Il 03.02.2009 happy_emi pubblicò sul nostro BG1:
The Witcher: L’ho finito giusto questo weekend
E’ una figata colossale, magari un po’ troppo facile sul finale e ci sono delle (a mio avviso) pecche su alcune scelte di gameplay ma non inficiano minimamente il divertimento.
La possibilità di fare scelte le cui conseguenze davvero hanno impatto sulla storia è sicuramente la cosa che più distingue questo gioco dagli altri RPG. E il bello è che, rispetto ad esempio a NWN, paradossalmente, The Witcher ha un’impostazione molto più action. Per dire, i talenti di gioco sono tutti per picchiare e non ce ne sono di ruolistici (cioè hai tutti talenti tipo “mossa in più” o “+30% di danno”) e durante i combattimenti hai la possibilità di attivare una combo cliccando sul nemico al momento giusto, pur essendo sempre possibile mettere il gioco in pausa. E nonostante questo questo gioco è ben più “RPG” di NWN1 e 2 tanto per dirne due. Perché spesso si tratta di fare scelte molto importanti che vanno oltre il buono/cattivo di NWN. Qui la linea di demarcazione fra bene e male non è sempre palese nel momento in cui scegliete, per cui magari fate una scelta che sul momento ritenete buona ma poi, nel seguito del gioco, potreste scoprire che invece quella persona che avete salvato precedentemente ha impiegato quella chance che gli avete dato in maniera non di certo per fare del bene. Naturalmente non vi aspettate che questo gioco abbia 100 storie diverse. La storia principale è quella, il cattivo è sempre lui. Ma le “ramificazioni” portano ad avere decide di sottoquest (non tutte attivabili in un’unica giocata, ma comunque collegate alla storia principale) che hanno comunque sviluppi diversi a seconda di come giocate.
I contenuti del gioco sono poi abbastanza maturi e offrono più di uno spunto di riflessione su diversi temi “moderni” quali razzismo, oppressione e terrorismo.
Sia chiaro, alla fine il motore delle “quest” è più o meno lo stesso di NWN1/2. Insomma si tratta sempre di scripting, solo che nel caso di The Witcher lo scripting è stato fatto da gente che ha delle idee e non si arrocca sulle solite quest che sanno di “già visto” prima ancora di iniziarle. Questa è, ovviamente, la mia opinione personale.
Io ve lo consiglio alla grande (oramai la versione base costa meno di 20 euro e si può passare alla enhanced gratuitamente, scaricandola da Internet, anche se sono 1.2GB da scaricare…
Potevo non fidarmi del suo consiglio e non testare questo nuovo universo fantasy basato su una mitologia dell’est europa a me ignota? E così mi ritrovai a impersonare lo strigo avventura dopo avventura sino al 3° capitolo che, più che altro per questioni legate alla mancanza cronica di tempo, ho “congelato” al 40% della trama. Ma mi riprometto di riprenderlo appena finito Assassin’s Creed Odyssey. Ho anche acquistato un manualone enorme in UK per aiutarmi a risolvere tutte le innumerevoli quest…
L’intera serie è fondata su questa affermazione, che condivido pienamente e che guida il mio agire quotidiano ben da prima che incontrassi lo strigo:
« Non esiste il bene o il male, solo decisioni e conseguenze. »
Libri
La Saga di Geralt di Rivia (in originale Saga o wiedźminie, lett. Saga dello strigo) è una serie di romanzi e racconti fantasy scritta dall’autore polacco Andrzej Sapkowski tra il 1990 e il 1999 e nel 2013. La serie è composta da due raccolte di racconti (tre, se si considera la raccolta fuori stampa omonima della saga) e sei romanzi, e narra le avventure di Geralt di Rivia, uno degli ultimi strighi (umani modificati geneticamente per cacciare mostri) della sua epoca.
I libri sono stati adattati in un una serie videoludica di grande successo, fumetti, film e serie televisive.
La saga in ordine cronologico
- La Strada del non Ritorno (Racconto, 1988)
- Il Guardiano degli Innocenti (Antologia di racconti, 2011)
- La Stagione delle Tempeste (Racconto da inserire tra le 2 antologie o dopo di esse, 2016)
- La Spada del Destino (Antologia di racconti, 2010)
- Il Sangue degli Elfi (Romanzo principale, 2012)
- Il Tempo della Guerra (Romanzo principale, 2013)
- Il Battesimo del Fuoco (Romanzo principale, 2014)
- La Torre della Rondine (Romanzo principale, 2015)
- La Signora del Lago (Romanzo principale, 2015)
- Qualcosa Finisce, Qualcosa Inizia (Racconto umoristico extra, 1988)
Otto libri si trovano in libreria tradotti in italiano. Ci sono però ancora due storie del 1988 che purtroppo non sono mai state tradotte ufficialmente in nessun’altra lingua oltre al polacco, questo perché non ritenute dall’autore in linea con il resto dell’opera.
La prima si chiama “Coś się kończy, coś się zaczyna”, letteralmente “Qualcosa finisce, qualcosa inizia” ed è un racconto umoristico su un ipotetico matrimonio tra Geralt e Yennefer, scritto da Sapkowski come regalo di nozze per una coppia di amici e colleghi.
La seconda invece si chiama “Droga, z której się nie wraca” tradotto semplicemente con “Droghe” o con “La strada del non ritorno“. In questa storia viene narrato l’incontro di Visenna e Korin, personaggi che inizialmente non facevano parte di The Witcher ma che più tardi, una volta che la serie prese forma, vennero inseriti come personaggi fondamentali del passato del protagonista. Fortunatamente, entrambe le storie, sono state tradotte in italiano dalla rete e potete recuperarle online.
FONTE
Videogiochi
Le vicende di questi tre videogiochi si svolgono qualche anno dopo gli avvenimenti del romanzo La Signora del Lago, ma non coinvolgono in alcun modo la partecipazione dell’autore dell’originale saga letteraria, Andrzej Sapkowski.
Parlando della serie videoludica, Sapkowski ha detto:
«The Witcher è un videogioco ben fatto, il suo successo è largamente meritato e i suoi creatori meritano tutto il fasto e gli onori del caso. Ma non potrà mai essere considerato una ‘versione alternativa’ né un ‘sequel’ delle storie dello strigo Geralt. Questo perché solo il creatore di Geralt può deciderlo. Un certo Andrzej Sapkowski.» |
I diritti per la serie videoludica sono stati venduti in forma unica da Sapkowski allo studio di sviluppo videoludico CD Projekt negli anni 2000, per una somma di 9.500 dollari. La serie videoludica ha poi conosciuto un grande successo di critica e vendite, con un seguito di fan molto agguerrito. Nonostante la vendita integrale dei diritti per la serie di videogiochi e l’assenza di royalties – l’equivalente di una ripartizione dei guadagni nel corso degli anni – Sapkowski ha preteso, nel 2018, un pagamento pari a 16 milioni di dollari. Benché non legalmente vincolati, CD Projekt è attualmente vicina a raggiungere un accordo di versamento, seppur inferiore a quanto richiesto, basato sul mero riconoscimento del merito letterario dell’autore.
The Witcher (2007) PC
Geralt di Rivia, il protagonista del gioco e dei numerosi libri fantasy, è un Witcher, un mutante sterile e votato alla distruzione dei mostri che infestano il mondo. Geralt è un esperto spadaccino ed è versato nelle arti dell’alchimia e della magia. Sfortunatamente, all’inizio del gioco, il nostro Witcher non ricorda nulla delle sue leggendarie competenze, avendo perso la memoria per motivi non meglio precisati; per lo stesso motivo è dato per morto, e solo grazie ai suoi amici può ricostruire i frammenti del suo passato.
PRO: Nuova ambientazione fantasy per noi “occidentali”, trama molto coinvolgente, gameplay che gestisce in modo innovativo elementi GDR e powa e introduce anche minigiochi interni come i dadi.
CONTRO: Qualche bug ma non incide sulla valutazione del gioco.
VOTO GLOBALE: 5 su 5
The Witcher 2: Assassins of Kings (2011) PS3
PRO: Ancor più bello del precedente. L’ho iniziato su PC. Interrotto il gioco perchè in quel periodo decisi di abbandonare progressivamente i case per passare ai laptop e poi l’ho ricominciato su PS3 dovendo re-imparare a giocare con il gamepad al posto della tastiera.
CONTRO: Qualche bug ma non incide sulla valutazione del gioco.
VOTO GLOBALE: 5 + su 5
The Witcher 3: Wild Hunt (2015) PS4
The Witcher 3: Wild Hunt conclude la storia del witcher Geralt di Rivia, protagonista della serie. Proseguendo da The Witcher 2: Assassins of Kings, Geralt ha finalmente recuperato la sua memoria e intraprende una nuova e personale missione alla ricerca di Ciri, ragazza da lui considerata come una figlia e della quale non ha più notizie da tempo, mentre l’ordine del mondo sta arrivando a un cambiamento definitivo.
Espansioni
Il 7 aprile 2015 CD Projekt RED ha annunciato due espansioni per il gioco, intitolati Hearts of Stone (pubblicato il 13 ottobre 2015) e Blood and Wine (pubblicato il 31 maggio 2016), quest’ultimo inoltre cronologicamente è ambientato dopo la fine della trama principale.
In occasione dei Game Awards 2016, The Witcher 3: Blood and Wine è stato premiato come il miglior RPG dell’anno. Il corposo DLC che ha espanso ancora più il mondo già sconfinato di The Witcher 3: Wild Hunt è sicuramente fra i prodotti più apprezzati mai realizzati da CD Projekt.
Edizione speciale
Il 10 agosto 2016 CD Projekt RED ha annunciato la Game of the Year Edition che include il gioco base, le espansioni Hearts of Stone e Blood and Wine, tutti i 16 DLC gratuiti e tutti gli aggiornamenti e miglioramenti. L’edizione è stata pubblicata il 30 agosto 2016.
PRO: Non l’ho ancora finito (36%). Ma è eccezionale. Forse il più completo gioco fantasy mai realizzato.
CONTRO: Qualche bug ma non incide sulla valutazione del gioco.
VOTO GLOBALE: 5 + su 5
The Witcher 3: Wild Hunt (2023) PS5
The Witcher 3: Complete Edition
È un’edizione per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC uscita il 14 dicembre 2022 che include i contenuti della Game of the Year Edition e varie migliorie tecniche come caricamenti più veloci, ray tracing e una maggiore risoluzione video. È stata distribuita come aggiornamento gratuito a chi già possiede il gioco su PlayStation 4, Xbox One e PC. L’edizione include inoltre nuove armature e una nuova missione ispirata dalla serie televisiva di Netflix. Dal 26 gennaio 2023 è disponibile anche in formato fisico con una copertina nuova.
PRO: Acquistata la PS5 mi è stato offerto il download gratuito della Complete Edition, avendo acquistato quella per PS4. E così ho deciso di ricominciare l’avventura dall’inizio. Dopo alcuni mesi di gioco ho finito il gioco base. Ora mi metterò sulle due corpose espansioni. E’ un capolavoro senza se e senza ma. 29/06/2023 Finito.
CONTRO: Qualche bug ma non incide sulla valutazione del gioco.
VOTO GLOBALE: 5 + su 5
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Fumetti
Dal 1993 al 1995 viene pubblicata sulla rivista di fumetti polacca Komiks una serie di 6 storie a fumetti ispirate alle storie di Sapkowski.
Nel 2013 viene annunciata una serie di volumi a fumetti da parte della casa editrice statunitense Dark Horse Comics, incentrati però sulla serie di videogiochi di The Witcher, invece che sulle vicende della serie letteraria.
Film e serie TV
Nel 2002 viene trasmessa sul canale polacco Telewizja Polska una serie televisiva ideata da Michał Szczerbic, dal titolo Wiedźmin. La prima e unica stagione è basata sui primi due libri della saga di Sapkowski (La spada del destino e Il guardiano degli innocenti). Un film, omonimo e collegato alla serie, è stato pubblicato l’anno precedente. Sia il film che la serie televisiva sono stati diretti dal regista Marek Brodzki.
Nel maggio 2017 viene annunciato dalla casa di produzione polacca Platige Image che è in corso la produzione, insieme alla famosa piattaforma online Netflix, di una serie televisiva in lingua inglese tratta dalla serie di libri e con l’autore Andrzej Sapkowski direttamente coinvolto nel processo. L’uscita della prima stagione di The Witcher, composta da 8 episodi, avviene nel dicembre 2019 con protagonista Henry Cavill nel ruolo di Geralt. Grazie all’enorme successo di pubblico riscontrato dalla serie viene presto confermata la realizzazione, per il 2020 e il 2021, di una seconda e di una terza stagione.
EXTRA
The Witcher 3: youtuber scopre un easter egg tenuto nascosto per sette anni
I cosiddetti ‘easter egg’, per chi non lo sapesse, sono contenuti che gli sviluppatori nascondono all’interno dei loro giochi con l’intento di sorprendere il giocatore, spesso facendo riferimenti ad altre produzioni videoludiche. Li abbiamo trovati in innumerevoli titoli, in particolare in The Witcher 3: Wild Hunt, gioco con cui CD Projekt RED sembra essersi davvero sbizzarrita.
L’intramontabile GdR è ricco di segreti, ma alcuni di questi sono stati rivelati solo a distanza di anni dal lancio del gioco – che, ricordiamo, è stato rilasciato nel maggio 2015. Recentemente gli sviluppatori della casa polacca hanno rivelato che The Witcher 3 nasconderebbe un ultimo easter egg, finora sfuggito agli occhi di tutti. Il mistero è stato svelato solo poche ore fa, quando uno youtuber ha scovato l’ultima ‘sorpresa’ di Wild Hunt: ecco in cosa consiste.
Blood and Wine e il triste destino di Vivienne de Tabris
ATTENZIONE: seguono spoiler sull’add-on Blood and Wine di The Witcher 3: Wild Hunt.
xLetalis è il nome dello youtuber che è riuscito a individuare l’easter egg in questione. L’unico indizio era stato svelato qualche settimana fa da Philipp Weber, Acting Campaign Director di The Witcher 3, che in una livestream aveva accennato a una specifica quest dell’espansione Blood and Wine – ovvero la missione Il cinguettio del cavaliere innamorato. L’ultimo ‘segreto’ di Wild Hunt è infatti legato al personaggio di Vivienne de Tabris: in seguito a una maledizione, la donna ha assunto le sembianze di un uccello – un rigogolo, per la precisione.
Geralt si offre di aiutare Vivienne, ma è molto chiaro circa gli effetti collaterali della ‘cura’: una volta liberata dalla maledizione, le aspettative di vita della donna si sarebbero ridotte a soli sette anni. Vivienne accetta le condizioni e sceglie di usare il poco tempo che le rimane per viaggiare per il mondo. Tecnicamente la quest terminerebbe qui, ma Weber ha lasciato intendere che la missione continua e, come confermato da xLetalis, ha un finale definitivo per Vivienne.
Il corpo ‘esanime’ della donna viene trovato sulle Isole Skellige, sul pavimento di una taverna. Come fa notare lo youtuber, il modello dell’NPC è affetto da un bug che ne altera l’aspetto e che permette al giocatore di continuare a interagire con Vivienne, nonostante questa sia ormai morta. La scoperta è stata fatta a sette anni dall’uscita del gioco, per l’appunto, ma xLetalis si è comunque servito dei comandi della console – disponibili nella versione PC del gioco – per far avanzare il tempo fino alla data stimata della morte di Vivienne de Tabris.
È arrivato anche il commento di Philip Weber che, scrivendo alla redazione di IGN, parla degli innumerevoli segreti nascosti dai suoi colleghi all’interno di The Witcher 3: Wild Hunt. In parole povere, quello trovato da xLetalis potrebbe non essere l’ultimo easter egg. “Questo è di sicuro l’easter egg che ho nascosto meglio tra tutti quelli che ho realizzato, è abbastanza impressionante che sia stato finalmente trovato”, dichiara Weber con una certa soddisfazione.
Ricordiamo che, poche ore fa, CD Projekt RED ha annunciato in via ufficiale l’inaugurazione di una nuova saga di The Witcher. Il prossimo capitolo è già in fase di sviluppo e segnerà la transizione dello studio di sviluppo dal REDengine – motore proprietario che troviamo anche in Cyberpunk 2077 – al più versatile Unreal Engine 5. Per l’ambizioso progetto, CD Projekt ha inoltre siglato una partnership strategica con Epic Games.
The Witcher 3 vola a quota 50 milioni e CDPR aggiorna sullo sviluppo del sequel
CD Projekt Red aggiorna su The Witcher 3 e le sue clamorose vendite, dando nel frattempo altre informazioni sui prossimi progetti.
Il report di CD Projekt Red agli azionisti ci svela molte informazioni interessanti, tra cui le vendite stratosferiche di The Witcher 3: Wild Hunt e tutto ciò che riguarda i progetti futuri.
L’importantissima avventura di Geralt ha avuto un ulteriore boost di recente grazie alla versione next-gen che trovate su Amazon, anche se negli anni le vendite erano già altissime ovviamente.
Il franchise di The Witcher è diventato quindi a dir poco fondamentale per CD Projekt Red, ma non è l’unica proprietà intellettuale su cui l’azienda polacca sta investendo per i nuovi progetti.
Del mondo di Geralt e soci stanno arrivando molti progetti principali e secondari, sebbene alcuni di questi sono stati ridimensionati.
Ma The Witcher 3 rimane il prodotto più imponente di CDPR, visto che proprio oggi è stata annunciata la quota di 50 milioni di copie vendute.
I dati arrivano dall’ultimo report dell’azienda, in cui sono state svelate tutte le informazioni sull’andamento finanziario e le intenzioni future.
Nel documento, che potete trovare per intero a questo indirizzo, CD Projekt Red vuota il sacco.
L’intera trilogia di The Witcher ha venduto complessivamente oltre 75 milioni di copie, rendendo il terzo capitolo ancora più mastodontico al confronto.
Contestualmente, CD Projekt Red ha lasciato intendere quali saranno i progetti su cui concentrerà i proprio sforzi.
Oltre a Phantom Liberty, il DLC di Cyberpunk 2077 che tra poco potremmo vedere nuovamente, il titolo su cui l’azienda impiegherà più forza lavoro è Polaris, il nuovo titolo principale della saga di The Witcher.
Il tutto con lo stesso sforzo, in teoria, che ha sempre contraddistinto i lavori dello studio.
Di recente, infatti, CD Projekt Red ha parlato del costo esorbitante dello sviluppo dei suoi videogiochi, con riflessioni molto interessanti.
Mentre gli altri progetti non-videoludici procedono senza problemi, come la serie Netflix di The Witcher che ha confermato la nuova stagione.
FONTE 31.05.23