Scarabeo molto particolare che sino ad ora avevo solo visto sui libri e nelle teche dei musei di scienze naturali. Qui all’Eremo ElGram ne ho già visti una decina.

 


Oryctes nasicornis

Lo scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis Linnaeus, 1758) è un insetto appartenente alla famiglia Scarabaeidae e alla sottofamiglia Dynastinae.

Descrizione

Individuo femminile

Vista dorsale del maschio
Lo scarabeo rinoceronte è un coleottero di dimensioni medio grandi, oscillando tra i 25 e i 42 mm di lunghezza. Le sue elitre sono color castano rossastro, mentre torace e capo sono leggermente più scuri.

Questo coleottero è caratterizzato da un notevole dimorfismo sessuale. I maschi sono infatti dotati di un vistoso corno cefalico rivolto all’indietro, che ricorda proprio il corno dei rinoceronti e che è valso a questi insetti il loro nome comune. I maschi, di taglia differente, hanno pure corna di dimensioni diverse, fenomeno questo riconducibile all’allometria che caratterizza buona parte dei dinastini.

Biologia

Adulto

Ciclo vitale.

Lo scarabeo rinoceronte è un coleottero strettamente crepuscolare e notturno: difficilmente infatti lo si potrà reperire di giorno. Di notte gli adulti escono dai propri nascondigli nel terreno per cercare un compagno. Essi sono spesso attratti fatalmente dai lampioni, e non è difficile trovarli (anche schiacciati) lungo le strade in estate. Questi scarabei non si nutrono, consumando durante le poche settimane di vita adulta le riserve accumulate nel corso degli stadi larvali.

L’accoppiamento avviene a livello del terreno e, spesso, sotto di esso. Le uova, biancastre, vengono deposte dalle femmine nel legno in decomposizione così come nel materiale vegetale in disfacimento.

Gli adulti muoiono dopo una vita libera di un paio di mesi.

Larva

Le larve schiudono dopo circa due settimane di incubazione. Sono bianche, curvate a “C” (melolontoidi), dalla testa sclerificata e munite di 3 paia di zampe.

Lo sviluppo larvale avviene attraverso 3 stadi denominati L1, L2 ed L3. Entro l’autunno successivo alla schiusa, generalmente le larve raggiungono lo stadio L3 e iniziano a svernare. Passeranno l’intero anno successivo a nutrirsi e a crescere di taglia, fino alla trasformazione in pupa, che avviene nel corso della seconda primavera successiva alla nascita. L’insetto compirà l’ultima muta verso la fine di quella stessa estate, ma l’adulto resterà nel bozzolo fino alla successiva primavera inoltrata.

La durata dell’intero ciclo è di circa 3-4 anni, generalmente è più breve nelle regioni più calde; in cattività, a temperature costanti di 25 °C, può compiersi invece in soli 10-12 mesi.

In Italia ed in Europa, gli Oryctes sono spesso vittima di larve parassite del genere Scolia (Hymenoptera: Scoliidae), le cui grandi femmine cacciano le larve degli scarabeidi nel terreno, per poi paralizzarle col proprio veleno e deporvi le uova. Le larve nasciture si nutriranno dell’ospite paralizzato fino ad ucciderlo.

Distribuzione e habitat

Oryctes nasicornis è diffuso ampiamente, con numerose sottospecie, in tutta Europa, in Nord Africa, Madagascar e in molte aree del Vicino Oriente.

FONTE