Acquisto l’Almanacco di Chiaravalle e quello di Barbanera da sempre. Posso dire quasi con certezza di aver imparato a leggere a 4-5 anni sugli Almanacchi di Chiaravalle e sui Ricettari dell’Olio Carli che acquistava mia nonna Caterina agli Inversini di Lusernetta. Credo che questa letteratura rappresenti un’importante fonte di sapienza popolare che è bello riscoprire, applicare quotidianamente e tramandare alle nuove generazioni. In questi articoli, uno per volume, raccoglierò un po’ di nozioni che non voglio dimenticare.

  1. Le Calende -Kalenade- sacre a Giano, sono il giorno iniziale del mese romano. Sono seguite, a 9 giorni da le “nonae” e a metà mese dalle “idi”, il plenilunio. Dal latino “calare”, convocare, si riferiscono al “chiamare” dell’arrangatore che, alla Luna Nuova comunicava ai compiti mensili ai cittadini della Rom antica. Evidente che il “calendario” deriva da “calende”. A queste erano rimandati i pagamenti, e “rinviare le calende greche” significa non pagare mai, perché il calendario greco non ha le calende.
  2. Il 17 gennaio. Festa di Sant’Antonio, inizia il Carnevale. Il “levare la carne” a farne banchetto. La “carne levata” è quella del maiale dell’anno trascorso. Il Santo che protegge gli animali ha però particolare cura di un porcellino, segno dell’anno nuovo che va ad iniziare. La festa e il Santo comprendono così appieno lo spirito di Giano. Il Dio pagano del quale gennaio deriva il nome, che bifronte fa coincidere la fine con l’inizio.
  3. Come trovare la Stella polare:
  4. Se è buono il tè è una vera medicina. Specie quello verde che corrobora il cuore, abbassa il livello di colesterolo, aiuta la diuresi e favorisce il dimagrimento. La sua qualità dipende dalla varietà delle piante (Assamica o sinensis, quest’ultima più delicata), Dal territorio in cui cresce (migliori i tè di alta montagna. come il Cylon e Darjiling). Dal tipo di raccolta (migliori la prima raccolta certificata con la dicitura first flush). Dalla lavorazione (nei Verdi, le foglie sono essiccate subito, in quelli scuri vengono prima fatte fermentare). I tè di qualità citano nella confezione la piantagione di provenienza. E sono contraddistinti da marchi di qualità. Ad esempio, i migliori tè di Cylon hanno come stemma un Leone e portano la sigla CQCQMS. A garanzia dell’igiene, unicità della lavorazione. Un buon tè non forma aloni sulla tazza, ha un colore uniforme e trasparente, lascia la bocca fresca (per i tannini) e ha un buon retrogusto.
  5. Il prodotto surgelato non nutre? Falso. Costituisce un’ottima fonte nutriente, spesso superiore al prodotto fresco, consumato molto dopo la raccolta. L’importante è la non interruzione della catena del freddo nei passaggi fino al consumatore ed è sempre preferibile a quello conservato con congelazione casalinga.
  6. Per combattere la pancia gonfia, eliminate per una settimana prodotti lievitati come pane pizza. Birra, formaggi fermentati, dadi da brodo, condite con olio d’oliva extravergine a crudo e mangiate ananas fresco.
  7. Ogni viaggio inizia con un piccolo passo. Camminare ogni giorno per un po a piedi nudi sulle punte, poi sui talloni, sul bordo esterno e su quello interno. Li manterrà, sani.
  8. Se siete delicati di gola e facili alle infezioni, prendete l’abitudine di bere sciroppo di sambuco o di consumarne la marmellata.
  9. Il burro di karitè cura le mani doloranti, combatte reumatismi e nutre la pelle, prevenendo arrossamenti da freddo.
  10. Dedicato alle purificazioni Febbraio era l’ultimo mese del calendario Romano. L’anno, come anche la vita, è simile a un arco, con un principio e una fine. Così il mese della fine era dedicato ai morti e alle loro anime, alle quali venivano offerte le fave e i fiori del mese, le viole, il loro profumo raccolto nel unguentari era messo nelle tombe. E per questo il colore viola è restato fino a oggi, quello degli uffici funebri.
  11. Febbraio è il mese dei taglialegna negli antichi lunari italiani. Oltre che del carnevale, Febbraio veniva raffigurato anche dal taglio degli alberi nei boschi. Il taglio veniva al culmine dell’inverno, magari con la luna calante, quando la vita dell’albero è massimamente rallentata, in modo che le tavole ricavate dei tronchi non si vizzino.
  12. Usare una tovaglia viola (colore che blocca la fame) o verde (per la fame ansiosa) o blu (per mangiare piano) aiuta a dimagrire.
  13. Sciacqui con infusi di salvia sono utili per il mal di gola, per le ulcere alla bocca e per le gengive sanguinanti.
  14. Il mito vuole che Ganimede, giovane fanciullo rapito per amore da Giove, fosse portato da lui nell’Olimpo per servire il nettare divino, la bevanda che rende immortali, e che divenuto coppiere degli dei venisse poi posto in cielo come Aquarius, cioè portatore di acqua. Il giovane aveva una natura leggera, altruista, che serve, o vorrebbe servire, agli uomini l’acqua… della conoscenza.
  15. Se usate forti dosi di aglio non assumete l’aspirina per non rischiare un’emorragia.
  16. Consumare abbondantemente tarassaco, in insalata o lessato, per colesterolo, insufficienza biliare, trigliceridi e cellulite.
  17. “Ubi Roma ibi allium”. aglio, farro, lardo, fave e cavoli erano la base dell’alimentazione dei romani. Ancora oggi si coglie nei salumi e nei piatti italiani ed europei la presenza di aglio come segno della romanizzazione della terra d’origine.
  18. Una cena di successo: Compiacere tutti i sensi degli invitati. Per la vista, mazzi di fiori. Per il gusto, ricordare di inserire nel menù i 5 sapori dolce, amaro, piccante, acido, salato. Per l’udicto musica di sottofondo. Per l’olfatto, incensi naturali e leggeri come mandarino, sandalo, vetiver. Per il tatto, morbidi cuscini. Padroni di casa sorridenti e rilassati e la serata sarà ricordata a lungo.
  19. Introdotta dagli arabi, la melanzana arrivò in Sicilia nel XIII sec. ma ebbe successo nelle mense solo verso la metà del 1800! Precedentemente era ritenuta tanto tossica da produrre disturbi intestinali e persino la pazzia.Per studiosi e naturalisti il nome deriva dal latino “malum insanum”, “frutto insalubre”. Da qui mela insana, mela non sana o mela dei folli.
  20. Il solsitzio estivo e quello invernale sono sempre stati vivi nella cultura popolare. Erano chiamti “porte”: “porta degli uomini” quello estivo e “porta degli dèi” o “degli immortali” quello invernale. Nell’antica Roma erano consacrati a Giano bifronte. Oggi troviamo due Giovanni: Il Battista d’estate e l’Evangelista in inverno.
  21. Il dragone. Una delle sue stelle, Thuban, intorno al 2.800 a.C. era la stella Polare, mentre ora è lontana dal Polo.
  22. Aspic, parola attestata in francese dal 1119, deriva dal latino aspis, vipera. Sembra infatti che all’inizio gli stampi fossero a forma di serpe.. Sin dal medioevo questi piatti freddi con la gelatina erano serviti in occasione dei grandi banchetti. Si ammirava il prodigio di questa materia trasparente, a volte colorata, che racchiudeva i cibi (soprattutto carni) lasciandoli accessibili allo sguardo.
  23. porcini erano considerati dai Romani cibo reale, tanto prelibato da trovarsi spesso sulla tavola dell’mperatore. Anche se non ne dimenticavano gli effetti funesti, l’etimologia derva da “funus”, morte, e “ago”, portare.
  24. il riso è meno calorico della pasta: è FALSO. Il riso è povero di proteine ma è ricco di calorie (molti zuccheri e glucidi sotto forma di amido). Quindi è errata la convinzione che sia meno ingrassante di pasta e pane.
  25. Patata: ricca di potassio, digeribile e poco calorica 83 kcal per etto. Non essendo una verdura nel mangiarla vanno limitati pane e pasta. Ottimi e poco calorici gli gnocchi: a partià d calorie 100 g di pasta equivalgono a 300 g di gnocchi.