“Il matrimonio dura più a lungo quando si dice ‘grazie’ al partner”. Una ricerca svela i benefici della gratitudine 

I consigli su come far funzionare bene un matrimonio non mancano mai: dai giornali alle ricerche scientifiche, molti sono quelli che hanno cercato di individuare la chiave giusta per costruire una vita di coppia lunga e felice. Gli studiosi della University of Georgia credono, però, di aver trovato l’ingrediente fondamentale, una semplice formula che detta al partner con costanza avrebbe il poter di migliorare il rapporto. Si tratterebbe semplicemente di dire “grazie”: la gratitudine mostrata a vicenda tra marito e moglie sarebbe uno strumento potentissimo.
“Sentirsi apprezzati dall’altro/a, avvertire la sua stima, sono componenti che influenzano direttamente la percezione della vita matrimoniale, la sensazione di benessere provata all’interno della coppia e anche la convinzione che quel tipo di rapporto possa durare a lungo”, spiega Ted Futris, professore del College of Family and Consumer Sciences e autore dello studio pubblicato sulla rivista “Personal Relationships”.
I ricercatori hanno intervistato 468 coppie sposate e hanno indagato sulla frequenza e il modo di dimostrarsi grati l’uno verso l’altro. Poi hanno posto domande a proposito della loro situazione finanziaria, del loro benessere generale, della comunicazione con il partner. I risultati hanno messo in luce che la gratitudine funziona da “spia” per indicare la qualità di un matrimonio: “Anche quando una coppia vive una situazione stressante o difficile in determinate aree, la gratitudine riesce a stimolare le sensazioni positive”, afferma Futris.
Un semplice “grazie”, quindi, basterebbe per garantire stabilità al rapporto e per prevenire un’ipotetica rottura: “È il primo studio che documenta l’effetto ‘protettivo’ della gratitudine sul matrimonio. Pensiamo che sia un ingrediente fondamentale, dal potere ‘rinforzante’, soprattutto se i due non sono grandi comunicatori”. Quando le litigate non mancano e le critiche, da ambedue le parti, abbondano, la gratitudine può intervenire fino a rompere questo ciclo. “Tutte le coppie prima o poi si trovano in disaccordo e, quando si sentono stressate, hanno molti più argomenti sui quali discutere. Ciò che distingue un matrimonio che può durare da uno che non può farlo non è quanto spesso loro litighino, ma come discutono e come trattano l’altro nella vita quotidiana”. E aggiungere un pizzico di gratitudine in questa routine non può che giovare, ad entrambi.
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Il segreto di un matrimonio felice? Dormire nudi

Lo suggerisce un sondaggio britannico promosso dal marchio Cotton Usa, dal quale risulta che chi dorme senza vestiti ha una maggior intesa di coppia
Un sondaggio che ha coinvolto più di mille britannici e che è stato promosso dal marchio Cotton Usa ha riscontrato che l’abitudine di dormire nudi è collegata a un successo matrimoniale.
Nudi, pigiamati o co tutina
L’abbigliamento notturno condiziona l’intesa di coppia e al tempo stesso è probabile che ne sia anche una conseguenza: in particolare dichiara di avere un’unione matrimoniale felice il 57 per cento dei dormienti nudi, contro il 48 per cento di coloro che dormono in pigiama, il 43 per cento di quelli che scelgono la camicia da notte e il 38 per cento di chi opta per la tutina (qualsiasi cosa significhi). È’ un po’ la scoperta dell’acqua calda, nel senso che dormire senza alcun indumento è già di per sé un gesto che presuppone intimità, fiducia e intesa. Ma questo ennesimo studio celebra comunque la scelta di dormire come mamma ci ha fatto e la interpreta come un segnale di armonia di coppia.
L’importanza della camera da letto
Va osservato comunque che in generale l’ambiente della camera da letto influenza l’intesa matrimoniale, amplificando il piacere o esasperando il fastidio. Come emerge ancora dallo studio se il partner dorme nudo/a in candide lenzuola di seta e la camera matrimoniale è linda e gradevole sarà per esempio molto meglio per il matrimonio rispetto a uno scenario decadente che prevede briciole tra le coperta luride e partner che indossa calzini. Come direbbero i francesi: ça va sans dire.
Come mamma ci ha fatto
L’usanza di dormire senza alcun indumento è più frequente di quanto si creda, quantomeno tra i britannici. Dallo stesso sondaggio risulta infatti che quattro inglesi su dieci hanno questa abitudine e molti tra questi sono, a sorpresa, over cinquantacinquenni. Del resto la scelta di dormire nature è sintomatica non solo del rapporto con il proprio coniuge, ma anche con sé stessi, presupponendo un buon rapporto con il proprio corpo. Senza contare che secondo gli esperti è consigliato dormire direttamente a contatto con le lenzuola, senza la costrizione di indumenti talvolta scomodi. Infine Marylin Monroe docet: la sua leggendaria dichiarazione in cui affermava di dormire nuda, semplicemente con due gocce di profumo, ha fatto sognare milioni di uomini, indicando che l’abbigliamento ideale per un sonno di coppia è il non-abbigliamento.
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