“So di non sapere” diceva Platone… e molti – il 40% – lo sanno e scelgono di non voler sapere. Diciamo così perché uno studio recente ha gettato luce su una verità sorprendente: quasi la metà di noi, in certe circostanze, preferisce rimanere nell’ombra dell’ignoranza piuttosto che affrontare la luce, talvolta abbagliante, della consapevolezza.

Il fenomeno, noto come “ignoranza volontaria“, non è altro che un velo di convenienza che ci drappeggiamo addosso per poter agire con egoismo senza dover portare il peso della colpa.

La ricerca, condotta attraverso una meta-analisi di 22 studi pregressi con oltre 6.500 partecipanti, ha svelato che, quando si tratta di prendere decisioni che potrebbero avere un impatto negativo sugli altri, molte persone scelgono di non essere informate. In uno degli studi analizzati, ad esempio, i partecipanti potevano scegliere tra ricevere $6 per sé e $1 per un’altra persona, o $5 ciascuno.

Nel controllo della situazione, dove le conseguenze erano note, la maggior parte ha agito altruisticamente (scegliendo molto spesso $5). Tuttavia, quando l’esito delle loro azioni era incerto, molti hanno preferito non sapere, permettendo loro di scegliere l’opzione più egoistica ($6 per sé e $1 per un’altra persona) pur mantenendo un’immagine di sé altruistica.

In poche parole, nella seconda parte dello studio, i ricercatori hanno creato una situazione in cui i partecipanti potevano scegliere di non essere informati sulle conseguenze delle loro azioni. In questo scenario, gli utenti avevano l’opzione di guadagnare una somma di denaro per sé stessi a scapito di un altro individuo, ma non era loro obbligo conoscere l’entità del danno che avrebbero potuto causare all’altro. In altre parole, potevano scegliere di rimanere nell’ignoranza riguardo l’impatto delle loro scelte.

Questo comportamento, secondo gli autori dello studio, è spesso guidato dalla pressione sociale e dal desiderio di vedersi in una luce positiva.

L’ignoranza diventa così un rifugio comodo, un modo per evitare il sacrificio che l’altruismo genuino richiede. La ricerca, pubblicata su Psychological Bulletin, apre nuove porte sulla comprensione del nostro comportamento sociale e solleva interrogativi su come possiamo incoraggiare una maggiore consapevolezza e responsabilità nelle nostre azioni quotidiane.

Di  Salvo Privitera

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