Articolo con ormai un lustro sulle spalle… ma sempre attualissimo! Scritto molto bene, dovrebbe divenire un mantra per chiunque scriva online!

Andrea Barchiesi, fondatore di Reputation Manager, ci insegna in 8 mosse a salvarci la reputazione sul web. Per trovare lavoro, migliorare la nostra immagine ed evitare di diventare il nostro peggior nemico. Pronti? Si comincia

Google, facebook, linkedin… È sufficiente un click per ricevere informazioni di ogni genere su una persona. E in un mondo in cui internet fa da padrone, la reputazione on line non è certo un dettaglio. È fondamentale per chi desidera cambiare lavoro, per chi cerca nuovi contatti professionali e anche per chi al momento non ne avverte l’utilità, ma non si sa mai… “Anche perché la Rete” spiega Andrea Barchiesi, fondatore di Reputation Manager che ha partecipato a TOLK TOLK (conversazioni tra professionisti nel mondo del web ), “è una corrente silenziosa che non perde l’occasione per dire qualcosa di noi e quindi va monitorata costantemente”. Ma come si costruisce la propria reputazione on line? E soprattutto, come evitare errori? Ecco 8 consigli pratici forniti da Andrea Barchiesi:
1. Non bisogna pensare che basti aprire facebook per avere notizie relative a una persona. La prima cosa che si fa, in realtà, è digitare nome e cognome su google. È quella la stanza principale di “casa internet”. È da lì che provengono le maggiori informazioni su di noi. È lì che vengono cercate da chi può avere bisogno di noi.
2. Mi devo domandare che cosa c’è su google su di me. E, per avere un’idea più precisa della mia web reputation, la cosa migliore da fare è quella di accedere gratuitamente al sito https://www.my-reputation.it/. Inserendo i dati richiesti, apparirà un punteggio relativo alla mia reputazione in rete. E nel caso in cui non dovessi comparire per niente, significherebbe che la mia identità digitale è nulla. Tradotto: non sono rilevante in nulla ed è molto difficile che qualcuno mi noti e ritenga gli possa essere necessario in qualche modo. Il che non è propriamente il massimo, considerato che trovare lavoro per i profili medio-alti significa essere cercati e non inviare curricula a raffica. Se poi dovessero affiorare aspetti negativi, ovviamente è ancora peggio. Ciò significa occasioni mancate e buttate direttamente nel cestino della spazzatura.
3. Non bisogna però pensare che tutto sia andato perduto. La web reputation si può costruire, incominciando da una parola chiave: coerenza. Devo conquistare cioè la fiducia del prossimo e se do un’immagine di me incoerente, distonica e dubbia, non otterrò di sicuro questo risultato. Un esempio? Mettere in rete fotografie in cui appaio con la cresta e i tatuaggi non è propriamente un’idea grandiosa se aspiro a trovare lavoro in un ufficio legale e mi presento ai colloqui sempre in giacca e cravatta.
4. Altra regola fondamentale che vale nella vita, ma anche nel web: non mentire mai. Un conto è esplicitare le proprie capacità, tutt’altra cosa è vendersi per quello che non si è. I nodi vengono al pettine, prima o poi. E i palloni gonfiati non sono certi ritenuti affidabili.
5. Bisogna ricordarsi che, qualsiasi cosa venga scritta è per sempre. I peccati restano nella memoria della gente e del web, più delle azioni gloriose. Quindi prima di scrivere e postare qualunque cosa o frase, il consiglio è quello di pensarci e ripensarci attentamente.
6. Ci sono argomenti tabù. Prendere posizioni nette su temi delicati come quelli riguardanti la politica, il sesso, la religione, non è mai una grande idea. Come minimo si rischia di infastidire qualcuno, se non di inimicarsi schiere di persone. E poi saranno in pochi a dircelo esplicitamente, gli altri potranno serbare una sorta di eterno subdolo rancore.
7. È bene pensare a se stessi come a un’azienda, mettendo in evidenza tutto ciò che ci possa rendere appetibili, senza risultare mai polemici e negativi. Chi assumerebbe un collega che si sa a priori che avrà sempre da ridire?
8. Ogni volta che si scrive qualcosa bisogna avere stampato nella mente che è come se lo si urlasse a gran voce in piazza. La rete è una cassa di risonanza enorme.
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