Sono anni che voglio costruire una casetta per i pipistrelli. A Pianezza, in Hoikos, avremmo potuto installarne una sulla parete della casa nell’area senza finestre al secondo piano… sarebbe stato un beneficio per tutti (vicini compresi) nella lotta alle zanzare estive, ma il progetto non ottenne mai il “nulla osta” dei suoceri (causa cacche! 💩)  e così, per evitare discussioni avendo solo 1/3 della proprietà dell’immobile, ho sempre rimandato. Ora all’Eremo ElGram non ci sono più problemi di condominio, di vicinato, etc… quindi, finito di pulire il bosco dai rovi cresciuti in almeno 25 anni in stato di abbandono, è tempo di vivere anche questa utile e formativa esperienza! 🦇

L’idea è quella di creare una prima bat-box seguendo i consigli trovati online e posizionarla nella parte alta del bosco: in quel luogo i pipistrelli avranno silenzio, spazi ampi per volare, ombra e sole in giusta quantità. Pensavo di legarla a un grosso frassino, a 3 o 4 metri da terra, così saranno tutelati degli eventuali attacchi di gatti, di gufi e dei due allocchi maschio e femmina che sento ogni notte. La casetta sarà comunque visibile dalla finestra della mansarda e dalla torretta dell’Eremo.

Ora raccolgo un po’ di informazioni utili qui a seguire, poi pubblicherò le foto del “work in progress” del manufatto e infine, quando troverò il tempo, scriverò un mio articolo sull’esperienza.

Per iniziare, però, come mia abitudine… ho disegnato un piccolo logo per identificare il progetto! Ecco qui in anteprima! 😉😆

 

 

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Come costruire una bat box
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Bat leaving bat box

Bat Box fai da te, come costruirla e dove posizionarla

Ogni casetta per pipistrelli che si rispetti dovrebbe:

  • Avere dimensioni totali non inferiori ad una spaziosa cassetta delle lettere, diciamo che dovrebbe essere alta almeno 50-60 centimetri
  • Avere il lato di appoggio (al muro, al palo, all’albero) più lungo dell’altro di almeno 15-20 centimetri, in modo da favorire l’atterraggio dei volatili
  • Avere l’area di atterraggio e l’interno delle pareti in legno ruvido, in modo da consentire la tenuta e la stabilità degli animali
  • Essere fissata con chiodi e viti di acciaio inossidabile, per evitare la formazione di ruggine
  • Essere trattata solo esternamente con sostanze impermeabilizzanti, mentre l’interno deve essere al cento per cento naturale
  • Essere colorata con tonalità più scure tanto meno è esposta ai raggi solari, in modo da assorbire la più alta quantità di calore in breve tempo

Studi dimostrano che la casetta ha più possibilità di essere abitata se dispone di almeno un foro di entrata, tenendo presente che le specie di pipistrelli europei non hanno bisogno di fori di grandezza superiore ai 3×5 centimetri.

In rete si trovano immagini e video di Bat Box “decorate”, magari col simbolo del pipistrello o addirittura di Batman. Sebbene comprendiamo che la tentazione di aggiungere un dettaglio simpatico possa essere forte per chi ha costruito da sé la Bat Box, noi vi consigliamo però di evitare materiali non naturali che non siano strettamente necessari alla funzionalità del rifugio.

La bat box va posizionata con cura in un luogo che sia riparato:

  • Da eventuali predatori (gufi, marmotte, donnole, ratti, etc)
  • Da luci artificiali notturne
  • Dagli agenti atmosferici e quindi soprattutto neve e pioggia

La posizione deve essere rialzata perché come i pipistrelli mangiano gli insetti, a loro volta possono essere predati da altri animali. E se noi confronti dei gufi che provano ad acciuffarli in volo non possiamo fare nulla, scegliere un punto alto per la loro casetta, in modo da renderla difficilmente raggiungibile per predatori terrestri come ratti, donnole e marmotte, è una scelta necessaria. La sicurezza è una questione che può essere di vita o di morte per i pipistrelli, ma non è l’unica da considerare se vogliamo sperare che la bat box che abbiamo realizzato con tanta fatica venga scelta ed abitata.

Mentre durante il giorno adorano restare nel loro nido riscaldato dai raggi del sole, infatti, sappiamo che i pipistrelli sono animali attivi di notte, perciò aspettano che sia buio per uscire dal loro nido. Se la Bat Box viene installata in un punto illuminato da una luce artificiale, come può essere quella di un lampione stradale, i suoi inquilini avranno difficoltà a rendersi conto che è notte e di conseguenza faranno fatica a regolare la loro attività di caccia.

Dove posizionarla?

Il posto deve essere il più possibile riparato anche dalle precipitazioni, che alla lunga potrebbero rovinare la struttura della bat box obbligando i pipistrelli a cambiare casa.

L’altezza consigliata per installare la casetta è di circa 4 metri, sufficienti a scoraggiare i predatori terrestri. Altezze superiori sono più sicure, ma sconsigliate perché potreste correre rischi con la scala, anche alla luce del peso della bat box e delle necessarie operazioni di fissaggio.

Se avete intenzione di fissare il rifugio lungo il tronco di un albero, sceglietelo poco frondoso o comunque assicuratevi che l’accesso per i pipistrelli sia comodo, perciò verificate che ci sia uno spazio libero da rami o altri ostacoli che corrisponda almeno a:

  • 1 metro davanti e ai lati della bat box
  • 2 metri al di sotto della bat box

Non disponete la bat box sopra un punto di passaggio, perché nell’area sottostante cadrà del guano. Il guano può essere rimosso facilmente e usato come fertilizzante.

Alcuni esperti consigliano di orientare la casetta verso sud-ovest, in modo da fornire ai pipistrelli una temperatura più elevata poco prima del tramonto, dando loro la possibilità di riscaldarsi prima di andare a caccia.

Accorgimenti vari

Dovete fare attenzione che la bat box non venga colonizzata prima da altri animali. Non è raro infatti che le casette di legno destinate ai pipistrelli vengano occupate da uccelli o insetti, come ad esempio le vespe. Mandate via gli inquilini sgraditi il prima possibile, se volete che lo spazio resti a disposizione dei pipistrelli.

Non fissate la casetta ad una lastra di metallo, perché scoraggerà i pipistrelli dall’insediarsi.

Se lasciate una o due piccole fessure nella struttura del rifugio, sarà più facile controllare cosa succede all’interno, sbirciando con una semplice torcia elettrica senza smontare la Bat Box.

Come capire se i pipistrelli usano la Bat Box?

Una volta che avrete seguito alla lettera i nostri consigli su come realizzare e dove posizionare al meglio la Bat Box, non vi resterà che aspettare (e sperare) che i pipistrelli la scelgano come dimora (a questo proposito potete leggere anche l’articolo “Quando la Bat Box non funziona”).

Il segnale più facile da cogliere è appunto la presenza di guano sotto la casetta. Un altro sistema, se avete avuto l’accortezza di lasciare delle mini fessure da cui sbirciare, è quello di controllare con una torcia elettrica se la Bat Box è abitata e da chi.

Se volete controllare, è opportuno scegliere il momento dell’anno più adatto per evitare di disturbare i pipistrelli. Questi animali sono infatti una specie protetta (L. 157/1992, L. 104/2005, D.P.R. 357/1997 e 120/2003), perciò la legge vieta di catturarli, detenerli, disturbarli o distruggere i loro rifugi.

Durante i freddi mesi da novembre a marzo i pipistrelli non restano nelle casette, ma sono soliti trovare riparo in massa in grotte e cavità sotterranee per andare in letargo. È senz’altro questo il periodo dell’anno migliore per effettuare la manutenzione alla casetta.

Da maggio ad agosto, invece, vengono allevati i piccoli, perciò è importante più che mai evitare di ficcare il naso nella Bat Box. Se volete conferma che sia abitata, limitatevi a cercare tracce di guano in corrispondenza del nido per terra.

FONTE


Dove posizionare una bat box

Silenzio e ombra. Sono queste le due condizioni fondamentali perché un luogo sia adatto a ospitare una bat box. Questo riduce le possibilità che l’installazione della bat house dia veramente i risultati attesi. Di fatto, la bat house deve essere messa proprio vicino la casa (magari proprio lungo il muro esterno), ma in un punto riparato dal sole e poco rumoroso per tutta la giornata.

I pipistrelli sono animali notturni che non sopportano la luce e i rumori. Insomma, chi vive in città difficilmente riuscirà a rendere appetibile la casetta per i pipistrelli impiantata sul proprio balcone che dà su una strada trafficata. Chi vive in aperta campagna, invece,  avrà sicuramente più possibilità di attirarli. Un’altra accortezza è quella di posizionare la bat box in un luogo non facilmente accessibile ad altri animali predatori ad almeno tre metri, e non facilmente colonizzabile da altri animaletti.

Pipistrelli: occhio alla legge

Attenzione però, meglio ricordarlo, costruire una bat house non significa che avrete dei pipistrelli domestici o che stiate allevando dei pipistrelli. La chirotterofauna italiana (cioé i pipistrelli di vari tipi. appunto) è tutelata sin dal 1939 con una legge che ne impedisce uccisione e detenzione. I pipistrelli, infatti, non possono essere detenuti, comprati o venduti e costruire o acquistare una bat box significa solo dare loro una possibilità di riparo in più.

Bat box fai da te: come costruirla

Per chi ama il bricolage e se la cava con la manualità, la soluzione ideale è quella di costruire una  bat box fai da te. Non è difficile e in rete esistono anche tanti tutorial che spiegano come realizzare la casetta per pipistrelli. Ecco, però, qualche dritta da tenere bene in mente.

Cominciate dal progetto. Anche in questo caso, in rete ne esistono tantissimi, basta scegliere il più adatto alle vostre esigenze e non eccedere in decorazioni.

Per il resto, la casetta per pipistrelli dovrebbe avere:

  • dimensioni totali di circa 50 centimetri, in pratica quelle di una cassetta delle lettere
  • un lato di appoggio più lungo dell’altro di circa 15 centimetri
  • un’area di atterraggio e l’interno in legno ruvido
  • e poi materiali naturali, non trattati e chiudi in acciaio che non si ossidino.

FONTE