In questa pagina ho raccolto una serie di miei appunti su sesso e amore
Quando ci innamoriamo?
Noi tendiamo ad innamorarci quando siamo pronti a cambiare. Perchè siamo mutati interiormente, perchè è cambiato il mondo attorno a noi, perchè non riusciamo più realizzare i nostri desideri o ad esprimere le nostre potenzialità. Allora cerchiamo qualcuno che ci indichi la strada e ci faccia assaporare un nuovo modo di essere. Possiamo perciò innamorarci a qualsiasietà, ma soprattutto nelle svolte della nostra vita. Quando passiamo delle scuole elementari alle medie, poi alle superiori, all’università, o quando cambiamo lavoro, o a quarant’anni quando inizia la maturità o a sessanta, o a settanta quando inizia la vecchiaia. Oppure quando la vecchia relazione si è consumata, o il mondo è cambiato e noi cerchiamo un nuovo accordo con esso.
Di chi ci innamoriamo?
Della persona che, nel particolarissimo periodo in cui siamo predisposti ad innamorarci, col suo comportamento, con i suoi sentimenti, con i suoi valori, con la vita che ha vissuto, con i suoi sogni, con il suo slancio, ci fa sentire che, uniti a lei, possiamo realizzare le nostre potenzialità, soddisfare i desideri maturati dentro di noi. Allora proviamo una attrazione irresistibile e il bisogno di fonderci spiritualmente e fisicamente con lei. Io paragono il processo amoroso ad un puzzle: le caratteristiche della persona amata sono i frammenti decisivi che ci rivelano, in un istante, l’intero disegno. La ricerca può essere molto lunga, ma la rivelazione è improvvisa.
La cotta
Quando siamo predisposti, ci innamoriamo di quella persone che, col suo comportamento, i suoi sentimenti, la sua bellezza, il suo slancio, ci fa sentire che, uniti a lei, possiamo realizzare le potenzialità e i soddisfare i desideri maturati dentro di noi. Io paragono l’innamoramento alla soluzione di un puzzle: le caratteristiche della persona amata sono i frammenti decisivi che ci rivelano, in un istante, l’intero disegno. E la cotta? La cotta è quando noi, colpiti da alcune delle caratteristiche abbiamo l’impressione di cogliere la figura intera ma non è vero. Fuor di metafora abbiamo l’impressione di aver trovato una persone meravigliosa, straordinaria, unica. Ma dopo un po’ di tempo, ci accorgiamo di aver sbagliato e riprendiamo la ricerca.
Come sappiamo se siamo innamorati?
Come fai a sapere se sei veramente innamorato? Che non si tratta di una cotta momentanea, di una infatuazione? Studiando i sentimenti che provi quando sei lontano dall’amato. Non basta il desiderio ossessivo insistente di rivederlo, di sentiti dire ti amo, di fare all’amore. Quando sei veramente innamorato vieni preso da terrore panico che non ti ami più, dalla disperazione perché sai di non poter vivere,respirare senza di lui. E quando lo ritrovi è come se fossi tornato a casa dopo un esilio di mille anni, come il bambino che terrorizzato e urlante finalmente trova rifugio fra le braccia di sua madre. Una dolcezza senza fine, uno scuotimento di pianto, il tuo essere che si scioglie, come un liquido, in qualcosa che è lui, che è voi due, che è l’intero mondo.
Il tempo
Quando incontriamo un amico, anche dopo anni, è come se lo avessimo lasciato un momento prima. Riprendiamo la conversazione come se fosse un dialogo interrotto. Eppure non è un dialogo interrotto, non è la prosecuzione di quella conversazione. Perchè non ci interessa ciò che è accaduto nell’intervallo. Il tempo dell’amicizia è granulare, un succedersi di momenti presenti che si giustappongono. Invece il tempo dell’innamoramento denso, continuo, spasmodico. Dell’innamorato vogliamo sapere tutto, come ha passato ogni giorno, ogni ora. Il tempo dell’innamoramento stringe assieme il più remoto passato e il più lontano futuro. L’innamoramento è rimembranza e attesa ed il presente è la espansione gloriosa di questo spasimo. Ogni istante dell’amore soffre questo eccesso di temporalità e vuol essere eterno.
Fedeltà
Ci può essere fedeltà nel matrimonio, fra innamorati, fra amanti? Molti dicono di no. Ma non è vero. Ci può essere anche per periodi lunghi lunghissimi, per dieci, venti anni. Ed anche fra persone che, in precedenza sono sempre state molto libere e che non hanno scrupoli religiosi. La fedeltà è sempre frutto della volontà, di una scelta volontaria. Ma quando questa scelta non viene vissuta come una rinuncia. Alcuni uomini – nell’uomo la fedeltà è più rara – sono fedeli perchè amano tanto la loro donna da non volerla confondere, mescolare con altre. Nelle donne innamorate c‘è spesso il piacere e l’orgoglio di dire di no a tutti gli altri per esser solo dell’unico uomo che merita il loro amore, il loro cuore, il loro corpo. Un giardino fiorito che si apre solo per lui.
Cacciato e cacciatore
Si è sempre detto che l’uomo è cacciatore, mentre la femmina tende a trattenerlo e costruire il nido. Balle, la femmina è una straordinaria cacciatrice, migliore anzi del maschio. Perchè il maschio è poco selettivo, guarda alla quantità piuttosto che alla qualità. Egli cerca di diffondere il suo seme nel maggior numero possibile di femmine. La femmina invece è molto selettiva, caccia solo i maschi più belli, più intelligenti, più audaci, più ricchi e più forti. Ed è abilissima nel conquistarli. Lo fa da milioni di anni nonostante tutti i vincoli e le leggi maschili per frenarla. Ed è stata una fortuna, perché immaginate come sarebbe andata a finir male l’evoluzione della specie umana se avesse scelto quelli più brutti, poveri, stupidi e paurosi.
Abbigliamento e trucco
Le donne, in ogni società ed in ogni epoca, hanno sempre curato l’abbigliamento ed il trucco perché solo così possono valorizzare la propria bellezza. La differenza fra una donna trascurata la stessa in “alta uniforme“ è così grande che l’uomo ha l’impressione di due persone diverse. Nel celebre film Sabrina quando la ragazza (Hudrey Hepburn) torna elegantissima da Parigi i due uomini non la riconoscono poi se ne innamorano.La donna per rendere erotico il proprio corpo ha bisogno degli stilisti, dei sarti, dei calzolai, dei parrucchieri, dei truccatori, dei chirurghi estetici, dei gioiellieri. Il lusso e il bello sono strettamente connessi. Un uomo povero non può permettersi una donna bellissima. Non potrà darle ciò che vuole e qualcuno ricco e potente gliela porterà via.
Conoscere col corpo
Per conoscere il maschio la donna usa il proprio corpo. Si fida più delle proprie sensazioni che della ragione o di quello che lui le dice. E il primo aspetto che percepisce dell’uomo è l’odore. L’odore lo senti anche a distanza, basta essere seduti accanto in treno, in aereo, in macchina, al ristorante, in salotto, o sull’ascensore. Spesso le basta questo per decidere se incominciare a parlare con lui, se stabilire un dialogo erotico oppure no. Fra gli odori quello più importante è l’alito e a volte gli si avvicina apposta, con una scusa per sentirlo. Se le ripugna non vorrà più che si avvicini. Poi c’è il sapore, soprattutto il sapore della bocca che rileva col bacio. Ma dal modo di baciare la donna capisce dell’uomo moltissime altre cose, perfino se è avaro o generoso, sincero o falso.
Ti butta giù giù
Quando ci innamoriamo, tutti mettiamo il nostro amato più in alto. Ma quando cessa l’innamoramento, mentre l’uomo si limita a riportare quella la sua ex amata al livello delle altre, la donna porta chi amava ad un livello più basso degli altri, in un abisso. E se lui piange e la scongiura di fare all’amore, lei prova disprezzo, le ripugna persino che la tocchi. Fa più facilmente all’amore con il primo che capita. L’ espressione “vado col primo che capita, ma non con te” non è perciò solo un modo di dire tipico della donna, ma un vero comportamento. L’uomo ha una reazione opposta. Se la donna che amava piange, lo scongiura di restare con lei, di fare all’amore non solo non prova disprezzo, ma al contrario tenerezza, stima e ne viene attratto eroticamente.
Stupro
Un uomo fa fatica a capire perchè una donna, che si concede con estrema facilità a tanti altri uomini, a lui può dire di no, e considera la sua insistenza una molestia sessuale. Non sa che “la scelta” è l’essenza dell’erotismo femminile. È sempre la donna che sceglie, e sceglie chi le piace. Può decidere di rinunciare a questo suo diritto, come fa la prostituta che va con tutti, dietro pagamento. Ma attenzione: nel preciso momento in cui, ad una certa ora o in un certo giorno, smette di essere prostituta, si riappropria del proprio diritto e, se viene pressata a compiere un atto sessuale, lo considera uno stupro. Lo stupro, prima che un atto di violenza fisica, è un atto di violenza contro la istintiva libera volontà della donna di darsi a chi le pare.
Seduzione
L’innamoramento rende timidi, rispettosi, adoranti. Il ragazzo innamorato perciò prova orrore vedendo che la sua amata gli preferisce uno che non l’ama ma è brillante, sbruffone, sa farla ridere, divertire. E la ragazza innamorata resta allibita vedendo che l’uomo più forte, più intelligente cede di fronte alle moine, ai vezzi, alla seduzione sessuale di donne mediocri ma spregiudicate. Così nel profondo del loro cuore tanto i maschi come le femmine temono che l’amore profondo, vero, sincero sia pericoloso perché l’altro è sensibile solo all’artificio, alla manipolazione. Questa paura spinge tutti e due a studiare l’arte della seduzione. Con essa imparano a recitare per ottenere i loro scopi, ma anche a distinguere chi recita e chi invece è veramente innamorato.
Verità e perdono
Nel racconto La Signora col cagnolino di Cechov, a Jalta un uomo ha una avventura con una signora. Poi si sente spinto a cercarla di nuovo, la trova a Mosca si innamora, si innamorano. E Cechov scrive: “Essi si perdonavano a vicenda ciò di cui si vergognavano nel loro passato, si perdonavano tutto nel presente e sentivano che quell’amore li aveva mutati entrambi”. Lo stato nascente dell’innamoramento èl’unico momento in cui gli innamorati sono avidi di conoscere tutto della vita dell’altro e l’accettano qualunque essa sia, anche se ha avuto debolezze, errori, anche se ha ammazzato. Si perdonano tutto. Ma se uno non dice una parte essenziale della di ciò che ha vissuto, in seguito non potrà più farlo, e dovrà recitare per sempre, perdendo così la meravigliosa spontaneità che l’amore gli aveva donato.
Invidia
Quando amiamo intensamente l’unica cosa che ci interessa è il nostro amato. Aspettiamo un suo messaggio, una telefonata, cerchiamo di immaginare dove sia, sempre con un po’ di angoscia, di gelosia. E quando ci telefona, ci dice che ci ama, quando sappiamo che sta per arrivare, quando lo abbracciamo e facciamo all’amore, passiamo di colpo alla gioia più sfrenata, alla beatitudine. Così, tanto nella preoccupazione come nella felicità, tutto le altre cose ci appaiono meno importanti: la carriera, i riconoscimenti sociali, perfino le cattiverie che ci fanno. E poichè non ci compariamo più con chi ha più successo o più fortuna di noi, perlomeno un vizio lo perdiamo: l’invidia. Gli innamorati possono avere molti difetti, essere ansiosi, gelosi possessivi, ma non sono mai invidiosi.
Nostalgia
Anche l’amore nato dall’attrazione sessuale più forte, alimentato dal sesso più libero, sfrenato, gioioso, quando i due amanti sono lontani, diventa nostalgia, straziante bisogno dell’altro. È come una droga, non puoi fare a meno di pensare a lui, di scrivergli, di telefonargli e i giorni ti sembrano anni, i minuti mesi. Ma quello che ti manca non è il sesso, la beatitudine sessuale, perchè lo strazio è tale che non puoi riviverla.Quello che ti manca è il tuo amato nella sua interezza, come persona, come Essere. Infatti ti basterebbe averlo vicino, parlargli, sfiorargli una mano, stringerla. Certo che l’amore ha bisogno del sesso e si esprime nel sesso, ma solo perchè il sesso è il modo più intenso per partecipare all’Essere dell’altro, di fonderci con lui, di gioire con lui.
Fusione
Quando due persone sono innamorate, ciascuno vuol farsi conoscere non solo per come è ora, ma anche come era, quali erano le sue potenzialità. Vuol far vedere all’amato il mondo come l’ha visto da piccolo, poi da adolescente, poi da adulto e i sogni che ha per il futuro. E, l’altro a sua volta, vuol farlo partecipare della propria visione del mondo. Entrambi nell’innamoramento ricostruiscono la propria identità personale interiorizzandol’altro con la sua visione del mondo e la sua sensibilità. La fusione raddoppia perciò l’esperienza, raddoppia la loro capacità di comprensione. È quindi sempre un arricchimento del singolo individuo mentre crea le premesse per quel tipo di comprensione profonda su cui può nascere un nuovo “noi“, una la nuova identità collettiva.
Fame dell’altro
Due persone che si desiderano sessualmente hanno fame l’una dell’altra, fame dei loro corpi. E, facendo all’amore, si saziano. Poi si dimenticano abbandonandosi al sonno. Le persone innamorate invece hanno ma una duplice fame. Fame dei loro corpi e fame della loro anima. Fanno all’amore, godono dei loro corpi ma vogliono anche fondere le proprie vite, le proprie esperienze, il proprio passato. E la loro fame non si sazia. Risvegliati dal sonno si desiderano nuovamente, lontani si cercano. Il sesso, placato il desiderio, cerca il distacco, l’amore la vicinanza. L’unico vero profondo regalo che potete fare a due innamorati è farli stare sempre insieme, perchè possano cercarsi e ritrovarsi, e godersi infinite volte. Il sesso è un bacio isolato, l’amore una danza vorticosa, una giostra che li trascina.
Il dilemma
L’amore arriva sempre come un ladro inatteso. Penetra nella coppia esistente come il rapinatore in una casa, e la devasta. Quando io mi innamoro, continuo a voler bene a mio marito, a mia moglie, alla persona con cui convivo, ma le tolgo l’esclusività, mette al suo posto un altro e questo lei non può accettarlo. Mi scongiura, mi impone di scegliere, mi scaccia. Così l’amore, che chiede di essere solofelicità, si trasforma in uno straziante dilemma. Ti obbliga a scegliere fra due persone che vorresti continuare ad amare in modo diverso. L’oriente, se non ha risolto, ha perlomeno attenuato questo dilemma con la poligamia. L’occidente cerca di risolverlo dando più importanza al sesso, rinviando il matrimonio, indebolendo il legame di coppia, moltiplicando i singles.
Il corpo erotico
Nell’innamoramento spesso uno ama più, o un ardore, un desiderio più intenso dell’altro. Questa differenza però non ha nessuna importanza se chi ama di più usa il suo calore, la sua passione, la sua fantasia per riscaldare, accendere il cuore e il corpo dell’amato. L’uomo può farlo col corteggiamento, il gioco, la poesia, l’intelligenza erotica. La donna ha, in più, altre risorse come l’abbigliamento, il trucco, la gestualità, la danza. Ma ha, soprattutto la possibilità di usare il suo corpo erotico. Perchè tutto il corpo femminile è erotizzato, e la donna che riesce a liberarsi dei tabù, delle inibizioni, può insegnare, all’uomo che ama, a godere di tutto il suo corpo esattamente come fa lei. Dandogli un piacere che l’altro non poteva nemmeno immaginare.
Amicizia erotica
Amicizia e sessualità sono compatibili? Si, ma è difficile. Perché gli amici si raccontano tutto, si confidano i problemi, le difficoltà, e corrono ad aiutarsi, affrontando anche sacrifici. Nell’erotismo invece, noi cerchiamo soprattutto piacere, sfrenatezza gioiosa e non vogliamo essere disturbati da tutto ciò che è problema, da tutto ciò che è sgradevole. Non ci piace che l’altro ci parli o ci ossessioni con i suoi problemi economici e di carriera. Per fare durare l’amicizia erotica occorre prudenza. I due amici-amanti-amanti possono parlare della loro attività professionale, sorreggersi, aiutarsi. Ma con moderazione, con discrezione, evitando che il peso della vita quotidiana avveleni la loro vacanza festosa.
Utopie erotiche
Nel corso della storia ci sono sempre stati movimenti utopici che volevano eliminare la proprietà privata a favore della uguaglianza e del comunismo. Ma che razza di uguaglianza è quella che non riguarda anche il sesso, l’erotismo? Fourier perciò propone una società in cui le coppie si possono riunire a due a due formando un quadrangolo erotico. Oppure a tre, a quattro formando dei sestetti, degli ottetti, delle orchestre passionali. Inoltre le persone più belle dovevano andare anche con le brutte le giovani con le vecchie. Lungo il corso della storia si sono formate centinaia di comunità utopiche erotiche. Però tutte si sono dissolte perché il capo finiva per prendersi (o ci andavano loro) tutte le donne più giovani e più belle, creando invidie, gelosie e rivolte.
Far ingelosire o no
Ci sono degli uomini competitivi che desiderano una donna solo quando è di un altro. Eccitati dalla gelosia, ardono di desiderio solo quando vedono profilarsi un rivale. Per risvegliare il loro amore, la loro passione, bisogna farli ingelosire. Una mia conoscente è riuscita conservare il proprio uomo con tre trucchi elementari: ogni tanto non gli rispondeva al telefono, altre volte non si faceva trovare a casa, oppure usciva vestita in modo elegante senza dirgli dove andava. Ma, attenzione, esiste anche il tipo umano opposto. Quello che non sopporta la gelosia. Se costui, all’inizio dell’innamoramento, vede comparire un rivale, si ritira, scompare. Chi vuol trattenere questo tipo di persona facendola ingelosire la perda. Se ci tiene, se l’ama, sia prudente, le dia sicurezza.
Competizione sessuale
Ci sono due meccanismi opposti nella competizione erotica. Il primo ci dice che vince chi riesce a portar via per primo la persona desiderata e ad accoppiarsi con lei. Sta alla base dell’antico desiderio maschile di possedere una vergine. Se non riesce, se un altro lo precede si sente vinto e prova un moto di gelosia. Ma il secondo meccanismo dice invece che vince l’ultimo che porta via il trofeo. Il maschio si eccita all’idea di poter prendere la femmina che si è accoppiata con un altro perché, sostituendolo, lo scaccia simbolicamente, si impadronisce di quanto era suo. Questo meccanismo, in fondo, è implicito in tutta la prostituzione. Ogni uomo prende una donna che è appena stata di un altro maschio, lo scaccia e lo sostituisce.
Amante
L’amante è un giardino cintato, separato dalla vita quotidiana. La quotidianità non è governata da noi, ma dai doveri istituzionali, dalla ufficialità che rende tutto manifesto, nominabile, descrivibile, enumera i doveri, i dettagli, le mansioni. È il luogo dove passano tutti. Invece il mondo dell’amante è appartato, nascosto, segreto. Molti pensano che il segreto serva a dare il brivido del proibito. No, protegge gli amantidalla irruzione degli altri. Quando la relazione diventa manifesta, pubblica, cambia natura, diventa matrimonio, anche se non gli viene dato questo nome. Recintato il tempo e lo spazio, protetti dal segreto, gli amanti diventano i registi del proprio mondo erotico e ne fanno una rappresentazione teatrale, si essa un orgia, un ballo o un idillio.
Confessare o no?
In un libro che ho letto ma non ricordo quale, ci sono due amanti. L’uomo, preso da sensi di colpa e dal desiderio di chiarezza e sincerità vuol confessare la loro relazione a sua moglie. Lei è terrorizzata. Per carità non farlo, gli dice, oggi noi siamo soli, felici, nessuno ci disturba, nessuno invade la nostra intimità. Ma appena avrai parlato con tua moglie sarà tutto diverso. Nella nostra vita entrerà lei, di prepotenza, e poi i tuoi figli, gli amici, i tuoi genitori i miei, una folla strabocchevole vociante,che riempirà tutta la nostra vita, il nostro spazio il nostro tempo con le loro recriminazioni, le loro minacce, i loro consigli, le loro parole. Non saremo più soli. Saremo sempre in mezzo a questa gente sgradevole chiassosa, petulante. Io non la voglio.
Allegria
L’erotismo appartiene alla sfera del gioco, del divertimento, dello scherzo, della gioia. Due persone che vivono insieme, dormono insieme, lavorano insieme ma sono sempre assorbite da problemi, impegni, doveri, e non trovano il tempo di andare a ballare, di far festa, di giocare e scherzare, a poco a poco vedranno diminuire il loro desiderio erotico. E lo stesso succederà a tutti coloro che hanno una visione pessimista, seria o tragica della vita, e non sanno, perlomeno di tanto in tanto, ritornare freschi, allegri, spensierati, scatenati come bambini. Ed è per questo che alcuni si fanno un amante, perché quando vanno con l’amante è come se marinassero la scuola. Si buttano dietro le spalle tutti i doveri e pensano solo a divertirsi, a giocare e a darsi piacere.
Ricco e povero
Quando ero giovane non avevo i soldi per comperarmi una vespa e, per fare all’amore con una ragazza, dovevo portarla nei campi. Sebbene fossi molto carino, quelle belle non ci volevano venire. Invece vedevo che i maschi che avevano una macchina spider, per esempio il duetto, ne avevano sempre a bordo di bellissime. È passato il tempo, è cambiato tutto, c’è stata la rivoluzione sessuale, il femminismo, le donne fanno carriera, le ragazzine fanno all’amore a quattordici anni, il sesso è libero, separato dall’amore. Però, guarda caso, quando vado a Forte dei Marmi constato che i giovani maschi che hanno macchine sportive di lusso, Ferrari, Lamborghini oppure barche, lussuose, hanno sempre con loro delle ragazze bellissime, modelle, miss qualcosa, divette della TV. E gli altri no. Cos’è cambiato?
Fuori!
È la donna che lascia bruscamente e per sempre. L’uomo lascia, ma può riprendere, per amicizia, oppure per desiderio sessuale. La donna rompe in modo brusco perché vuole un amore vero e, quando è delusa, prova collera, odio. E, conoscendo intuitivamente l’uomo, li lascia crescere dentro di se fino ad un livello parossistico. Ma non vuole che trapeli nemmeno inavvertitamente. No lui non deve immaginare nulla, sospettare nulla fino al giorno in cui lo caccerà via, via per sempre. Sarà una vendetta terribile dirgli che non lo amava, lo disprezzava, le faceva schifo, rinfacciargli le sue cattiverie, le sue meschinità lasciandolo sconcertato, impietrito, distrutto. E vederlo brancolare, piangere, scongiurare come un bambino piagnucoloso rafforzando così ancora di più il suo disprezzo.
Potere o amore?
Il potere, il successo, la vittoria, la vendetta, la gloria non possono mai dare un piacere intimo, profondo, duraturo e sereno come quello dell’amore ricambiato. Perchè sono sempre accompagnate da contrarietà, nemici, pericoli. Il tiranno onnipotente sa di essere circondato da traditori e teme per la sua vita. Invece a chi ama ed è sicuro di essere riamato, il mondo appare sereno ed amico. Ed anche quelli che potrebbero apparire ostacoli: un ritardo, un equivoco, l’attesa di una telefonata, sono in realtà sempre fonte di delizioso languore. Di un dolce spasimo che fa pregustare l’incontro d’amore e la felicità dei corpi che si abbracciano e, si fondono e si saziano. Cosi il piacere d’amore dura a lungo, godendo esclusivamente di se stesso e non ha bisogno di nient’altro.
Sesso e pericolo
L’attrazione sessuale è molto più antica della società e perciò ha sempre la tendenza a violare le leggi, le regole deontologiche, la neutralità richiesta dal proprio ruolo sociale. Unisce ciò che ufficialmente deve essere diviso nel modo più capriccioso e imprevedibile. Per questo la sessualità è sempre stata usata nella lotta politica, dai servizi segreti, impiegata per produrre scandali ed eliminare avversari scomodi. Ma anche nella vita quotidiana, pensiamo a quanti conflitti può creare quando si insinua nei rapporti fra impiegato di banca e cliente, fra medico e paziente, fra giudice e imputato, fra poliziotto e delinquente, fra insegnante ed allievo, fra esaminatore ed esaminato, fra padrone e servitore, fra vicini di casa, fra amici e perfino fra nemici.
Uno o molte?
Aumentano le persone che cercano il piacere nello scambio di coppia, facendo all’amore in tre o quattro o in tanti nell’orgia confondendosi nella molteplicità dei corpi. Altri dicono loro che sbagliano perchè il piacere sessuale più profondo, l’estasi totale si può ottenere solo concentrandoci su una persona con cui raggiungere una totale intimità ed un totale abbandono.
Solo così possiamo trasformare il nostro corpo ed il corpo dell’amato in strumenti musicali con cui creare, senza freni, senza inibizioni, senza limiti, le infinite armonie che vi sono celate, il mistero racchiuso nelle nostre più recondite fantasie. E ci spiegano che noi tutti utilizziamo solo una frazione infinitesima del nostro corpo erotico per cui, disperdendoci nella molteplicità, perdiamo anche quella.
Non eri come pensavo
La trasfigurazione dell’amore non è mai una pura invenzione, un puro delirio, ha sempre una base, non fa che accentuare, esaltare ciò che esiste. È una esagerazione, una iperbole, non una pura illusione. Poi nel corso della vita noi cambiamo, cambiano le circostanze, dobbiamo affrontare altri problemi e le qualità della persona amata che ti attraevano non ti servono più. Allora le senti come un limite, un ostacolo un disagio. Quell’uomo impulsivo e impetuoso ora ti appare violento e litigioso. Quella donna ridente, brillante, fantasiosa, ora di sembra sconsiderata e inconcludente. La fine di un amore è sempre amara per entrambi perché ciascuno rimprovera all’altro di non essere come lo aveva immaginato, mentre in realtà gli rimprovera di essere proprio ciò che era.
L’amore è geloso
Uomo e una donna ad una festa. Lui non sa ancora di amarla, gli piace, stanno bene insieme, giocano, si divertono, ogni tanto fanno all’amore. Durante la festa lei vede un’altro, le piace, è libero, sta per partire per un viaggio, le chiede se vuol andare con lui. Perché no? Faranno insieme una vacanza, si divertiranno, nessun legame. Poi ciascuno per la propria strada. Ma l’uomo che sta con lei, quando capisce che la sua compagna può andarsene con l’altro prova un dolore insopportabile. Perché scopre di amarla. Lei è sul versante del sesso, lui su quello dell’amore. Quello che per lei è gioco, per lui è tragedia. L’amore è geloso, l’amore è possesso. Dice: “quest’uomo è mio, questa donna è mia!“ e non posso sostituirli con nessun altro.
Pesante e leggero
Nella nostra epoca, l’amore è difficile e viene sostituito dal sesso. Perché il sesso non lega, non fa soffrire, se non va bene con questo andrà bene con l’altro. Invece l’amore ti da l’estasi e la felicità, ma poi basta un nulla, una frase sbagliata, per lasciare una ferita straziante. E non puoi dire a chi ti ama “era solo sesso” perché egli non può accettare che tu scelga volontariamente il piacere sessuale reciproco con un altro, invece che con lui. Il sesso è leggero, l’amore è pesante. Ma quel piacere leggero lacera, distrugge l’altro.
Amore appiccicoso
Le donne, quando sono innamorate fioriscono e, ricambiate, diventano più belle, sono come in uno stato di grazia. Non hanno paura della separazione e, anche lontane da chi le ama godono delle cose belle della vita riscaldate dal loro amore. Molti uomini (non tutti naturalmente) invece, quando si innamorano, anche se sono riamati, hanno bisogno della presenza fisica del loro donna, hanno bisogno di abbracciarlo, di sentirla sempre a disposizione. Sopportano male la separazione, e se lei si allontana, vogliono sapere tutto ciò che ha fatto, ma non per gelosia, per essere sempre spiritualmente con lei. Il risultato però può essere che le donne del primo tipo, allegre, sicure, che gioiscono dell’amore in sè, dapprima lusingate da tanta attenzione, poi si seccano, li trovato troppo possessivi, troppo appiccicosi.
Fascino
Il fascino non è un corpo, non è un volto è il tralucere di una vita. Nel film di Scorsese L’età dell’innocenza, la contessa Olewska, interpretata da Michelle Pfeiffer, esercita un fascino irresistibile perché porta nella banalità newyorkese, il segreto conturbante degli amori e delle passioni europee. Un mistero che traspare nella dolcezza fiera e dolente dei suoi lineamenti, nel suo sorriso disarmante, nel suo abbigliamento raffinato, nella sua sicurezza fra gente ostile, nel suo anticonformismo che indica altre abitudini, altri amori, rapporti proibiti. Il fascino è sempre il tralucere di un passato e di un mondo a noi sconosciuto, di una trasgressione al nostro ordine quotidiano. È il rivelarsi di questo mistero, è la seduzione di questo mistero.
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