Come affermavo nel mio precedente articolo sull’Etimologia dei nomi degli Stati, negli anni l’ambientazione di MondOltre si è espansa, comprimendo in un territorio limitato le caratteristiche delle aree del Pianeta che più adoro e sento, per diversi motivi, affini: il Nord Europa celtico e norreno, l’estremo Nord America canadese e alaschiano, i Caraibi, l’estremo Sud America argentino e patagoniano, i grandi laghi dell’Africa Centrale, il vicino Medio Oriente, la regione dell’Everest, l’area nipponica e quella neozelandese e polinesiana.
Procedendo nello studio dell’etimologia dei nomi degli Stati, mi sono però reso conto di quanto io sia ignorante: sono infatti tantissimi i luoghi del mondo che non avevo mai sentito nominare prima o che non ho memorizzato o che conosco solo molto sommariamente… così sommariamente che spesso ho difficoltà anche a indicarli su un planisfero!
Riportando su una mappa questi pensieri ho così definito le aree che conosco discretamente bene (in verde scuro), quelle che conosco con maggiori o minori limitazioni (in verde chiaro) e quelle che proprio non conosco (in bianco), se non per il nome e poche altre informazioni:
Ho poi proseguito leggendo le pagine dedicate agli Stati del mondo in Wikipedia: questi sono in totale 206, di cui 195 riconosciuti “sovrani” e altri 11 sono Stati semi o non riconosciuti (sono considerati tali solo gli Stati indipendenti e non quelli membri di federazioni). La lettura di queste pagine web ha ridestato in me nozioni sopite da anni e così ho rimesso mano alla precedente grafica modificandola/integrandola parzialmente.
NOTA: i pallini rossi sono di due dimensioni diverse solo per non coprire i confini degli stati indicati. Evidenziano gli stati cui sono più interessato.
La nuova “Geografia di MondOltre” sarà quindi modificata come nella nuova grafica che riporto qui di seguito:
Nuova definizione delle aree di interesse
Guardando questo elaborato… la prima osservazione lampante è che, seppur figlio di quell’Occidente la cui “angularis lapis” è la “libertà di pensiero” e seppur considerandomi “uomo profondamente curioso e di ampie vedute”, sono stato “formattato” dal mio tempo e dalla cultura dominante i luoghi in cui ho vissuto i miei primi 50 anni.
Conosco infatti molto poco la geografia e la cultura dei Paesi schieratisi negli anni della Guerra Fredda con il “blocco orientale, sovietico e comunista” rispetto ai “Paesi NATO”. Conosco poco le realtà delle ex colonie degli imperi occidentali dei secoli scorsi (tra queste, pochissimo le realtà sub-sahariane occidentali). Pur avendo letto il Corano e frequentato amici siriani e iraniani, ho una conoscenza minima e frammentaria dei “Paesi islamici” e, infine, nato e cresciuto sulle Alpi, sento molto più affini le realtà montane rispetto a quelle marine (per quanto sia affascinato dal mare, dagli oceani e dalle isole). Questo video, a commento della riflessione, vale mille parole:
Ora, terminata questa fase di ricerca “online”, cercherò di compensare le mie lacune sulla materia leggendo qualche Enciclopedia Geografica. Inizierò dal volume che ho acquistato non troppo tempo fa e che conservo all’Eremo ElGram: “La Grande Enciclopedia Geografica Illustrata” edito dalla DIX.