Aggiornamento del 27.09.2023

25 anni di Google in 25 trucchi per la ricerca che (forse) non conosci

Dal caso dell’anagramma alle curiosità sul numero 42, dall’effetto Thanos al fenomeno elgooG, vera vetrina di stranezze e bizzarrie: 25 curiosità sul motore di ricerca più usato nel mondo

Il 27 settembre (e non il giorno 4, che è quello della fondazione della compagnia) è il giorno del compleanno di Google ormai dal lontano 2005. Quest’anno, gli anni da festeggiare sono ben 25, e per l’occasione ci siamo fatti aiutare dall’azienda di Mountain View per andare un po’ dietro le quinte della ricerca online e scoprire qualche piccolo trucco per conoscerla meglio.

Di seguito ne abbiamo raccolti 25, alcuni molto piccoli e altri decisamente più complessi e divertenti, tutti che partono da quello che si scrive nella casella di ricerca. Non tutti sono accessibili in italiano, ma abbiamo riportato le traduzioni di quelli che lo sono (e di tutti il link diretto per provarli).

 

Roll a dice

In italiano è Lancia un dado, permette di avere un dado da 4, 6, 8, 10, 12 o 20 facce a disposizione e a portata di clic: i dadi si possono aggiungere o togliere, cliccando su di essi, e si possono così lanciare anche insieme. Per le partite a Dungeons & Dragons improvvisate, ammesso che se ne facciano ancora.

 

 

Flip a coin

In italiano è Testa o croce, permette di avere sotto mano una monetina virtuale da fare roteare per avere la risposta che serve. Perché al giorno d’oggi, chi è che ha più monete in tasca?

Do a barrel roll

Di questo non c’è una corrispondenza italiana (anche se Google Italia nelle sue pagine parla di “fare un mulinello”), però l’effetto è innegabilmente divertente. E sorprendente, la prima volta che lo si vede.

 

 

Anagramma di anagramma

Questa è più sottile e funziona molto bene anche in italiano: cercando “anagramma”, che come si sa è la “permutazione delle lettere o sillabe di una parola o di una frase per ottenere un’altra parola o frase”, Google chiede se “forse cercavi arma magna”. Che è l’anagramma di anagramma.

 

 

Di traverso

Solo partendo dall’inglese: cercando la traduzione della parola “askew”, che in italiano significa “di traverso”, la pagina si mette di traverso. Tutta, proprio (ma se si clicca altrove, torna dritta).

 

 

Effetto Super Mario

Cercando il nome del popolare personaggio dei videogiochi si ottiene quella che sembra una normale pagina di risultati. E però, se si clicca sulla monetina a destra accanto al nome Mario, succede qualcosa di inaspettato.

 

 

Parole che lampeggiano

In inglese, blink significa fare l’occhiolino ma soprattutto lampeggiare. E blink è stato a lungo un comando usato nella creazione dei siti, soprattutto all’inizio degli anni Duemila, per fare appunto lampeggiare titoli o altri elementi della pagina. Se si cerca “blink html”, tutte le parole “blink” presenti nella pagina dei risultati lampeggeranno insieme. Che è una cosa divertente all’inizio ma poi meno man mano che si scorre verso il fondo.

 

 

Giocare a Breakout

Cercando il noto videogioco pubblicato da Atari nel 1976, si può cliccare sul primo link che si ottiene e accedere a un minigioco che trasforma i risultati di ricerca in blocchetti e permette di giocare a Breakout, usando il mouse come controller.

 

 

Distruggere la pagina dei risultati

Zerg è un altro divertente minigioco nascosto dentro a Google sin dal 2012: dalla pagina dei risultati, si clicca su Play Zerg Rush e una serie di cerchietti colorati di giallo inizieranno a scendere dall’alto verso il basso, mangiandosi via via tutti i link.

 

 

Giocare a Pac-Man

Se si cercano informazioni sul popolarissimo videogioco del 1980, il primo risultato permette di cliccare e provarlo dentro al browser: si usa il mouse per muoversi e scappare dai fantasmini e la dimensione dell’area di gioco si può aumentare con lo zoom.

 

 

Giocare a Snake

Ora che i telefoni Nokia non sono più quelli di una volta, i 40enni di oggi possono tornare sul giochino su cui hanno consumato i polpastrelli, facendo più o meno come con Pac-Man: si cercano informazioni su Snake, si clicca Gioca e si usano le frecce direzionali della tastiera per comandare il serpente. Attenzione: dà dipendenza esattamente come 25 anni fa.

 

 

Giocare a Solitario

Come sopra: si cerca il popolare gioco di carte (anche in italiano), si clicca su Gioca e si può appunto giocare. Anche scegliendo fra due livelli di complessità.

 

 

Non giocare a Tetris

Forse il più famoso fra i videogiochi, Tetris si può giocare su Google (come i precedenti) ma si può anche solo guardare: dopo aver impostato una precisa chiave di ricerca, si clicca sul primo risultato e si può fissare lo schermo che si riempie di forme geometriche colorate. Senza intervenire sino al finale.

 

 

Che cos’è Elgoog

Alcuni dei minigiochi citati sin qui sono legati a doodle creati per qualche specifico anniversario, ma molta parte sono nascosti dietro a elgooG. Scritto così perché è Google al contrario, Google specchiato, un insieme di pagine in cui i risultati sono capovolti orizzontalmente. Una volta arrivati sulla pagina iniziale (che è questa), si sceglie una voce e poi si possono scorrere tutte le altre usando le frecce a destra e sinistra dello schermo. Completamente a caso e senza un ordine, perché “io sono elgooG”.

 

 

Attraverso lo specchio

L’esempio perfetto di quello che (non) si può fare con elgooG è Google Mirror o Search Mirror, noto anche come Google Sottosopra: è una pagina dove tutto è rovesciato, il logo è a destra, gli snippet sono a sinistra, dove si può cercare ma non si trova nulla. Solo la pagina che gira su stessa.

 

 

Google nel 1998

Ugualmente inutile (nel senso che non funziona più) ma sicuramente più interessante per capire com’eravamo e dove gli adulti di oggi facevano le ricerche un paio di decenni fa, la pagina cui si arriva cercando informazioni su “Google in 1998”. Il campo di ricerca si può compilare, in quel font strano che si usava allora, ma poi non si va da nessuna parte.

 

 

Schioccare le dita come Thanos

Un’altra cosa divertente che si può fare sfruttando elgooG è cercare “Thanos snap” (il celebre schiocco di dita con cui l’avversario degli Avengers decimò la popolazione mondiale nel film Infinity War) e cliccare sul primo link: si arriva su un’altra pagina, si clicca a destra sul guanto e si vedranno i risultati di ricerca dissolversi. Fra l’altro con il loro numero che va a calare man mano.

 

 

Il numero più solo di tutti

Curiosamente, qui i risultati differiscono a seconda che si cerchi in inglese o in italiano: nel primo caso, come “loneliest number” viene indicato il numero 1; nel secondo, come “numero più solo” viene indicato lo 0.

 

 

Il caso del numero 42

Questo, insieme con “Do a barrel roll”, è un altro dei grandi classici di Google. Cui ormai chiediamo davvero tutto, compresa anche la “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto”. Che è ovviamente il numero 42, come sa bene chi ha letto Guida galattica per gli autostoppisti.

 

 

Il mistero di Bletchley Park

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura di Bletchley Park era quella dove l’esercito britannico coordinava le attività di controspionaggio e decifrava i codici usati dai nazisti (è la storia raccontata nel film The Imitation Game): cercando informazioni su Google, questa appariranno criptate nella parte destra dello schermo. Per pochi secondi, giusto il tempo di essere decifrate.

 

 

 

 

Che verso fa la mucca?

Oppure la civetta, il pipistrello, il leopardo, il pettirosso o anche il porcellino d’India. Basta cercare informazioni sul suono fatto da un qualsiasi animale per trovarsi davanti una dozzina di icone che si possono cliccare per ascoltare. E ce ne sono altre ancora cliccando su Altri versi, attivabili anche insieme per una sorta di effetto zoo. Il coccodrillo non c’è, perché si sa che come fa “non c’è nessuno che lo sa”. Però c’è l’alligatore, che è comunque qualcosa.

Per mettere le cose in bolla

In inglese ma anche in italiano: cercando “bubble level” oppure “livella a bolla”, si ottiene a schermo una livella che permette (appunto) di verificare se un mobile, un quadro o qualsiasi altra cosa sia dritta oppure no. Funziona da smartphone, perché non è che si possa usare il monitor del computer come livella.

 

 

Per tenere il tempo

Strumento fondamentale per i musicisti, soprattutto agli inizi, il metronomo si può replicare anche su Google: si cerca la parola, si imposta il valore di BPM e poi si può procedere a fare quello che si deve fare.

L’equazione dell’amore

Su Google si possono fare alcune operazioni matematiche, semplicemente digitando i numeri e i vari simboli nel campo di ricerca. Ma anche risolvere equazioni incredibili come (sqrt(cos(x))*cos(500*x)+sqrt(abs(x))-0.4)*(3-x*x)^0.1. Che è stata pensata per il giorno di San Valentino, per dare un indizio su quale sarà il risultato.

 

 

Finire nel loop

Semplificando (molto) la ricorsione è la ripetizione di un concetto o di un’immagine: l’esempio classico è una persona che indossa una t-shirt su cui c’è una foto di se stesso che indossa una t-shirt su cui c’è una foto di se stesso che indossa una t-shirt su cui c’è una foto di se stesso che indossa una t-shirt su cui c’è una foto di se stesso che indossa una t-shirt su cui c’è una foto di se stesso. Questa identica, fastidiosa ripetizione si può replicare su Google: cercando “recursion”, la pagina dei risultati si ripeterà all’infinito. Anche con la domanda “forse cercavi recursion”, chiesta di continuo dopo che si è effettivamente cercato “recursion”.

FONTE


Ricopio buona parte di questo articolo a memoria… è troppo bello! (2019)

I migliori easter eggs Google nascosti nel motore di ricerca

Che gli ingegneri di Big G siano amanti degli scherzi è storia risaputa. Quello che pochi sanno, però, è che molti sono nascosti tra i risultati delle ricerche

ttenzione a quello che cercate su Google: non sempre il motore di ricerca più utilizzato al mondo finirà per rispondere come desiderate. Alcuni degli scherzi che gli ingegneri di Big G escogitano nel corso dei loro momenti liberi – nella gran parte riservati per il 1 aprile di ogni anno – sono infatti nascosti all’interno del loro motore di ricerca. E i risultati, nella gran parte dei casi, sono letteralmente esilaranti: parole che scompaiono, pagine che iniziano a ruotare e videogame del passato che tornano in vita nella pagina dei risultati. Scopriamo insieme i migliori.

Fai una giravolta

Avete mai visto la SERP di Google ruotare su sé stessa? No? Allora vuol dire che non avete mai provato a cercare “do a barrel roll” (senza virgolette, ovviamente) all’interno del motore di ricerca. Non appena si sarà terminato di digitare la chiave di ricerca, la pagina compirà un giro di 360 gradi (un barrel roll, per l’appunto) prima di tornare alla sua posizione usuale. Se nel campo di ricerca invece si inserisce la chiave “askew“, invece, Google prenderà letteralmente una brutta piega.

Giocare una partita a tris con Google

Avete un po’ di tempo a disposizione e non sapete come impiegarlo? Sfidate Google in una partita a tris e provate a battere la sua intelligenza artificiale con i migliori trucchi imparati nel corso della propria infanzia. Tutto quello che si deve fare è digitare “tic-tac-toe” (anche in questo caso senza virgolette) nel campo di ricerca e, una volta visualizzata la pagina dei risultati, premere sul pulsante “Nuova partita”. Se, invece, volete impegnarvi in qualcosa che vi faccia passare un po’ più di tempo allora perché non affidarvi a un buon solitario? Digitate “Solitaire“, avviate il gioco e buon divertimento.

Super Mario

Una passione, quella per i videogame del passato, dimostrata da un altro easter egg nascosto tra i risultati di ricerca di Google. Cercate “Super Mario Bros” e spostatevi con il cursore del mouse sul blocco con il “?” stampato su e cliccate quante volte volete: sentirete il tintinnare tipico del videogame Nintendo più famoso di sempre.

Pac-Man

Uno dei doodle più famosi di Google è quello creato qualche anno fa per celebrare il 30esimo anniversario della creazione di Pac-Man. Al suo interno, infatti, si nascondeva un livello perfettamente giocabile del celeberrimo videogame Anni ’80. Se volete tornare a giocare a Google Pac Man sarà sufficiente digitare “Pac-Man” nel campo di ricerca e attendere qualche istante: premendo su “Fai clic per giocare” potrete tornare a immergervi in uno dei videogiochi preferiti della vostra infanzia.

Bletchley Park

Per chi non è appassionato di storia, il nome Bletchley Park potrebbe non dire nulla. Questo parco in Inghilterra è però molto famoso perché proprio lì si trovava durante la seconda guerra mondiale il nascondiglio dei crittografi inglesi. Google celebra questo luogo, ormai diventato un’attrazione turistica, con un suo easter egg. Digitando nella barra di ricerca “Bletchley Park“, nel box accanto ai risultati si vedrà il nome che viene cifrato proprio come un codice.

Blink HTML

Se volete veder lampeggiare le parole nel motore di ricerca, potete divertirvi con questo easter egg dedicato all’HTML. Digitando nella barra di ricerca “blink tag” oppure “<blink>”, tra i risultati ottenuto si vedrà la parola lampeggiare e risaltare tra il resto del testo.

Cha-Cha Slide

Questo easter egg è un omaggio al DJ Casper e alla sua canzone Cha-Cha Slide. Digitando le parole “Cha-Cha-Slide” nella barra di ricerca, si aprirà una pagina di risultati e sotto il video si vedrà un microfono disegnato. Cliccando sul microfono, la schermata inizierà a muoversi seguendo le indicazioni della canzone con divertenti effetti visivi.

Dinosaur Game, ma solo per Chrome

Questo è uno dei più famosi regali degli sviluppatori di Google ai loro fan, ma funziona solo se si utilizza il browser Chrome. Quando appare il messaggio “no internet” insieme al dinosauro T-Rex, basterà premere la barra spaziatrice e inizierà un divertente videogame con protagonista proprio l’iconico dinosauro. Utilizzando la barra spaziatrice, si dovrà far saltare il malcapitato T-Rex in un deserto per schivare cactus e uccelli. Se colpisci qualcosa, il gioco finisce e il punteggio più alto resta registrato.

Dreidel

Il dreidel è una trottola composta da quattro lato e su di ognuno si trova una lettera dell’alfabeto ebraico. Si tratta di un gioco molto comune tra i bambini ebraici ad Hannukkah e per chi vuole, si potrà giocare anche grazie all’easter egg di Google. Digitando “spin dreidel” nella barra di ricerca si visualizzerà una trottola che gira, fino a rivelare una delle lettere. Facendo clic su “Gira di nuovo” si potrà ricominciare a giocare.

Festivus

Forse non avete mai sentito parlare del Festivus, ma questa festività esiste davvero e Google lo ricorda con il suo easter egg. Digitando “festivus” nella barra di ricerca si potrà scoprire la festa laica che si celebra il 23 dicembre rappresentata da un palo spoglio a interpretare uno stilizzato albero di Natale che lotta contro il consumismo.

Fidget Spinner

I fidget spinner sono stati uno dei giochi più apprezzati dai ragazzini negli ultimi anni e anche Google gli ha dedicato uno dei suoi easter egg. Basterà digitare nella barra di ricerca “spinner” o “fidget spinner” perché ne compaia uno da far ruotare. Cliccando su “Gira”, la trottola ricomincerà a roteare. E se volete una ruota numerata da far girare, basterà spuntare il pulsante “Numero” in alto a destra per usarla.

Testa o croce?

Avete bisogno di fare testa o croce e non avete una moneta ma solo uno smartphone? In soccorso arriva ancora una volta Google. Digitando “testa o croce” nella barra di ricerca, apparirà una monetina roteante pronta all’uso che si fermerà su “Testa” o su “Croce“. E se il risultato non soddisfa, si potrà sempre rilanciare cliccando su “Lancia di nuovo“.

FONTE la newsletter di FASTWEB