Kenneth “Ken” Parker è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo, nel 1974. Personaggio particolare e atipico del genere western la cui serie a fumetti, ambientata prevalentemente in America del Nord in un arco temporale che va dal 1868 al 1908, si distingue per originalità, per la varietà delle ambientazioni e per gli argomenti trattati che, spesso, esulano dai canoni tipici del fumetto western.
Il fumetto esordisce in edicola nel giugno 1977, pubblicato dalla Cepim e, tra alterne vicende, cambi di editore e di formato, sospensione delle pubblicazioni e ristampe rivedute e corrette dagli autori stessi, l’ultima storia inedita del personaggio è stata pubblicata nell’aprile del 2015 con l’episodio Fin dove arriva il mattino.
La prima serie pubblicata dal 1977 al 1984 lo rende un personaggio di culto del fumetto italiano, sia per il realismo delle ambientazioni e per la meticolosa ricostruzione storica e filologica che per l’attenzione alle tematiche sociali.
Caratteristiche del personaggio
Le fattezze del personaggio sono ispirate all’attore statunitense Robert Redford nella sua interpretazione nel film Corvo rosso non avrai il mio scalpo del 1972, nel quale è un trapper proprio come Ken Parker. Il personaggio ha caratteristiche atipiche rispetto ad altri personaggi del genere western in quanto spesso si trova davanti a scelte complicate e nelle quali prende decisioni a volte sbagliate, ma riesce sempre ad accorgersi dei suoi errori provando poi a porvi rimedio. Con il progredire delle storie il personaggio invecchia ed evolve non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Nella storia Sciopero (n. 58) Ken si trova a vivere le condizioni di un operaio alla fine dell’Ottocento e l’esperienza lo avvicina alle idee socialiste.
Ambientazione
La saga di Ken Parker si svolge principalmente negli Stati Uniti, durante la seconda metà dell’Ottocento (la prima avventura inizia il 29 dicembre 1868, nel Montana, l’ultima ha come scenario ancora il Montana nella primavera del 1908). Ken Parker compie tre viaggi attraverso il continente americano, ognuno con un obiettivo diverso.
- Il primo, alla ricerca di Donald Welsh lo porterà a Sud verso il Messico e poi, nuovamente, negli USA a San Francisco. In seguito allo scontro con Donald Welsh, Ken Parker, dopo una serie di vicissitudini, si trova a vagare per l’Alaska e, successivamente, nel Canada per tornare alla fine negli USA.
- Il secondo viaggio ha come meta la città di Boston, dove deve raggiungere suo figlio adottivo. Questo percorso è quello che occupa più numeri della serie, praticamente dal numero dal 16 al 54 della prima serie Cepim, ed è proprio in queste storie che Berardi e Milazzo hanno occasione di mostrare al lettore molte regioni centrali degli Stati Uniti d’America. Si parte dal piccolo paesino di taglialegna al confine con il Canada, fino ad arrivare alla grande città di Boston, passando per le verdi colline del Wyoming, per il deserto del Nuovo Messico e dell’Arizona, per le cittadine dell’Oklahoma e del Kansas, per le pianure del Montana e per le foreste del South Dakota. In questo viaggio Ken Parker non riesce a seguire la via più veloce, ma è costretto a numerose deviazioni lungo la strada per procurarsi i soldi per il viaggio e aiutare amici in difficoltà o anche semplici sconosciuti.
- Il terzo e ultimo viaggio è senza una meta ben precisa: Ken Parker si limita a fuggire dai cacciatori di taglie e dalla polizia che gli sta dando la caccia. Questo vagabondare lo porta al confine tra Stati Uniti d’America e Canada e dura fino a quando non viene arrestato e mandato ai lavori forzati.
Comprimari
Spesso Ken è affiancato da altri personaggi secondari che vivono con lui parte delle sue avventure.
In ordine di apparizione abbiamo:
- Dashiell Fox, come Ken, è uno scout, i due si incontrano nell’esercito e assieme conducono la caccia a Donald Welsh. Una volta conclusa la ricerca, i due si separano e Dashiell torna dalla sua famiglia, ma continuerà a lavorare per l’esercito. I due si incontrano di nuovo, molto tempo dopo in Arizona dove cercano di fermare una rivolta di indiani; Dashiell Fox rimane ferito proprio in quell’occasione e chiede a Ken di recuperare suo figlio (che è stato imprigionato in Messico) e di riportarlo a casa;
- Theba è il figlio adottivo di Ken, di origini indiane. Anche se i due si vogliono molto bene le difficoltà che Ken incontra nella sua vita lo tengono lontano dal figlio con cui vorrebbe vivere e che vorrebbe veder crescere;
- Nanuk è un eschimese che Ken conosce a bordo della baleniera New England; assieme si salvano dal naufragio della nave e vivono per tutto l’inverno nello stesso villaggio di eschimesi. Ken ha modo di imparare la loro lingua e le loro tradizioni;
- Pat O’Shane, ragazza intraprendente, incontra Ken quasi per caso. Ken, avendola presa in simpatia, l’aiuta a diventare “adulta”, dandole una mano ad avviare il ranch dei suoi sogni;
- Fanny, cacciatrice di taglie, insegue Ken quando quest’ultimo è ricercato, senza però mai riuscire a catturarlo o a ucciderlo e prendere i soldi della taglia.
Disegnatori e sceneggiatori
Ivo Milazzo è il principale disegnatore della serie; oltre ad essere il creatore grafico di Ken Parker nonché autore di tutte le copertine della serie, è anche l’autore che ha all’attivo il maggior numero di tavole disegnate dell’intera collana. Il suo stile di disegno all’inizio della serie, non ha ancora trovato un sua tratto distintivo: è preciso, ricco di dettagli, ma privo di quel segno particolare che distingue i disegnatori più famosi. Con l’evolversi della serie, Milazzo ha modo tuttavia di affinarlo: il tratteggio diventa via via meno presente ed il segno si fa più leggero e la caratterizzazione dei personaggi meno dettagliata, alcune tavole sembrano quasi degli schizzi a matita più che dei disegni realizzati a china. Milazzo ha inoltre curato le copertine di tutti gli albi realizzando disegni con la tecnica dell’acquerello. Vanno, però, citati altri disegnatori italiani che hanno illustrato storie di Ken Parker: Giorgio Trevisan, Giancarlo Alessandrini, Bruno Marraffa, Carlo Ambrosini, Sergio Tarquinio, Goran Parlov e Pasquale Frisenda.
Nomi importanti che hanno scritto sceneggiature per Ken Parker sono Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi (autore di Dylan Dog); anche Maurizio Mantero, storico collaboratore di Berardi, ha partecipato attivamente alla sceneggiatura di alcuni numeri.
Sergio Bonelli ha detto dei due autori:
«Quando Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo mi propongono il loro Ken, un biondo personaggio western, ispirato, nei lineamenti, a Robert Redford, mi rendo conto subito del loro talento. E, sia pure con una certa fatica, mi sforzo di evitare il più possibile d’imporre loro i classici moduli espressivi bonelliani che fanno il grande successo, proprio in quegli anni, di altre pubblicazioni da me edite. Ken Parker è un albo la cui poesia ha spesso il sopravvento sull’azione, i dialoghi hanno più importanza degli spari e dei cazzotti, e il montaggio e lo stile narrativo sperimentano continuamente nuove idee e soluzioni.» |