La risposta è legata proprio alla natura delle attività consulenziali che rientrano nell’alveo delle prestazioni di natura stragiudiziale non riservate agli iscritti
La vendita di servizi di carattere legale come quello dell’assistenza legale e della consulenza legale online non sono più una novità per il mondo dei cybernauti.
Molti studi legali, ma anche avvocati singoli, offrono questi servizi attraverso le pagine dei propri siti internet oppure associandosi a network di dimensioni più ampie.
Un dato però è certo. La richiesta da parte dei clienti di servizi legali online è in crescente aumento.
Ma vediamo in cosa consiste la consulenza legale e se tale tipo di prestazione può essere resa solo da avvocati oppure anche da chi non è isccritto in un albo professionale.
La consulenza legale on e offline
Anche se la consulenza legale (che sia online o meno) rientra tra le attività tipicamente svolte dall’avvocatura, è pur vero che si tratta pur sempre di un’attività di carattere stragiudiziale ovvero che non implica lo svolgimento di un’attività di carattere giudiziale.
Solo l’attività giudiziale è prerogativa di chi è regolarmente iscritto all’albo mentre le attività di assistenza stragiudiziale e di consulenza legale possono essere esercitati anche da i non iscritti.
In altri termini non è necessario essere avvocati per prestare un servizio di consulenza legale così come non è richiesta l’iscrizione all’albo per le attività di assistenza stragiudiziale.
Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione (cfr. sent. 30 maggio 2006 n. 12840) si può prestare assistenza legale stragiudiziale anche senza essere iscritti all’Ordine professionale dato che l’attività di assistenza è riservata agli iscritti solo nei limiti della rappresentanza, assistenza e difesa delle parti in giudizio. Fuori da tali limiti, le attività di assistenza e consulenza legale non possono considerarsi riservate agli iscritti agli albi professionali.
Fonte: www.StudioCataldi.it