La natura open source di Linux ha permesso lo sviluppo di decine di sistemi operativi diffenti sia nell’aspetto sia nelle funzionalità. Ecco le migliori distribuzioni Linux
In quel 25 agosto del 1991, molto probabilmente, non credeva che quel suo “lavoretto” avrebbe portato così tanti frutti. Quando Linus Torvalds, sviluppatore finlandese e statunitense d’adozione, presentò alla comunità di utilizzatori di minix quel suo kernel basato su Unix quasi certamente non pensava che negli anni a venire sarebbe stato considerato uno dei più importanti “prodotti” dell’informatica moderna. Linux, invece, è oggi tra i sistemi operativi più utilizzati, tanto in ambito professionale quanto in quello privato.
Parte di questo successo è dovuto alla disponibilità di decine e decine di distribuzioni Linux (cioè, le varie versioni di sistema operativo basate sul kernel Linux) che si trovano online e possono essere scaricate e utilizzate gratuitamente. Ogni utente, infatti, potrà trovare il sistema operativo che meglio si adatta alle proprie esigenze e alle proprie capacità personali. Alcune distribuzioni, ad esempio, saranno più adatte a utenti alle prime armi; altre, invece, metteranno a disposizione strumenti per la difesa della privacy e dei dati personali; altre ancora saranno di uso “generalista”. Insomma, a ognuno la sua distribuzione Linux.

Come e quale distribuzione scegliere

L’eccessiva abbondanza, però, potrebbe mettere in difficoltà più di qualche utente. Non sempre le differenze tra le varie distribuzioni Linux sono chiare e scegliere l’una piuttosto che l’altra potrebbe essere più complesso di quanto si pensi. Per capire quale distribuzione scegliere è necessario partire da un’analisi delle proprie competenze ed esigenze: anche se le varie versioni di Linux sono sempre più semplici da utilizzare, il sistema operativo ideato da Linus Torvalds richiede comunque un periodo di “adattamento” e studio.
Inoltre, nell’ottica di realizzare distribuzioni sempre migliori, le varie community di sviluppatori personalizzano kernel Linux e funzionalità del sistema operativo, così da adattarlo alle esigenze più varie. Spulciando online sarà possibile trovare le distribuzioni per grafici e creativi; i sistemi operativi dedicati ai gamer; versioni di Linux “generaliste” e altre dedicate a computer vecchi e poco potenti. Insomma, trovare le migliori distribuzioni Linux è un’impresa tutt’altro che semplice.

Come installare Linux

Uno degli ostacoli maggiori per chi è alle prime armi e vorrebbe provare Linux è il suo processo di installazione. Anche se negli ultimi anni la procedura è stata resa più semplice, ci sono ancora degli aspetti che potrebbero richiedere conoscenze informatiche non alla portata di tutti. Una scorciatoia potrebbe essere rappresentata dalla funzione Windows Subsystem for Linux, una sorta di macchina virtuale che consente di installare alcune distribuzioni Linux direttamente all’interno del sistema operativo Microsoft.
Pur essendo una funzionalità pensata principalmente per gli sviluppatori, consente di accorciare e automatizzare il processo di installazione di Linux e testare alcuni strumenti e programmi delle distribuzioni stesse. Va sottolineato, infatti, che con Windows Subsystem for Linux non si installeranno le versioni complete delle distribuzioni, ma una copia “ristretta”, con programmi adatti alle necessità degli sviluppatori. Da l’, però, si potranno installare tutti i software e tool che si vogliono.
Per installare Linux su Windows, però, sarà prima necessario abilitare Windows Subsystem for Linux da riga di comando (qui viene spiegato come fare) e poi scegliere quale distribuzione installare. Nel caso il vostro PC sia aggiornato a Windows 10 Fall Creators Update (rilasciato a ottobre 2017) vi basterà aprire l’app Windows Store e cercare la distribuzione che vi interessa; per versioni precedenti, dovrete avviare l’installazione da riga di comando, come spiegato qui.

Ubuntu

Per molti utenti alle prime armi può essere addirittura sinonimo di Linux. Ubuntu, invece, è “solo” una delle migliori distribuzioni Linux per utenti alle prime armi. Realizzata grazie ai finanziamenti del miliardario sudafricano Mark Shuttleworth, Ubuntu mutua molte delle sue funzionalità da Debian, di cui può essere considerata una fork. L’interfaccia grafica è basata sul motore Unity, fatto che le conferisce un aspetto pulito, lineare e intuitivo. Ed è proprio questo il vero punto di forza di Ubuntu rispetto alle altre distribuzioni Linux: la facilità di utilizzo che la rende particolarmente adatta a utenti alle primissime armi. La crescente fama, inoltre, le ha permesso di conquistare le attenzioni di un numero crescente di sviluppatori terzi, che hanno realizzato software e applicativi vari che hanno ulteriormente arricchito l’esperienza utente.
Ubuntu, inoltre, è una delle distribuzioni disponibili nel Windows Store e installabili direttamente all’interno del sistema operativo Microsoft grazie a Windows Subsystem for Linux. Se il vostro PC è aggiornato a Fall Creators Update, vi basterà accedere al Windows Store, cliccare su “Scarica l’app” e seguire la procedura guidata per l’installazione.
Per chi è Ubuntu? Per utenti alle prime armi che vogliono provare il passaggio da Windows o macOS a Linux.

PCLinuxOS

Come dice anche il nome, PCLinux OS è il sistema operativo Linux pensato per quegli utenti PC desiderosi di provare l’ebrezza di un sistema operativo open source e differente dal “solito” Windows, senza però staccare definitivamente il cordone ombelicale. Una filosofia che si traduce in un’interfaccia utente molto simile a quella del sistema operativo Microsoft, con barra del Menu Start, programmi raccolti in cartelle e molte altre funzionalità “mutuate” da Windows.
Per chi è PCLinux OS? Per gli utenti Windows che vogliono testare una distribuzione Linux senza che sia necessario adattarsi a una nuova interfaccia grafica.

Linux Mint

La base di partenza è Ubuntu, da cui eredita l’immediatezza e la facilità d’utilizzo. Ciò ha permesso a Linux Mint di guadagnare immediatamente una vastissima fan base e un nutrito gruppo di programmatori indipendenti pronti a realizzare nuovi applicativi e sviluppare nuove funzionalità per una delle migliori distribuzioni oggi in circolazione. Mint Linux, infatti, può contare su uno dei migliori gestori pacchetti oggi in circolazione (grazie al quale gli utenti potranno installare software con un solo click) e una lunga lista di interfacce grafiche da cui scegliere in base ai propri gusti e necessità. Grazie al Migration Assistant, inoltre, si potranno importare segnalibri, sfondi e preferenze da un’installazione Windows preesistente, facilitando ulteriormente il passaggio tra i due sistemi operativi.
Per chi è Linux Mint? Grazie alla sua versatilità e facilità d’uso, Linux Mint è indicata sia per utenti alle prime armi, sia per utenti un po’ più avanzati che vogliono passare da Windows a Linux senza troppi grattacapi.

Debian

Se Ubuntu (equiparabile a un suo “figlio putativo”) fa della facilità d’uso il suo punto di forza, Debian invece può contare su una delle repository di pacchetti software più ampia e variegata del mondo Linux. Forte dei suoi quasi 40 mila programmi e applicativi, Debian è tra le distribuzioni più versatili e personalizzabili in circolazione. Certo, richiede un periodo di apprendimento più o meno lungo (dipende dal proprio livello di conoscenze informatiche e da eventuali precedenti esperienze con altre distribuzioni Linux), ma non ha un livello di complessità tale da scoraggiare tutti gli utenti eccetto geek e smanettoni.
Anche Debian fa parte delle distribuzioni Linux che possono essere installate su Windows con Windows Subsystem for Linux. Basta premere “Scarica l’app” nella pagina del Windows Store e seguire la procedura guidata: in qualche decina di minuti potrete iniziare a utilizzare Debian direttamente su Windows 10.

Per chi è Debian? Dato il suo carattere generalista e la possibilità di personalizzazione, Debian si rivolge a un’ampia fetta di utenza che, però, abbia una minima esperienza con il mondo Linux.

Fedora

Oltre a essere personalizzabile, versatile e potente, Fedora è anche la “preferita” di papà Torvalds. Per questo motivo, nonostante la concorrenza agguerrita, Fedora è considerata da molti la migliore distribuzione Linux oggi in circolazione. Grazie a una community composta da migliaia di sviluppatori indipendenti può contare su una delle repository (database di pacchetti software che possono essere installati nel sistema operativo) più ampia e variegata; su un kernel in continua evoluzione e sulla compatibilità con i maggiori ambienti grafici disponibili (GNOME è l’ambiente grafico di default, ma l’utente può liberamente scegliere tra KDE, Xfce, LXDE, MATE e Cinnamon tra le altre.

Per chi è Fedora? Anche se non è molto complessa, per poterne sfruttare a pieno la potenza e versatilità è necessario conoscere trucchi e segreti Linux. Indicata, dunque, per quegli utenti che già da qualche tempo utilizzano il sistema operativo di Tux.

Slackware

Tra le distribuzioni Linux più vecchie ancora esistenti, Slackware è caratterizzata da un’estrema versatilità e possibilità di personalizzazione. Aggiungendo ed eliminando pacchetti del kernel, gli utenti potranno adattarla alla perfezione alle loro esigenze, trasformandola di volta in volta in un sistema operativo “differente”. Per questo motivo è particolarmente apprezzata da sviluppatori e sistemisti, che potranno così tararla alle necessità del momento e avere a disposizione un sistema informatico sempre ottimizzato.
Per chi è Slackware? Per utenti esperti – come detto, sistemisti e sviluppatori – alla ricerca di un sistema operativo professionale che consenta loro, tra le altre cose, di gestire anche server di piccole e medie dimensioni.

Fedora Design Suite e Ubuntu Studio

Tra le migliaia di applicativi e pacchetti software disponibili nelle varie repository Linux, non mancano quelli dedicati alla grafica computerizzata, al fotoritocco e al montaggio audio-video. Trovarli nel mare magnum della Rete, però, non è sempre semplice e molti utenti si vedono costretti ad abbandonare i propri sogni di passare a Linux a causa dell’apparente mancanza di software di questo genere. Fedora Design Suite e Ubuntu Studio sono qui proprio per questo: basate (come dice anche il nome) su Fedora e Ubuntu, queste due distribuzioni mettono a disposizione degli utenti una grande selezione di software di computer grafica, in modo che creativi di ogni genere possano realizzare le loro opere sfruttando la potenza del kernel Linux.

Per chi è Fedora Design Suite e Ubuntu Studio? Per grafici e creativi in genere che vogliono passare da sistemi proprietari a software e suite grafiche open source e gratuite.

Lubuntu, Puppy Linux, ArchLinux

Linux non lascia indietro nessuno. Grazie alla personalizzazione resa possibile dal kernel open source, infatti, è possibile realizzare delle distribuzioni ottimizzate per funzionare su computer vecchi e poco potenti. È il caso di Lubuntu, Puppy Linux e (in parte) ArchLinux: queste tre distribuzioni, ognuna con le sue peculiarità e funzionalità, sono state pensate per “dare nuova vita” a vecchi computer. Poco esose da un punto di vista prestazionale, possono essere installate su computer con diverse primavere? sulla scheda madre, evitando così che sistemi informatici ancora funzionanti finiscano in discarica.
Per chi è Lubunti, Puppy Linux e ArchLinux? Per utenti che non vogliono buttare il loro primo computer desktop o il vecchio laptop, ma non vogliono rinunciare a sistemi operativi “moderni”, sicuri e funzionali.

Steam OS

Per molti, una delle maggiori limitazioni delle distribuzioni Linux è la mancanza di un’adeguata libreria di titoli di videogiochi. Molto probabilmente perché non tutti conoscono Steam OS, sistema operativo realizzato da Valve a partire da Debian. Lo scopo principale di questa distribuzione Linux è quello di dare accesso agli utenti alle migliaia di titoli disponibili su Steam e permettere anche agli utenti Tux di poter giocare ai loro videogame preferiti. Potendo però contare sui repository Debian, Steam OS può essere personalizzato a piacimento dell’utente, divenendo all’occorrenza un sistema operativo “generico” utilizzabile per qualunque scopo e non solo per il gaming.
Per chi è Steam OS? Per i gamers incalliti che vorrebbero provare il salto da Windows a Linux senza dover rinunciare alla loro più grande passione.

Manjaro

Nato nel 2011, Manjaro è una distribuzione Linux derivata da ArchLinux. È considerata una delle distribuzioni migliori per chi proviene da Windows o comunque non è molto pratico di Linux. Per un motivo molto semplice: è facile da installare e da usare. E ha anche un tool grafico, Octopi, per installare altre applicazioni.

A proposito di grafica: Manjaro può usare tutti i principali ambienti desktop, non è legato a doppio filo a nessuno di loro in particolare e possiamo sceglierlo noi. Manjaro ha i suoi repository, ma può usare anche quelli AUR sviluppati dalla comunità di ArchLinux. Quindi le applicazioni per Manjaro non mancano di certo.
Come ArchLinux, poi, ha requisiti hardware piuttosto bassi, quindi si può usare anche su PC vecchiotti. Sempre da ArchLinux, poi, eredita il modello di aggiornamento “rolling release“: invece di concentrare tutti gli update in una sola grande nuova release, gli aggiornamenti vengono rilasciati di continuo.
Per chi è Manjaro? Per utenti che provengono dal mondo Windows e sanno poco o nulla di Linux, e non hanno voglia o tempo di studiare troppo il funzionamento di questo sistema operativo.

Kali Linux e TAILS

Se la sicurezza dei dati personali e la difesa della privacy sono vostri obiettivi primari, Kali Linux e TAILS sono le migliori distribuzioni Linux che potevate trovare. La prima offre strumenti e software di informatica forense, che aiutano a tenere traccia dei tentativi di incursione all’interno della propria rete e del proprio PC e a mettere al sicuro i propri dati e le informazioni più riservate. TAILS, la distribuzione Linux utilizzata anche da Edward Snowden, punta tutto sulla crittografia e la navigazione in anonimo per permettervi di non lasciare alcuna traccia in Rete e proteggere così i propri dati.
Kali Linux può essere utilizzata direttamente da Windows grazie alla funzionalità Windows Subsystem for Linux. Per installare la distribuzione nel PC aprite il Windows Store, cliccate su “Scarica l’app” e seguite le indicazioni a schermo per completare la procedura.

Per chi è Kali Linux e TAILS? Per gli utenti alla ricerca di protezione dei dati personali e di strumenti efficaci per la sicurezza informatica.
14 ottobre 2019
FONTE