Un altro animale totemico per la GEE, dopo le “Cavallette di Kaladish”
Altra nutrita presenza all’Eremo ElGram: le cinciallegre… sono tantissime e simpaticamente chiassose!
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La cinciallegra è uno degli uccelli più facili da riconoscere, viene spesso a farci visita su balconi e davanzali.
Molto più intelligente e intraprendente di quanto pensiamo, questo piccolo esploratore chiacchierone ha ispirato anche poeti e scrittori
La passione per l’esplorazione, il carattere della cinciallegra
La cinciallegra è un uccello insettivoro che si nutre di larve, api e ragni trovati tra i rami bassi e nel terreno.
Che lingua parla la cinciallegra?
Per i Cherokee la cinciallegra era simbolo di sincerità. Secondo le credenze di questa tribù la cinciallegra avverte col suo canto le persone di un pericolo imminente, prevedendo così il futuro. Come in ogni leggenda anche questa ha un fondo di verità. Secondo recenti studi le cinciallegre usano un linguaggio complesso, articolato e codificato.
Stando a questa ricerca, basata sull’osservazione del comportamento e la registrazione del cinguettio dalle cinciallegre alle prese con diversi predatori, questi uccelli usano suoni e richiami specifici a seconda del predatore da affrontare. Questo permette a tutti gli esemplari nei dintorni di capire da quale tipo di pericolo dovranno difendersi.
Colore delle piume
Un’altra scoperta sulle cinciallegre è stata fatta da alcuni studiosi finlandesi e riguarda la colorazione delle loro piume. L’intensità del giallo delle piume sul petto negli esemplari più giovani aumenta man mano ci si allontana dalle zone industriali. Infatti l’inquinamento atmosferico causato da ossidi di zolfo e metalli pesanti uccide i bruchi dai quali le cinciallegre ottengono pigmenti gialli, una caratteristica per loro molto importante e che riguarda il comportamento riproduttivo della specie.
Come riconoscere la cinciallegra
La cinciallegra (Parus major) è un uccello che appartiene alla famiglia delle cince e la più riconoscibile grazie ai colori del suo piumaggio. Il capo è blu scuro quasi nero, mentre il petto è di un giallo brillante attraversato da una banda nera. Questa linea è utile anche per distinguere i sessi, nelle femmine infatti è più stretta che nei maschi. In comune con le altre cince, la cinciallegra ha le inconfondibili guance di colore bianco che le donano un aspetto ancora più elegante e ricercato.
Dove vive la cinciallegra
La cinciallegra vive in tutta Europa e in Nord Africa, ed è possibile incontrarla facilmente in zone collinari e pianeggianti. Popola boschi di conifere, frutteti, campi, siepi, giardini e parchi urbani. Fa compagnia all’uomo dalla campagna alla città. La cinciallegra si è sempre adattata con estrema facilità alla presenza degli esseri umani, proprio per questo è una delle specie di uccelli presenti con regolarità anche nei centri cittadini. In Italia è una specie molto diffusa, stanziale durante tutto l’anno.
Capita spesso di vederla in volo o tra i rami degli alberi. Nidifica tra marzo e giugno, occupando anche le casette e i nidi artificiali posizionati fuori dalle nostre abitazioni. Questo uccello “chiacchierone” prende confidenza molto facilmente, accettando volentieri anche il cibo offerto direttamente dalle nostre mani.
Cinciallegra musa di poeti e scrittori
Diversi poeti hanno usato la cinciallegra per dare vita e colore ai loro componimenti. Guillaume Apollinaire, per esempio, in una delle sue poesie paragona la donna amata proprio a una cinciallegra: “I suoi occhi erano i tuoi graziosi occhi / Le sue piume i tuoi capelli / Il suo canto le parole misteriose / Sussurrate alle mie orecchie”. Anche negli scritti di Giovanni Pascoli, dove per creare suggestioni sono ricorrenti animali e uccelli, troviamo più volte riferimenti alla cinciallegra.
Nel poemetto La notte scrive: “E la macchia pareva un alveare, piena di frulli e di ronzii. Ma ella sentiva anche un frugare, uno sfrascare, un camminare. Chi sarà? Ma in quella che riguardava tra un cespuglio raro, improvvisa cantò la cinciarella” . La scrittrice Dacia Maraini paragona invece l’amore proprio alla cinciallegra, per la sua natura libera e intraprendente: «L’amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda».
La Lipu difende la cinciallegra, il pettirosso, i passeri, i piccoli compagni della nostra vita quotidiana e simbolo dell’equilibrio delicato tra uomo e natura.
La natura è la nostra speranza, diventa Socio della Lipu
Parus major
La cinciallegra (Parus major Linnaeus, 1758) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Paridi.
Descrizione
La cinciallegra ha una lunghezza compresa tra 13,5 e 15 cm, presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. La parte nera sul capo ricorda una maschera che copre tutto il capo. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una linea nera dalla gola all’addome che, nei maschi, è leggermente più larga.
Diventa facilmente confidente nei confronti dell’uomo, può arrivare ad accettare il cibo offertole direttamente con le mani.
Trattasi di un uccello dal carattere territoriale e molto aggressivo nei confronti dei consimili e soprattutto di altre specie di uccelli di taglia simile che vengono scacciate con aggressività soprattutto se si avvicinano al nido o al cibo. A causa di questa sua attitudine a volte picchia insistentemente sui vetri delle finestre, vedendosi specchiata e scambiandosi per un rivale.
Biologia
Alimentazione
La cinciallegra è un vorace insettivoro che predilige nutrirsi tra i rami bassi e nel terreno. Larve, api e ragni sono il suo cibo preferito ma a causa della sua voracità gradisce molto anche semi, frutta e bacche. Il cibo viene sminuzzato col becco e tenuto fermo con le zampe. Accetta volentieri il cibo offerto in mangiatoie dall’uomo.
Riproduzione
La cinciallegra nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei muri e nelle cassette-nido, costruendo il nido con muschi, peli e piume.
Depone le uova (normalmente 8-15) tra aprile e maggio. Lisce, bianche con piccole macchie rosso scuro, sono covate dalla femmina per circa 15 giorni. I piccoli vengono accuditi da entrambi i genitori per circa 20-30 giorni dalla dischiusa.
Distribuzione e habitat
È la più comune delle cince ed è distribuita in Europa e Nord Africa prediligendo le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di conifere, frequenta ambienti semi-alberati quali margini di boschi, frutteti, campi con filari d’alberi, giardini e parchi urbani. Si adatta molto bene alle trasformazioni operate dall’uomo sul territorio e proprio la presenza di aree agricole le consente di popolare la media montagna sino a 1500–1800 m di quota. È una delle poche specie di uccelli presenti regolarmente anche nei centri cittadini, dove frequenta giardini e viali alberati. In Italia è una specie nidificante, residente e stanziale molto diffusa. Svernante e migratrice, in Italia la si può trovare dappertutto in ogni mese dell’anno, in particolare in inverno.