Acquisto l’Almanacco di Chiaravalle e quello di Barbanera da sempre. Posso dire quasi con certezza di aver imparato a leggere a 4-5 anni sugli Almanacchi di Chiaravalle e sui Ricettari dell’Olio Carli che acquistava mia nonna Caterina agli Inversini di Lusernetta. Credo che questa letteratura rappresenti un’importante fonte di sapienza popolare che è bello riscoprire, applicare quotidianamente e tramandare alle nuove generazioni. In questi articoli, uno per volume, raccoglierò un po’ di nozioni che non voglio dimenticare.

  1. “Ab ovo usque ad mala” tr. dall’uovo alle mele: gli antichi romani erano soliti iniziare i pasti con un assaggio di uova e a finire con la frutta. Spesso mele;
  2. Tisana energizzante per la mattina: erba mate, rosmarino ed eleuterococco. 1 cucchiaio in acqua bollente 5 minuti.
  3. Firenze del Quattrocento: le lettere che i magistrati inviavano al governo non avevano spese. Sopra vi era la scritta “ex offitio” poi abbreviata ex Uffo, Da qui, gratis, “a ufo“;
  4. Le uova di gallina Marans, dal guscio resistentissimo, sono impermeabili a qualsiasi batterio e si possono mangiare crude;
  5. Marmellata di nespole: sbucciarne 1 kg, mettere in terrina con 500 g di zucchero di canna e succo di 1 limone, lasciare riposare tutta la notte. Al mattino cuocete mescolando sino a quando non si addensa. Versarla in vasetti sterilizzati e poi farli bollire coperti in acqua per 30′.
  6. Per congelare i fagiolini lavateli, spuntateli e preparate una bacinella con ghiaccio e una pentola con acqua bollente. Poi gettateli 3 minuti nell’acqua calda, poi altri 3 minuti nel ghiaccio, asciugateli e metteteli nei sacchetti a chiusura ermetica.
  7. Clivia: mai acqua stagnante, mai al sole diretto ma in posizione luminosa, una volta sfioriti si tagliano gli steli con i fiori arancioni e si diradano le innaffiature. Ogni 2-3 anni si rinvasa ma piano piano perchè più sta stretta più fiorisce.
  8. Con la luna calante potete preparare buonissimi cachi disidratati da consumare durante l’inverno. Coglieteli un po’ verdi e ben sodi, tagliateli a fettine sottili e seccateli nell’essiccatoio.
  9.  Crema alla nocciola: polverizzare in un mixer 150 g di zucchero e 150 g di nocciole tostate, aggiungere 350 g di cioccolato con 70% cacao a pezzetti e 250 ml di latte a lunga conservazione. Frullate e cuocetela la crema ottenuta a bagnomaria per 20′, quindi versatela in vasetti sterilizzati.
  10. Ciclamini: un tempo era detto “pan porcino”, forse perchè del suo tubero erano ghiotti i cinghiali e i maiali nel bosco.
  11. “Persona giusta e savia non è insolente, né innalza superbo il capo, ma sempre con tutti e da per tutto è placida, conciliativa, socievole e piana”. Barbanera 1896
  12. Composta speziata di zucca: macerare per 24 h 1 kg di zucca a pezzi con 400 g di zucchero di canna, la scorza di 2 limoni, un po’ di noce moscata e pepe, 4 chiodi di garofano, 4 pezzi di cannella, un po’ di sale e 1 bicchiere e 1/2 di aceto. Cuocete finché la zucca è tenera. Versate in vasetti sterilizzati e fate bollire per 30′.