Ho pensato sia bello e giusto raccogliere copia dei bollettini pubblicati nel BG2 e diffusi come newsletter negli anni. Magari non in forma integrale, ma tagliando riferimenti non più utili o link non più attivi… ma mi piace l’idea di lasciare traccia del tanto lavoro fatto. Radici profonde garantiscono all’albero maggiori possibilità di vedere i propri rami protendersi alti nel cielo.

BROOM GEAR, L’Informatore degli Esploratori Erranti – GEE NEWS n.1/2018

Indice
– La Voce del Guardiano
– L’Araldo Alato
. Economia e Diritto
. Amore, Affettività e Sessualità
. Storia, Filosofia, Psicologia e Letteratura
. Scienza e Tecnologia
. Sport e Alimentazione
. Apicoltura e studi sul Cervello
. Giochi e Videogiochi

La Voce del Guardiano

“Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità.” Dalai Lama
“Nessuno muore finché vive nel cuore di chi rimane.” Detto PopolareCari Esploratori Erranti,
tanto per iniziare… i nostri più sinceri auguri per un 2018 colmo di salute e serenità!
Qui a Torino tutto bene. Come al solito non siamo riusciti a concludere le “TroppeCose” che ci eravamo prefissati… ma il trimestre che ci divide dall’ultimo Bollettino è stato ugualmente foriero di molteplici sviluppi positivi al nostro progetto esistenziale.
Principalmente, un po’ per scelta e un po’ per obblighi derivanti da norme locali e obsolescenza programmata degli oggetti, ci siamo trovati a dover investire tempo e denaro per rinnovare buona parte del “parco macchine familiare”:
Abbiamo dovuto vendere la nostra amata Landrover “LandRoval” con soli 63mila km, ma Diesel €4 e quindi impossibilitata a circolare in buona parte della Pianura Padana, passando a una SSangYong New Korando Benzina+GPL (vedi: Nuova F@R-Auto ordinata! Inizia una nuova era!).
Abbiamo poi rottamato l’ADSL domestica a 3 Mbs in favore della Fibra di FastWeb a 42 Mbs e si è upgradata la rete informatica acquistando un nuovo smarthphone android per Ary (Umidigi S2) e un nuovo laptop bello pompato (HP OMEN 17-W102NL battezzato “Albatross”, vedi: Robur il conquistatore) per continuare a programmare/disegnare senza l’ansia che l’Asus “Nautilus” (unico Win10 in casa) si piantasse senza preavviso… e io dovessi interrompere lavori già troppo spesso rallentati dalle mille varie&eventuali della vita.
Tutto ciò seguendo il principio del “fare un passo indietro per poi balzare in avanti”: così come ho imparato volando (dove per decollare devi metterti controvento) o tirando con l’arco (dove per scoccare una freccia devi prima tirarla indietro). L’idea è quella di fare investimenti ragionati per garantire solide basi strumentali al progetto… con la speranza che, se nel 2017 il solo sito web in phpBB ha ricevuto 3 milioni di visite, nel 2019 il nuovo sito in wordpress, costruito e gestito con macchine più performanti, potrà ambire alle 500mila visite mensili!
Abbiamo poi concluso l’iter burocratico iniziato a settembre e necessario per formalizzare i nostri testamenti, le procure generali, le iscrizioni alla SOCREM (Società per la Cremazione di Torino) e, cosa che vi dovrebbe interessare maggiormente in quanto Raminghi, Esploratori, Guardiani o simpatizzanti della Gilda, per aver destinato parte del nostro patrimonio alla creazione di una FONDAZIONE denominata “Gilda degli Esploratori Erranti” in memoria di “Bron e Arihanna ElGram” (gli pseudonimi con i quali sigliamo da decenni le nostre opere creative) e la cui sede, denominata “Eremo”, verrà istituita presso la nostra casa di residenza.
Ma tutto questo perché?
Per rispondere riporto un breve testo scritto il 25 novembre scorso:
Si vive due volte, anzi tre!
Stavo leggendo l’ultimo numero de l’Alpino e mi ha colpito una frase: “Si vive due volte. La seconda nel ricordo”.
Nelle mie Valli si dice una cosa simile, che tradotta in italiano più o meno recita: “Nessuno muore finché vive nel cuore di chi rimane”.
E’ un concetto che mi piace, perché obbliga le persone a fare i conti, volenti o nolenti, con il loro modo di comportarsi quotidiano… quindi dovrebbe rendere più ragionevoli, sociali, saggi, in una parola sola “empatici”, tutti quanti… e così migliorare l’ecosistema umano e l’ambiente naturale tutto o, per lo meno, rendere tangibile un certo pedagogico senso di “giustizia” (nel senso del “diritto naturale” ottocentesco).
Ma voglio anche pensare che non ci si fermi ai soli soggetti con i quali abbiamo avuto rapporti diretti: voglio credere che il comportamento influenzi su larga scala l’inconscio collettivo e si registri, forse, su una stessa parte del DNA.
Ecco perché mi sto organizzando per modificare progressivamente la mia quotidianità nel futuro prossimo: imparato, studiato e vissuto una marea di esperienze nei primi 40 anni della mia esistenza… è un imperativo utilizzare il tempo concessomi nel secondo tempo per concretizzare progetti, sperimentare nuove soluzioni ai problemi e -soprattutto- riorganizzare in modo gradevolmente fruibile il patrimonio di insegnamenti accumulati, così da trasferirli alle generazioni future evitando che vadano perse e obblighino altri (anche solo uno!) a perdere tempo ricominciando da capo gli studi.
Perché è sì vero che “fino a quando le cose non le provi sulla tua pelle non le capisci” ma è anche vero che un “bignamino”, un “manualetto delle istruzioni ben scritto” tante volte torna comodo e ti fa risparmiare un mare di tempo, permettendoti di avanzare nella ricerca molto più di chi ti ha preceduto! 
Oltre al fatto che trasferire esperienze è di per se un’esperienza fantastica: ti permette di ripassare scoprendo nuovi collegamenti tra le informazioni, ti dona gioia nel vedere che altri migliorano la propria ricerca grazie anche a quegli insegnamenti e ti sdebita il cuore della fortuna che hai avuto nel poter vivere certe esperienze e nel poterle ancora raccontare.
Ecco il perché di tanto impegno nel progetto “Cattedrale del Silenzio” con i suoi due Eremi “Virtuale” e “Reale” e l’impegno al pubblicare presto i miei racconti… 
NUMQUAM QUIESCERE!
Obiettivo finale è concretizzare uno stile di vita che ho definito “Declassamento Ragionato” (in inglese “Planned Downgrading Life Style”): la nostra personale interpretazione del movimento socio-culturale, sempre più presente nel “mondo occidentale”, definito “downshifting“. Ovvero “una scelta di uno stile di vita meno faticoso e più gratificante e di una maggiore disponibilità di tempo libero, attuata riducendo volontariamente il tempo e l’impegno dedicati all’attività professionale, con conseguente rinuncia a una carriera economicamente e socialmente rilevante.”
(Vedi anche SEMPLICITÀ VOLONTARIA)
Salutandovi, vi racconto ancora che ho provato a fare la mia settima birra (una Cooperd Canadian Blonde Ale, sarà pronta a febbraio) e vi lascio, qui di seguito, una prima bozza del “Manifesto” che sto scrivendo per illustrare il programma e gli ideali del nostro “movimento culturale”.
Il testo, quando sarà perfezionato, sostituirà la “Regola della GEE” rappresentandone un’integrazione/evoluzione (vedi: ): vi invito tutti a leggerlo e, se vi fa piacere, a commentarmelo in modo che io possa rifletterci ulteriormente su. Grazie!

(Bozza) PLANNED DOWNGRADING MANIFESTO

NOTE INTRODUTTIVE
a) Lo stile di vita definito dai dodici punti che seguono è “per tutti, ma non per tutti”, ovvero contiene indicazioni genericamente utili e salutari per chiunque le legga, ma che concretamente potranno essere attuate solo da chi ha un’età, un equilibrio psico-fisico, un patrimonio e una situazione socio-politica-familiare tali da potersi permettere la fortuna di compiere certe scelte con costanza e concreto profitto.
b) Nel relativismo che domina l’universo, tra gli equilibri instabili tra forze contrapposte che definisco la realtà, non esistono regole assolute, ma teorie scientifiche o intuizioni/sensazioni spirituali capaci di dare risposte verosimili sulla situazione contingente. Cambiati i presupposti, le regole dovranno cambiare o essere interpretate differentemente. Quindi ogni spunto di riflessione sotto indicato non ha carattere assoluto ma potrà essere modificato/integrato/rettificato procedendo nel cammino.
I PUNTI DEL MANIFESTO (per ora in ordine sparso)
1) Produrre il più possibile il proprio cibo autonomamente: dalle materie prime, coltivandole se possibile nel proprio orto/giardino, all’elaborazione dei piatti e delle bevande, riscoprendo manualità e ricette tradizionali contadine della propria terra;
2) Preferire, per questioni etiche e mediche, la cucina vegetariana (non vegana!). Se proprio non si può altrimenti, ridurre il consumo di carne/pesce e attenzionarsi su come/dove sono stati allevati e come sono stati soppressi gli animali di cui ci si ciba. Preferire il latte caprino/ovino e i suoi derivati a quello vaccino. Mangiare il più possibile cibi di stagione.
3) Valorizzare i pasti, mangiando lentamente così da assaporare i piatti, riducendo/eliminando i condimenti e le salse così da riscoprire il sapore genuino degli alimenti e, se possibile, consumandoli in serena compagnia lontano da luoghi affollati e chiassosi. Eliminare lo zucchero di canna/barbabietola sostituendolo eventualmente con il miele.
Definire, in base alle proprie condizioni di salute, un giorno periodico di digiuno (solo acqua ed estratti di verdura) per purificare il corpo e favorire la rigenerazione neuronale;
4) Rispettare le ciclicità naturali riportandole nel proprio quotidiano: dormire regolarmente sette/otto ore a notte, alimentarsi rispettando tre orari fissi per i pasti principali e due leggeri spuntini a base di frutta/verdura nell’intervallo tra questi. Applicare la regola della tradizione contadina “colazione da re, pranzo da principe, cena da povero”. Programmare le attività lavorative e di piacere in base alle stagioni;
5) Cercare di relazionarsi al prossimo in un’ottica di “empatica simbiosi biologica” basata sulla collaborazione comune (vedi ad es. rapporto tra pesce pagliaccio e anemone o equilibri all’interno di uno sciame d’api) piuttosto che sulla violenza, lo sfruttamento e il cd “vampirismo energetico”.
Preso atto che la catena alimentare prevede vegetali, erbivori e predatori e che su questa gerarchia sono strutturati gran parte degli ecosistemi, cercare di creare rapporti equilibrati con gli altri soggetti, collaborativi verso l’alto e caratterizzati da una sorta di “pionierismo responsabile” verso il basso… così da limitare tensioni e garantire un equilibrio proficuo per tutti e per lunghi periodi.
Forza vitale, idee e alimenti si possono ottenere proficuamente attingendo responsabilmente dai macrosistemi (collettività, mondo, universo) invece di sfruttare violentemente e irrazionalmente il proprio microclima umano e naturale secondo principi parassitari virali.
Cercare di essere empatici e stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri. Partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente in cui si sviluppa la propria esistenza. Capire le proprie emozioni e sviluppare la propria personalità, investendo le proprie pulsioni istintuali nelle relazioni sociali. Avere autocontrollo e risolvere i propri conflitti in modo equilibrato. Essere ottimisti, adattandosi alle condizioni esterne e ai conflitti interni. Avere autostima e fiducia in se stessi.
Amare e vivere la propria sessualità pienamente e consapevolmente, nel rispetto del corpo e della mente propri e del proprio partner.
6) Rispettare e curare gli animali come fratelli minori. Riflettere seriamente sull’impegno e i doveri (cura, eventuale sterilizzazione, custodia, frequenza dei momenti insieme, etc.) che comporta la vita condivisa con questi esseri prima di adottarne, evitando danni gratuiti per un capriccio temporaneo.
Se possibile non acquistare mai in allevamento, ma preferire stalli e adozioni dalle strutture certificate preposte.
7) Fare costantemente attività fisica aerobica/anaerobica. Preferire sport che ci pongano in rapporto con noi stessi piuttosto che in agonismo sfrenato con altri. Preferire attività leggere e costanti nel tempo piuttosto che performance eccezionali;
8) Sempre nell’ottica del “convivio domestico”, riscoprire il valore dei giochi da tavolo dagli storici scacchi ai giochi di ruolo. Fermo che alcuni film e videogiochi rappresentano la maggior espressione artistica multimediale della nostra epoca;
9) Fruire della tecnologia in un’ottica costruttiva e creativa. Comprendere il funzionamento dei processi così, se possibile, da migliorarli o ottimizzarne ciclo produttivo, costo e diffusione. Adoperarsi per sviluppare tecnologia analogica e digitale con tecniche artigianali, così da migliorare la qualità della vita del proprio ecosistema sempre con una particolare attenzione per il consumo di risorse e per gli aspetti problematici legati alla sicurezza e all’inquinamento;
10) Leggere e meditare il più possibile. Valorizzare i contenuti filosofici, spirituali e religiosi dei pensieri di chi ci ha preceduti approcciandosi con mente aperta, critica e costruttiva.
11) Viaggiare il più possibile, meglio fisicamente ma anche fruendo di tutti i supporti multimediali che la nostra civiltà ci offre, per ampliare i propri orizzonti e crescere mentalmente confrontandosi con realtà prima ignote;
12) Dal punto di vista economico-politico, concentrarsi sulla risoluzione dei problemi sociali del proprio territorio, proattivamente sui casi singoli e collaborando con le associazioni presenti per quelli più complessi, consapevoli che nel “villaggio globale” ormai il proprio territorio è praticamente il mondo intero.
Evitare l’inserimento della propria persona nel “tritacarne politico o lavorativo”, preferendo posizioni marginali che permettono di realizzare progetti e concretizzare soluzioni sul medio/lungo periodo evitando l’esposizione mediatica.
Nel mondo del lavoro professionale, adoperarsi per limitare le ore lavorative trascorse in ufficio e nel traffico così da aumentare le ore da dedicare alle proprie passioni e attività private. Aderire, se possibile, a sistemi lavorativi part-time o, ancor meglio, di co-working dove si alternano giorni di lavoro in ufficio al lavoro da casa.
Favorire un certo ritorno al baratto (sia in forma tradizionale che in quella digitale delle “wish-list” sulle piattaforme “e-commerce”) e all’utilizzo condiviso di certi servizi.

L’Araldo Alato

Rassegna di articoli, immagini e video dal mondo “reale” e da quello “virtuale” pubblicati recentemente nel nostro Blog/Forum e meritevoli (secondo il nostro umile parere  ) di particolare attenzione…
Grazie a tutti,
NUMQUAM QUIESCERE
A presto, Bron

BROOM GEAR, L’Informatore degli Esploratori Erranti – GEE NEWS n.2/2018

Indice
– La Voce del Guardiano
– L’Araldo Alato
. Economia e Diritto
. Amore, Affettività e Sessualità
. Storia, Filosofia, Psicologia e Letteratura
. Scienza e Tecnologia
. Sport e Alimentazione
. Apicoltura e studi sul Cervello
. Giochi e Videogiochi
– Ingranaggi e Ruote dentate
. Statistiche e Stato Avanzamento Lavori

La Voce del Guardiano

“Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi… è un dono. Per questo si chiama presente.” Oogway, Kung Fu Panda
Cari Esploratori Erranti,
rieccoci qui… quasi quattro mesi dall’ultimo Bollettino e, per noi che facciamo iniziare l’anno a “Samhain”, pochi giorni oltre la metà del 2018.
Volevo scrivervi più avanti… ma nella speranza che questo folle inverno finalmente ci abbandoni, permettendoci così di godere di qualche bella escursione in montagna, nei boschi, magari ai laghi o al mare, camminando, volando o cavalcando la moto, ho pensato fosse cosa gradevole e giusta farvi un saluto prima del periodo estivo, così da risentirci poi in autunno e, magari, condividere le esperienze vissute nei mesi caldi!
Il nostro inverno è stato bello tosto: nulla di drammatico o insormontabile, ma molto duro.
Come anticipavo il meteo folle ha alternato un sacco di neve, acquazzoni, allagamenti, grandinate epiche e trombe d’aria a giornate estive atipiche con punte di quasi 40 °C, siccità e incendi anche molto vicini a casa. Eventi che almeno negli ultimi trentanni (e più) c’eravamo felicemente scordati! Ora, rattoppati un po’ i danni, parte dei nostri pensieri si proietta sul futuro: urge, infatti, una riflessione puntuale su come modificare le nostre residenze per far fronte a questi episodi che la tropicalizzazione dell’area mediterranea, l’abbandono della montagna a se stessa, la scarsa manutenzione e il sottodimensionamento delle reti fognarie e degli alvei fluviali cementificati renderanno sempre più ordinari.
Anche al lavoro, dove prosegue la riorganizzazione aziendale e il susseguirsi di norme che stravolgono il mondo della “responsabilità civile professionale” mi obbliga a ritmi frenetici, è stata ben dura…
Ma i pensieri più tristi, che hanno scurito ulteriormente i già bui cieli di quest’inverno, sono derivati dal dover essersi dovuti confrontare con lutti, malattie, disoccupazione e comportamenti sconfortanti, tenuti da persone care che credevamo di conoscere profondamente e che consideravamo incapaci di “tirare i remi in barca”, arrendendosi agli eventi o, peggio, “di fare del male gratuito al prossimo e a se stessi” per debolezza, superficialità, ignoranza, paura o povertà.A quanto pare l’aver conosciuto i lati oscuri dei piccoli mondi chiusi, l’aver metabolizzato gli eccessi della mia famiglia natia e la morte di Grazia, oltre all’aver studiato criminologia per vent’anni e più… non mi permette di mettere la parola “FINE” alla conoscenza del peggio. Ma intanto cosa possiamo farci? “Se un problema ha una soluzione, perché ti preoccupi? Se un problema non ha una soluzione, perché ti preoccupi?”. Si partecipa alla realtà presente, si cerca di comprenderne genesi e verità, si agisce quando e se si può fare, se ne traggono insegnamenti utili per il futuro e si guarda oltre. Numquam Quiescere.
Nell’ottica di attuare la “ricetta” che considero più logica ed emotivamente equilibrata per far fronte agli eventi “Ying”, abbiamo cercato di incassare al meglio i vari colpi e siamo andati avanti, proseguendo la “robotizzazione” della casa, lo sviluppo del nuovo sito in WordPress (sempre più a buon punto, anche se certe cose non riesco a farle e dovrò chiedere aiuto a chi ha più esperienza di me con questo linguaggio!), le pratiche agricole/artigiane (imbottigliamento vino arneis, produzione nuova birra english bitter, riorganizzazione voliera, nuovo giardino/orto verticale, api, …) e gli allenamenti nella palestra in mansarda o al campo di tiro con l’arco (la scorsa settimana ho upgradato il mio recurve bow HOYT EPIK prendendo flettenti HOYT GRAND PRIX da 39 libbre, nuove corde da 70’’ e nuove frecce per allungo 30’’).Con il brutto tempo che ci ha segregati in casa, abbiamo anche visto un bel po’ di film (nell’ultimo periodo mi è presa la “scimmia” di Arrow, la versione cinematografica del fumetto DC Green Arrow!), giocato un po’ alla PS4 e letto libri molto interessanti. Proprio in conseguenza di queste esperienze, volevo abbozzare tre riflessioni che correggeranno la rotta seguita da alcuni miei progetti di lungo corso:1) Partiamo dai videogiochi. Conclusi “Rise of the Tomb Raider” (voto 8/10), “The Order 1886” (7,5/10), “Uncharted: L’eredità perduta” (9,5/10) … prima di immergermi nel mondo di “Assassin’s Creed Origins” ho fatto un breve salto nel passato giochicchiando a “Diablo III”, “Pillars of Eternity” e “Torment: Tides of Numenera”. Dopo le prime ore di euforia pura, nell’amarcord dei bei tempi andati trascorsi su “Baldur’s Gate”, “Ice wind dale”, “Planescape Torment” e “Neverwinter Nights”, però la scintilla si è spenta. Alcuni di voi saranno contrari a quanto sto per dire, perché legati agli aspetti più “socializzanti” dei GDR, a quelli più “tecnici” potendo qui personalizzare in sostanza tutto o semplicemente alla “pista” già battuta e rassicurante del “vintage”… ma per quanto mi riguarda, se e quando riuscirò a trovare i soldi e il tempo di concretizzare l’OBBEGAME Project, questa non sarà la via che percorreremo. O riusciremo a stravolgere la giocabilità inventandoci qualcosa di nuovo (come l’ “avatarizzazione” e la “georeferenziazione” dei giocatori pensata da Nadrier) o non investirò tempo e denaro in un isometrico visto dall’alto di vent’anni fa, ora giocabile su smartphone! La “minestra riscaldata” è buona, ma è pur sempre “minestra riscaldata”: se vogliamo lasciare il segno, si deve fare la differenza!
2) Passiamo poi ai libri. Ho letto diversi testi sulla fisica meccanoquantistica per “rinfrescare” nella mia mente nozioni apprese anni fa ed elaborare connessioni con gli studi che porto avanti in materia di “reti neuronali”: tra gli altri, il datato ma sempre ottimo “Il tao della fisica”, l’imperdibile “Il quark e il giaguaro”, “Storia dei simboli matematici” e “Astrofisica”. L’editoriale di un bollettino periodico non è certo il luogo più opportuno per affrontare certi temi, ma ho maturato nuove “prese di coscienza” sulle quali sarebbe poi gradevole e utile confrontarsi, anche in privato:

a) I soggetti umani continuano a costruire schemi nella ricerca di una sequenza predittiva. Sempre. Se si presenta una sequenza priva di qualsiasi struttura effettiva, è probabile che continuino a costruire schemi, i quali però non permetteranno di fare buone predizioni, se non occasionalmente e in modo puramente fortuito. Anche se i risultati conseguiti nel mondo reale non forniscono alcun orientamento nella scelta di uno schema, gli umani trovano difficile accettare la conclusione “Questa sequenza non sembra presentare alcuna logica o regolarità”.
b) Mentre gli esseri umani acquisiscono conoscenze principalmente attraverso l’uso individuale o collettivo del cervello, gli altri animali hanno acquisito una frazione maggiore dell’informazione di cui hanno bisogno per sopravvivere grazie a un’eredità genetica diretta; tale informazione, evolutasi nel corso di milioni di anni, è alla base di quello che viene designato a volte col nome piuttosto vago di “istinto”.
c) Interconnessione neuronale: un giorno un essere umano potrebbe venire collegato direttamente (non attraverso il linguaggio parlato o una console d’interfaccia) a un computer avanzato, e attraverso tale computer a uno o più umani. Pensieri e sentimenti sarebbero totalmente condivisi, senza la selettività o gli inganni permessi dal linguaggio. (Si attribuisce a Voltaire il detto “Gli uomini usano la parola solo per nascondere i loro pensieri”).
d) Le leggi della fisica sono quantomeccaniche e la meccanica quantistica non è deterministica. Essa consente solo previsioni di probabilità. Le leggi fondamentali della fisica consentono, in linea di principio, di calcolare le probabilità di storie alternative dell’universo che descrivono diversi possibili corsi di eventi, per una data condizione iniziale.
e) Poiché la meccanica quantistica predice solo probabilità, in alcuni ambienti si è fatta la fama di permettere quasi tutto. Quando consideriamo ciò che può davvero accadere con una probabilità significativa, troviamo che molti fenomeni che erano impossibili nella fisica classica rimangono tali anche nella meccanica quantistica. La comprensione generale di questo fatto è stata tuttavia ostacolata, negli ultimi anni, da una raffica di riferimenti svianti fatti da vari autori a un’elegante ricerca del defunto John Bell e ai risultati di un esperimento ad essa collegato. Alcune descrizioni dell’esperimento, in cui si hanno due fotoni in moto in direzioni opposte, hanno dato ai lettori la falsa impressione che misurando le proprietà di un fotone si influisca istantaneamente sull’altro. Di qui la conclusione che la meccanica quantistica permette comunicazioni a velocità superiori a quella della luce, cosa che renderebbe rispettabili fenomeni “paranormali” come la precognizione, in cui risultati di processi casuali sarebbero noti in anticipo a persone dotate di speciali poteri.
f) La dinamica dell’evoluzione biologica può essere complicata. Eppure non di rado essa è stata presentata in modo semplicistico. L’emergere di forme sempre più complesse è stato a volte interpretato come un progresso costante verso un qualche ideale di perfezione, spesso identificato con la specie Homo sapiens o addirittura con la razza o il sesso dell’autore. Per fortuna questo tipo di atteggiamento è in declino e oggi si può guardare all’evoluzione come a un processo piuttosto che considerarla in un’ottica teleologica, come un mezzo in vista di un fine.
g) Un sistema complesso adattativo, una volta stabilito, può occupare nicchie e insieme crearne di nuove per occuparle successivamente, e così via, generando lungo il percorso nuovi sistemi complessi adattativi. Sempre impegnati a esplorare, a creare opportunità, a sperimentare novità, i sistemi complessi adattativi sperimentano l’efficacia degli aumenti di complessità e di tanto in tanto scoprono vie che conducono a strutture del tutto nuove, tra cui nuovi tipi di sistemi adattativi. Nei tempi lunghi, la probabilità di un’ulteriore evoluzione dell’intelligenza sembra alquanto elevata.

3) Ho poi deciso di prendermi una pausa dopo tre anni di letture “spirituali” sul buddhismo tibetano prima di iniziare ad approfondire una sorta di soluzione sincretica tra buddhismo, taoismo e confucianesimo definita “Neo-confucianesimo”, che mi ispira non poco.
Ho così rispolverato i miei vecchi studi sugli “animali totemici” e mi sono concentrato sull’orso, essere che ho sempre adorato, ma che sino a poco tempo fa è sempre stato subordinato nelle mie attenzioni ai rapaci, ai lupi, ai cinghiali e alle linci… forse proprio perché la presenza del plantigrado sulle Alpi occidentali manca da troppo tempo e la sua immagine nei miei pensieri è principalmente simbolica.
Suggerisco la lettura di due fantastici testi: Claudio Corvini “Orso, Biografia di un animale dalla Preistoria allo sciamanesimo” e Matteo Zeni “In nome dell’orso. Il declino e il ritorno dell’orso bruno sulle Alpi. Storia, cronaca, conflitti e sfide”.
Se qualcuno di voi conosce qualche esponente nei Gruppi “Grandi Carnivori UE-CSC-CAI”… sarei grato voleste mettermi in contatto o darmi delle dritte: mi piacerebbe capire se vi sono possibilità di reintroduzione dell’orso nelle Cozie, magari dalla Savoia o se tutto si ferma tra Trentino e alta Lombardia e qui ci sono solo attività inerenti lupi e grandi rapaci.Un abbraccio a tutti e vi auguro “mesi caldi” sereni e proficui!

L’Araldo Alato

Rassegna di articoli, immagini e video dal mondo “reale” e da quello “virtuale” pubblicati recentemente nel nostro Blog/Forum e meritevoli (secondo il nostro umile parere  ) di particolare attenzione…

Ingranaggi e Ruote dentate

Immancabili le statistiche periodiche, così da comprendere come procede lo sviluppo del progetto.
Non ho parole per ringraziarvi dei numeri che stiamo raccogliendo! L’incremento dell’ultimo periodo è eccezionale e totalmente inaspettato: delle oltre 12 milioni di visite, 3 milioni nei primi tre anni online, 4 milioni in tutto il 2017 e 5 milioni nei primi 5 mesi del 2018!  GRAZIE!Riassumendo
Sono 5 anni e 2 mesi che il BroomGulf 2 è online, dei quali 4 effettivamente operativi. Le visualizzazioni sono quasi 12.400.000 da 103 Stati nel Mondo (praticamente tutto il pianeta!) per un totale di 43.750 IP singoli. I messaggi pubblicati sulla piattaforma ad oggi sono oltre 17.200 e gli argomenti 10.800, indicativamente sono postati costantemente 200 testi al mese.
Nell’ultimo trimestre sono arrivati 700 nuovi IP e registriamo costantemente oltre 1 MILIONE di visite mensili.Guardando i nostri Social… le piattaforme più visitate sono Instagram (dove ho pubblicato oltre 5.700 scatti ed ho 460 Follower costanti), Twitter (con oltre 200.000 visite mensili, 250 Follower e 200 Menzioni mensili costastanti) e TripAdvisor (5° recensore di Torino con 110.000 lettori -ho perso una posizione!). La piattaforma più dinamica rimane Facebook, dove ho reso il profilo pubblico ed ho selezionato i soli 420 amici che conosco personalmente o che interagiscono costantemente. Nel Gruppo Facebook GEE sono iscritti 230 membri mentre la newsletter è inviata a 700 Esploratori Erranti.Grazie a tutti,
NUMQUAM QUIESCERE
A presto, Bron

BROOM GEAR, L’Informatore degli Esploratori Erranti – GEE NEWS n.3/2018 – EDIZIONE SPECIALE

La Voce del Guardiano

Cari Esploratori Erranti,
un cordiale saluto a tutti voi!
Ho pensato di diffondere ai quattro venti del web un’edizione speciale del nostro bollettino periodico… perché il Google Calendar mi ha notificato che oggi, nel 2008, andava online il primo “BroomGulf”, il blog-forum di Bron e Arihanna ElGram, il sito della Gilda Esploratori Erranti!
DIECI ANNI NEL WEB!!! Quale ricorrenza migliore per festeggiare la strada sino ad oggi compiuta?Da una microbica sottosezione nel forum del gioco di ruolo online “NeverWinterNights – Le Terre di Kaladish”, hostato nel gennaio 2006 sulla famosa piattaforma gratuita ForumFree, al “BroomGulf 2” che dal dominio https://www.gildaesploratorierranti.net/ hostato ora su OVH, dal 2013 ad oggi, è stato visitato oltre 15 milioni di volte da 44.200 indirizzi IP provenienti da 103 Stati nel mondo… passando per il “BroomGulf 1”, hostato dall’agosto 2008 per un lustro sui server ObientSoft e NeedToPlay di Omar “Nadrier” Bourhani e proiettati verso il “BroomGulf 3”, prossimamente online dal dominio https://www.bronelgram.itRipercorriamo insieme le tappe di questo cammino!
Mesi fa ho raccolto un po’ di immagini per creare la pagina del nuovo sito dedicata alla nostra storia online… ne condivido alcune certo che tanti di voi ricorderanno con un sorriso i momenti piacevoli che abbiamo trascorso insieme sulle diverse piattaforme virtuali:
STEP 1
* 11/2005 – 07/2008 Sezione del Forum “Le Terre di Kaladish” su Forumfree.it dedicata alla Gilda Esploratori Erranti
* 1.000 giorni o 2 anni e 9 mesi
* 100 contatti (70 nella GEE), 2.250 messaggi, 15.000 visite (media 15 visite al giorno o 450 al mese)
STEP 2
* 08/2008 – 03/2013 BroomGulf 1.0 in VBulletin hostato su ObientSoft (dal 2012 Need2Play) di Nadrier con dominio 2° livello
* 1.700 giorni o 4 anni e 8 mesi
* 1.100 contatti (370 nella GEE), 13.000 messaggi, 250.000 visite (media 150 visite al giorno o 4500 al mese)
STEP 3
* 04/2013 – 08/2018 BroomGulf 2.0 in phpBB hostato su Need2Play di Nadrier con dominio 1° livello (Register.it poi Ovh.it)
* 1.966 giorni o 5 anni e 4 mesi
* 1.500 contatti (600 nella GEE e 44.220 IP), 17.500 messaggi, 15.350.000 visite (media 7.800 visite al giorno o 235.000 al mese)
Dettaglio sviluppo incremento visite:
06/2014 > 1 milione
02/2016 > 2 milioni
12/2016 > 3 milioni
03/2017 > 4 milioni
07/2017 > 5 milioni
03/2018 > 10 milioni
07/2018 > 15 milioni
STEP 4
SVILUPPO E MESSA ONLINE DEL NUOVO SITO “BroomGulf 3” EREMO VIRTUALE
* 12/2016 acquisto VPS Ovh.it – Virtual Private Server
* 02/2017 acquisto Licenza WordPress e Tema Premium AVADA
* 03/2017 migrazione BroomGulf 2 su VPS
* 07/2017 inizio creazione sito in WP
* Inverno 2018 (???) BroomGulf 3 hostato su VPS Ovh.it con dominio 1° livello
AD MAIORA SEMPER!
Grazie a tutti,
NUMQUAM QUIESCERE
A presto, Bron

BROOM GEAR, L’Informatore degli Esploratori Erranti – GEE NEWS n.4/2018

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La Voce del Guardiano

«Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici.» (da “Walden o Vita nei Boschi” di Henry Thoreau, pubblicato nel 1854 e citato nel film “L’Attimo Fuggente”)
Cari Esploratori Erranti,
nell’attesa di inviarvi nei prossimi giorni il nostro ormai storico biglietto augurale (siamo a 28 anni consecutivi!), ho colto l’occasione delle prossime festività natalizie per “impacchettare” e “spedirvi” una nuova edizione del bollettino della Gilda.
Tolta l’edizione speciale di agosto, per festeggiare i 10 anni della messa online del primo sito web “BroomGulf”, è da maggio che non vi scrivo: sono accaduti tanti avvenimenti… alcuni piacevoli, altri meno. Abbiamo vissuto diverse nuove esperienze e imparato tante nuove cose. Tra queste la principale è che stiamo finalmente comprendendo, alla veneranda età di 45 anni, l’importanza di godersi il presente.
Per trasmettervi meglio il concetto, invece di inondarvi come al solito di mie riflessioni, questa volta lascio la parola a un poeta brasiliano, cui nulla devo aggiungere (se non che spero non attendibile il primo verso!  ):

Il tempo prezioso delle persone mature (Mário de Andrade)
“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente.
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono.
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai”

Per il resto… non possiamo lamentarci di nulla. Tanto lavoro in ufficio, dove ci hanno finalmente riconosciuto la professionalità dimostrata in questi ultimi anni. Focalizzati gli obiettivi sul breve/medio periodo nella vita privata, cerchiamo di perseguirli al nostro meglio: salute fisica/mentale, alimentazione (vegetariana) corretta, cura dei nostri amici animali, sport (tiro con l’arco, palestra, camminate), sviluppo del nuovo sito web, cerca dell’Eremo, costruzione di un kayak sit on top in legno, produzione di alimenti fermentati (birra, vino, idromele, formaggio, focaccia, etc.), prosecuzione degli studi privati nelle mie materie d’elezione e qualche sessione di Play Station 4 su titoli epici. Numquam Quiescere. Mai fermarsi.

L’Araldo Alato

Rassegna di articoli, immagini e video dal mondo “reale” e da quello “virtuale” pubblicati recentemente nel nostro Blog/Forum e meritevoli (secondo il nostro umile parere  ) di particolare attenzione…

Ingranaggi e Ruote dentate

Immancabili le statistiche periodiche, così da comprendere come procede lo sviluppo del progetto.
Non ho parole per ringraziarvi dei numeri che stiamo raccogliendo! L’incremento dell’ultimo periodo è eccezionale e totalmente inaspettato: delle oltre 22 milioni di visite, 3 milioni nei primi tre anni online, 4 milioni in tutto il 2017 e 15 milioni nel 2018!  GRAZIE!Riassumendo
Sono 5 anni e 9 mesi che il BroomGulf 2 è online, dei quali 4 1/2 effettivamente operativi. Le visualizzazioni sono quasi 22.400.000 da 103 Stati nel Mondo (praticamente tutto il pianeta!) per un totale di 44.900 IP singoli.
I messaggi pubblicati sulla piattaforma ad oggi sono oltre 18.000 e gli argomenti 11.400, indicativamente sono postati costantemente 200 testi al mese.
Nell’ultimo semestre sono arrivati 1.150 nuovi IP e registriamo costantemente quasi 2 MILIONI di visite mensili.
Guardando i nostri Social… le piattaforme più visitate sono Instagram (dove ho pubblicato oltre 6.500 scatti ed ho 525 Follower costanti), Twitter (con oltre 200.000 visite mensili, 250 Follower e 200 Menzioni mensili costatanti) e TripAdvisor (tornato 4° recensore di Torino con quasi 135.000 lettori). La piattaforma più dinamica rimane Facebook, dove ho reso il profilo pubblico ed ho selezionato i soli 420 amici che conosco personalmente o che interagiscono costantemente. Nel Gruppo Facebook GEE sono iscritti 230 membri mentre la newsletter è inviata a 750 Esploratori Erranti.
Grazie a tutti,
NUMQUAM QUIESCERE
A presto, Bron