvolgimenti e radicali incertezze? Con un clic si può accedere a una immensa mole di informazioni. Notizie spesso contraddittorie, spesso manipolate e non veritiere. Inoltre, se politica o scienza sembrano troppo complicate o noiose, c’è sempre la tentazione di passare a qualcos’altro come divertenti video di gatti, pettegolezzi sulle celebrità o la pornografia. In un mondo del genere l’ultima cosa che può fare un insegnante è dare agli allievi ulteriori informazioni. Ne hanno già troppe. La gente ha bisogno di strumenti critici per interpretare le informazioni, per distinguere ciò che è irrilevante, e soprattutto per poter inquadrare tutte le informazioni in un più ampio scenario mondiale. Se questa generazione non riuscirà ad avere una visione complessiva del cosmo, il futuro della vita sarà deciso dal caso. La didattica delle 4 C: critica, comunicazione, collaborazione e creatività;
    32. UNA MATRIX DI SCATOLE CINESI. Poeti, pittori e drammaturghi sono almeno tanto importanti quanto soldati e ingegneri. La moderna mitologia capitalistica è sostenuta dalle creazioni artistiche di Hollywood e dall’industria pop. L’errore più grave della fantascienza contemporanea è che tende a confondere l’intelligenza con la conoscenza. Questo emerge nell’eccessiva preoccupazione di una guerra tra robot e umani quando in realtà sarebbe opportuno temere un conflitto tra un’elité di super-uomini potenziata dagli algoritmi e una vasta classe inferiore di Homo Sapiens privi di qualunque potere. Ex Machina è un film sul femminismo non sulla cibernetica. Vivere in una scatola: Matrix e The Truman Show. L’autentica terra promessa… è identica alla realtà simulata! Il dolore è dolore, la paura è paura, l’amore è amore persino dentro Matrix. Non importa se sono ispirati da un insieme di atomi nel mondo esteriore o da segnali elettrici manipolati da un computer. La paura, il dolore, l’amore sono sempre reali. Così se volete esplorare la realtà della vostra mente, potete farlo tanto all’interno di Matrix che al suo esterno. La mente non è mai libera da condizionamento. Non esiste un autentico sé che attende di essere liberato dall’involucro del condizionamento. Disney-Pixar non credono più nella libera volontà: Inside Out. Il mondo nuovo, 1931, Aldous Huxley. Essere capaci di fuggire da una definizione ristretta di sé potrebbe diventare una competenza necessaria per sopravvivere nel XXI sec.;
    33. LA VITA NON E’ UNA NARRAZIONE: SIMBA vs AMLETO. Homo sapiens è un animale narratore che elabora pensieri grazie a storie piuttosto che per mezzo di numeri e grafici, e crede che lo stesso universo funzioni come una storia, completa di eroi buoni e cattivi antagonisti, conflitti e riconciliazioni, momenti drammatici e lieto fine. Quando ricerchiamo il senso della vita, vogliamo una narrazione che ci spieghi che cosa è la realtà e qual è il mio particolare ruolo nel dramma cosmico. Questo ruolo mi fa partecipare a qualcosa di più grande di me stesso, e da un significato a tutte le mie esperienze e a tutte le mie scelte. Ciclo eterno, poema epico indù Bhagavadgita, 1994 Il re leone Disney, Hakuna matata (nessuna preoccupazione), manifesto comunista, Gerusalemme e il popolo eletto (il popolo ebraico risale a 3000 anni fa…). La maggior parte delle storie di successo si chiude con un finale aperto. Non occorre mai spiegare da dove arrivi in definitiva il senso di tutto, poiché catturano l’attenzione della gente e la mantengono in una zona sicura. Nel 1600 Shakespeare scrisse la sua versione del re Leone, meglio nota come Amleto. Ma a differenza di Simba lui non completa il cerchio della vita. Rimane scettico e dubbioso fino all’ultimo, senza mai scoprire il senso della vita, e senza mai decidere se sia meglio essere o non essere. Per questo Amleto è l’eroe moderno per eccellenza.
    34. AMORE. La storia più sicura e più modesta forse cui dedicarsi forse è l’Amore. Non cerca di andare oltre il qui e l’ora. Romeo esclama: “Oh, se fossi un guanto su quella mano. Così potrei toccare le sue guance!”. In verità il vostro amato è soltanto un altro essere umano, non è diverso da tutti quelli che ignorate ogni giorno sul treno o al supermercato. Ma a voi, lui o lei sembrano infiniti e voi siete felici di perdervi in quell’infinito. I poeti mistici hanno spesso associato l’amore romantico all’unione cosmica, scrivendo di Dio come di un amante. I poeti romantici hanno contraccambiato il complimento scrivendo dei loro amanti come dèi. Se siete davvero innamorati di qualcuno, non vi preoccuperete mai del senso della vita. E se non siete innamorati? Almeno sapete lo scopo della vostra vita: trovare il vero amore.
    35. MEDITAZIONE. Diverse tipologie meditative da approfondire qui. Definire, in base alle proprie condizioni di salute, un giorno periodico di digiuno (solo acqua ed estratti di verdura) per purificare il corpo e favorire la rigenerazione neuronale. Leggere e meditare il più possibile. Valorizzare i contenuti filosofici, spirituali e religiosi dei pensieri di chi ci ha preceduti approcciandosi con mente aperta, critica e costruttiva.
    36. VAMPIRISMO ENERGETICO. Cercare di relazionarsi al prossimo in un’ottica di “empatica simbiosi biologica” basata sulla collaborazione comune (vedi ad es. rapporto tra pesce pagliaccio e anemone o equilibri all’interno di uno sciame d’api) piuttosto che sulla violenza, lo sfruttamento e il cd “vampirismo energetico”. Preso atto che la catena alimentare prevede vegetali, erbivori e predatori e che su questa gerarchia sono strutturati gran parte degli ecosistemi, cercare di creare rapporti equilibrati con gli altri soggetti, collaborativi verso l’alto e caratterizzati da una sorta di “pionierismo responsabile” verso il basso… così da limitare tensioni e garantire un equilibrio proficuo per tutti e per lunghi periodi. Forza vitale, idee e alimenti si possono ottenere proficuamente attingendo responsabilmente dai macrosistemi (collettività, mondo, universo) invece di sfruttare violentemente e irrazionalmente il proprio microclima umano e naturale secondo principi parassitari virali. Cercare di essere empatici e stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri. Partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente in cui si sviluppa la propria esistenza. Capire le proprie emozioni e sviluppare la propria personalità, investendo le proprie pulsioni istintuali nelle relazioni sociali. Avere autocontrollo e risolvere i propri conflitti in modo equilibrato. Essere ottimisti, adattandosi alle condizioni esterne e ai conflitti interni. Avere autostima e fiducia in se stessi. Amare e vivere la propria sessualità pienamente e consapevolmente, nel rispetto del corpo e della mente propri e del proprio partner.
    37. GIOCHI. Sempre nell’ottica del “convivio domestico”, riscoprire il valore dei giochi da tavolo dagli storici scacchi ai giochi di ruolo. Fermo che alcuni film e videogiochi rappresentano la maggior espressione artistica multimediale della nostra epoca;
    38. VIAGGI. Viaggiare il più possibile, meglio fisicamente ma anche fruendo di tutti i supporti multimediali che la nostra civiltà ci offre, per ampliare i propri orizzonti e crescere mentalmente confrontandosi con realtà prima ignote;