Acquisto l’Almanacco di Chiaravalle e quello di Barbanera da sempre. Posso dire quasi con certezza di aver imparato a leggere a 4-5 anni sugli Almanacchi di Chiaravalle e sui Ricettari dell’Olio Carli che acquistava mia nonna Caterina agli Inversini di Lusernetta. Credo che questa letteratura rappresenti un’importante fonte di sapienza popolare che è bello riscoprire, applicare quotidianamente e tramandare alle nuove generazioni. In questi articoli, uno per volume, raccoglierò un po’ di nozioni che non voglio dimenticare.
- Tintura madre di rosa canina: 10 gocce in 1/2 bicchiere d’acqua prese la sera. Cura tosse, raffreddore, tonsillite, bronchite, aiuta le difese immunitarie, è antinfiammatorio, contiene vitamine C, A, E, B e previene infezioni virus e batteri. Contrasta virus intestinali, congiuntiviti, infezioni polmonari ed è tonico durante la convalescenza.
- Associare l’aglio alla vite (uno non ruba acqua e l’altro non fa ombra). Provare anche il rosso di Sulmona che si può raccogliere dopo due mesi.
- “Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose” Linneo («Nomina si nescis, perit et cognitio rerum.»)
- Per combattere la stanchezza primaverile (che può dipendere dall’anemia) bevete al mattino o come aperitivo a pranzo un frullato fatto con 1 kiwi, 1 pugno di spinaci e 1 succo di arancia che contengono ferro e acido folico.
- Borragine: un tempo ortaggio, ora infestante che proviene dall’Africa del Nord. Si semina fine marzo inizio aprile in luna calante in terreni senza particolari esigenze ma esposta ala sole. Si mangiano foglie e fiori blu fresche, in minestroni, lessate o in frittate/frittelle. E’ mellifera ed esalta il gusto delle fragole. Giova alla lotta dei parassiti dell’orto.
- Rosolio: Un tempo in segno di buon augurio si offriva agli ospiti il rosolio. Le rose hanno il potete di sollevare l’animo e rendere la vita più serena. 50 petali di rose non trattate privati della parte bianca amara. Lavati, asciugati, pestati nel mortaio con 500 g di zucchero. Il composto chiuso in un recipiente a chiusura ermetica con 500 g di alcool a 95° a macerare per 10 giorni al buio, scuotendolo ogni tanto. Aggiungere poi 500 g di acqua e fare riposare una settimana, infine filtrare, imbottigliare e aspettare due mesi prima di consumare.
- Vino aromatizzato alla rosa: lasciare in infusione una manciata di petali privati della parte bianca in buon vino bianco per 4 ore. Al momento di servire, filtrare, aggiungere prosecco e decorare con dei petali freschi.
- Centrifugato per disintossicare l’organismo: sedano, rapanello, poco zenzero, carota, finocchio e succo di un limone.
- Nasturzio è pianta che tiene lontani tanti parassiti naturali dagli alberi da frutta. In particolare pesco e prugno.
- Bietola da costa, soffre la siccità. Si raccoglie dall’esterno in fase di luna crescente. Usata anche come pianta decorativa per i colori giallo, rosso e arancione di alcune varietà. Piantare vicino a carote e cavoli.
- Pacciamatura con aghi di pino intorno alle fragole per allontanare le lumache e le chiocciole, che odiano muoversi sul terreno pungente.
- Pervinca: Vinca Major tappezzante in zona d’ombra. Ottima sotto la siepe di alloro. Molto resistente e poco esigente.
- Sapone di Marsiglia sciolto in acqua da spruzzare su piante contro afidi e ragnetti rossi. Le cocciniglie invece si tolgono con cotone imbevuto di alcool.
- Consumate molte more: virtù antiossidanti, proteggono il cuore, ricche di vitamina C, rafforzano sistema immunitario e gengive. Combattono artrite reumatoide. Grazie alla vitamina A giovano alla vista.
- Melanzane: “pianta delle uova”. Esistono anche bianche! Piantare vicino a fagiolini perchè tengono lontane le pulci di terra, ghiotte delle loro foglie. Ottima la consociazione con ravanelli, carote e lattughe.