Raccolta di aforismi e proverbi sulle api e il miele, che per millenni è stato l’unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Il miele è stato in parte soppiantato nella nostra epoca soltanto dopo l’introduzione dello zucchero raffinato industrialmente, ma di recente sta tornando a assere sempre più consumato in virtù delle sue proprietà benefiche per l’organismo.
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1. Ape
Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.
Anonimo (cit. dall’Unione Nazionale Apicoltori francesi nel 1994 e attribuita ad Albert Einstein – vedi “Citazioni errate” su Aforismario)
Ciò che non giova all’alveare non giova neppure all’ape.
Marco Aurelio, Pensieri, 166/79
Sostengono che le api sono molto intelligenti. Non si direbbe: dall’alba della creazione del mondo ad oggi hanno fatto sempre le stesse cose.
Romano Battaglia, L’uomo che vendeva il cielo, 2011
L’ape indaffarata non ha tempo per rattristarsi.
William Blake, Proverbi infernali, in Il matrimonio del Cielo e dell’Inferno, 1790/93
Come l’ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo, così il saggio dimori nel mondo.
Siddhārtha Gautama Buddha, Versi della Legge, III sec. a.e.c.
La biodiversità costituisce un segnale: se in un prato che state attraversando ci sono molti fiori, molte api e farfalle sulle loro corolle, se le bisce strisciano tra le erbe e le allodole cantano nel cielo, potete essere certi che quel luogo è salubre, e che, per sovrappiù, contribuisce alla nostra felicità suggerendoci che l’uomo non è ancora solo nel mondo.
Giorgio Celli, su Il Sole 24 ore, 2010
Per fare un prato occorrono un trifoglio e un’ape, / un trifoglio e un’ape, / e immaginazione.
L’immaginazione da sola basterà, / se le api sono poche.
Emily Dickinson, Poesie, 1850/86
L’ape trae il miele dai fiori senza sciuparli, lasciandoli intatti e freschi come li ha trovati. La vera devozione fa ancora meglio, perché non solo non reca pregiudizio ad alcun tipo di vocazione o di occupazione, ma al contrario vi aggiunge bellezza e prestigio.
François de Sales, La filotea, 1609
L’ape operaia, siccome muore dopo sei o sette mesi, non riesce mai a raggiungere l’età pensionabile.
Gene Gnocchi, Il mondo senza un filo di grasso, 1997
Ci sono delle api che come secondo lavoro fanno le punture agli anziani.
ibidem
Gli uomini producono il male come le api producono il miele.
William Golding, The Hot Gates, 1965
Guarda questa ape piccola e brutta. Fa il miele. Io sono una persona di aspetto gradevole e tutto quello che so fare è un po’ di cerume nelle orecchie.
Milt Kamen
Quante api che rispettano il loro capo* e si comportano con tanta disciplina e accortezza! quanti calabroni, vagabondi e buoni a nulla, che cercano di sistemarsi a spese delle api!
François de La Rochefoucauld, Riflessioni varie, XVII sec. (postumo 1863)
Là quel giglio è succhiato crudelmente da un’ape, nelle sue parti più sensibili, più vitali. Il dolce mele non si fabbrica dalle industriose, pazienti, buone, virtuose api senza indicibili tormenti di quelle fibre delicatissime, senza strage spietata di teneri fiorellini.
Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, 1817/32 (postumo, 1898-1900)
Quale delle nostre facoltà non troviamo nelle opere degli animali? C’è forse un governo regolato con maggior ordine, distribuito in più incarichi e uffici diversi e mantenuto con più fermezza di quello delle api? Questa disposizione di azioni e funzioni così ordinata, possiamo forse immaginarla condotta senza raziocinio e senza previdenza?
Michel de Montaigne, Saggi, 1580/95
Ci sono degli strani uomini-api, che nel calice di tutte le cose sono capaci di succhiare sempre solo ciò che è più amaro.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80
In quanto alle api, io le considero delle bestie divine, perché vomitano miele, seppure si voglia dire che lo ricevano da Giove. E se è vero che esse pungono, gli è perché là dove è dolcezza, vi troverai unita amarezza.
Petronio Arbitro, Satyricon, ca. 60
L’ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
Siracide, Antico Testamento, II sec. a.e.c.
Si può considerare l’uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
Hippolyte Taine, La Fontaine e le sue favole, 1860
– Pur’io vorrei la pace:/ – diceva l’Ape a un Grillo – / ch’er lavoro tranquillo / me soddisfa e me piace. / Ma finché su la terra / parleranno de guerra / terrò sempre, a bon conto, / un pungijone pronto: / er pungijone mio / che m’ha arrotato Iddio.
Trilussa, L’ape, in Libro muto, 1935
C’è un’Ape che se posa / su un bottone de rosa: / lo succhia e se ne va… / Tutto sommato, la felicità / è una piccola cosa.
Trilussa, Felicità, in Acqua e vino, 1944
Proverbi sulle Api
Ape morta non fa miele.
Chi stuzzica l’ape si trova dietro lo sciame.
Chi teme l’ape non lecca miele.
Chi tiene le api senza custode poco tribola e poco gode.
Dove va l’ape va il miele.
È più facile perdonare la puntura all’ape che alla vespa.
Fa più male un’ape che cento mosche.
L’ape che suda d’estate può mangiar miele d’inverno.
L’ape ha il miele in bocca e il pungiglione nella coda.
Le api fanno il miele e il miele le api.
Le api nuove fanno fuggir le vecchie.
Morta l’ape non si ciuccia più miele.
Per pungere l’ape perde la vita.
Piace più il ronzare delle api che quello delle mosche.
Quando l’ape punge perde l’aculeo.
Quando l’ape si chiude nell’arnia arriva l’inverno.
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2. Miele
Gli amanti, come le api, vivono nel miele.
Anonimo (Casa degli Amanti di Pompei)
La vita è una clessidra con molte lacrime e qualche goccia di miele.
Roberto Gervaso, La volpe e l’uva, 1989
Orribile è il bavaglio spalmato di miele.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l’anima e refrigerio per il corpo.
Libro dei Proverbi, Antico Testamento, V sec. a.e.c.
Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
ibidem
Il troppo miele diventa fiele.
Ettore Mazzuchelli, Manuale di massime, sentenze e pensieri sopra diverse materie, 1769
L’aria si inquina, l’acqua imputridisce, perfino il miele delle api ha il gusto metallico della radioattività, e tutto si deteriora sempre più in fretta.
John Milton (Al Pacino), in L’avvocato del diavolo, 1997
Il miele non mi sa di pulito. Dall’odore che ha, mi dà l’idea che le api non si lavino i piedi.
Gianni Monduzzi, Orgasmo e pregiudizio, 1997
Esser civile, vuol dire proprio questo: − dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele.
Luigi Pirandello, L’uomo, la bestia e la virtù, 1919
L’amore è fecondo di molto miele e di molto fiele.
Tito Maccio Plauto, Cistellaria (La commedia della cesta), III-II sec. a.e.c.
Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.
William Shakespeare, Romeo e Giulietta, ca. 1596
Proverbi sul Miele
A san Giovanni l’alveare spande, a san Martino l’alveare è pieno.
Bocca di miele, cuore di fiele.
Caro è il miele che si compra dall’orso.
Caro è il miele che si deve leccare sulle spine.
Chi divide il miele coll’orso ha men che la sua parte.
Chi ha guasto il palato trova amaro il miele.
Chi ha in bocca il fiele, non può sputar miele.
Chi ha miele ha mosche e chi ha mosche non sempre ha miele.
Chi ha paura dell’ape non lecca il miele.
Chi lavora col miele si lecca le dita.
Chi si fa di miele è leccato da tutti.
Chi vuole il dolce del miele deve sopportare l’amaro dell’ape.
Col miele si piglia la mosca e s’intrappola l’orso.
Con il miele si prendon le vespe, con l’aceto neanche la peste.
Fatti di miele e ti mangeranno le mosche.
Il miele si fa leccare perché è dolce.
Il miele si lecca e il fiele si sputa.
Miele fresco e vino vecchio.
Molti van col miele in bocca e il rasoio alla cintola.
Non si fa il miele senza le api.
Piange chi lecca il miele sulle spine.
Poco fiele fa amaro molto miele.
Quando piove d’agosto piove miele e piove mosto.
Senza fatica non c’è miele.
Troppo miele diventa amaro.
Chi vuole il miele deve avere il coraggio di affrontare le api.
Proverbio africano
Note
*L’ape regina fino all’età moderna era ritenuta un re (cfr. cit. di La Rochefoucauld).
FONTE