“Tra 20 anni non sarai deluso per le cose che avrai fatto, ma per quelle che non avrai fatto.”
M. Twain

Alcuni sostengono che “noi siamo quello che non abbiamo fatto“, intendendo che gli atti che non abbiamo compiuto, e a cui pensiamo di continuo, di fatto ci definiscono.
In altri termini, noi siamo i nostri rimpianti.
Già, i rimpianti: come gli ingranaggi di un vecchio orologio, scandiscono l’inesorabile passare del tempo. Ci ricordano con malevola puntualità ciò che saremmo potuti essere, ma non abbiamo avuto il coraggio di essere. Sottolineano con sadica pignoleria i nostri fallimenti, ed ancor peggio, i nostri tentennamenti.
‘E na miseria André! Siamo a Natale: e metticelo un pizzico di ottimismo! Se il post continua con ‘sto andazzo, giuro, preferisco darmi una martellata sulle spalle!
Sai che ti dico? Io ho scelto di non credere a chi afferma che siamo definiti dai nostri rimpianti: noi siamo le nostre decisioni. Ma dobbiamo imparare a prendere decisioni migliori e per farlo dobbiamo avere consapevolezza di ciò che rimpiangeremo tra vent’anni. Per aiutarti in questa presa di coscienza, ho pensato di scrivere una lista, una lista di rimpianti. Mi auguro che almeno un elemento di questa lista faccia scattare in te una scintilla, la scintilla della tua rivoluzione personale: se così fosse, non potrei immaginare regalo migliore da farti 😉
Tra 20 anni ti pentirai di…
Non aver vissuto la tua vita. Bronnie Ware è un’infermiera australiana ed è l’autrice di: “Vorrei averlo fatto“, un breve libro in cui ha raccolto i cinque più grandi rimpianti dei pazienti in fin di vita che ha avuto l’onore di assistere nel corso degli anni. Il loro rimpianto più grande? Non aver vissuto fino in fondo la propria vita. Come biasimarli; troppo spesso ci ritroviamo ad inseguire sogni ed aspettative altrui (genitori, amici e società in generale), dimenticandoci di vivere la nostra vita, di rispettare i nostri valori, di inseguire i nostri sogni.
Esserti preoccupato troppo di quello che pensavano gli altri. Ricordi come eri preoccupato del giudizio altrui alle scuole elementari? Esatto! Quando eri piccolino, te ne fregavi beatamente di quello che pensavano gli altri e se, per qualche strano motivo, te ne interessavi, scommetto che non riusciresti neanche a ricordartelo. Tra vent’anni sarà lo stesso. Vivi la tua vita e fregatene beatamente di quello che pensano gli altri: conta solo il giudizio che hai di te stesso.
Aver procrastinato troppo a lungo quel progetto. Molti mi chiedono come mai abbia deciso di dedicare la prima guida di EfficaceMente proprio alla procrastinazione; diamine, l’80% degli italiani neanche sa cosa sia la procrastinazione! Eppure sappiamo benissimo cosa significa rimandare fino all’ultimo il progetto della nostra vita, per poi accorgerci che il treno è ormai passato. Se vuoi vivere senza rimpianti, piantala di procrastinare.
Non aver imparato a suonare uno strumento. Lo ammetto, questo è un mio grande rimpianto. Amo il pianoforte ed ogni volta che posso mi piace perdermi tra le melodie di Ludovico Einaudi; eppure non ho mai imparato a suonare il piano. Tu quale strumento suoni? Quale strumento avresti voluto imparare?
Non aver imparato l’inglese. Puoi amare oppure odiare la lingua inglese, sono scelte personali, ma non puoi ignorarla. Secondo uno studio di Ethnologue, più di 1,3 miliardi di persone parlano inglese nel mondo. Non solo: il mondo del lavoro parla inglese, la scienza parla inglese, Internet parla inglese. Se trascuri questa lingua, ti stai facendo del male da solo. Questo non significa che devi spendere migliaia di euro per corsi in aula: personalmente ho imparato l’inglese attraverso un metodo non convenzionale (ed economico).
Non esserti impegnato abbastanza all’Università. Senza dubbio un buon voto di laurea può aprirti molte porte. Questo però non è l’unico motivo per impegnarti di più all’Università. Tra qualche anno ti accorgerai che poterti dedicare allo studio a tempo pieno, in fondo non è così male; ma per goderti i tuoi anni universitari hai bisogno di un metodo di studio che funzioni davvero, un metodo di studio che ti faccia tornare l’entusiasmo per lo studio, insomma, hai bisogno del metodo Sm2 (Studia meno, Studia meglio) 😉
“Vorrei vivere per studiare e non studiare per vivere”.
Francis Bacon.
Non aver avuto il coraggio di inseguire quell’obiettivo “Ollio”. La settimana scorsa ti ho parlato degli obiettivi “Ollio”: alcuni di noi non hanno ancora scoperto il proprio obiettivo primario, altri lo hanno ben in mente, ma hanno paura di inseguirlo, o semplicemente non sanno da dove iniziare. Beh, aspettare che si realizzi da solo, come per magia, ti posso assicurare che è una strategia molto efficace per avere un grosso rimpianto.
Non esserti allenato con costanza. A 20 anni ci sentiamo invincibili. A 30 anni cominciamo ad avere alcuni dubbi sui nostri super poteri. A 40 anni il divano inizia ad avere un fascino esotico. A 50 anni… rischiamo di non arrivarci! Trova il tuo sport, innamoratene, ma soprattutto allenati con Costanza (la sorella di Filomena).
Non aver curato i tuoi denti. Ci ricordiamo della salute dei nostri denti quando ormai è troppo tardi e uno strano tizio continua a farci domande sul meteo mentre ci infila le mani nella bocca per infliggerci un dolore atroce. Curare i denti è dannatamente noioso: devi spazzolarti i denti neanche fossi Van Gogh, devi passare il filo interdentale anche sotto le ascelle e, se non hai proprio nulla da fare, devi risciacquarti la bocca con quel fuoco liquido noto come collutorio. Eppure i denti hanno legami inaspettati con altre parti del nostro organismo e trascurarli può essere la causa primaria di non pochi disturbi (e rimpianti).
Aver trascurato la tua alimentazione (e la tua salute). Siamo quello che mangiamo. La stragrande maggioranza delle malattie ha una qualche connessione con la nostra dieta alimentare: non darle peso ci allontana spesso dal nostro peso ideale. Dico giusto o ho ragione?
Non aver detto cosa provavi a quella persona. Ogni lasciata è persa. Quanto pensi di aspettare prima di confessare quello che provi a quella persona speciale? Se non lo farai, rischi di pentirtene per il resto della tua vita (sì, questo è un segno del destino: fallo).
Non aver coltivato le tue amicizie. In questi ultimi 30 anni ho vissuto in almeno 4 città diverse e conosciuto centinaia di persone; ma solo recentemente ho riscoperto l’importanza delle vere amicizie, di quelle che si contano sulle dita di una mano. Ma queste amicizie vanno coltivate con cura. Tu lo stai facendo?
Esserti preoccupato troppo. Bobby McFerrin cantava “don’t worry, be happy“, sembra così banale, eppure è l’essenza della vita. Tra cinque anni, molto probabilmente, non ricorderai il 90% delle preoccupazioni che oggi ti affliggono: perché continuare a dar loro così tanto spazio? Riprenditi la tua vita. Se può esserti utile, utilizza una di queste 5 strategie per ritrovare la serenità.
Non aver intrapreso quel viaggio. Ho sempre preferito regali che si potessero toccare con mano: poi ho iniziato a viaggiare. Un viaggio è un’esperienza che ti rimane dentro, per sempre. Se è già da un po’ che pensi a quel viaggio: è arrivato il momento di partire.
Non essere stato grato per quello che avevi. Ci accorgiamo di quanto fossimo fortunati tutte le volte che perdiamo qualcosa: è inevitabile, a meno che… a meno che non iniziamo ad essere grati, in questo preciso istante, per tutto ciò che abbiamo (sì, anche tu hai almeno una piccola cosa di cui essere grato).
“Ricordati che non essere felici significa non essere grati”.
Elizabeth Carter.
Non essere uscito dalla trappola del topo. Sveglia – Traffico – Ufficio – Pranzo – Ufficio – Traffico – Cena – Letto. Sveglia – Traffico… Dio quanto ho odiato questa routine! Ci sono stati giorni in cui mi sono sentito soffocare. Eppure non avevo il coraggio di mollare. Spesso preferiamo un comodo inferno, ad un paradiso impegnativo. Se non vuoi avere rimpianti, inizia oggi stesso a lavorare al tuo piano di fuga dalla trappola del topo.
Essertela presa così tanto per colpa degli altri. Quante energie nervose sprechiamo per colpa degli altri? Lo st*!-zo che ci taglia la strada, il commesso scortese, il capo rompipalle. Passiamo le nostre giornate (e spesso anche le nottate) a rimuginare sui torti subiti. E se applicassimo più spesso la Legge del Camion della Spazzatura?
Non aver affrontato quella paura. La nostra vita è definita dalle paure che affrontiamo. Più ti nascondi di fronte alle tue paure, più queste acquisiscono potere su di te. Smettila di nasconderti: affronta le tue paure a viso aperto, costi quel che costi.
Non aver detto abbastanza “ti voglio bene” alle tue persone care. Hai mai pensato a cosa faresti se ti dicessero che ti rimangono appena 5 minuti di vita? Io vorrei sentire per un’ultima volta le persone a me più care. Ma perché aspettare quegli ultimi 5 minuti? Perché non farlo ora?
Aver sprecato il tuo tempo. Non devi aspettare vent’anni per renderti conto di quanto tempo sprechi ogni giorno (e se non te ne rendi conto, ti consiglio di dare un’occhiata a questa tabellina del tempo). Prova ad immaginare cosa potresti realizzare se investissi tutto quel tempo sprecato nella tua crescita personale. Chi saresti tra 1 anno? Dove arriveresti? Quali obiettivi realizzeresti?
“Ci sono solo 2 cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata ed un’occasione persa”.
J. Rohn
Quindi cosa hai deciso? Pensi di buttare nel gabinetto anche il nuovo anno o di trasformarlo finalmente nel migliore anno della tua vita? Per l’anno nuovo segui solo una regola: zero rimpianti. Buona settimana. Buon Natale. Andrea.
FONTE