Un paio di notti fa ho finito di leggere questo volume di 400 pg trovato tempo fa in un mercatino dell’antiquariato : scritto nel 1972 da un professore cacciatore offre uno spaccato del pensiero del tempo che fu. Ma anche utili nozioni che non conoscevo sulla gestione e allevamento dei selvatici . Ne memorizzo qualcuna sul mio blog, può sempre tornare utile!

Autore: SIMONETTA, Alberto M.

Titolo: Gli animali selvatici: principi scientifici per la conservazione e l’incremento del patrimonio faunistico italiano.

Casa Editrice: Olimpia, Firenze.

Anno: 1972.


  • Pagina 31: la starna (perdix perdix)
  • Pagina 61: pernice rossa (alectoris rufa)
  • Pagina 70, coturnice (Alectoris graeca).
  • Pagina 81, fagiano. (Phasianus Colchicus).
  • Pagina 97. I tetraonidi.
  • In Italia sono rappresentati da quattro specie solamente: Gallo cedrone (Tetrao urogallus), fagiano di Monte o Gallo Forcello (lyrurus tetrix), Pernice Bianca (Lagopus) e francolino di Monte (Bonasia sylvestris).
  • Pagina 105, Modo di incamiciare un falco. Per il suo trasporto, tale sistema è consigliabile per tutti gli uccelli di pregio, in quanto evita contusioni, ferite alle ali e rottura di penne.
  • Pagina 111, Francolino di Monte.
  • Pagina 120, Pernice Bianca.
  • Pagina 122, fagiano di Monte.
  • Pagina 126, Gallo cedrone.
  • Pagina 129, Lepre. (Lepus capensis).
  • Pagina 135. Lepre alpina o lepre variabile o lepre bianca. (Lepus timidus).
  • Pagina 138, Coniglio selvatico. (Oryctolagus cuniculus).
  • Pagina 143. Ungulati. Camoscio e stambecco.  (Rupicapra rupicapra e capra ibex).
  • Pagina 154, Muflone (Ovis Musimon).
  • Pagina 157, Daino, (Dama Dama).
  • Pagina 163, Capriolo. (Capreolus capreolus).
  • I capelli sono estremamente sedentari. Ricerche mediante marcatura di centinaia di individui hanno permesso di constatare che circa due terzi di animali non si allontanano di alcuni km dal luogo in cui sono nati, sebbene talvolta compiano escursioni notevoli. Queste sono caratteristiche soprattutto di individui due o tre anni.
  • Pagina 170, tabella 7.1. Mese degli amori, mese di caduta delle corna di ungulati.
  • Pagina 171, cervo (Cervus Elaphus).
  • Pagina 176, cinghiale. (Sus scropha).
  • Pagina 183 piccoli uccelli.
  • Pagina 197. Fase di costruzione di un nido artificiale per tortore. Nelle pagine seguenti, vari tipi di nidi artificiali. Ed esempio di disco anti predatori per la protezione dei nidi.
  • Pagina 201 gli uccelli acquatici.
  • Pagine 227 predatori.
  • Pagina 283, orso.
  • Pagina 286 lupo.
  • Non è facile distinguere un animale ucciso da un lupo da un animale ucciso, un grosso cane randagio. In generale si notano sulla carcassa delle ferite da Morsi ai fianchi e dei lunghi tagli e fianchi delle cosce. I cani randagi. Di solito sono di aggressori meno efficienti e quindi le ferite sono più numerose e meno profonde. I Lupi appone innanzitutto il ventre delle vittime, si cibano prima di tutto dell’anteriore. Quando l’animale sta successo un cane, per lo più solo una piccola parte della carcassa viene divorata, contrariamente a quanto fa il lupo.
  • Pagina 237, volpe.
  • Gli avanzi delle prede vengono quasi sempre sepolti in una buca poco profonda, dalla quale spesso sporgono le zampe e le ali. L’esistenza di una buca caratteristica della volpe, gli animali uccisi dai gatti non sono mai seppelliti, sono invece ricoperti con terra e foglie senza che vi sia scavo. Non raramente la volpe urina sopra i propri avanzi, ed allora l’odore inconfondibile. Le uova rotte delle volpi non vengono mai completamente spezzate, ma solo largamente aperte in modo da poterne leccare tutto il contenuto. I gusci sono sempre lasciati attorno al nido.
  • Un metodo praticamente efficace per attirare le volpi e consiste nel trasmettere, mediante un registratore, il lamento di un coniglio in agonia.
  • Pagina 239, tasso. Consigliabile trasferire tassi di catturati in un posto dove si lamenti la presenza di numerose vipere, di cui un accanito nemico.
  • Pagina 240 gatto.
  • Pagina 241, Puzzola, faina, martora, donnola, ermellino.
  • Pagina 246, Riccio – Lontra.
  • Pagina 247, ratti, arvicole e topi.
  • Pagina 249 Ieri e scoiattoli
  • Pagina 250, Corvidi
  • Pagina 251, falchi.
  • Pagina 254, file pecchiaiolo e falco pescatore.
  • Pagina 255, Gufo reale.
  • 167. Selvaggina e agricoltura.
  • A pagina 276. Grafico con spaziatura di fili spinati nelle barriere per trattenere il bestiame domestico misura in centimetri.
  • Pagina 297 metodi di  cattura, immobilizzazione, trasporto di animali.
  • Da pagina 304, diversi schemi per costruzioni di gabbie. E lacci.
  • Da pagina 313 esche alimentari.
  • Da pagina 349, principi generali di tecnica dell’allevamento ed accorgimenti particolari essenziali.
  • allevamento dei grandi mammiferi.
  • Allevamento della lepre.
  • Allevamento degli uccelli.
  • Allevamento della quaglia.
  • Allevamento del fagiano.
  • Allevamento degli anatidi.
  • Pagina 379, specie esotiche e loro introduzione.
  • Pagina 397, appendice a dosaggio dei preparati per immobilizzare i selvatici e dosaggio di tranquillanti.
  • Pagina 401, norme fondamentali per l’alimentazione di piccoli giovani di varie specie.
  • Pagina 405 metodi di colorazione degli animali, mammiferi e uccelli.