La seconda serie della saga “Tomb Raider” (“Legend”-“Anniversary”-“Underworld” per PS2), affidata nel 2006-2008 agli sviluppatori della Crystal Dynamics, non mi conquistò assolutamente per tutta una serie di limiti del gameplay, per una grafica che iniziava ad essere superata e una trama sempre più scontata. Probabilmente queste mie sensazioni erano generalmente condivise, se un giovane e sconosciuto Natan Drake riuscì a farsi spazio in un settore del mercato praticamente monopolizzato da Indiana Jones e dalla sua versione con la quarta di reggipetto “Lara Croft”! 
Pochi personaggi caratterizzati perfettamente, ambientazioni affascinanti, trame coinvolgenti ricche di colpi di scena inaspettati, ottima grafica che sfruttava bene le potenzialità della PS3 e un gameplay innovativo e divertente mi hanno fatto innamorare di questa saga sin dalle prime ore con il gamepad in mano!


Uncharted (traducibile in italiano come Inesplorato) è una serie di videogiochi sviluppata da Naughty Dog e pubblicata da Sony Interactive Entertainment per PlayStation 3 e PlayStation 4.
La storia narra le avventure di Nathan Drake, un cacciatore di tesori statunitense.

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Ordine cronologico della serie

 

L’abisso d’oro (prequel) (2011)

Titolo spin-off creato per PS Vita. Non l’ho mai giocato.


Drake’s Fortune  (2007)

E’ il primo gioco della serie. Il gioco narra le vicende di Nathan Drake, presunto discendente dell’esploratore Sir Francis Drake, che cerca di trovare il tesoro perduto di El Dorado, con l’aiuto del suo amico Victor Sullivan e della giornalista Elena Fisher.

PRO: Personaggi carismatici, fluidità di gioco, grafica eccezionale.

CONTRO: Troppo breve.

VOTO GLOBALE: 4 su 5

TROFEI PlayStation: 45%


Il covo dei ladri (2009)

E’ il secondo gioco della serie e racconta la ricerca da parte di Nathan Drake della mitica Shambhala.

PRO: Nuove meccaniche di gioco che permettono approccio stealth e scenografiche scalate libere. Il motore grafico non prevede scene di caricamento tra aree adiacenti o capitoli successivi.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5

TROFEI PlayStation: 45%


L’inganno di Drake (2011)

E’ il terzo gioco della serie e racconta un’avventurosa missione tra le dune del Deserto Arabo.

PRO: Forse il miglior gioco realizzato per PS3. Grafica, giocabilità, trama ai livelli più alti del periodo. Imperdibile.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: 55%


Fine di un ladro (2016)

E’ il quarto ed ultimo gioco della serie e vede Nathan e suo fratello Sam impegnati nella ricerca di una colonia pirata perduta e del tesoro del capitano Henry Avery qui nascosto.

PRO: Se il titolo precedente ha rappresentato la massima espressione per PS3, questo titolo entra di diritto tra i migliori titoli realizzati per la PS4. Come il precedente, ma ancor meglio.

CONTRO: Nessuno.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 +

TROFEI PlayStation: 43%


L’eredità perduta (spin-off) (2017)

In Uncharted: L’eredità perduta, l’espansione stand-alone della serie,i giocatori si troveranno nei panni di Chloe Frazer, alla ricerca della “Zanna di Ganesha”, insieme a Nadine Ross, un’antagonista di Uncharted 4: Fine di un ladro, fra le montagne dell’India durante una guerra civile.

PRO: Il titolo allevia, ma solo un po’, le crisi di astinenza dopo la fine della saga…

CONTRO: I personaggi sono ben caratterizzati ma manca Natan. Troppo breve.

VOTO GLOBALE: 5 su 5 

TROFEI PlayStation: 54%


APPROFONDIMENTI

1) IL FILM

Il produttore Avi Arad ha dichiarato che sta lavorando con Sony per sviluppare l’adattamento cinematografico di Uncharted. In una risposta ad una domanda posta a Richard Lemarchand, capo designer di Naughty Dog, se gli sarebbe piaciuto vedere un adattamento cinematografico di Uncharted, ha risposto: «no comment».
Da allora, la Columbia Pictures ha confermato che un film di Uncharted è in fase di sviluppo. Ed è scritto da Kyle Ward e prodotto da Avi Arad, Charles Roven, Ari Arad e Alex Gartner. Il 30 giugno 2009 è stato confermato che il film Uncharted è stato in produzione nell’ultimo anno e mezzo. Il 26 luglio 2010, in rete circola un rumor che vuole l’attore Samuel Brodie prendere il ruolo di Nathan Drake. Il 4 agosto 2010, è stato confermato che il registra David O. Russell ha lasciato l’incarico per un non meglio precisato mancato accordo con i produttori. L’attore americano, Mark Wahlberg, ha confermato che sarà presente nel film Uncharted e ricoprirà il ruolo di Nathan Drake. Nel film saranno presenti anche Joe Pesci e Robert De Niro, che interpreterà Victor Sullivan. Il 17 luglio 2011, è stato confermato che il film di Uncharted sarà diretto dal regista Neil Burger, già famoso per i suoi film come The Illusionist o Limitless; Neil, inoltre, in una breve intervista ha dichiarato che il film non sarà simile (come in precedenza ipotizzato) a Indiana Jones, bensì avrà atmosfere più simili a quelle di The Bourne Identity.
Il 9 gennaio 2017 è stata annunciata che la sceneggiatura del film è stata completata, ad opera di Joe Carnahan, mentre per le riprese si è detto che inizieranno nella primavera del 2017; il film sarà diretto da Shawn Levy (già regista di Una notte al museo e Real Steel), mentre Wahlberg non interpreterà il protagonista, cosa da lui stesso confermata durante il tour promozionale di Boston – Caccia all’uomo, venendo così sostituito da Tom Holland.
Nel giugno 2019 è stata annunciata la data di uscita del film che è prevista per il 18 dicembre 2020.

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FONTE

Aggiornamento 2023:

Il 27 gennaio 2020 è stato annunciato il rinvio della uscita del film per il marzo 2021. Il 17 febbraio 2020, Tom Holland ha confermato che il film proporrà un’origin story con materiale inedito. Il 27 aprile 2020 il film viene rinviato al 16 luglio 2021. Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 18 febbraio 2022 ed in quelle italiane dal 17 febbraio dello stesso anno.

RECENSIONE DEL FILM


2) FRASI MEMORABILI

« Coloro che sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono vivere i loro sogni a occhi aperti e realizzarli. Io sono uno di questi. »  (T.E. Lawrence, conosciuto come Lawrence d’Arabia)

“SIC PARVIS MAGNA”
“Così dalle piccole cose nascono le grandi”
motto di Sir Francis Drake

“PRO DEVS QVOD LICENTIA”
“HODIE MEVM ERIS EN PARADISO”

La frase del titolo, tratta dal Vangelo secondo Luca, è riportata sulla carta geografica mostrata nel teaser trailer di Uncharted 4: A Thief’s End. “Hodie mecum eris in paradiso”, cioè “Oggi tu sarai con me in paradiso”, per alcuni farebbe riferimento proprio all’insediamento di Libertalia, un vero “paradiso” per i pirati. Questa “mitologica” colonia sarebbe infatti stata fondata verso la fine del Seicento dal prete italo-dominicano Caraccioli e dai bucanieri Thomas Tew e James Misson, presunto ex ufficiale della marina francese, col motto dell’utopia pirata “per Dio e la libertà”. Il tesoro di Naughty Dog Secondo la leggenda gli abitanti della colonia erano motivati da ideali libertari, antiautoritaristici e anticapitalistici. Tant’è che dividevano per esempio tra loro equamente donne, tesori e bestiame, erano contro ogni forma di schiavitù o gli Stati oppressivi, ed eleggevano il loro capo. Si dice che fossero organizzati in gruppi di dieci pirati ciascuno, e che in ognuno di essi ci fosse un rappresentante che partecipava alle assemblee per decretare le leggi necessarie a regolamentare l’enclave; una delegazione di bucanieri si riuniva poi almeno una volta l’anno per prendere tutte le decisioni importanti riguardanti la comunità, e nulla poteva essere fatto senza il suo consenso. La colonia, infine, pare si estendesse dalla baia d’Antongil fino a Mananjary, includendo l’Île Sainte-Marie e Foulpointe, che abbiamo citato poco sopra. Quanto appena descritto è raccontato nel libro A General History of the Most Notorious Pirates. Il testo, apparso per la prima volta a Londra nel 1724, sarebbe stato scritto da un certo capitano Charles Johnson, ritenuto in realtà uno pseudonimo dello scrittore britannico Daniel Defoe, l’autore di Robinson Crusoe. Il tesoro di Naughty Dog Per queste ragioni gli storici si dividono tra chi pensa che il contenuto dell’opera sia interamente il frutto dell’immaginazione dell’autore, e dunque non abbia alcuna credibilità, e chi invece pensa che contenga comunque un fondo di verità, visto che nel manoscritto vengono citati anche dei fatti reali. Inoltre tutto viene descritto con un linguaggio marinaresco tale da far supporre che a scriverlo sia stato a tutti gli effetti un pirata o comunque un uomo di mare, e non il famoso autore di romanzi.