IL LUPO, UN ANIMALE AFFASCINANTE. COSA FARE NEL CASO DI UN INCONTRO RAVVICINATO?

Anche se siamo soliti descriverlo ai bambini come il “cattivo” delle favole, minacciandoli di far ricorso al lupo come punizione quando non si comportano bene, in realtà il lupo è un animale di grande fascino, come testimonia lo scatto di Batti Gai nell’immagine sopra al titolo, che ce lo presenta in tutta la sua fierezza, con il manto che cambia colore dal grigio invernale al fulvo rossastro tipico della stagione estiva.

Ma un conto è vederlo in tv, proposto sul web o sulle carte patinate di qualche libro o rivista. Un altro conto è immaginare di poterselo trovare dinnanzi nel bosco, ben sapendo che l’animale potrebbe in qualsiasi momento batterci in astuzia e velocità.

Va detto innanzitutto che trovarsi dinnanzi un esemplare di lupo è un evento che ha pochissime possibilità di realizzarsi, in quanto lui ci evita con attenzione. Grazie ai suoi sensi assai sviluppati percepisce la nostra presenza  ben prima che noi si riesca ad avvedersi della sua. Un vantaggio che gli permette di dileguarsi in anticipo, nella stragrande maggioranza dei casi a nostra insaputa. 

Se dovesse capitare, quindi,  come comportarsi?

Innanzitutto va detto che un bel baccano può rappresentare un utile deterrente ad un eccessivo avvicinamento. Il lupo non ama il rumore, quindi battere le mani, gridare ed agitare i piedi producendo suoni sul terreno dovrebbe permetterci di metterlo in rapida fuga.

E se lo vedo mentre sta sbranando un animale?

Qualora il lupo fosse impegnato nella predazione su animali selvatici, assolutamente mai avvicinarsi nel tentativo di salvare la pelle alla bestiola finita tra le sue fauci. Il lupo non attacca l’uomo per nutrirsi, ma il fatto di indispettirlo durante la sua battuta di caccia potrebbe renderlo aggressivo nei nostri confronti.

Piccoli lupacchiotti, bellissimi da vedere, ma da lontano.

Il medesimo consiglio vale qualora ci si imbatta in un lupo con i suoi cuccioli: l’animale, come tutti i genitori, difende la propria stirpe e pertanto potrebbe sentirsi minacciato dalla nostra presenza.

Niente cibo, la dieta del lupo è diversa dalla nostra.

Men che meno bisogna tentare di simpatizzare con il lupo offrendogli del cibo: non è detto che le nostre abitudini alimentari coincidano con le sue ed inoltre ciò potrebbe indurlo a vedere l’umano come un amico ed invogliarlo  a frequentare il nostro habitat per sfamarsi, con tutte le conseguenze problematiche di questa scelta.

E i nostri cani? Sempre al guinzaglio.

Tra le accortezze da osservare per convivere con il lupo, prima fra tutte quella di non avventurarsi nei boschi con il proprio cane libero di vagare senza essere tenuto al guinzaglio. Una buona abitudine che andrebbe osservata sempre, anche per rispetto agli altri animali ed ai bipedi che si potrebbero incontrare (non tutti amano i cani, alcuni ne sono terrorizzati, indipendentemente dalla taglia della bestiola). 

Lupo e cane appartengono alla medesima specie, ed un cane sorpreso nel proprio territorio da un lupo potrebbe essere percepito come un invasore cui fare rispettare il proprio posto. Adottando un messaggio molto chiaro, ma dai risvolti che potrebbero essere poco piacevoli.

FONTE


LUPO, STOP ALLE FAKE NEWS: QUALCHE NOTIZIA E QUALCHE CONSIGLIO

L’opuscolo “Lupus in bufala”, realizzato nell’ambito del progetto europeo Life WolfAlps Eu, si prefigge di aiutare a smascherare le false notizie che circolano sul re dei predatori alpini: può infatti capitare che dalla fabula, ovvero la favola, il lupo passi direttamente alla bufala, divenendo protagonista di una notizia che contiene informazioni false o distorte.

Disponibile per il download a questo collegamentoLupus in bufala fornisce una serie di notizie su questo animale, dà alcuni consigli per capire se l’immagine o la notizia trovate in rete siano veritiere o artefatte e sfata alcune credenze che lo riguardano, dalla presunta “reintroduzione” alla sua crescita esponenziale. Eccovi qualche esempio:

“IL LUPO ULULA ALLA LUNA”

E’ falso: i lupi ululano, ma non alla luna. L’ululato consente la comunicazione su lunghe distanze e serve per segnalare la posizione di un branco, avvertire su possibili pericoli o indicare il luogo in cui si trova una preda. Il lupo ulula sia di giorno che di notte, e talvolta l’ululato coinvolge l’intero branco e serve a rafforzare il legame tra i membri.

Il mito che vede il lupo ululare alla luna potrebbe provenire dal fatto che si sentivano i lupi ululare solo nelle notti in cui era più frequente uscire di casa, ovvero quelle intorno al plenilunio.

“IL LUPO È STATO REINTRODOTTO” 

Non è vero che il lupo è stato reintrodotto: negli ultimi quarant’anni l’espansione del lupo nel nostro Paese è stata direttamente collegata alle dinamiche naturali della specie. Tra i fattori che hanno favorito questo processo c’è però anche l’attività dell’uomo: da una parte la protezione della specie, dall’altra l’abbandono delle aree rurali a favore dei centri abitati ed i ripopolamenti di ungulati che costituiscono le prede d’elezione del lupo (caprioli, daini, cervi, cinghiali).

“IL LUPO SI NUTRE PRINCIPALMENTE DI PECORE E BESTIAME” 

Altro mito da sfatare: non è vero che i lupi mangiano soprattutto le pecore. In Italia la dieta di un lupo è costituita per lo più da animali selvatici. Il lupo è un predatore opportunista, che si adatta alle condizioni ambientali che trova e che si ciba delle specie più abbondanti, in genere scegliendo le prede più vulnerabili.

Tra le sue prede ci sono anche gli animali domestici: per difendere le greggi è infatti necessario adottare strumenti di prevenzione, i più utilizzati sono le recinzioni elettrificate e i cani da guardiania.

“IL LORO NUMERO CRESCE ALL’INFINITO” 

Al contrario di quanto spesso si sostiene, il numero di esemplari di lupo non può crescere all’infinito: la quantità di animali in uno stesso territorio rimane stabile nel tempo. Ogni territorio ospita un numero ridotto di branchi e all’interno di ciascun branco solo la coppia maschio-femmina dominante si riproduce. Gli esemplari giovani abbandonano la famiglia d’origine tra il primo e il secondo anno di vita per andare in cerca di un territorio in cui stabilirsi, andando spesso incontro a una morte prematura (sulle Alpi mediamente sopravvive un esemplare ogni quattro).

“IL LUPO È PERICOLOSO PER LE PERSONE”

Il lupo è diffidente nei confronti degli esseri umani, che considera potenziali minacce e, se può, evita di incontrarli. In Italia a partire dal secondo dopoguerra non sono state documentate aggressioni confermate da parte di lupi nei confronti di persone fino al recente caso del lupo di Otranto, del 2020. Si tratta però di un caso particolare: molti turisti avevano preso l’abitudine di cercare il lupo lasciando cibo nelle pinete dell’area e l’animale era diventato confidente.

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